Settore Turistico in Italia: Statistiche e Trend
Nel 2024, l’industria turistica mondiale e quella italiana in particolare tornano pienamente sopra i livelli del 2019 e cancellano il tracollo dovuto al Covid e la lenta risalita verso la normalità. La nostra banca, in questa occasione, ha rinnovato il suo impegno per il turismo con 10 miliardi di euro di nuovo credito per affiancare la crescita delle imprese del settore e per cogliere le opportunità previste da PNRR e iniziative ministeriali.
Andamento del Settore Turistico Italiano
Secondo i dati provvisori dell’indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il primo trimestre del 2025 evidenzia performance leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, anno che aveva fatto segnare valori record nei flussi turistici. Le stime mensili degli arrivi e delle presenze evidenziano andamenti analoghi: a gennaio entrambe in aumento, in leggero calo a febbraio e con un calo più marcato a marzo, il mese più turistico del periodo in analisi, con il 36,2% delle presenze turistiche registrate nel trimestre.
Nel dettaglio:
- A gennaio 2025 sono 6,1 milioni gli arrivi e 19,5 milioni le presenze e mostrano entrambi una crescita significativa rispetto a gennaio 2024 (rispettivamente +4,0% e +3,6%).
- A febbraio, con 6,4 milioni di arrivi e 19,9 milioni di presenze, si registrano valori sostanzialmente identici a quelli rilevati nel 2024 (rispettivamente-0,4% e -0,2%).
Tra le componenti della domanda, nel periodo considerato prevale quella estera, la quale rappresenta il 51,6% delle presenze totali del trimestre e raggiunge addirittura quota 54,4% e 53,2% nei mesi di febbraio e marzo.
In tutti e tre i mesi del trimestre le presenze della clientela domestica diminuiscono nel comparto alberghiero (rispettivamente -0,7%, -4,8% e -3,1) e aumentano negli esercizi extra alberghieri (+2,3% a gennaio, +2,6% a febbraio e +2,5% a marzo).
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Il secondo trimestre 2025 è stato positivo per le presenze alberghiere che complessivamente hanno superato quelle del 2024 del 4,3%. Se si guarda però la situazione dall'inizio dell'anno la variazione è del +0,9%, con gli italiani in leggera diminuzione rispetto all'anno scorso (-0,8%). Nei primi due mesi del 2025 le presenze sono state sostanzialmente sui livelli dell’anno scorso (-0,2%).
Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022.
L’Italia, considerando anche i flussi domestici, nel 2023 era al quarto posto in Europa per numero di arrivi nelle strutture ricettive (126,7 milioni, il 96,4% rispetto ai livelli 2019, quindi ancora inferiore ai livelli pre-pandemia), con un netto distacco dalla Francia, al primo posto con 178,8 milioni.
Previsioni e Stime per il 2024
Lo scenario sviluppato da SRM stima per l’Italia un proseguimento, nel 2024, della crescita delle presenze turistiche che raggiungerebbero 467,2 milioni, vale a dire il +3,6% rispetto al 2023 e il 107% rispetto al dato del 2019. Un risultato che evidenzia però un andamento del turismo nazionale più debole di quello estero. La componente domestica si stima che, con una crescita del 2,6% rispetto al 2023, possa finalmente superare anche se di poco i livelli pre-pandemici (101,6% rispetto al 2019). Le presenze turistiche internazionali hanno invece una crescita più robusta, con un aumento del 4,5% rispetto al 2023, portandosi su livelli pari al 112,2% rispetto a quelli del 2019.
Anche il Mezzogiorno migliora le sue performance ma i dati evidenziano una ripresa più lenta che nel resto del Paese. Le stime di SRM per il 2024 prevedono infatti 89,3 milioni di presenze, con una crescita rispetto all’anno precedente del 3,2%, leggermente inferiore al dato nazionale (+3,6%) ed un sorpasso della domanda sul 2019 del 103,1% a fronte del 107% dell’Italia.
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Tendenze e Sfide Chiave
SRM ha individuato tre punti fondamentali per il futuro del settore turistico:
- Destagionalizzazione: Oltre al mercato della stagione estiva, ne esistono altri di minori dimensioni ma con grandi potenzialità di crescita sui quali è opportuno investire per attirare flussi con altre motivazioni, in altri periodi, garantendo così la sostenibilità dell’intero sistema.
- Delocalizzazione: Le aree interne e quelle di prossimità alle grandi mete turistiche possono costituire un’offerta turistica alternativa e decongestionare i grandi centri dalla pressione turistica esercitando comunque un’attrazione rilevante grazie alla presenza di siti archeologici, borghi, parchi e aree protette, beni e siti Unesco e ad un vasto patrimonio enogastronomico.
- Digitalizzazione: Le imprese devono impegnarsi nella riqualificazione tecnologica e sostenibile, anche per monitorare e gestire i cambiamenti e capire come influenzare i comportamenti dei turisti.
- Dimensione: La quota di imprese che dichiarano un aumento di fatturato rispetto al 2019 passa dal 34% delle strutture con meno di 30 posti letto al 54% di quelle con oltre 100 posti letto. C’è quindi una relazione diretta tra la dimensione aziendale e i risultati ottenuti.
