Albergo Atene Riccione

 

Escursioni e Sentieri nel Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio offre una vasta gamma di opportunità per gli amanti della montagna, dalle rilassanti passeggiate a valle alle sfide lanciate dalle vette più erte. Agli escursionisti spetta scoprire una grande varietà di percorsi: da semplici sentieri nel bosco per tutta la famiglia ai tour in alta montagna. Qui vengono descritte alcune escursioni, dalle più facili a quelle più impegnative.

Prima di partire informatevi sulle condizioni atmosferiche e pianificate il percorso sulla base delle vostre capacità. Curate l'abbigliamento che deve permettere un rapido adattamento ai repentini cambiamenti del tempo e/o della temperatura, tipici di un ambiente montano. Indossate calzature adeguate: pedule e scarponcini sono le più adatte. E' opportuno avere uno zaino con borraccia e colazione ed è buona norma disporre della minima attrezzatura per il pronto soccorso.

Sentieri e Percorsi

Centinaia di chilometri di sentieri permettono di organizzare escursioni di varia difficoltà in gran parte del territorio del Parco. Camminare nel Parco consente di scoprirne più da vicino i ricchissimi ambienti. Nell'area protetta è possibile scegliere percorsi per tutte le capacità, dai più facili, alla portata anche delle famiglie e dei bambini, fino ai più lunghi e impegnativi, destinati a chi ha più allenamento, tutti i sentieri permettono esperienze e, con un po' di fortuna, incontri emozionanti a contatto con la natura.

Le cime più alte del Parco Nazionale dello Stelvio, situate sul versante altoatesino, sono circondate da estesi pascoli e boschi. Qui, innumerevoli sentieri escursionistici ben segnalati si snodano tra boschi e pascoli d'alta quota.

Mete Escursionistiche Popolari

  • Goldseeweg
  • Punta Beltovo di Dentro
  • Sentiero glaciologico di Solda

Escursioni in Val Martello

Ci sono poi le piacevoli escursioni in Val Martello, che conducono alla malga Lyfi Alm (2.164 m), alla malga Soy (2.072 m) e al rifugio Nino Corsi (2.265 m). Il Sentiero panoramico della Val Martello e l'impressionante Alta Via di Martello offrono una vista fantastica sulle montagne circostanti.

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Altri Percorsi

Altri 600 km di sentieri escursionistici conducono dalla Val d’Ultimo al Parco Nazionale. Al di sopra del limite della vegetazione arborea ci sono molti piccoli laghi di montagna, ideali per un'escursione con tutta la famiglia. Nelle appartate valli di montagna, come la Valle Falcomai o la Valle di Montechiesa, gli escursionisti si trovano spesso a camminare soli.

Ogni cima ha la sua personalità, l’Ortles si presenta imponente, il Gran Zebrù elegante e il Monte Zebrù maestoso. Per le famiglie ci sono i sentieri di rifugio in rifugio o i percorsi tematici che illustrano il territorio in modo leggero e simpatico come il sentiero Wurzelweg o il sentiero circolare panoramico di Solda. Adatto anche ai passeggini, l’itinerario storico-culturale di Solda si snoda nel fondovalle per otto chilometri senza grandi dislivelli.

Settore Lombardo

I Sentieri del Parco nel Settore Lombardo: centinaia di chilometri di sentieri permettono di organizzare escursioni di varia difficoltà in gran parte del territorio del Parco. Avventurarsi sulle vecchie strade e mulattiere militari che salgono fino alle alte quote o inoltrarsi lungo i sentieri che portano dai boschi fino ai ghiacciai.

Valle dei Forni

I percorsi si snodano lungo la Val Cedéc e la Valle dei Forni, poste al centro del gruppo Ortles - Cevedale.

