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Escursioni invernali a Piancavallo: sentieri e panorami mozzafiato

La zona di Piancavallo è un balcone montano che si affaccia sull'intera pianura friulana. Il gruppo del Cavallo si distingue con i suoi pendii svettanti sopra fitte foreste e pascoli dove l'escursionismo estivo trova il terreno ideale grazie alla fitta rete di sentieri esistente nella zona.

Mina canta che “La neve rallenta, modifica, ti ferma per farsi ammirare meglio. Ed è proprio questo che accade quando, dopo pochi metri dall’inizio della Passeggiata delle Malghe, si viene avvolti dal bosco di faggi imbiancato da uno strato di neve che rende magica ogni cosa. Si perde il senso dello spazio e del tempo.

Idee per una gita fuori porta invernale, lontana dal caos delle piste? Inserisci sul tuo GPS la località Piancavallo, perché oggi ti portiamo in Friuli Venezia Giulia per una ciaspolata, tra le Alpi Friulane, lontano dalla folla. Ti faremo vivere boschi silenziosi e panorami mozzafiato che spaziano dalle vette dolomitiche alla laguna veneta.

Sentieri consigliati per escursioni invernali a Piancavallo

Passeggiata delle Malghe

Un’escursione ideale per le famiglie: il giro delle Malghe di Piancavallo è caratterizzata da morbide salite e ampie stradine che la rendono percorribile durante tutto l’anno. Splendidi panorami sulla vallate circostanti e sulla pianura friulana vi sapranno regalare molte emozioni.

Salendo da Aviano raggiungiamo la rotonda principale di Piancavallo alla quale prendiamo la prima uscita, in Via Collalto. Proseguiamo su questa via per circa 600mt fino a trovare alla nostra sinistra l’ampio parcheggio in prossimità di Nevelandia.

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La nostra camminata inizia salendo la via Collalto per circa 600 metri e seguendola per altri 600 metri, fino a trovare sulla sinistra una cabina elettrica. Il percorso inizia proprio alle spalle della cabina dove dei cartelli ci indicano il sentiero Passeggiata delle malghe di Piancavallo.

Inizialmente il sentiero si sviluppa all’interno di un suggestivo ma rado bosco di faggi e roccette e, al termine di esso, ci troveremo a camminare in spazi aperti e molto ampi visivamente.

Passo dopo passo il panorama cambia, dal bosco si passa ad uno spazio panoramico situato tra il Colle delle Lastre e il Col Spizzat. Dopo pochi chilometri dalla nostra partenza, non appena il sentiero si apre in ampie vallate incrociamo una carrareccia (insellatura tra Colle delle Lastre e Col Spizzat): noi però proseguiremo dritti rimanendo sul sentiero che salirà ancora per poco per poi scendere ed arrivare alla “Casera Caseratte” dopo solo 1,8km dalla partenza.

Dalla casera, proseguiamo lungo la carrareccia che scende a tornanti davanti ad essa, seguendo sempre i cartelli che indicano la Passeggiata delle malghe di Piancavallo, tralasciando le indicazioni CAI che proseguono alle spalle della casera.

La passeggiata prosegue in una piacevole discesa, quasi rettilinea, lungo l’ampia carrareccia: gli spazi sono aperti e le morbide vallate circostanti sono verdi e ricche di fiori. In breve raggiungiamo Casera del medico (1220m) e poco dopo Casera Barzan (1153m) al chilometro 4,5 dalla partenza.

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Più avanti sulla sinistra e leggermente in basso rispetto alla nostra altezza, vediamo una coltivazione di fiori d’arnica che dipinge di giallo la vallata. Da qui in poi la stradina e poi il sentiero riprenderanno a salire dolcemente.