Iniziative ed Eventi sul Turismo
Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese. Di seguito l'elenco delle principali iniziative spiegate nel dettaglio.
- Turismo delle Radici: Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale anche gli affini con legami parentali, quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro.
- Sentinelle del mare: In risposta alle minacce che l'ambiente sta affrontando è nato Sentinelle del mare, un progetto ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina.
Bonus e Agevolazioni per il Settore Turistico
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.
- Digitour: Si tratta di un credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale.
- Bonus per guide e accompagnatori turistici: Il buono prevede un contributo fino a un massimo di 7.500 euro (nei limiti delle risorse disponibili) per aiutare guide e accompagnatori turistici.
- Resto al Sud: La misura è nata per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno. Tra le attività finanziabili sono presenti anche le attività legate al turismo.
- Ifit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: L'agevolazione sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
- FRI-Tur: Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024. I progetti dovranno essere realizzati entro e non oltre il 31 dicembre 2025. per il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
- Bonus riqualificazioni: Il credito d’imposta per le riqualificazioni (art. 10 DL 83/2014 e art. 1 comma 12 DL 152/2021) è una misura rivolta alle imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta, e che hanno sostenuto spese per miglioramenti strutturali tra il 1° gennaio 2020 e il 6 novembre 2021.
- Fondo per le imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale: Previsto dalla Legge di Bilancio 2023, si tratta di un contributo per realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
- Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Il Ministero del Turismo ha destinato 15 milioni di euro in aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna.
- Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator: Sono in arrivo dal Ministero del Turismo i contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid.
Fonti Statistiche sul Turismo
Il Ministero del Turismo è membro del Sistema statistico nazionale (SISTAN) come previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322.
- ISTAT: L’Istituto Nazionale di Statistica propone un quadro delle statistiche ufficiali sul turismo e del contesto internazionale in cui si collocano.
- BANCA D’ITALIA: La Banca d’Italia svolge un’ampia attività di analisi e ricerca in campo economico, giuridico e statistico, raccoglie dati ed elabora statistiche in materia bancaria e finanziaria, sul debito pubblico e sulla bilancia dei pagamenti.
- EUROSTAT: Eurostat è l’ufficio statistico dell’Unione Europea che raccoglie ed elabora a fini statistici i dati raccolti e trasmessi dagli Stati membri dell’Unione Europea.
- EU TOURISM DASHBOARD: La Dashboard dell’UE sul turismo è uno strumento sviluppato dalla Commissione europea, volto a promuovere e monitorare le transizioni verdi e digitali e i fattori di resilienza socioeconomica dell’ecosistema turistico europeo.
- UNWTO: L’Organizzazione Mondiale del Turismo è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite incaricata di promuovere un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile.
Analisi dei Barometri del Turismo
Il bilancio del 2024 è quasi completamente concluso per il turismo: se i dati sulle presenze alberghiere e sulla spesa dei turisti stranieri in Italia ci mostrano un saldo più che positivo, lo stesso non può dirsi per i nostri connazionali. In evidenza nel periodo gennaio - settembre: l’incremento del numero dei passeggeri imbarcati e sbarcati sugli aerei (+11,4% rispetto all’analogo periodo del 2023).
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Il secondo trimestre 2024 rende evidente un differente andamento del turismo straniero rispetto a quello interno. Il 2024 si è aperto sotto i migliori auspici: le presenze in albergo nei primi due mesi dell’anno sono aumentate del 3,6% rispetto al 2019 (+1,7% per gli italiani e +5,7% per gli stranieri), la spesa dei turisti stranieri in Italia (dopo i 51,7 miliardi del 2023) nel solo mese di gennaio si è attestata sui 2,7 miliardi di euro, i passeggeri negli aeroporti italiani sono stati 40,2 milioni nel primo trimestre (+7,2% rispetto al 2019).
Il 2023 si è chiuso con una ventata di ottimismo per quanto riguarda gli indicatori di fiducia, particolarmente per le imprese turistiche. Le presenze turistiche rimango ancora sotto i livelli 2019 del -1,3%.
La stagione estiva appena passata è stata ancora in negativo rispetto al 2019: tra giugno e settembre le presenze sono calate del 3,9% (-4,3% per gli italiani e -3,5% per gli stranieri). Questo porta la perdita dei primi nove mesi del 2023 ad un -3,0%. Aumenta, però la spesa dei turisti stranieri in Italia che nel secondo trimestre ha visto un aumento del 17,5% rispetto al 2022 e del 18,3% rispetto al periodo pre-pandemico (2019).
Il chiaroscuro continua a caratterizzare il settore turistico anche nel secondo trimestre 2023. Se da un lato la spesa dei turisti stranieri in Italia è aumentata rispetto al 2019 dell’1,1%, dall’altro le presenze totali sono ancora inferiori del 2,9%. Gli indicatori di fiducia delle imprese sono in aumento, mentre quelli dei viaggiatori e dei consumatori in diminuzione.
Lo scenario che si va delineando è ancora in chiaroscuro: ad alcuni indicatori positivi (il numero dei lavoratori previsti in entrata, il fatturato, l'occupazione delle camere e gli indici di fiducia) se ne contrappongono altri che non hanno ancora recuperato i livelli 2019 (presenze turistiche, spesa dei viaggiatori, passeggeri sui voli).
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