Esempi di Percorsi nella Valle dei Forni:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi T - Turistico 1 ora e 10' Flora, Fauna, Panorama
A piedi E - Escursionistico 2 ore e 10' Panorama
A piedi E - Escursionistico 2 h Geologia, Panorama
A piedi E - Escursionistico 4 ore e 10' Geologia, Panorama
A piedi E - Escursionistico 1 h 30 m Panorama

Valle di Fraele

Ampia e suggestiva vallata di origine glaciale, la Valle di Fraele è oggi caratterizzata dalla presenza di due grandi bacini artificiali.

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Esempi di Percorsi nella Valle di Fraele:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi T - Turistico 1 ora e 40' Fauna, Panorama
A piedi T - Turistico 3 h Flora
A piedi EE - Per escursionisti esperti 3 ore e 50' Panorama, Storia
A piedi E - Escursionistico 5 ore e 50' Flora, Panorama
A piedi E - Escursionistico 7 h Panorama

La Val Zebrù

La Val Zebrù è considerata una delle valli più importanti del Parco Nazionale dello Stelvio. La sua particolare morfologia, la ricchezza di specie floristiche, i numerosi ungulati, nonché la presenza del gipeto e dell’aquila reale ne fanno una meta irrinunciabile per turisti e appassionati di natura.

Esempi di Percorsi nella Val Zebrù:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi E - Escursionistico 2 h Fauna, Panorama
A piedi E - Escursionistico 3 ore e 20' Fauna, Geologia, Panorama
A piedi T fino a B.ta Pastore, poi E 5 ore e 10' Flora, Fauna, Panorama
A piedi E con un breve tratto EE 2 ore e 40' Storia

La Réit

Esempi di Percorsi nella Réit:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi E - Escursionistico 2 ore e 20' Flora, Fauna, Panorama
A piedi T - Turistico 2 h Flora
A piedi E - Escursionistico 1 ora e 10' Storia
A piedi E (l'ultimo tratto su sfasciumi) 5 h Flora, Panorama, Storia

La Val di Rezzalo

Posta sulla sinistra orografica del fiume Adda, la Valle di Rezzalo si sviluppa per circa 13 Km partendo dall’abitato di Fumero (1465 m) e seguendo il percorso del torrente Rezzalasco fino al Passo dell’Alpe.

Esempi di Percorsi nella Val di Rezzalo:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi T - Turistico 5 h Flora, Fauna, Panorama

Passo Gavia

La Valle di Gavia rappresenta uno dei più begli esempi di morfologia glaciale.

Esempi di Percorsi al Passo Gavia:

Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
A piedi T - E/EE sul ghiacciaio 2 h 30 m Flora, Fauna, Storia
A piedi T - E 2 h 30 m -

Passo dello Stelvio

Risalendo la storica strada statale dello Stelvio, costruita a partire dal 1820, si raggiunge il Passo dello Stelvio, secondo valico alpino d’Europa per altezza.

Val Grande e Val Canè

Esempi di Percorsi nella Val Grande e Val Canè:

Percorso Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
Cortebona - Casere di Valzeroten - I Laghetti - Plaz de l'Asen A piedi E - Escursionistico 4 h 30 m Panorama

Val delle Messi

Esempi di Percorsi nella Val delle Messi:

Percorso Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
Case Silizzi - Case degli Orti - B.te di Valmalza - Bivacco Linge A piedi E - Escursionistico 2 ore e 40' Flora, Fauna, Panorama
Case Silizzi - Case degli Orti - B.te di Valmalza - Bivacco Linge A piedi T - Turistico 2 h 30 m Flora, Fauna, Storia

Val Grande

Esempi di Percorsi nella Val Grande:

Percorso Percorribilità Difficoltà Tempo di percorrenza Interesse
Tu - Ponte dell'acqua calda - Malga della Val Grande - Plaz de l'Asen A piedi T - Turistico 3 h 30 m Flora

Trekking di più giorni in Val di Rabbi

Un viaggio tra il Trentino e l’Alto Adige in un susseguirsi di vallate e di paesaggi alpini. Percorso che necessita di esperienza in alta quota.

