Il Porto Turistico di Napoli: Informazioni Utili
Rinomato come uno dei porti più grandi d’Europa, il porto del capoluogo campano si estende per circa 12 km nella zona Nord del Golfo di Napoli. Considerato non solo lo snodo marittimo più importante della Campania ma anche uno dei più importanti porti d’Europa, il porto di Napoli si trova in un’insenatura a nord del Golfo di Napoli e si estende per circa 12 km. Costruito dagli antichi greci questo porto ha sempre svolto un ruolo strategico per motivi militari, commerciali ma anche turistici tanto da diventare uno dei principali porti del Mediterraneo.
Storia del Porto di Napoli
Difficile tracciare una cronologia veritiera della storia di un porto antico tanto quanto la sua città: le più antiche ed accertate testimonianze risalgono alla dominazione romana, di cui sono stati rinvenuti resti di alcune imbarcazioni e di una banchina durante i lavori della metropolitana di Piazza Municipio, poco distante dall’attuale zona portuale. La fondazione del Porto di Napoli si colloca tra il VII e il VI sec. a.C. quando una colonia calcidese, provenendo da cuma, si stanziava nel gonfo dando vita a due centri marittimi: Palaeapolis (città vecchia) e Neapolis (città nuova).
Anche se vissero separatamente per lungo tempo, le due città avevano una vita e un' attività comune basata su un traffico fiorentissimo. L'influenza ateniese rese il porto della città uno dei più importanti del Mediterraneo, producendo uno sviluppo urbanistico che rimase immutato sino alla metà del I secolo a. C.. I due centri si unificarono solo a seguito della guerra sannitica del 341 a.C., quando entrarono a far parte della "comunità romana" diventando un alleato diRoma, carente di flotte sia da carico che da guerra, fornendole l'equipaggiamneto necessario.
Durante la guerra civile dell' 87 a.C., il porto di Napoli fu occupato dal vincitore Silla che distrusse tutta la flotta, con la conseguente perdita del primato marittimo e dell' ascesa di Pozzuoli che divenne porto di Roma. Sotto l'Impero romano, ci fu una lieve ripresa nei traffici grazie allo sviluppo di manifatture soprattutto nel settore della lavorazione artistica e di lusso. Ma con la caduta di Roma e le invasioni barbariche crollarono anche queste attività, fino a quando il ritorno del dominio bizantino riportò intense attività di traffico.
La città partenopea vide, nel corso dei secoli, diverse popolazioni alternarsi all’interno del suo territorio. Sotto la dominazione normanna, il porto conobbe un periodo di grande splendore, diventando uno degli empori più prosperi del mondo, al punto che Napoli fu l'unica fra le città marittime italiane ad entrare, nel 1164, nella Lega Anseatica. I normanni furono senz’altro tra i principali fautori dell’ingrandimento del porto, ma è con Carlo D’Angiò e la sua discendenza, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo che Napoli e il suo porto raggiunsero l’apice del proprio splendore.
Leggi anche: Tutto quello che devi sapere prima di partire per la Turchia
Con l’avvento degli Angioini, nella seconda metà del 1200, soprattutto sotto il regno di Carlo I d’Angiò, il porto si ampliò, si arricchì di nuovi edifici e Napoli divenne la più popolosa e la più ammirata d’Europa, anche se cominciava a farsi sentire la concorrenza del porto di Genova. La navigazione divenne molto più intensa e il porto si arricchì di magazzini, depositi, fabbriche sotto la dominazione aragonese ( 1400). Durante dominazione spagnola, Napoli conobbe ancora un periodo di decadimento dal punto di vista economico a causa, anche se solo di riflesso dei traffici della Spagna e soprattutto per il malgoverno dei Viceré.
