Analisi delle Presenze Annuali a Gardaland e Statistiche Rilevanti
Il Rapporto TEA/AECOM 2022 ha evidenziato una forte ripresa delle attività dei parchi di divertimento. Il 2019 era stato un anno interessante per l’industria delle attrazioni, che anche in Italia aveva registrato oltre 19,5 milioni di presenze, con un +10% rispetto alla stagione precedente, poi il 2020, fortemente condizionato dalla pandemia, aveva registrato il calo più nella storia dei parchi di divertimento.
L'Impatto della Pandemia e le Strategie di Adattamento
Quelli della pandemia sono stati gli anni nei quali il settore ha mostrato una resilienza non comune, rapportandosi alle istituzioni governative per lavorare sulle riaperture e sui ristori e soddisfare la domanda repressa dei cittadini. Nel 2022, gli operatori si sono concentrati sul miglioramento dell’esperienza degli ospiti, avendo compreso che era possibile raggiungere o superare i ricavi pre-pandemici anche con livelli di presenze ridotti e valutando che in quadro sempre più competitivo, la domanda futura del pubblico è orientata a richiedere esperienze memorabili, di qualità.
Nel corso della pandemia, i parchi sono stati sostenuti soprattutto dalle presenze del territorio. Anche le restrizioni di viaggio hanno infatti continuato a condizionare il mercato del travel, con dati che hanno evidenziato le difficoltà del settore a recuperare totalmente rispetto agli anni migliori. Questo è stato particolarmente evidente per i viaggi internazionali. Gli eventi e la programmazione stagionale hanno svolto un ruolo fondamentale nell’attrarre il mercato locale, e gli operatori hanno compiuto grandi sforzi nel creare nuove motivazioni per visitare le loro strutture più volte l’anno.
Molti parchi hanno offerto biglietti notturni scontati, ma alcuni parchi hanno adottato nuove modalità per catturare i visitatori abituali. La pandemia ha rilevato l’esistenza di una base di consumatori evoluta, disposta a pagare di più per l’intrattenimento e le esperienze fuori di casa. Gli utenti richiedono più comodità, facilità di fruizine, qualità e appagamento.
In generale, c’è sempre meno tolleranza verso un grande numero di presenze e lunghe attese in coda. Gli operatori hanno continuato a introdurre strategie come i prezzi dinamici e nuove modalità di acquisto dei biglietti, e realizzato grandi investimenti in servizi di app mobili e miglioramenti nel modo in cui interagiscono con gli ospiti. Gli operatori hanno adottato nuove politiche relative ai criteri DEI (diversità, equità e inclusione) e ESG (ambientale, sociale e di governance).
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La pandemia ha condizionato in positivo le scelte degli operatori, inducendoli a concentrare i loro investimenti e strategie per migliorare l’esperienza degli ospiti. E quei miglioramenti sono arrivati in tutte le forme e dimensioni - dallo sviluppo di servizi premium come Disney Genie + che consentono agli ospiti di utilizzare più attrazioni, a piccoli ma importanti miglioramenti nell’offerta di cibo e bevande come Cedar Fair e Six Flags, impegnati a completare la riprogettazione delle loro proposte alimentari.
Un’altra strategia che coinvolge La gestione delle code è quella adottata dal gruppo Disney per limitare intenzionalmente la capacità, fino al 20% in alcuni casi, in alcuni dei suoi parchi nei periodi di vacanza, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza degli ospiti. Alcuni di questi miglioramenti hanno il duplice obiettivo di mantenere il livello della spesa pro capite e della permanenza media. Tuttavia c’è da registrare anche una certa resistenza all’aumento dei costi della visita ai parchi.
Numerose le aperture di nuovi hotel, ad esempio l’Efteling Grand Hotel, il Disney’s Hotel New York-The Art of Marvel a Disneyland Paris e il primo hotel a tema Toy Story al Tokyo Disney Resort. Espansioni di resort che includono più hotel sono in corso a PortAventura, Atlantis Dubai, Grupo Xcaret nella Riviera Maya e all’Universal Epic Resort a Orlando.