Quando arriveremo al chilometro 6 attraversiamo una strada asfaltata, in leggera contropendenza, e si prosegue dritti verso la vicina Casera Collalt (m 1238) che costituisce l’ultima casera di questo itinerario. Dopo la casera, una decisa ansa ci orienta verso l’abitato di Piancavallo: grazie alla presenza di una comoda pista forestale nel sottobosco ci si ricongiunge al punto di partenza.

L’ultimo tratto di questa strada sarà asfaltato e in leggera salita. Questa escursione è perfetta sia per una bella ciaspolata invernale che una camminata estiva: se fatta in estate raccomandiamo l’uso di un copricapo adeguato poichè, fatta eccezione per il primo tratto, l’escursione si sviluppa prevalentemente a cielo aperto.

Raggiunta la Casera Caserette si scende lungo la carrareccia che, nel periodo invernale viene completamente nascosta dalla neve fino quasi a rendere difficile il seguirne la traccia. Il sentiero qui giunge a Col Ceschet e porta, se seguito, fino in Casera ValFredda (quota 1380 metri), luogo classico di ritrovo degli escursionisti. Oltrepassato lo stesso incrociamo e attraversiamo la strada che, se seguita, porta a Giais.

Anello delle Malghe (variante)

Il punto di partenza è Via Capitano Maset, località Collalto a Piancavallo. Troverai un piccolo piazzale dove puoi lasciare la tua auto gratuitamente. Se quando arrivi è completo, puoi parcheggiare qualche centinaio di metri prima vicino al camping.

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La ciaspolata di oggi infatti parte poco più avanti, sulla sinistra, dove troverai il cartello “passeggiata delle Malghe”, dopo una cabina elettrica. Entra all’interno di questo sentiero, e ti ritroverai attorniato da un bosco di faggio completamente innevato.

L’anello delle malghe è un percorso molto battuto e se ormai ci conosci, sai bene che preferiamo i sentieri meno noti. Quindi, al primo bivio, non seguire per la passeggiata delle malghe ma, svolta a sinistra seguendo il segnavia CAI 985-988. Goditi la ciaspolata in mezzo ai silenziosi boschi fino a quando arriverai ad una deviazione con il segnavia 988.

Seguendo il sentiero arriverai a Forcella Giais a 1.442 metri di altitudine. Sarà il punto più alto della giornata. Da qui godrai di una meravigliosa vista su tutto il Friuli e se il meteo sarà dalla tua parte, avvisterai anche il mare Adriatico, con un contorno tutt’attorno tipico dolomitico. Una vera cartolina che fa bene agli occhi e al cuore. Questo è il tratto più ripido del percorso, ma condizioni del terreno permettendo, è qualcosa che non devi perdere.

Ritorna poi per il sentiero che stavi percorrendo e concludi l’anello seguendo il segnavia 985 e poi il 971. Arriverai sulla strada forestale che ti farà giungere al sentiero delle malghe, passando per casera Valfredda e Casera Caseratte e quindi al punto di partenza. Attenzione, non è ben segnalato con i cartelli ma la strada è ben visibile.

La ciaspolata che ti abbiamo raccontato oggi è ideale per tutti, visto il pochissimo dislivello. Davvero nulla di impegnativo. Un modo per vivere la montagna anche senza salite e con troppe pendenze e per passare una giornata spensierata con amici in mezzo alla natura. Vedrai che i panorami non ti deluderanno.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 260 metri
  • Lunghezza percorso: 11,00 km
  • Tempo di percorrenza: 3.30 ore

Escursione al Col Cornier

Tra le mete meno conosciute, Col Cornier si distingue come una delle cime più panoramiche nella zona di Piancavallo. Questa escursione è ideale per chi cerca una camminata gratificante con un po’ di impegno fisico, perfetta in ogni stagione. In autunno, la faggeta regala colori incantevoli, mentre in inverno ciaspole e neve trasformano il percorso in un’esperienza magica.

Percorriamo la strada statale asfaltata che porta a Piancavallo, nota meta sciistica durante la stagione invernale e lasciamo l’auto nel comodo parcheggio in Piazzale della Puppa a Piancavallo. La nostra escursione inizia dal Piazzale della Puppa, un punto di ritrovo ben noto a Piancavallo.

Dopo aver imboccato il sentiero, saliamo per pochi metri e, seguendo il percorso sulla destra, ci troviamo ai piedi di una pista da sci. Non la risaliamo, ma svoltiamo verso il “Sentiero Carbonaie”, segnalato da un piccolo cartello in legno. Proseguendo lungo questo tracciato, incontriamo quasi subito le chiare indicazioni per il nostro obiettivo: “CAI 992 Col Cornier”. Il sentiero è ben segnalato lungo tutto il tragitto.

La prima ora di camminata si sviluppa con una pendenza moderata all’interno del bosco, un ambiente tranquillo e protetto che ci permette di goderci l’escursione in tutta serenità. Dopo circa 60 minuti di salita, raggiungiamo un bivio: seguendo sempre le indicazioni “CAI 992 Col Cornier”, ci accorgiamo che alla vetta mancano 55 minuti.

La vetta del Col Cornier, situata a oltre 1700 metri, ci accoglie con uno spettacolo mozzafiato: un panorama a 360° che abbraccia Piancavallo, l’altopiano del Cansiglio e, nelle giornate più limpide, si spinge fino al mare. Questo è il momento perfetto per una meritata pausa.

Per il ritorno, seguiamo il sentiero CAI 992, questa volta in discesa, fino a raggiungere la Baita Arneri, un luogo ideale per chi desidera una breve sosta o semplicemente godersi un angolo di pace. Da qui, prendiamo una comoda carrareccia, che in inverno si trasforma in una pista da sci. Questo tratto, lungo circa 2,5 km, ci conduce alle spalle del Palaghiaccio, un edificio ben visibile e punto di riferimento nei pressi del nostro punto di partenza.

L’escursione al Col Cornier può essere considerata di livello medio, perfetta per chi desidera avventurarsi tra le cime friulane senza affrontare difficoltà tecniche eccessive. La prima parte del sentiero si snoda all’interno di un bosco incantevole, particolarmente suggestivo in autunno, quando le foglie si tingono di colori caldi e vibranti. Il tracciato, ben segnalato, offre un’immersione totale nella natura fino a quando, poco prima della vetta, il panorama si apre regalando vedute mozzafiato. Dalla cima del Col Cornier, a oltre 1700 metri, ci attende un magnifico panorama a 360 gradi che spazia da Piancavallo all’Altopiano del Cansiglio, fino al mare nelle giornate più limpide.

Per la discesa, abbiamo optato per la carrareccia, che in inverno funge da pista da sci. A nostro avviso, il periodo autunnale è il momento ideale per affrontare questo percorso: i colori del bosco regalano un’atmosfera magica, rendendo l’esperienza davvero indimenticabile.

Consigli utili per le escursioni invernali

Alcune delle attività proposte richiedono un'adeguata preparazione fisica e tecnica perché vengono svolte in un ambiente di alta montagna. Consultare il bollettino valanghe regionale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Bollettino Valanghe) è una pratica che deve precedere ogni uscita in terreno innevato.

L'uso di apparecchiature ARVA e di un kit di sicurezza composto da pala da neve e sonda è anche una buona pratica. NOTA: Nel scegliere di seguire questo sentiero in ambiente invernale occorre fare attenzione perchè i segnavia, blu e gialli, sono perlopiù coperti dalla neve.

L’equipaggiamento dovrà essere idoneo all’itinerario che si intende percorrere in relazione alla stagione ed alle condizioni del tempo: pantaloni e calze (possibilmente di tipo lungo) in tessuto tecnico e confortevole, senza mai dimenticare una mantella o K-way impermeabile. Gli orari riportati nelle descrizioni degli itinerari sono indicativi e si riferiscono ad escursionisti medi che procedono con passo costante.

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