Così come le dominazioni precedenti anche i Borboni non furono da meno, allargando la zona portuale con diverse fortificazioni, tra cui quella che si sarebbe dovuta erige sul molo di San Gennaro, rendendo il porto partenopeo uno dei punti nevralgici del mediterraneo sia a livello militare sia per quanto riguarda il commercio. Bisogna attendere la venuta nel 1734 di Carlo Borbone per riportare Napoli ad un periodo aureo, durante il quale le iniziative manifatturiere ed i traffici aumentarono notevolemente portando la città ad una grande crescita nel campo del traffico marittimo. Sotto il regno dei Borbone (nel XVIII secolo) il porto di Napoli si conferma come uno dei migliori a livello europeo pronto ad accogliere navi veneziane, genovesi, inglesi, turche, e molte altre. Proprio in questi anni l’Arsenale diventò un grande cantiere navale che nel 1818 varò la prima nave a vapore del Mediterraneo, chiamata “Real Ferdinando I”.
L’Unità d’Italia invece segnò negativamente la storia del porto, che vide diminuire i suoi traffici e ridurre le sue attività fino ad essere di cinque volte inferiore rispetto a quello di Genova e di Venezia. E a partire dal 1861 iniziò il declino, che durò sino ai primi del '900, quando, grazie all’impegno profuso da Francesco Saverio Nitti e dall’Ammiraglio Augusto Witting, avviene finalmente la ripresa. Dopo l’unità di Italia il porto perse un po’ di importanza ma con l’avvento del governo fascista questo acquisì di nuovo prestigio dato che era visto come il porto di collegamento con i possedimenti coloniali. Il Fascismo arricchì Napoli di nuove infrastrutture e di nuovi edifici come la Stazione Marittima, facendo diventare il porto un collegamento con i possedimenti coloniali.
La Lanterna, la Stazione Marittima: i cambiamenti del porto
Drastici cambiamenti dal punto di vista logistico e paesaggistico all’interno del porto di Napoli sono avvenuti durante il ventennio fascista. Il regime, infatti, vedeva nel porto di Napoli un punto strategico per il collegamento dell’Italia con il mediterraneo e specialmente con le dominazioni coloniali in Nord Africa. Come successo con altre importanti città italiane, da Milano a Roma, anche Napoli dunque subì dei grossi rimaneggiamenti da parte del regime fascista, a causa del quale si sono persi alcuni monumenti di alto valore storico, abbattuti per questioni puramente logistiche.
La principale perdita dal punto di vista paesaggistico è stata sicuramente l’abbattimento della Lanterna del molo: storico faro della città partenopea, fatto costruito da Ferrante D’Aragona nel 1487. L’edificio divenne nel corso dei secoli uno degli emblemi di Napoli della dominazione aragonese prima e borbonica poi e assunse rilevanze strategica e difensiva come primo baluardo di difesa del Castel Nuovo, dalla sua posizione sul terminale del Braccio Alfonsino.
Leggi anche: Il meglio di Napoli
Al posto della Lanterna e della zona circostante - compreso l’antico molo San Gennaro - gli ingegneri fascisti decisero di erigere la Stazione Marattima: costruita dall’architetto Cesare Bazzani dal 1933 al 1936 l’edificio divenne il nuovo principale centro nevralgico dell’intera area portuale. All’interno del porto il molo dedicato alle crociere è il Molo Angioino che si trova all’interno della Stazione Marittima progettata dall’architetto Cesare Bazzani nel 1936 su richiesta di Mussolini. La costruzione è caratterizzata da uno stile prettamente modernista, con geometrie quadrate ed una simmetria formata da due torri laterali collegate da alcune assi trasversali nel mezzo, dove è presente l’entrata principale.
Piazza Municipio e le attrazioni turistiche del porto
La zona portuale di Napoli non rappresenta soltanto uno scalo commerciale e un crocevia per il trasporto turistico, ma è uno dei punti più interessanti per quanto riguarda la cultura della città. Adiacente al porto, infatti, si trova una delle più suggestive ed importanti piazze di Napoli, ovvero Piazza del Municipio. All’interno della piazza, infatti, è possibile trovare non solo la facciata della già citata Stazione Marittima, ma anche e soprattutto il Castel Nuovo detto anche Maschio Angioino, una delle principali attrazioni turistiche della città.
