Albergo Atene Riccione

 

Turismo in Trentino: Alla Scoperta dei Borghi Più Belli e delle Meraviglie Naturali

Il Trentino, situato all'estremità nord orientale dell'Italia, vicino ad Austria e Svizzera, è una regione prevalentemente montuosa, ma con un paesaggio piuttosto vario. Questa terra, crocevia tra l’Italia e i Paesi germanici, fu per secoli oggetto di contese e la sua storia è strettamente legata alla posizione geografica.

I Borghi Più Belli del Trentino

Il Trentino vanta ben 11 località riconosciute tra “I borghi più belli d’Italia”. Sono posti speciali, in cui assaporare il gusto della tradizione.

San Lorenzo, Borgo del Benessere

Situato ai piedi delle Dolomiti di Brenta, questo borgo è nato dalla fusione di sette Ville: Berghi, Pergnano, Senaso, Dolaso, Prato, Prusa e Glolo. Camminando senza fretta tra le stradine delle sette frazioni si possono ancora osservare rare architetture rurali caratterizzate da elementi architettonici unici come i “pont”, le rampe carrabili per accedere ai depositi di fieno, gli essiccatoi e i fienili nella parte alta delle abitazioni. Quasi a sottolineare il potere rilassante di questo borgo si scopre che maestri yogi e altri professionisti del benessere operano proprio qui. San Lorenzo è inoltre la patria della “ciuiga”, un insaccato presidio slow food al quale è dedicato un intero weekend di festa nel cuore dell’autunno.

Rango, dal Cuore Rurale

Salendo verso l’altopiano del Bleggio con le sue antiche pievi, attraverso un paesaggio rurale disegnato dalle coltivazioni della patata di montagna, si giunge a Rango. Il “portech de la Flor” è la prima tipica struttura abitativa che salta agli occhi. È il nucleo più antico e monumentale del borgo, esempio per tutti gli altri “porteghi” che nel tempo hanno impreziosito l’abitato. Portici, cantine, androni, grandi fontane e recinzioni in pietra, vie lastricate ed antiche dimore, si osservano nel cuore del borgo. Un vero compendio di architetture rurali giudicariesi, che sembrano vivere in quel passato di pastori, greggi, pellegrini, mercanti e viaggiatori. Pochi minuti di passeggiata separano il borgo di Rango da Balbido, il “paese dipinto”, per i murales colorati che ne decorano le case.

Canale di Tenno, il Borgo Medievale

Si passeggia sui viottoli selciati dove si affacciano i caratteristici avvolti delle antiche abitazioni in pietra, passando sotto archi, porticati e robuste mura che collegano le abitazioni l’una all’altra. Uno dei riferimenti nel borgo, conosciuto anche all’estero, è la Casa degli Artisti “Giacomo Vittone” che ospita, da marzo a dicembre, esposizioni ed eventi artistici.

Leggi anche: Liguria: Affitti Brevi e Legge

Bondone, il Borgo Sopra le Nuvole

Siamo nel comune più a sud in Valle del Chiese, affacciati sulla sponda nord del Lago d’Idro, al confine con la Lombardia, dove questo borgo nasce storicamente come paese di carbonai. Percorrerne le strade strette, anzi strettissime, passare sotto archi, prendere per viottoli che si trasformano in ripidi scalini tra le case, sfiorare i muri a secco coperti di muschio, ammirare gli affreschi che decorano alcune case come la “Madonna in Trono” (XVI secolo), è come tornare indietro a stagioni lontane e dure. Quando, cioè, i carbonai e le loro famiglie vivevano qui solo per quattro mesi e nei restanti il borgo si spopolava, sprofondando nel silenzio. Da non perdere una visita al vicino Castel San Giovanni, aggrappato alle rocce.

Mezzano, per una Fuga Romantica

Nella valle di Primiero, con le sue artistiche architetture in legno ed i suoi panorami dolomitici, questo borgo è un serbatoio di vita alpina e miniera inesauribile di idee che si materializzano davanti al visitatore negli angoli più nascosti: lungo le strette vie (le “canisele”), nelle piazzette, all’ombra dei ballatoi, di questo vibrante e unico museo sotto il cielo. Da visitare semplicemente passeggiando lungo alcuni percorsi tematici che invitano a rintracciare tra le case i “segni sparsi del rurale”, ma in particolare le celebri cataste di legna che qui si fanno arte grazie all’iniziativa Cataste&Canzei.

Vigo di Fassa, ai Piedi del Castello di Re Laurino

Nelle Dolomiti del Trentino c’è un altro “Borgo più bello d’Italia”, culla della cultura ladina, ai piedi del Gruppo del Catinaccio - Rosengarten, Patrimonio mondiale dell’Umanità che la leggenda vuole dimora di Laurino, il re dei nani. All’ingresso dell’abitato di Vigo si incontra il Museo Ladino, nelle cui collezioni è depositato il patrimonio della cultura materiale e delle tradizioni dei Ladini di Fassa. Vigo conta tante frazioni e tra queste Tamiòn, piccolo nucleo abitato a 4 km dal paese dove, tra le case con gli antichi fienili, sorge una chiesetta dedicata alla Santissima Trinità. Invece il santuario gotico di Santa Giuliana è uno dei più antichi della valle. È intitolato alla patrona della Val di Fassa e racchiude preziosi cicli di affreschi del XV Secolo. Sorge su un luogo di culto preistorico, il Doss del Ciaslìr, legato anche a vicende intrecciate con i processi per stregoneria che interessarono drammaticamente la comunità fassana nel 1627-28.

