Residenza Turistica Alberghiera: Definizione e Normativa
Le Residenze turistico-alberghiere (RTA) rappresentano una tipologia di struttura ricettiva che combina elementi dell'hotel tradizionale con quelli dell'appartamento. Questi complessi offrono alloggi in unità abitative arredate, dotate di uno o più locali e di un servizio autonomo di cucina, il tutto gestito unitariamente.
Definizione e Caratteristiche
I complessi immobiliari destinati a “residenza turistico alberghiera” (nel seguito anche “RTA”), possono essere definiti, secondo le disposizioni regionali di settore, come strutture ricettive che, pur avendo servizi comuni di tipo alberghiero, possono offrire ospitalità in appartamenti, costituiti da uno o più locali dotati di servizio autonomo di cucina ed aventi accessi indipendenti in ambiti condominiali o pubblici.
Può trattarsi in altre parole di complessi costituiti da unità immobiliari aventi natura abitativa, e con censimento catastale prevalentemente nella categoria A/2 (abitazioni di tipo civile), oltre a locali di ricevimento alberghiero ed aree condominiali da accatastare nella categoria D/2 (alberghi e pensioni con fini di lucro).
Per quanto precede, è possibile che gli appartamenti vengano censiti in una delle categorie abitative comprese nel gruppo A, e le altre porzioni immobiliari nelle diverse categorie di appartenenza, compresa la categoria D/2, tenendo presenti le caratteristiche costruttive e l’uso appropriato delle unità, che ne determinano la destinazione ordinaria e permanente (cfr. Circ. Ag. Territorio 16/05/2006, n. 4/T).
Dipendenze
Le Residenze turistico - alberghiere possono svolgere la propria attività, oltreché nella sede principale, o «casa madre», ove sono ubicati i servizi di ricevimento e portineria e di regola gli altri servizi generali di cui si avvalgono gli ospiti, anche in dipendenze aventi le caratteristiche di cui al regolamento regionale.
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Le dipendenze sono costituite da locali collocati in parti distinte dello stesso stabile o in stabili diversi dalla casa madre e posti ad una distanza non superiore, di norma, a 100 metri di percorso pedonale.
Normativa di Riferimento
Le Residenze turistico - alberghiere in possesso di particolari caratteristiche esplicitate nella L.R. 1/2024 e nelle Disposizioni attuative della disciplina delle strutture ricettive alberghiere di cui alla legge regionale n.32 del 12 novembre 2014 (Testo unico in materia di strutture turistico - ricettive e norme in materia di imprese turistiche), Testo coordinato con dgr n.1172 del 27 dicembre 2019, con dgr n.74 del 6 febbraio 2020 e con dgr n.
Di seguito sono elencate alcune delle principali normative di riferimento:
- Legge regionale 15 marzo 1984, n. 15. Nuova normativa per la classificazione delle aziende ricettive alberghiere ed all’aria aperta: in particolare artt.
- Legge regionale 28 novembre 2000, n. 16.
- Legge regionale 7 agosto 2014, n. 16. Interventi di rilancio e sviluppo dell’economia regionale, nonché di carattere ordinamentale e organizzativo: art.
- Regolamento regionale 24 settembre 2013 n.
- Deliberazione della Giunta regionale 14 aprile 2015, n. 184. Criteri e requisiti specifici per l’assegnazione della denominazione aggiuntiva lusso agli alberghi classificati con 5 stelle - comma 58 dell’art. 1 della L.R. n.
- Delibera della Giunta Regionale n. 64 del 22/02/2021 - Approvazione, in attuazione del comma 3, articolo 13 della Legge Regionale 7 agosto 2019 n.
- Legge Regionale 11 febbraio 1999, n. 11Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n, 217, delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro.
Requisiti Necessari
Le residenze turistico-alberghiere devono possedere la giusta destinazione urbanistica, i requisiti tecnico/edilizi ,di sicurezza ed igienico-sanitari previsti dalle norme di legge e regolamentari vigenti in materia.
Nello specifico, è necessario garantire:
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- destinazione d’uso conforme all’attività da svolgervi e compatibile con quella prevista dagli strumenti urbanistici comunali, nonché agibilità ai sensi dell’articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.
- sorvegliabilità, ai sensi dell’articolo 153 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 e, per i locali destinati a somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico e non riservati ai soli alloggiati, del decreto ministeriale 17 dicembre 1992, n.
- rispetto della normativa in materia di igiene dei prodotti alimentari,necessaria se si effettuano operazioni più o meno complesse di produzione, trasformazione (o manipolazione) e successiva distribuzione (o somministrazione) di alimenti (cd.
- rispetto della normativa in materia di autorizzazione unica ambientale (AUA), di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n.
- rispetto della normativa in materia di prevenzione incendi. A seconda dei casi e della capacità ricettiva: Decreto ministeriale 9 aprile 1994; Decreto ministeriale 6 ottobre 2003; Decreto del Presidente della Repubblica 1.8.2011, n.