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1° GIORNO: RIFUGIO STELLA ALPINA AL LAGO CORVOEE - Escursionisti Esperti
Dall’abitato di Piazzola si sale alla frazione di Cavallar. Si può partire a piedi dal parcheggio Cavallar (1.450 m) appena sopra il paese oppure si può raggiungere la Malga Samocleva (1.892 m) grazie al bus navetta del Parco (prenotazione obbligatoria). Dalla malga si può apprezzare uno dei panorami più belli sulla Val di Rabbi: da qui con sentiero SAT 108 si entra nella valle percorsa dal rio Lago Corvo.

2° GIORNO: RIFUGIO SAÈNT «S. DORIGONI»EE - Escursionisti Esperti
È l’attraversata tra rifugi più classica di tutta la Val di Sole e passa sulla Cima Collecchio, un autentico belvedere posto tra le Dolomiti e le montagne del Gruppo Ortles-Cevedale. Dal Rifugio Lago Corvo (2.425 m) con sentiero SAT 145 si raggiungono i Laghi Corvo (2.464 m), laghi di origine glaciale ancora popolati dal salmerino alpino e circondati da numerose marmotte. Da qui si intraprende la salita, che si svolge su un ottimo sentiero, spesso ancora innevato ad inizio stagione, fino ad arrivare sulla Cima Collecchio. Lungo una facile cresta si giunge al Passo Giogo Nero, dove, si scende con il sentiero SAT 107 per un lungo traverso a mezza costa, poco ripido ma un po’ esposto fino ai pascoli pianeggianti vicini al Rifugio Saènt «S.

3° GIORNO: RIFUGIO MARTELLOEEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature
Percorso su sentiero che parte dal Rifugio Dorigoni in Val di Rabbi e arriva in Val Martello. Si svolge sulle ampie praterie alpine della Valle di Saènt e scende lungo il ripido vallone che sovrasta il lago Zufrittsee. Partenza dal Rifugio Saènt «S. Dorigoni» seguendo il sentiero SAT 101 fino al Passo di Saènt (2.965 m). Da qui sono possibili due alternative: l’itinerario consigliato prevede l’attraversamento del Ghiacciaio di Grames con il sentiero 37A e la salita alla Cima Rossa di Martello «Vorderer Rotspitz» (3.033 m). L’ultimo tratto conduce attraverso una ripida via assicurata con cordini. Per oltrepassare questo punto è necessario avere con sé l’attrezzatura necessaria. Dalla cima si scende lungo il sentiero 37 fino al Rifugio Martello «Marteller Hütte» (2.610 m). Fare attenzione ai bivi che sono segnalati in modo poco chiaro. Lungo il percorso si possono avvistare marmotte, camosci e cervi, specialmente sui pendii sotto la Cima Rossa di Martello.L’alternativa, consigliabile in caso di brutto tempo, prevede la discesa dal Passo di Saènt sulla destra con il sentiero 12 costeggiando la vedretta di Saènt ed attraversandola alla base fino a quota 2.105 m. Successivamente, prima col sentiero 36, poi con il sentiero 150, si giunge al Rifugio Corsi «Zufall Hütte» (2.265 m).