Costruito, nel suo nucleo originario, durante la seconda metà del XIII secolo da Carlo D’Angiò, il quale, dopo aver sconfitto gli svevi, stabilì la capitale delle sue nuove dominazioni nella città partenopea. Da quel momento il Castel Nuovo divenne emblema della città, principale base difensiva e lussuosa reggia dei regnanti. Una volta giunto a piazza del Municipio, il visitatore non può non soffermarsi anche ad ammirare almeno le facciate degli antichi palazzi che dominano il sito, tra i quali: il palazzo del Grand Hotel de Londres ed il Teatro Mercadante, storico teatro napoletano, eretto nel 1777.
L’isola di Megaride e il Castel dell’Ovo
A pochi passi dal centro del porto, di fronte al quartiere di Santa Lucia è presente un’altra attrazione imperdibile per il visitatore di Napoli: l’isolotto di Megaride. Piccola isola collegata artificialmente alla terraferma, l’atollo è sede del Castel dell’Ovo, il più antico castello della città partenopea. Vista la sua particolare posizione, il castello rappresenta l’emblema principale, insieme ovviamente al Vesuvio, della vista e del panorama del Golfo di Napoli.
Luogo di suggestive leggende, l’isola di Megaride si dice essere il sito in cui venne sepolto il corpo della sirena Partenope, dopo che quest’ultima aveva deciso di togliersi la vita in seguito all’asprezza del rifiuto di Ulisse nei suoi confronti. Il Castel dell’Ovo deve il suo particolare nome ad un’altra particolare vicenda: si racconta infatti che Virgilio lasciò all’interno delle fondamenta del palazzo un uovo magico in grado di sostenere il peso dell’edifico e dell’intera città.
Leggi anche: Cosa fare a Napoli
Il Porto Oggi
Al giorno d’oggi, il porto di Napoli è sito decisivo sia per il crocevia delle merci sia per il turismo: terzo porto d’Italia per traffico croceristico, da qualche anno a questa parte la città partenopea è cresciuta anche dal punto di vista commerciale. Il porto di Napoli è il luogo da cui in estate partono i Metrò del Mare che conducono fino alle località della Costiera Amalfitana ma è anche il posto da cui partono traghetti e le grandi navi da crociera.
Traffico Crocieristico
Il porto è il primo in assoluto per numero di passeggeri totali ed il secondo in Italia dopo il porto di Civitavecchia per numero di croceristi insieme al porto di Venezia. Il traffico crocieristico è incentrato per la maggior parte nei due moli più importanti: il Molo Angioino, destinato all'approdo delle navi da crociera, con la famosa Stazione Marittima (la più grande del mondo con i suoi 12 km quadrati di superficie e i 10 approdi per navi di grande e medio tonnellaggio) e il Molo Beverello, dove attraccano i traghetti e gli aliscafi che collegano Napoli con le isole del Golfo.
Merci
Il porto di Napoli è tra i maggiori anche come traffico merci con oltre 22 milioni di tonnellate di merci e circa 440.000 container nel 2005. Il traffico contenitori, in particolare, è negli ultimi anni cresciuto in maniera tale da farlo diventare uno dei punti di forza dell'economia portuale partenopea.
Short Sea Shipping
Il Porto di Napoli ha anche effettuato importanti investimenti nell'ambito del progetto Autostrade del Mare . Vedi tratte ed orari di tutte le compagnie in partenza da Napoli. Snav offre il maggior numero di collegamenti, verso le isole minori: Stromboli, Lipari, Salina, Vulcano, Panarea, Capri, Ischia e Procida e ancora Ponza e Ventotene. Grimaldi Lines invece garantisce i collegamenti con le grandi isole, sulla tratta Napoli - Cagliari e Napoli - Palermo.
Il collegamento con la Sicilia era offerto inoltre da TTT Lines sulla tratta alternativa Napoli - Catania, ma ora non è più disponibile. Mentre sulla Napoli - Milazzo è attiva Siremar, che mette a dispisizione anche le linee per le Eolie.