Il Mercato Americano e le Tendenze in USA
Anche nelle Americhe, il processo di ripresa pandemica è continuato per tutto il 2022. La tendenza all’aumento della spesa pro capite dell’anno precedente è continuata e in alcuni casi è aumentata. I ricavi, soprattutto per i principali operatori, sono stati superiori ai livelli pre-pandemici, anche nei casi in cui le presenze sono diminuite o sono state gestite.
Gli Stati Uniti hanno eliminato il requisito del test Covid in entrata il 12 giugno 2022, troppo tardi per avere un impatto reale sulla stagion e estiva, particolarmente remunerativa. Questi fattori hanno portato ad una continua attenzione sulla creazione della migliore esperienza per gli ospiti, sia attraverso la politica dei prezzi e utilizzo dei sistemi di biglietteria, con nuovo merchandise o continui investimenti in attrazioni del parco. Gli eventi speciali organizzati dai parchi sono risultati molto popolari. Gli eventi con supplemento d’ingresso, in particolare nel periodo di Halloween e delle vacanze invernali, hanno generato presenze ed entrate aggiuntive per i parchi, migliorando i risultati per il Q3 e il Q4.
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Una tendenza chiave è il continuo perfezionamento di tecnologia in-park che completa l’esperienza degli ospiti. Che si tratti di una bacchetta magica, un braccialetto o un altro dispositivo, gli ospiti hanno bisogno di quella tecnologia per interagire con elementi di gamification presenti in alcune aree dei parchi. Disneyland ha aumentato il numero di giorni in cui è disponibile il biglietto più economico e le tariffe del parcheggio sono state eliminate per gli ospiti degli hotel del Walt Disney World Resort.
Sulla scia dei grandi investimenti nei parchi asiatici dell’azienda, l’attenzione è stata sugli Stati Uniti, con l’apertura di Super Nintendo World ad Hollywood e il nuovo parco Epic Universe, in costruzione a Orlando. Le celebri Halloween Horror Nights (HHN) autunnali hanno costituito un fondamentale driver per le presenze per l’azienda.
Performance e Strategie in Europa
Tutti concordano sul fatto che il 2022 sia stato un anno di successo per la regione EMEA. Molti parchi a tema hanno avuto un’affluenza record rispetto al 2019, rispondendo a una domanda repressa nel periodo pandemico, unita alla nuova possibilità di accesso alla maggior parte dei parchi europei. Il rapporto registra come anche Disneyland Paris, probabilmente il parco a tema europeo più colpito dalle limitazioni dei viaggi internazionali, ha avuto un anno record.
Sommando, i dati di presenze per il 2022 essi mostrano un tasso di recupero del 98% sui numeri del 2019. Parchi configurati ormai come destinazioni, come Europa-Park, Efteling e PortAventura hanno battuto tutti i record. Anche i parchi acquatici sono andati particolarmente bene, anche se l’impatto della variante Omicron si è esteso nel primo trimestre del 2022. I parchi acquatici dell’Europa settentrionale, più probabilmente quelli interni, sono stati quindi colpiti negativamente dalle restrizioni.
- Europa-Park ha raddoppiato le presenze del 2021 ed è in crescita del 4% rispetto al 2019.
- Efteling ha celebrato il 70 º anniversario e ha registrato un nuovo record di presenze, conseguito grazie al pubblico straniero e ai gruppi scolastici.
- PortAventura resort ha registrato un numero di presenze pari al 2019 ricavi record per 285 milioni di euro. Nel 2022 sono stati acquisiti due hotel fuori dal resort, sulla Costa Dorada.
- Liseberg ha registrato il più alto fatturato e profitto mai conseguito, anche se il numero di visitatori non è cresciuto velocemente come in altre parti d’Europa.