Requisiti Morali
Le residenze turistico - alberghiere in possesso dei requisiti morali previsti dagli articoli 11 e 92 del R.D. n.
Se l'attività viene svolta in forma societaria il possesso dei requisiti morali deve essere autocertificato in caso di S.p.A. e S.r.l., dal legale rappresentante, da tutti i componenti del consiglio di amministrazione, da tutti i componenti del collegio sindacale, e dal socio di maggioranza (nelle società con un numero di soci pari o inferiore a quattro); nel caso di s.a.s. dai soci accomandatari, in caso di s.n.c.
- previsti dal Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S., approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n.
- previsti dalla vigente legislazione antimafia (decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), ossia mancanza degli elementi pregiudizievoli (cause di divieto, decadenza o sospensione disciplinati dagli artt. 6 e 67, applicabili nei confronti dei soggetti destinatari della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza a carico dei soggetti indicati dall’art.
- assenza delle cause di divieto, decadenza o sospensione previste dall’articolo 71 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n.
- previsti dall’articolo 71, comma 6, del D.lgs. n.
Avvio e Gestione dell'Attività
Per avviare e gestire l’attività è indispensabile predisporre e sottoscrivere apposita segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) allo sportello unico per le attività produttive (SUAP) presso il Comune (o associazione di Comuni, se si tratta di SUAP gestito in forma associata) territorialmente competente. Con la SCIA l’imprenditore deve attestare, in particolare, di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Per l’apertura ,trasferimento (di proprietà o della gestione) dell’impresa, trasferimento di sede,ampliamento,occorre presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA),esclusivamente in via telematica, completa delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio,della documentazione,delle attestazioni,delle attestazioni e degli elaborato tecnici richiesti,indicati sul modulo,così come disposto dall’articolo 19 della legge n.
- Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222. Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n.
La SCIA può riguardare l’offerta di servizi accessori all’alloggio, come la somministrazione di cibi e bevande, nonché la vendita di prodotti come giornali e riviste, materiale per uso fotografico e di registrazione audiovisiva, cartoline e francobolli. Nel caso in cui detti servizi siano offerti alle sole persone alloggiate, nonché ai loro ospiti e a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati, si compilerà la sola SCIA per l’avvio dell’attività.
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Altro allegato obbligatorio alla SCIA, se si effettuano operazioni di produzione, trasformazione (o manipolazione) e successiva distribuzione (o somministrazione) di alimenti, è costituito dalla notifica sanitaria, richiesta dal Regolamento CE n. 852/2004 per la cd.
Nel caso in cui si intendano esporre le insegne di esercizio, si applica la disciplina per l’esposizione al pubblico delle insegne pubblicitarie (articoli 1 e seguenti del decreto legislativo 15 novembre 1993, n.
Se occorre acquisire uno o più dei titoli abilitativi previsti dall’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59, confluiti nella autorizzazione unica ambientale (cd. AUA), come per esempio un nulla osta in materia di impatto acustico (nel caso in cui le attività accessorie comportino l’utilizzo di impianti di diffusione sonora) o una autorizzazione allo scarico, il SUAP indice, ed eventualmente convoca, la conferenza di servizi per l’acquisizione del provvedimento autorizzativo. In tali casi, dunque, la SCIA è presentata contestualmente alla domanda di AUA e la sua efficacia è sospesa fino al rilascio della predetta autorizzazione ambientale.
Si precisa che, in caso di comunicazione o richiesta di assimilazione degli scarichi idrici ai reflui domestici, ai sensi del regolamento regionale 24 settembre 2013, n.
Classificazione
Il titolare della struttura dichiara al Comune competente per territorio la classificazione spettante alla propria struttura tramite la compilazione di un modello di autovalutazione.
Le residenze turistico-alberghiere di nuova istituzione, o quelli che intendono cambiare denominazione, non possono assumere denominazioni uguali o analoghe ad altri esercizi ricettivi già esistenti nel Comune.
Obblighi
E' obbligatorio l'utilizzo del Codice Unico identificativo Regionale delle Strutture Ricettive (CUSR) in tutte le attività di commercializzazione, comunicazione e promozione, nonché per ricevere contributi regionali, come stabilito nelle Modalità di generazione, attribuzione e rilascio del Codice Unico identificativo delle Strutture Ricettive approvate con Delibera della Giunta Regionale n.
Tra gli obblighi rientrano:
- di comunicare alla Regione Campania i prezzi minimi e massimi del pernottamento ed i servizi offerti. Detta comunicazione va effettuata, anche se non vi sono modifiche rispetto ai prezzi praticati, entro il 1° marzo ed entro il 1° ottobre di ogni anno per le tariffe da applicare rispettivamente dal 1° giugno e dal 1° gennaio dell’anno successivo.
- di esporre nella zona di ricevimento degli ospiti la tabella riepilogativa dei prezzi e dei servizi offerti, nonché delle caratteristiche della struttura ed in ciascuna camera il cartellino prezzi della specifica camera (Decreto Dirigenziale n.
- di attenersi alle disposizioni di pubblica sicurezza, relative alla denuncia delle persone alloggiate.