Come raggiungere il Porto di Napoli
Il porto di Napoli è facilmente raggiungibile in auto grazie all’autostrada A3 e imboccando poi l’uscita Napoli Centro/Porto. In alternativa per chi proviene da sud è possibile percorre la Strada SS 18 Tirrena Inferiore/SR18. Per coloro che vogliono utilizzare la metropolitana, invece, è possibile prendere la Linea 1 e scendere alla fermata Università per Calata Porta di Massa (traghetti) e alla fermata Municipio per Molo Beverello (aliscafi). È comunque attivo un servizio navetta gratuito che collega i due moli.
Per coloro che vogliono raggiungere il porto con i mezzi pubblici esiste la linea autobus Alibus gestita dalla società ANM che collega il Porto di Napoli, la stazione centrale e l’aeroporto di Napoli Capodichino. Il servizio è attivo tutti i giorni con corse ogni 20 minuti circa. Infine anche la linea 1 del tram collega Piazza Garibaldi al porto di Napoli con fermate lungo via Marina e su via Colombo.
Nel caso vogliate viaggiare in maniera più comoda potete sempre prendere un taxi che per i collegamenti con l’aeroporto Capodichino e con la stazione ferroviaria centrale ha delle tariffe standard già prefissate.
Dove parcheggiare al porto di Napoli
Dato che il porto di Napoli si trova in pieno centro, in una zona molto caotica, non è sempre facile trovare posto per l’auto ed è quindi meglio prepararsi e prenotare con anticipo il parcheggio per la durata di tempo necessaria. Qui vi elenchiamo tutte le informazioni utili sui parcheggi che si trovano nei pressi del Porto di Napoli in modo che possiate decidere con calma dove posteggiare l’auto. Prenotare con anticipo il posto auto vi permette non solo di evitare di girare a vuoto alla ricerca di un parcheggio ma anche di poter trovare delle tariffe più convenienti, dato che i prezzi online possono essere più bassi rispetto alla tariffa in loco e che in internet si possono spesso trovare offerte e promozioni.
Nei pressi del porto di Napoli si trovano diversi parcheggi low cost che permettono di raggiungere il porto in poco tempo e allo stesso tempo offrono il servizio ad un prezzo ragionevole. I parcheggi presentano, in genere, un servizio di navetta gratuito che permette di raggiungere il terminal passeggeri del porto da cui dovete partire. La maggior parte di queste strutture offre parcheggio ad ore, tariffe giornaliere ma anche abbonamenti e\o convenzioni. Molti di questi parcheggi offrono anche servizi extra come il lavaggio dell’auto, il servizio di car valet, il servizio di deposito bagagli e molto altro.
I parcheggi più grandi hanno posti sia coperti che scoperti e i migliori sono aperti 24 ore su 24 e offrono servizio di videosorveglianza. Per coloro che partono per una crociera è spesso disponibile il servizio “Park and Cruise” che permette ai viaggiatori di lasciare in sosta la propria auto in appositi parcheggi nei pressi del terminal crociere per poi salire a bordo della nave senza preoccupazioni.
Crociere in partenza da Napoli
Dopo Roma e Civitavecchia, lo scalo portuale di Napoli si colloca in terza posizione in Italia per traffico croceristico. All’interno del porto il molo dedicato alle crociere è il Molo Angioino che si trova all’interno della Stazione Marittima progettata dall’architetto Cesare Bazzani nel 1936 su richiesta di Mussolini.
A Napoli approdano grandi navi di diverse compagnie che partono per crociere che permettono di visitare tutto il Mediterraneo. Il terminal crocieristico del porto dispone di 10 ormeggi, sala arrivi e partenze, nastri bagagli, negozi, bar e un centro congressi.
Traghetti da e per Napoli
Al porto di Napoli partono non solo navi da crociera ma anche traghetti verso le Capri, Ischia, e le maggiori località della costa campana. Visitate la pagina sui traghetti da e per Napoli per vedere tutte le tratte e prenotare i biglietti.