- Tivoli, destinazione per tutto l’anno, è stato condizionato dalle restrizioni all’inizio del 2022, ma ha raggiunto un record di entrate, con grandi risultati per il mese di luglio.
- Parque Warner è stato colpito dalla carenza del turismo internazionale e non ha ancora recuperato i livelli pre-Covid.
I parchi acquatici hanno registrato numeri interessanti, raggiungendo complessivamente il 96% delle presenze rispetto al 2019. Una volta riaperto, anche Therme Erding ha registrato presenze da record. Anche Aquaventure e Wild Wadi a Dubai hanno guadagnato rispetto al 2019. La capacità del parco e dell’hotel ha fatto registrare un +13% di guadagno.
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Gardaland: Storia, Statistiche e Impatto Territoriale
3 milioni di visitatori e 120 milioni di euro di fatturato annui: sono i numeri che consentono a Gardaland di essere il parco divertimenti più importante d’Italia e, più in generale, la seconda attrazione turistica del Belpaese per numero di biglietti venduti, superata solo dal Colosseo di Roma. Le caratteristiche del successo sono molteplici, ma fondamentali sono soprattutto una buona gestione ed una posizione geografica incantata, sulle sponde del lago di Garda.
La lampadina Gardaland si è accesa nei primi anni 70 nella mente di Livio Furini, commerciante di Peschiera del Garda, dopo una visita al parco tematico Disneyland, aperto nel 1955 da Walt Disney in California. Gardaland fu inaugurato il 19 luglio 1975 in unarea affacciata sul lago di Garda, a cavallo tra i comuni di Castelnuovo del Garda e Lazise, in provincia di Verona.
Il salto di qualità avvenne per Gardaland a metà degli anni 80, quando furono acquistati i terreni collocati tra il lago e la parte più occidentale del parco in cui, tramite dispendiosi investimenti, furono collocate alcune attrazioni di grande successo e presenti tuttora. Nel 2006 la società Gardaland S.r.l. è stata acquisita dal gruppo inglese Merlin entertainments, il secondo al mondo per numero di visitatori, preceduto solo da Disney. Merlin nel 2008 ha affiancato a Gardaland anche un parco marino Sea life, costruito subito accanto.
Allinterno del parco ci sono 40 attrazioni, 11 bar, 5 ristoranti, 18 negozi, numerosi punti foto e 6 aree tematiche, in cui scenografie ed attrazioni si richiamano allo stesso tema. Nella stagione 2007 Gardaland ha fatto registrare un fatturato di circa 120 milioni di euro ed un margine operativo lordo di 50 milioni. Secondo alcune statistiche risalenti al 1999, gli ospiti del parco sono per il 63% escursionisti, persone cioè che visitano Gardaland nel contesto di uno spostamento di un solo giorno, contro un 37% di turisti in senso stretto, ovvero coloro che stanno fruendo di una vacanza di più giorni sul lago di Garda.
E’ quindi sufficiente una veloce operazione aritmetica per calcolare il numero di arrivi indotti da Gardaland ogni anno presso le località lacustri (3.000.000 x 37% x 28%): il risultato supera le 300.000 unità. Basta poi moltiplicare questo numero per la durata media della vacanza, che è di circa 7 notti, per scoprire che le presenze indotte sono circa 2.100.000. E se si considera che il bacino del Garda attira 20 milioni di presenze turistiche lanno, si capisce che Gardaland contribuisce per limportante quota del 10%.
In alta stagione i dipendenti sono circa 1.700: un centinaio di loro è assunto con contratto a tempo determinato, mentre in 700 lavorano solo durante la stagione estiva, che si protrae da Pasqua fino alla festa di Tutti i Santi: in questa maniera anchessi riescono a fruire dellindennità di disoccupazione, pari al 60% della retribuzione ordinaria. Nel 2007 i costi del personale sono stati di circa 24 milioni di euro, che sono passati dalle casse del parco ai portafogli dei dipendenti.