4° GIORNO: RIFUGIO CEVEDALE «G. LARCHER»EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature
Partendo dal Rifugio Martello «Marteller Hütte» (2.610 m), con una meravigliosa vista sul Monte Cevedale «Zufallspitze» (3.757 m) che svetta tra gli ultimi larici, in circa mezz'ora si raggiunge l'inizio della Vedretta della Forcola, seguendo il sentiero SAT 103. Conviene iniziare la salita circa 100 metri a destra (nord-ovest) della lunga morena che ricopre il ghiacciaio finché piana subito sotto il Passo della Forcola. Percorrere il ghiacciaio fino a quando termina contro il pendio che si risale impostando un lungo traverso da destra verso sinistra fino ad arrivare al Passo (segnalato con pali di legno). Si consiglia la percorrenza in condizioni di buona visibilità e l'utilizzo di corda e ramponi. Sulla Vedretta della Forcola, appena sotto l'omonimo passo ci possono essere alcuni crepacci con andamento ortogonale rispetto alla traccia di salita.Dal Passo della Forcola, con un buon sentiero, ripido solo nel tratto iniziale, si scende in Val de la Mare con un'ottima vista su enormi morene, rocce lisciate dal passaggio dei ghiacciai e qualche branco di camosci. Gli aspetti glaciologici e geomorfologici sono tra i più evidenti e interessanti di tutto il Gruppo Ortles-Cevedale. Sempre seguendo il sentiero SAT 103 si raggiuge il Rifugio Cevedale «G.

5° GIORNO: RIFUGIO SAÈNT «S. DORIGONI»EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature
Questo percorso è il naturale collegamento tra l'alta Val di Peio (Val de la Mare) e l'alta Val di Rabbi (Val di Saènt). Il sentiero SAT 104 inizia nei pressi del Rifugio Cevedale «G. Larcher» (2.608 m) e si innalza per alcune centinaia di metri per poi scendere nell'ampia valle del Lago Lungo (2.630 m). Dopo un tratto pianeggiante il sentiero devia a sinistra e si innalza rapidamente con tratti talvolta innevati incontrando anche alcuni laghetti (Le Pozze). Si raggiunge la cresta nord della Cima Lago Lungo (3.149 m) e poi si scende sulla Vedretta del Careser dove si incrocia il sentiero SAT 104A. Da qui si sale su vallette e sfasciumi fino a raggiungere il grande totem di legno (che serve per l'orientamento in caso di nebbia) dove inizia la salita sul ghiacciaio con una prima parte abbastanza ripida che va poi via via a diventare quasi pianeggiante fino a raggiungere la Bocca di Saènt (3.121 m). A causa del rapido ritiro del Ghiacciaio del Careser è stato tracciato un nuovo itinerario che lo attraversa nell'area più orientale. Il tratto su ghiacciaio è lungo circa 1 km, non è ripido e non si rischia di scivolare: si attraversa in piano tenendosi circa 500 m a destra (nord) dalla cresta rocciosa che collega la Cima Careser alla Cima Campisol e, camminando sempre in senso parallelo a questa dorsale, si arriva alla fine del ghiacciaio, dove si trova un altro totem in legno. Dalla Bocca di Saènt si scende quindi attraversando falde detritiche e pendici erbose per giungere in Val Saènt fino ad incrociare il sentiero SAT 101 che in pochi minuti porta al Rifugio Saènt «S. Dorigoni» (2.436 m).Durante l'attraversata si gode del miglior panorama sulla cresta che va dal Monte Vioz al Monte Cevedale ed è possibile rendersi conto dell'azione svolta dai ghiacciaio in passato e del loro significato a livello ambientale e climatico. Si consiglia la percorrenza in condizioni di buona visibilità e con un discreto allenamento sui percorsi in quota. In caso di nevicate recenti la salita alla Bocca di Saènt e l'attraversamento del ghiacciaio diventano difficili anche per l'assenza di tracce. I bastoncini sono molto utili. L’uso di corda e ramponi, se si segue il percorso indicato, non è di norma necessario.

6° GIORNO: MALGA STABLASOLOEE - Escursionisti Esperti
Attraversato il prato sottostante il Rifugio Saènt «S. Dorigoni» (2.436 m), al bivio tra i segnavia 106 e 128, si imbocca il sentiero SAT 128 per raggiungere il Baito della Valletta. A questo punto, tenendo la destra, fare attenzione e seguire il sentiero segnato da ometti in pietra che conduce al Baito Campisol Alto. Il sentiero, pur non presentando particolari difficoltà a livello tecnico, richiede comunque una buona vista per individuare gli ometti.

