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OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo): Cos'è e Qual è il Suo Ruolo

Una risposta immediata, la più scontata, potrebbe essere “Il turismo è viaggiare per piacere e per divertimento". Tuttavia quando viene chiesto di dare una definizione più concreta e specifica di questo fenomeno le cose si complicano. Una definizione di turismo univoca non è quindi un’impresa facile ma partiamo della sua etimologia.

Il termine turismo deriva dal francese "tour" che significa giro, viaggio, circuito. Una delle definizioni riconosciuta dagli studiosi del settore, è quella dell‘OMT (Organizzazione mondiale del Turismo) secondo la quale il Turismo è “l’insieme delle attività delle persone che effettuano uno spostamento o soggiornano al di fuori dell’abituale ambiente per almeno 24 ore e comunque per un periodo non superiore ad un anno” (2005-2007).

L’OMT basa la sua definizione di turismo fondamentalmente su un fattore economico. Organizzazione internazionale leader del sistema delle Nazioni Unite in materia di viaggi e turismo, l’OMT persegue un’azione sempre più incisiva di promozione del turismo, con lo scopo di contribuire all’espansione economica, alle relazioni internazionali, alla pace, alla lotta alla povertà, al rispetto universale e all’osservanza dei diritti umani e delle libertà fondamentali senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione. Lo scopo di questa celebrazione è quello di sensibilizzare sull’importanza del ruolo del turismo all’interno della comunità internazionale.

Struttura e Organi dell'OMT

Gli Organi dell’OMT sono l’Assemblea Generale che si riunisce in sessione ordinaria ogni due anni; il Comitato Esecutivo (composto da 31 membri effettivi - eletti dall’Assemblea Generale, nonché dalla Spagna, membro permanente). Si riunisce almeno due volte all’anno. I membri restano in carica quattro anni.

L’Italia è membro effettivo dell’Organizzazione dal 1978. L’Italia ospiterà la prossima riunione del Comitato Mondiale per l’Etica del Turismo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, il 17 e 18 novembre 2014 a Roma.

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Ridenominazione in UN Tourism e Nuovo Branding

Per raggiungere questo obiettivo, il Turismo delle Nazioni Unite si è avvalso dei servizi di Interbrand, l’agenzia di branding leader a livello mondiale. Ciò ha comportato la ridenominazione dell’Organizzazione, passando da UNWTO a UN Tourism. Allo stesso tempo, è stata elaborata meticolosamente una nuova narrazione del marchio, che si allinea perfettamente con la missione e le priorità centrali di UN Tourism.

Abbandonando gli acronimi, il Turismo delle Nazioni Unite adotta una posizione più accessibile e sfrutta i suoi punti di forza: l'”ONU”, che significa autorità, e il turismo, un concetto semplice e accessibile a tutti. La nuova espressione del marchio non si limita a parole e messaggi, ma si espande anche in un discorso visivo reinventato. Il Turismo delle Nazioni Unite ha un nuovo linguaggio di design a partire dal suo simbolo.

“Bringing the world closer” è la nuova tagline che ispira il concetto di una Pangea che dà forma a una figura umana in azione.

Borja Borrero, direttore esecutivo di Interbrand, ha dichiarato: “La transizione da UNWTO a UN Tourism segna una nuova fase significativa per l’organizzazione. La nuova nomenclatura offre diversi vantaggi, tra cui semplicità, maggiore comprensione, migliore leggibilità e memorizzazione. Serve anche a chiarire la sfera d’influenza dell’agenzia nell’ambito dell’industria turistica globale.

Obiettivi e Priorità dell'OMT

Le sue priorità sono incentrate sulla promozione del turismo per lo sviluppo sostenibile, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e i suoi 17 Obiettivi globali. Zurab Pololikashvili, Segretario Generale di UN Tourism, ha dichiarato:”Con il progredire della società, il settore del turismo, come molti altri settori, deve trasformarsi per fungere da catalizzatore della prosperità su scala universale.

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Migliorare il benessere degli individui, salvaguardare l’ambiente naturale, stimolare il progresso economico e promuovere l’armonia internazionale sono obiettivi chiave che costituiscono l’essenza fondamentale del Turismo delle Nazioni Unite. Particolare attenzione è rivolta all’individuazione di nuove destinazioni turistiche al fine di assicurare una distribuzione equilibrata dei flussi turistici e di favorire la crescita economica e sociale dei Paesi in via di sviluppo (PVS).

Codice Mondiale di Etica del Turismo

Il Codice mondiale di etica del turismo delinea i “principi guida di sviluppo del settore turistico e per la costruzione di un quadro di riferimento per i diversi attori, con l’obiettivo di ridurre l’impatto negativo del turismo sull’ambiente e sul patrimonio culturale, e incrementare i benefici che il turismo genera nel promuovere lo sviluppo sostenibile, nell’alleviare la povertà e nel favorire la comprensione tra le nazioni”.

Nel riconoscere che il settore turistico rappresenta un fattore importante anche per la crescita del Paese, nonché una leva efficace per la ripresa economica e per la creazione di posti di lavoro, che la ricchezza del patrimonio naturale e culturale italiano offre potenzialità non ancora appieno valorizzate e che le imprese manifestano una sempre maggiore disponibilità a comportamenti orientati a principi di etica e di responsabilità sociale, nel 2008, è stato istituito il Centro per la promozione del Codice mondiale di etica del turismo, prima presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, poi presso la Direzione Generale Turismo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), con DPCM n.

Con la Risoluzione A/RES/742 adottata dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) nella sua 24ma sessione, sono stati approvati gli emendamenti al Protocollo di implementazione del Codice Mondiale dell’Etica del Turismo che hanno eliminato i riferimenti al Segretariato Permanente del Comitato Mondiale dell’Etica del Turismo (già denominato Centro per la promozione del Codice mondiale di etica del turismo nell’ambito di un Memorandum of Understanding siglato nel 2013 tra l’allora Ministero per il turismo, lo sport e gli affari regionali e l’Organizzazione Mondiale per il Turismo), con sede a Roma.

Turismo Sostenibile, Ecoturismo e Turismo Ambientale

Per queste ragioni bisogna saper distinguere il Turismo Sostenibile (o Turismo Responsabile) dall’Ecoturismo, dal Turismo Ambientale, che sono forme di turismo legate principalmente alla fruizione naturalistica e al rispetto dell’ambiente, così come si evince dalla definizione di Ecoturismo dell’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain che, nel 1988, lo ha inquadrato come “Viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente (passata e presente) delle aree di destinazione”.

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Definizione ampliata nel 2002, anno internazionale dell’Ecoturismo, quando al rispetto dell’ambiente ed alla fruizione naturalistica sono state associate 4 le componenti sociali ed economiche così come si evince dalla definizione dell’Ecotourism Society: “L’Ecoturismo è un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali”.

Con 160 Stati membri e centinaia di affiliati del settore privato, il Turismo delle Nazioni Unite ha la sua sede centrale a Madrid, in Spagna, e uffici regionali a Nara (Giappone) per l’Asia e il Pacifico, a Riyadh (Arabia Saudita) per il Medio Oriente, oltre ai prossimi uffici regionali per le Americhe (Rio de Janeiro, Brasile) e l’Africa (Marocco).

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