Impatto Ambientale
Dallaltro lato, Gardaland produce effetti negativi sullambiente circostante. Ad esempio, un pesante inquinamento dellaria creato dai 3 milioni annui di visitatori, che per raggiungere il parco intasano le insufficienti arterie stradali del basso Garda, creando smog. Anche le acque del torrente Dugale, che attraversa il parco subito prima di sfociare nel lago, sono di qualità particolarmente bassa. Non è dimostrato che Gardaland sia colpevole dellinquinamento del torrente, ma molte associazioni ambientaliste gli attribuiscono grosse responsabilità. Anche linquinamento rumoroso è rilevante: i residenti della zona da anni lamentano il chiasso creato dal funzionamento delle attrazioni e dalle urla dei visitatori, che destate si protraggono fino a mezzanotte.
Si hanno quindi indiscutibilmente effetti positivi di tipo economico, ma anche effetti negativi dal punto di vista ecologico-ambientale. Nel complesso però si può formulare un giudizio complessivamente favorevole degli effetti creati dalla presenza di Gardaland nel basso lago. Il reddito è aumentato, sono stati creati nuovi posti di lavoro, sono aumentati i flussi turistici e la vivibilità della zona non è stata compromessa irreparabilmente.
Record di Presenze Turistiche sul Lago di Garda nel 2022
Record di presenze turistiche sul lago di Garda: il 2022 si chiuderà probabilmente con 27 milioni di pernottamenti, mai così tanti - nemmeno prima del Covid - e capace di tenere testa, da solo, quasi a tre intere regioni messe insieme (Liguria: 11,8 milioni di presenze; Campania 10,9 milioni; Sicilia 9,7 milioni). Mai così tante presenze anche nel Garda bresciana: oltre 7,9 milioni, più dei 7,8 milioni del 2019 (l'ultimo anno pre-Covid). Un movimento di persone capace di generare un fatturato (stimato) che si avvicina al miliardo di euro, senza contare l'ulteriore indotto.
Sul totale di 7,906 milioni di presenze bresciane è Sirmione il paese più visitato nel 2022 con circa 1,3 milioni di pernottamenti (ha eguagliato così il suo record del 2018), seguito da Limone (1,2 milioni), Desenzano (1 milione, quest'anno record di presenze), Manerba (790mila, record di presenze), San Felice (650mila), Toscolano Maderno (543mila), Moniga (522mila), Tignale (380mila, record di presenze), Tremosine (335mila, record di presenze), Salò (270mila, record di presenze), Gardone Riviera (260mila), Padenghe (212mila), Gargnano (192mila).
Circa l'80% del turisti proviene dalla Mitteleuropa: Germania (inarrivabile), Austria, Belgio e Olanda. Ma come sempre non mancano i francesi, l'incremento più significativo si registra invece con i turisti americani (che però sono ancora una minima percentuale sul totale).
In crescita anche il soggiorno medio, ovvero la durata delle vacanze sul lago: 4,5 giorni, ben oltre i 3 giorni e poco più della provincia di Brescia.
Analisi Comparativa dei Parchi di Divertimento a Livello Globale (TEA-AECOM Report 2014)
Il Report di TEA-AECOM inerente i risultati dei parchi di divertimento a livello mondiale nel 2014 evidenzia un aumento degli ingressi a livello mondiale. Walt Disney Attractions spicca con 134.330.000 ospiti, seguita da Merlin Entertainments Group con 62.800.000. Universal Parks and Resorts si conferma al terzo posto con 40.152.000 presenze, con un incremento del 10%.
Il Gruppo che gestisce anche Gardaland, ad onore del vero, beneficia di questi risultati grazie ad un numero enorme di medie e piccole strutture sparse in tutto il mondo che in molti casi - Musei Madame Tussauds, London Eye, SeaLife, Dungeons, etc.
A fronte di queste performances estremamente positive si contrappone il clamoroso crollo di Parques Reunidos, che segna una percentuale negativa rispetto al 2013 pari addirittura al 14,6%. Percentuale decisamente negativa anche per SeaWorld Parks & Entertainment (-4,3%), che non a caso continua a investire su nuovi rollercoaster per cercare di coinvolgere maggiormente una tipologia di target che continua ad ignorare i suoi parchi.
