Passaporto del Turista: Un'iniziativa per scoprire le Grotte di Frasassi e il territorio circostante
GENGA - Da oggi è possibile diventare “Cittadino Onorario di Frasassi” grazie alla bella iniziativa turistica messa in atto dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi con il “Passaporto del Turista”. "Il passaporto del turista" è la nuova iniziativa del Comune di Genga e del Consorzio Grotte di Frasassi.
Cos'è il Passaporto del Turista?
"Un vero e proprio passaporto - spiegano i promotori - che propone un itinerario di 5 imperdibili tappe dell’area tra arte, cultura e ambiente verrà consegnato ad ogni visitatore.
Insieme al passaporto, ogni visitatore riceverà anche una mappa turistica dettagliata dell’area, con l’ubicazione e tutte le informazioni".
"Il passaporto del turista nasce per promuovere l’arte e la cultura del territorio e coordinare in un unico progetto condiviso che ruota intorno alle Grotte i più prestigiosi siti attrattivi di Genga - spiega il sindaco di Genga Marco Filipponi - L’idea di creare dei cittadini onorari di Frasassi con dei veri e propri attestati di cittadinanza e passaporti ci permette di coinvolgere in prima persona i visitatori e farli sentire parte del nostro territorio".
Il timbro in ogni sito permetterà di ricevere l’attestato di cittadinanza onoraria di Frasassi all’info point nel parcheggio-biglietteria delle Grotte in località la Cuna.
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Come ottenere l'Attestato di Cittadinanza Onoraria
L’attestato di Cittadino Onorario di Frasassi verrà firmato personalmente dal sindaco di Genga Marco Filipponi e verrà consegnato ai visitatori all’interno di un pregiato cofanetto in carta artigianale della Cartiera Manualis di Fabriano, insieme ad una preziosissima filigrana rappresentante il Tempio del Valadier, un prodotto di alta oreficeria simbolo del territorio.
È prevista inoltre la consegna di una piccola sorpresa a tutti i bambini.
Le Tappe Imperdibili
Ecco le tappe:
- Grotte di Frasassi: Uno spettacolo naturalistico con un percorso di un chilometro e mezzo aperto al pubblico e accessibile a tutti, uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
- Eremo di Santa Maria Infra Saxa e Santuario Madonna di Frasassi: L’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Accanto a Santa Maria infra Saxa, al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier in quanto attribuito all’architetto Giuseppe Valadier.
- Abbazia di San Vittore delle Chiuse: Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruita in blocchi di pietra calcarea.
- Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore: A fianco all’Abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga.
- Castello di Genga: Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga. Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia. Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio », che racconta la straordinaria storia di questo paese. Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo. Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca.
- Rocca di Pierosara: Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.
La Leggenda di Pierosara
Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, s’innamorò di una fanciulla di nome Sara di Castel Petroso promessa ad un altro castellano di nome Piero.
Il Conte di Rovellone rapì la ragazza e durante una cruenta battaglia tra i seguaci del Conte e gli abitanti del luogo che insieme a Piero cercavano di proteggere la ragazza, il Conte vistosi alle strette uccise sia la bella Sara che il suo amato Piero.
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Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.
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