Capitaneria di porto di Napoli
In caso di necessità o bisogno è possibile rivolgersi alla Capitaneria di Porto di Napoli, l’organismo che rappresenta la massima espressione dell’Autorità Marittima. La Capitaneria di Porto di Napoli è sede della Direzione Marittima della Campania e si trova in una struttura realizzata tra il 1894 ed il 1899 nel Molo Immacolatella Nuova o Molo Pisacane. È possibile consultare il sito ufficiale della Guardia Costiera per trovare i contatti e gli orari di apertura.
Dove si trova Porto di Napoli
Il porto di Napoli si trova di fronte al centro cittadino con molti luoghi di interesse nelle vicinanze che si possono facilmente raggiungere a piedi, come il Maschio Angioino, il Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, la Galleria Umberto I e le vie dello shopping come Via Toledo e Via Chiaia. Inoltre, è molto vicina al porto anche la fermata della funicolare che consente di arrivare in pochi minuti al Vomero.
La Campania e la Nautica da Diporto
La Campania, con la sua magnifica costa baciata dal sole, offre un'esperienza unica nel campo della nautica da diporto. La regione ha una vasta scelta di porti turistici che offrono servizi di alta qualità e strutture all'avanguardia. I porti della Campania sono centrali per lo sviluppo del territorio e segnano ogni anno numeri in grande crescita; per questo la Regione ha investito 160 milioni di euro nella portualità turistica per potenziare 20 scali marittimi prettamente con finalità di valorizzazione turistica.
I principali porti turistici della Campania sono Napoli e Salerno. Il Porto di Napoli accoglie imbarcazioni di tutte le dimensioni, offrendo agli amanti della nautica la possibilità di attraccare in una posizione strategica nel centro storico di Napoli. Napoli, oltre al porto, ha tre insenature naturali: Nisida, Mergellina, e infine Molosiglio e la darsena militare. In totale, più di 2500 posti barca disponibili.Le infrastrutture a disposizione del diporto nautico, nella città di Salerno, sono attualmente distribuite tra lo Scalo commerciale ed il Porto "Masuccio Salernitano" e consentono una capienza complessiva di 2.140 posti barca.
Si aggiunge la Marina d’Arechi che è uno dei maggiori porti turistici del Mediterraneo, con i suoi 1000 posti barca da 10 fino a 100 metri e uno specchio acqueo complessivo di 340.000 metri quadri. Altro importante porto turistico della Campania è il Porto di Sorrento, Marina Piccola. Ubicato in una piccola insenatura della penisola Sorrentina è situato a pochi passi da Piazza Tasso nel centro di Sorrento.
Il porto gode di una posizione strategica nel Golfo di Napoli, a poche miglia nautica dalle principali mete attrattive della costiera Sorrentina - Amalfitana, nonché dall’Isola di Capri di Ischia e Procida. Ben collegato con il centro a Napoli e con i principali siti archeologici di Pompei e di Ercolano. Procedendo verso Sud, il Porto di Agropoli è un riparo sicuro a due passi dal centro storico della città, dalle vie dello shopping nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e vicinissimo all’area naturalistica Trentova-Tresino (Baia di Trentova), dalle acque cristalline premiate dal riconoscimento Bandiera Blu.
Con circa 1.100 posti barca, Il Porto di Agropoli è il primo Porto del Cilento ed uno dei maggiori a Sud di Salerno.Ogni ormeggio è dotato di sistemi di fornitura energetica, idrica, sanitaria e di antincendio. La soluzione migliore per la tua barca e per le tue esigenze. Queste sono solo alcune soluzioni che la nautica da diporto in Campania offre ai propri visitatori, ma sono molti altri i porti turistici (come quelli delle Isole del golfo, Marina di Camerota, fino a Sapri) che possono rappresentare un'esperienza di lusso e avventura per i diportisti di tutto il mondo.
Con una vasta scelta di porti turistici e servizi completi, la regione si conferma come una delle destinazioni più ambite per gli amanti del mare e delle barche. Che tu stia cercando di esplorare le bellezze della Costiera Amalfitana, delle isole o della città di Napoli, la Campania è pronta ad accoglierti a braccia aperte per un'esperienza indimenticabile nel mondo della nautica da diporto.
TAG: #Turistico #Turisti #Porto