In attesa dunque della futura crescita dell'area mediorientale, osservando la mappa riassuntiva delle zone a più alta concentrazione di singoli parchi tematici inseriti nella "Top 25", continua a spiccare quella della Florida, che vanta ben 7 strutture. Sommando i parchi situati in Asia si raggiunge il medesimo risultato - 10 - e di conseguenza l'Europa, trainata dai due parchi Disney di Parigi, raggiunge quota 5.
Nella classifica dei singoli parchi con le migliori performances in termini di presenze spicca come sempre al primo posto Magic Kingdom - l'equivalente di Disneyland - presso Walt Disney World in Florida che segna lo stratosferico numero di 19.332.000 ospiti, con un incremento del 4% sulla stagione 2013. Stabile al secondo posto Tokyo Disneyland con i suoi 17.300.000 visitatori, mentre al terzo posto segna un deciso balzo positivo (+3,5%) anche Disneyland in California.
Se si esclude Disney, il primo parco europeo (con 5.000.000 di visitatori al 21° posto) è Europa Park, mentre gli unici altri due parchi non Disney del Vecchio Continente a comparire nella "Top 25" sono Tivoli Gardens di Copenhagen con 4.478.000 - peraltro più ascrivibile alla tipologia di parco cittadino - e De Efteling con 4.400.000 presenze.
Altro dato interessante è quello relativo ai numeri registrati nell'area della città di Shenzhen (Cina), dove addirittura 3 parchi di divertimento sono inseriti in classifica e sommano insieme ben 10.680.000 di presenze.
Analisi dei Parchi Acquatici
Per quanto riguarda i parchi acquatici, TEA-AECOM ha suddiviso le strutture in quattro grandi aree geografiche. Questo permette di approfondire ulteriormente su scala continentale i dati che emergono. L'aumento percentuale nella classifica dei "Top 20" statunitensi rispetto al 2013 è stato del +1,6%, pari a 15,3 milioni di fruitori.
Universal ritiene evidentemente che vi siano ampi margini di manovra dal momento che per il 2016 è prevista l'apertura di Volcano Bay, sulla carta un'incredibile parco ultratematizzato destinato a rivaleggiare ancora una volta con lo standard Disney.
Scalando la classifica non si può fare a meno di notare come negli Stati Uniti sia molto comune la pratica di abbinare la struttura acquatica al parco tematico meccanico.
A fronte di un comunque positivo +2% generale rispetto alla precedente stagione (19.362.000 visitatori), il mercato asiatico denuncia cali consistenti in alcune strutture storicamente importanti come le coreane Ocean World (-5,6%) e Caribbean Bay (-8%).
In elenco non poteva poi mancare Siam Park di Tenerife (Isole Canarie), primo parco acquatico outdoor veramente tematizzato d'Europa (insieme all'italiano Aqualandia), che con 850.000 visitatori lungo tutto l'arco dell'anno si posiziona al quarto posto assoluto.
Tabella: Presenze Turistiche nel Garda Bresciano (2018-2022)
Comune | Presenze 2022 (Pernottamenti) |
---|---|
Sirmione | 1,300,000 |
Limone | 1,200,000 |
Desenzano | 1,000,000 |
Manerba | 790,000 |
San Felice | 650,000 |
In sostanza, a prescindere da queste classifiche già di per se significative, pur se limitate alle realtà con le più alte performances, ancora una volta si conferma come il mercato globale dei parchi di divertimento in tutte le sue declinazioni muove numeri impressionanti sia in termini economici che - e questa è la cosa più importante - di posti di lavoro. Senza dimenticare, tralasciando l'altra faccia della medaglia e cioè il fatto che il business non è mai per sua natura poetico, che però in definitiva anche i parchi hanno una grande funzione sociale.
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