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Avetrana: "Qui non è Hollywood" e il Circo Mediatico Dietro la Morte di Sarah Scazzi

La serie "Avetrana - Qui non è Hollywood", diretta da Pippo Mezzapesa e disponibile su Disney+, ripercorre il tragico delitto di Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana nell'agosto 2010. La serie pone l'attenzione sul circo mediatico che ha avvolto l’intera vicenda, come a ricordarci che, in fondo, la tragedia di Sarah fu l’inizio di un incubo pubblico, una vetrina in cui ognuno ebbe un ruolo.

La serie è tratta dal libro "Sarah la ragazza di Avetrana" di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni e racconta il punto di vista dei principali protagonisti della vicenda, a partire dalla vittima, la giovane Sarah Scazzi, per passare poi alla cugina Sabrina Misseri e ai genitori di quest'ultima, Michele e Cosima.

La Trama e i Protagonisti

La storia ha inizio il 26 agosto 2010, quando viene denunciata la scomparsa della quindicenne Sarah Scazzi. Le indagini si concentrano da principio sui contatti che Scazzi cercava con ragazzi più grandi di lei soprattutto sui social, ipotizzando una fuga o il rapimento da parte di qualche adescatore.

La svolta viene il 29 settembre, quando lo zio di Sarah, Cosimo Misseri, sostiene di aver rinvenuto in un campo poco lontano da casa sua il cellulare semicarbonizzato della ragazza e di sapere come ritrovare la nipote, addensando su di sé i sospetti. Il 6 ottobre Misseri confessa l'omicidio dopo un tentativo di stupro e indica il luogo in cui ha occultato il cadavere, un pozzo di raccolta delle acque nelle campagne di Avetrana.

Le indagini e poi il processo, conclusosi nel 2013, condannano all'ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, mentre il padre Michele Misseri viene condannato a 8 anni per per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove.

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Il Circo Mediatico e la Morbosità

La serie si concentra sul circo mediatico che ha avvolto l’intera vicenda, come a ricordarci che, in fondo, la tragedia di Sarah fu l’inizio di un incubo pubblico, una vetrina in cui ognuno ebbe un ruolo. Dai protagonisti agli opinionisti televisivi, ai giornalisti a caccia di scoop, e persino i curiosi che si assiepavano davanti alle telecamere: il vero spettacolo è stato ciò che è accaduto fuori dalle aule di tribunale, nei salotti televisivi e nei talk show dove l’indignazione era spesso accompagnata da un insidioso piacere nello sprofondare nei dettagli più morbosi.

Nel caso di Avetrana il punto chiave da raggiungere per giornalisti e curiosi sarà proprio casa Misseri, in via Deledda. Quello che si sa e che si vede è come il piano pubblico degli stessi Misseri venga dato in pasto da loro stessi alla prurigine mediatica di tutto il Paese.

Similitudini con Altri Casi: Yara Gambirasio

Come già era successo per Sarah Scazzi, la vicenda di Yara Gambirasio si è conclusa, purtroppo, nel modo peggiore con il ritrovamento del cadavere della ragazza in un campo non distante dal luogo della scomparsa.

Sulla scomparsa di Sarah Scazzi e sulla realtà di Avetrana, paese in cui lei viveva, i riflettori non si sono mai spenti dal giorno in cui si sono perse le sue tracce, fino a quando lo zio Michele Misseri ha confessato il delitto e la madre Concetta ne è stata informata in diretta televisiva.

L’atteggiamento dei mezzi di comunicazione di fronte alla scomparsa di Yara è stato molto meno invasivo, forse perché in qualche modo il caso di Avetrana aveva messo tutti in guardia rispetto agli eccessi e ai molti limiti superati in termini di decenza e di privacy, certamente perché i famigliari della ragazza di Brembate hanno scelto di esporsi il meno possibile ai riflettori, preferendo vivere nell’intimità della propria casa il dramma della scomparsa della loro figlia.

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Il Ruolo di "Chi l'ha visto?"

Nella storia delle rivelazioni choc in diretta tv c’è anche quella relativa al ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi. La scoperta del corpo e la comunicazione della notizia alla madre di Sarah avvengono in diretta nella trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?" mentre Concetta Serrano Spagnolo è ospite in collegamento.

Il true crime è il genere dell'anno. Poi c'è l’empatia e la pietas per le famiglie che si trovano negli inferi, ma anche la schadenfreude, il piacere provocato dal dolore altrui che sintetizzato, in un meccanismo neurocognitivo di difesa rende le sfighe comuni benedizioni dal cielo.

Federica Sciarelli ha saputo dare spazio, senza schiacciare, giudicare e puntare il dito alla provincia operaia e "tranquilla" ma anche arcana e inquieta, accedendo l'occhio di bue sui contrasti di un territorio dove tutti si conoscono, tutti vedono ma spesso pochi sanno.

Avetrana: Un Caso Emblematico

Il delitto di Avetrana rappresenta un caso emblematico per la storia del giornalismo italiano, soprattutto per quello televisivo. Con la scomparsa di Sarah nel 2010, infatti, Avetrana si trova a fronteggiare un’epidemia mediatica, che invade ogni aspetto della vita quotidiana del paese e si intreccia con il rapporto ancestrale che la cultura meridionale condivide con la morte.

Tabella dei Protagonisti e delle Condanne

Protagonista Ruolo Condanna
Sabrina Misseri Cugina di Sarah Scazzi Ergastolo
Cosima Serrano Madre di Sabrina Misseri Ergastolo
Michele Misseri Padre di Sabrina Misseri 8 anni (poi scarcerato)

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