Luserna, la Memoria Cimbra

Un pugno di case che sembra come sospeso, quando alle prime luci dell’alba, le nebbie invadono la Valle dell’Astico e salgono fino a lambire l’orlo dello sperone roccioso che precipita a ovest del paese in questo fluttuante mare di vapori. Luserna/Lusérn, borgo di montagna a 1.333 m a sud - est di Trento, è davvero un’isola, l’ultima dove la lingua cimbra, antico idioma bavarese, viene ancora oggi correntemente parlata dal 90% della popolazione. Nella fascia pedemontana compresa tra l’Adige e la Brenta oggi si dichiarano cimbri in circa 1500 e tra loro anche la gran parte degli attuali 250 abitanti di Luserna. A occuparsi della salvaguardia e della valorizzazione della cultura cimbra è il Centro Documentazione Lusérn/Dokumentationszentrum Lusérn, ospitato nell’antica scuola tedesca ottocentesca, sede museale con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla fauna locale, ai forni fusori dell’Età del Bronzo e alla Grande Guerra.

Pieve Tesino, il Paese degli Ambulanti

Il borgo di Pieve Tesino è noto per aver dato i natali allo statista Alcide De Gasperi (1881-1954) al quale è dedicato il Museo Casa Degasperi. Pieve, così detto perché da immemorabile data è sede della Chiesa Pievana della valle, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali, selciate ancora in parte dai "ciottolini" raccolti nel greto del vicino torrente Grigno (affluente della Brenta), e, nella parte alta, da ardite scalinate in granito. Il cuore del borgo è la Piazza Maggiore, dove spicca la “dama delle fonti”, antica fontana di forma ottagonale in pietra rossa. Al Museo per via, all’interno di Casa Buffa Giacantoni, sono raccolte le testimonianze dell’epopea degli ambulanti girovaghi che da questa zona partivano per percorrere a piedi itinerari impensabili in tutti i continenti.

Leggi anche: Lavorare nel turismo: posizioni aperte in Liguria

Ossana, all’Ombra del Castello Conteso

In alta Val di Sole, Ossana si trova all'imbocco della Val di Peio, ai piedi delle cime del gruppo della Presanella ed è la sede del comune di cui fanno parte le frazioni di Fucine e Cusiano. Il paese è dominato dalla torre del Castello di S. Michele, uno dei luoghi più iconici della val di Sole, la cui storia è in gran parte legata proprio a quella del castello, spesso conteso tra il vescovo di Trento e il conte del Tirolo e abitato da varie famiglie feudali. Sorge su di una collina che recenti scavi hanno confermato essere stata abitata fin dall’età del bronzo. Il castello, cinto da due linee di mura e da un bastione cinquecentesco, ha nel suo possente mastio l’elemento più caratteristico. Alto 25 metri, esso domina la valle e rimane l’elemento architettonico meglio conservato dell’intero complesso.

Borgo Valsugana, tra Paesaggi Fluviali e Reminiscenze Venete

Principale centro della Bassa Valsugana, offre il più interessante paesaggio fluviale urbanizzato superstite in Trentino. Il carattere medioevale di Borgo è rimasto quasi integro nel suo assetto urbanistico, caratterizzato da un dedalo di viuzze, androni, cortiletti, mentre lungo la vecchia strada imperiale sorgono gli austeri palazzi rinascimentali e barocchi. All’interno dell’abitato sono numerosi gli scorci che vale la pena scoprire, tra i quali i portici del Lungobrenta, il ponte veneziano, l’antico Corso Ausugum con edifici di epoca tardo-rinascimentale e barocca, le chiese e alcune piazze. Borgo Valsugana è una meta ideale per un viaggio sostenibile. Si trova, infatti, sulla linea ferroviaria Trento-Bassano ed è attraversata dalla ciclabile della Valsugana che collega Pergine e il Lago di Caldonazzo con Bassano del Grappa. Ottanta km lungo i quali si intrecciano cultura, storia e paesaggi naturali a cavallo tra Trentino e Veneto.

Caldes, tra Storia e Natura in Val di Sole

Caldes da agosto 2023 è diventato uno dei Borghi più belli d’Italia, il secondo della Val di Sole con Ossana, grazie ad una identità ben definita e alla capacità di valorizzazione del patrimonio storico e culturale. L’elemento cardine di Caldes è il suo maestoso castello: inizialmente era solo una torre a cinque piani eretta intorno al 1230 - 1235, costruita per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Nel 1464 la torre passò alla famiglia Thun che la ampliò, dando all’edificio l'aspetto attuale. Accanto al castello si trova la cappella dedicata alla vergine Maria. Altri punti di interesse del borgo sono, la Chiesa di San Rocco, con il suggestivo altare ligneo attribuito a Simone Lenner e il suo campanile a cuspide piramidale in pietra e Palazzo Manfroni, mirabilmente conservato nel suo valore storico dai proprietari.

