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Escursioni in Barca a San Vito Lo Capo: Un'Esperienza Indimenticabile

San Vito Lo Capo, situata nella Sicilia occidentale, è un luogo ricco di tesori naturalistici, archeologici e storici. Se ami il mare e desideri vivere un'esperienza unica, un'escursione in barca è l'attività perfetta. Che tu sia un appassionato di pesca o semplicemente desideri goderti le meraviglie della costa, San Vito Lo Capo offre opportunità per tutti i gusti.

Pesca d'Altura: Un'Avventura Emozionante

La traina d’altura presuppone una buona dose di fortuna, poiché si spera sempre di far passare le esche vicino ai grandi predatori. Il presupposto è che si ami molto il mare e che la cattura non sia lo scopo principale (o almeno l’unico) dell’uscita; se si è disposti a fare cinque, sei, otto ore di navigazione lenta assaporando l’aria salata e riempiendosi gli occhi di meraviglie, allora questa è la pratica giusta. Ci sono le zone migliori (per la presenza di prede naturali, per correnti e altro), ma non c’è una secca da girare, una orlata da seguire. Si va e basta.

Anche se la meta è a dieci, dodici miglia da terra, vale la pena calare le lenze già appena fuori dal porto: sottocosta si possono trovare aluzzi (lucci di mare), ricciolette, palamite, bisi/tombarelli, pesci che vanno dai 500 grammi ai due, tre chili; divertenti da catturare e ottimi in cucina (i primi tre in particolare). Appena più fuori, e fino al largo, si possono trovare i tonnetti alletterati, e allora se sono di dimensioni buone la cattura diventa davvero impegnativa e divertente, soprattutto se effettuata con canne super leggere (io accanto ad una 15/20 libbre da traina calata a 70 braccia impiego una 12 chili da jigging, resistente ed elastica, con 35 braccia di filo; i mulinelli sono esclusivamente Penn, uno rotante e uno a tamburo fisso).

Le canne e i mulinelli devono essere in grado di farti divertire con un capone da un chilo ma di resistere anche a un tonno da 40 chili (più spesso capita il primo però). Le esche … ognuno ha i suoi segreti, ma io ho realizzato che ogni anno i pesci prediligono una esca in particolare, forse per la preminenza di prede naturali diverse: quattro stagioni anni fa era la piuma rossa e bianca, l’anno scorso i kona head blu e bianchi e i minnows celesti (tre stagioni addietro non si videro o quasi grandi predatori), quest’anno ho avuto risultati solo con i minnows da 9 a 18 centimetri, celesti, blu, testa/rossa, arcobaleno e gialli (a seconda della luminosità). Un po’ di pesce l’ho preso, un po’ l’ho perso, qualcuno mi ha rotto l’esca, uno mi ha infilato l’ancorotto nella mano mentre cercavo di slamarlo.

Appena superate le prime miglia, arriva il regno delle lampughe (caponi), combattive e saporite nel piatto; solitamente gli esemplari maggiori pesano un paio di chili, ma raramente (purtroppo) se ne pescano anche di 10/18 chili, e allora viene messa a dura prova la bravura del pescatore e la resistenza degli attrezzi. Arrivati a buona distanza dalla costa, entriamo nel regno dei grandi predatori; qui sono di casa i tonni adulti e i pescispada.

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Le Prede: Emozioni Uniche

Le prede: ogni pesce catturato è un’emozione, ma se poi è pure grosso l’emozione è maggiore ancora. L’alletterato combatte con tutte le sue forze (che sono tante), e spesso quando sei convinto di averlo in barca effettua rapide fughe che prendono decine di metri di filo al mulinello, la cui frizione va tarata media. Se la ferrata è buona, alla fine verrà a bordo, ma dopo diversi minuti di combattimento.

Comunque vada, il recupero di un tonno di media/grossa taglia sarà un’esperienza esaltante, emozionante e anche stancante; è possibile che ci voglia un’ora e più per portare sottobordo questo Signore del mare, che farà di tutto per fuggire. Canna e mulinello saranno messi davvero alla prova, e con loro braccia, spalle e schiena del pescatore. Fughe improvvise, affondamenti, stop e ripartenze … così il tonno si batterà fin quando avrà forza, poi si abbandonerà alla trazione del filo (se questo ha resistito) e alla fine si riprenderà solo alla vista della barca.

Diverso è il discorso con i pescispada, che se di piccola taglia combattono solo nei primi minuti, poi si fanno tirare quasi senza reagire. Questi rostrati spesso vengono allamati per la spada, che usano per stordire le prede, e così è possibile liberarli senza avere provocato ferite gravi (nelle foto c’è la liberazione di un piccolo spada “puddicinedda”). La “toccata” del pescespada è semplice da capire: raramente attacca direttamente l’esca, ma solitamente la colpisce ripetutamente con la spada prima di restare allamato: la canna si flette più e più volte, e allora è opportuno diminuire al minimo la velocità della barca per favorire la penetrazione dell’amo.

Ma la preda di lusso nella traina d’altura, peraltro non soggetta a limitazioni, è l’Aguglia imperiale, parente mediterraneo del marlin: si tratta di un pesce piuttosto raro, ma se si ha la fortuna di allamarne uno, allora sarà davvero la gioia del pescatore. Anche l’Aguglia è un rostrato e non attacca direttamente l’esca, ma la colpisce con lo spadino che è più corto e fino rispetto al pescespada; se l’amo penetra, inizia un combattimento che resterà per sempre nella mente. Altissimi salti fuori dall’acqua, fughe improvvise in tutte le direzioni, affondamenti e riemersioni, tentativi di superare in velocità la barca (e allora è necessario aumentare i giri del motore) … decine e decine di minuti di adrenalina purissima. Infine, se tutto va bene, l’Aguglia imperiale arriva sottobordo, ma non si arrende, continua a saltare e immergersi, e questo è il momento più delicato: se non si usa velocemente e bene il raffio il pesce passa sotto la barca e taglia la lenza. Mi è capitato.

Tour in Barca nella Riserva dello Zingaro e Scopello

Il tour in Barca a San Vito lo Capo ha una durata di mezza giornata con partenza alle 9:00 la mattina o il pomeriggio alle 14:10 (orario pomeridiano disponibile da giugno). Saliti a bordo si parte navigando sotto costa fino alla vecchia Tonnara di San Vito lo Capo. Qui faremo una prima sosta per parlare dell'arte ancestrale della Mattanza del Tonno. Proseguiamo verso il Laghetto di Venere, luogo di miti e leggende, per poi passare sotto ad un suggestivo villaggio nato su una scogliera, il Villaggio di Calampiso, dove vedremo una delle più belle baie della costa sovrastata da un'antica torre di avvistamento.

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Adesso si entra nella Riserva dello Zingaro, circondati da una flora e da una fauna dalla bellezza unica, visiteremo le 7 calette dove sono previste soste per il bagno, lo snorkeling tra banchi di pesci e la visita della grotta degli Innamorati, grotta semisommersa dai meravigliosi colori turchesi. Dopo la sosta si riparte alla volta dei famosissimi faraglioni di Scopello dove è previsto un altro bagno. A seguire la degustazione a bordo di prodotti tipici locali, bibite fresche, acqua e vino bianco. Le bibite saranno sempre disponibili per tutta la durata della navigazione.

Informazioni Utili

  • Durata del tour: 4 ore (mattina e pomeriggio)
  • Imbarcazione: Scialuppa motorizzata Aifo 130 cc. Mt.
  • Parcheggio: Gratuito a 50 metri dal molo
  • Cancellazione: Entro 4 giorni: rimborso acconto integrale. Entro 24h ore: rimborso tramite voucher.

Hotel con Palestra a San Vito Lo Capo

Per un soggiorno confortevole e attivo, ecco alcuni hotel con palestra a San Vito Lo Capo:

  • San Vito Resort & Spa: Offre massaggi, trattamenti per il corpo, piscina all'aperto, bagno turco e Wi-Fi gratuito.
  • Boa Vista: Casa vacanza in stile mediterraneo con campo da tennis, terrazza, giardino e Wi-Fi gratuito.

Di seguito una tabella riassuntiva con alcuni hotel con palestra a San Vito Lo Capo:

Hotel Servizi Valutazione Prezzo da
San Vito Resort & Spa Massaggi, piscina, Wi-Fi 9.2/10 215 €
Boa Vista Campo da tennis, terrazza, Wi-Fi 7.5/10 350 €

Recensioni e Testimonianze

Ecco cosa dicono alcuni visitatori delle escursioni in barca a San Vito Lo Capo:

Marika Corradini: "E' stato semplicissimo prenotare e sono stata contattata immediatamente da Leonardo che ha cercato di esaudire il nostro desiderio riuscendo ad uscire in barca nel pomeriggio. Atmosfera bellissima grazie ad un luogo meraviglioso ma anche dal trattamento riservatoci da Leonardo e Daniele che ci hanno fatto vivere un pomeriggio davvero bello e rilassante. Comfort decisamente degno di nota con bevande sempre a disposizione ed aperitivo con pane cunzato in sosta di fronte a Scopello e i suoi Faraglioni. Per "chiudere col botto" abbiamo potuto ammirare i giochi di ben 4 delfini intorno alla barca grazie all'occhio attento del super Capitano Leonardo! Complimenti allo staff ci hanno curato davvero bene! Daniele e' un grande a descrivere le meraviglie della sua isola. La consiglio a tutti quelli che passano per San Vito lo Capo e sicuramente tornerò e la rifarò!!!"

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TAG: #Escursioni #Barca

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