Informazioni Utili

Come Arrivare

Fino a Trento con la ferrovia Verona-Brennero, e da qui con la ferrovia Trento-Malé-Mezzana fino in Val di Sole, collegata con pullman di linea a tutti i paesi.

DA BOLOGNA-VERONA E DAL BRENNERO
Prendere l'Autostrada A22 del Brennero, uscita Trento Nord, per chi proviene da Sud. Uscita S. Michele all’Adige per chi proviene da Nord. Attraversare tutta la Val di Rabbi. Appena prima di Bagni di Rabbi imboccare la strada a destra seguendo le indicazioni per Piazzola, da dove si sale alla frazione di Cavallar fino a raggiungere il parcheggio. In estate, da qui parte un bus navetta del Parco che porta fino alla Malga Samocleva.

Avvertenze

Trekking alpinistico solo per escursionisti esperti dotati di casco, imbrago, ramponi e piccozza.

Esperienze da Intenditori

Qui al Parco Nazionale dello Stelvio le escursioni sono sempre diverse, sempre emozionanti. Circa 250 chilometri di sentieri segnalati vi conducono attraverso una natura mozzafiato, dandovi la possibilità di osservare e ammirare la sua varietà floreale e faunistica. Le montagne più alte dell’Alto Adige si offrono come palcoscenico per fantastiche avventure!

Vacanze allo Stelvio: escursioni tematiche

Imparare divertendosi e scoprire insieme i segreti della natura: il Parco Nazionale dello Stelvio offre escursioni perfette per famiglie e curiosi, su sentieri tematici che raccontano interessanti dettagli sulla zona ed esplorano diverse tematiche presentandole da una prospettiva affascinante. Così, facendo escursioni sul passo e nel Parco Nazionale dello Stelvio si possono ammirare lungo il sentiero squisite sculture in legno, scoprire le piccole meraviglie della natura sul percorso NATURAronda e imparare tutto sulla fauna locale imboccando il sentiero Gumperle.

Se la vostra voglia di escursioni vi porta anche fuori dal Parco Nazionale dello Stelvio, allora vi proponiamo un’escursione sui “waalweg” della Val Venosta. L’Altavia Venosta, lunga 108 chilometri, conduce da Stava al passo Resia attraversando la varietà di scenari dell’omonima area vacanze lungo diverse tappe di alto valore naturalistico.

Tour in alta quota

Tra le varie escursioni possibili al Parco Nazionale dello Stelvio ci sono anche i tour in alta quota. Li consigliamo solo agli escursionisti esperti e suggeriamo di avventurarsi in cima insieme a una guida esperta e non senza essersi prima informati sulle condizioni e previsioni meteo: l’Ortles, la Punta Beltovo di Dentro, la Cima di Solda & Co. sono percorsi da affrontare con cautela, ma che premiano con fantastici panorami.

Baite tradizionali

Qui al Parco Nazionale dello Stelvio le escursioni sono rese ancora più piacevoli dalle accoglienti baite che lungo il percorso invitano a fermarsi e concedersi una gustosa pausa a base di piatti tipici alpini. Si va dai deliziosi canederli ai piatti di pasta fino allo strudel. Anche nei rifugi, molti dei quali offrono alloggio per la notte, si possono gustare nutrienti bontà tipiche per recuperare le energie necessarie alla prossima salita o discesa.

Istruzioni per l’uso

A cosa bisogna fare attenzione quando ci si accinge a intraprendere un’escursione nel Parco Nazionale dello Stelvio? È importante in primo luogo dotarsi dell’attrezzatura adeguata (abbigliamento impermeabile, buone scarpe, provviste ed eventualmente bastoni da trekking), sapersi valutare nel modo corretto e tenere presente che qui nel Parco Nazionale siamo ospiti, comportandoci quindi come tali ovvero nel rispetto della natura che ci circonda.

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