Meraviglie Naturali del Trentino

Il Trentino è pieno di luoghi in cui la natura crea meraviglie.

  • Lago di Tovel: Basta una sola visita per rimanere incantati davanti a tanta bellezza. D’estate fino a una cinquantina di anni fa il lago, le cui acque sono profonde anche 40 metri, era scenario di un fenomeno unico e meraviglioso: un’alga microscopica faceva tingere di rosso tutte le sue acque.
  • Lago Rosso: Anche se non è più possibile assistere a questo spettacolo, il “Lago Rosso” conserva la sua magia. Una magia in cui si specchiano le Dolomiti del Brenta e il suo Parco Naturale.
  • Cascata Gorg d’Abiss: In Val di Ledro, la cascata Gorg d’Abiss si svela improvvisamente alla fine di un profondo canyon vecchio di secoli.
  • Canyon del Trentino: Il lento scorrere dell’acqua ha creato, nei secoli, mondi nascosti, fatti di cunicoli, grotte e cascate. Mondi la cui bellezza si scopre camminando tra le rocce dei Canyon del Trentino. Ti lascerà senza fiato quello del Rio Sass in Val di Non.
  • Piramidi di Terra: In Val di Cembra, la natura ha dato vita a un paesaggio surreale: pinnacoli di terra e massi alti 20 metri. Vengono chiamati gli “òmeni de tera”, visto che sembrano imponenti sagome di uomini con dei cappelli in testa.
  • Lavini di Marco: Una gita nel parco paleontologico dei Lavini di Marco, alle pendici del Monte Zugna, ti permette di tornare indietro nel tempo. Qui, infatti, potrai camminare accanto alle impronte fossili lasciate da un dinosauro circa 200 milioni di anni fa.
  • Marocche di Dro: Qui la natura ha dato vita a un paesaggio arido e brullo, di rocce frantumate e smosse dal tempo.
  • Bosco che Suona: In Val di Fiemme, ti potrai addentrare nel “Bosco che suona”: una foresta di abeti rossi di risonanza, il cui legno viene utilizzato per costruire le casse armoniche dei violini.

Cosa Vedere in Trentino in Estate

Ecco alcune delle attrazioni più belle da visitare:

Leggi anche: Contatti Assessorato Turismo Sardegna

  • Lago di Molveno
  • Dolomiti Patrimonio UNESCO
  • Lago di Braies
  • Cascate Nardis del Parco Naturale Adamello Brenta
  • Val di Non e Lago di Tovel
  • Santuario di San Romedio
  • Museo degli usi e dei costumi della gente Trentina
  • Castello del Buonconsiglio
  • Funicolare della Mendola

Cultura e Tradizioni

Per conoscere cultura e tradizioni del Trentino appuntamento a Tesero, in Val di Fiemme, per Le Corte de Tiezer, rievocazione storica degli antichi mestieri e delle arti del passato. A Trento durante la terza settimana di giugno si svolgono le Feste Vigiliane, dedicate a S. Vigilio, patrono della città, che trasformano il centro in un suggestivo palcoscenico per sfilate e rappresentazioni cinquecentesche. Appuntamento tradizionale e amatissimo è anche quello con i mercatini di Natale a partire dall’ultima settimana di novembre. Ogni anno, a Roncegno si tiene la Festa della castagna, con la banda del paese che sfila e gli abitanti che si sfidano in giochi medievali.

Enogastronomia Trentina

La regione è il bengodi degli amanti del buon bere e della buona cucina. Qui si può godere di una doppia tradizione gastronomica: quella trentina e quella altoatesina che si contaminano da secoli a vicenda. Il Trentino produce vini eccellenti, tra cui il Trento Doc, per il Trentino, e il Gewürztraminer e il Pinot noir, per l’Alto Adige. Sono tre i vitigni autoctoni del Trentino: Nosiola, Marzemino e Teroldego. Famose sono le mele del Trentino, con cui si fanno ottimi strudel, e i piccoli frutti coltivati nelle valli, per fare salse e confetture. Famoso è anche lo speck dell'Alto Adige e i formaggi, prodotti nelle malghe dei pascoli alpini, accompagnati dal tradizionale tortel di patate della Val di Non, o dal pane, fatto con semi e cerali integrali.

Vini del Trentino:

Vitigno Caratteristiche
Nosiola Vitigno autoctono del Trentino
Marzemino Vitigno autoctono del Trentino
Teroldego Vitigno autoctono del Trentino
Mueller Thurgau Vino bianco aromatico
Traminer aromatico Vino bianco aromatico

TAG: #Turismo

Più utile per te: