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Statistiche dei Flussi Turistici in Italia: Analisi Dettagliata

Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. In questo articolo, esploreremo i dati più recenti sul turismo in Italia, offrendo una panoramica completa del settore. Analizzeremo i trend di arrivi e presenze, le provenienze dei turisti, i tipi di strutture ricettive più richieste e la spesa media dei visitatori.

Panoramica Generale del Turismo in Italia

Il turismo italiano nel 2024 ha raggiunto un nuovo record, raggiungendo 458,4 milioni di presenze, in aumento del +2,5% sull’anno precedente. Lo scorso anno si è concluso con 458.5 milioni di presenze: 2,5% in più rispetto al 2023 - un numero raggiunto soprattutto grazie all’apporto dei turisti stranieri. Per i dati riguardanti lo scorso anno, il nostro Paese si colloca al secondo posto della classifica dei Paesi Ue, sia per le presenze turistiche totali che per quelle solamente straniere. L’Italia supera la Francia, da sempre leader nelle statistiche turistiche e mantiene la posizione alle spalle della Spagna, unico Paese a precedere il nostro in entrambe le classifiche.

Analisi Mensile e Trimestrale

Secondo i dati provvisori dell’indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il primo trimestre del 2025 evidenzia performance leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, anno che aveva fatto segnare valori record nei flussi turistici. Le stime mensili degli arrivi e delle presenze evidenziano andamenti analoghi: a gennaio entrambe in aumento, in leggero calo a febbraio e con un calo più marcato a marzo, il mese più turistico del periodo in analisi, con il 36,2% delle presenze turistiche registrate nel trimestre.

Nel dettaglio:

  • A gennaio 2025 sono 6,1 milioni gli arrivi e 19,5 milioni le presenze e mostrano entrambi una crescita significativa rispetto a gennaio 2024 (rispettivamente +4,0% e +3,6%).
  • A febbraio, con 6,4 milioni di arrivi e 19,9 milioni di presenze, si registrano valori sostanzialmente identici a quelli rilevati nel 2024 (rispettivamente-0,4% e -0,2%).

Componenti della Domanda Turistica

Tra le componenti della domanda, nel periodo considerato prevale quella estera, la quale rappresenta il 51,6% delle presenze totali del trimestre e raggiunge addirittura quota 54,4% e 53,2% nei mesi di febbraio e marzo. In tutti e tre i mesi del trimestre le presenze della clientela domestica diminuiscono nel comparto alberghiero (rispettivamente -0,7%, -4,8% e -3,1) e aumentano negli esercizi extra alberghieri (+2,3% a gennaio, +2,6% a febbraio e +2,5% a marzo).

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Analisi del Turismo nel 2024

Da un'analisi statistica sull’anno appena giunto al termine, il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti ha evidenziato una continua crescita del turismo nel nostro Paese, stimando un 2,5% in più di presenze rispetto al 2023. Si parla di oltre 458.5 milioni di pernottamenti, con turisti di provenienza soprattutto straniera. Nel corso dell'anno, l'economia nazionale aveva evidenziato qualche segnale di rallentamento, causato, in particolar modo, dalle dinamiche inflattive e il conseguente aumento dei prezzi soprattutto nel settore dei servizi, non solo in Italia, ma anche nelle principali destinazioni turistiche di tutto il mondo.

Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023. Grazie a questi numeri, l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi Ue per presenze turistiche, superando la Francia (450,1 milioni) e restando dietro solo alla Spagna (501,1 milioni), che ci precede anche per numero di visitatori stranieri (320,7 milioni). I dati provvisori provengono dall’indagine ISTAT "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi".

Il bilancio dell'anno mostra un andamento divergente per gli arrivi e per le presenze:

  • Presenze totali: 458,4 milioni, in crescita del +2,5% rispetto al 2023
  • Arrivi totali: 129,3 milioni, con un calo di -3,3% rispetto al 2023 (-4,4 milioni di arrivi)
  • Turisti stranieri: +0,9% negli arrivi e +6,8% nelle presenze
  • Turisti italiani: -7,6% negli arrivi e -2,2% nelle presenze

Indagini di Confcommercio sul Turismo

Confcommercio ha fornito ulteriori dettagli attraverso le sue indagini sul turismo. Il primo trimestre del 2025 si apre con circa 8 milioni di italiani in vacanza sulla neve, un dato leggermente in calo rispetto al 2024 e frutto soprattutto di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni, con una spesa media intorno ai 380 euro a testa. La stagione primaverile si apre con un deciso aumento dell’intenzione di partenza da parte degli italiani, che già da marzo hanno avviato la pianificazione delle vacanze di Pasqua e dei prossimi ponti festivi.

Secondo l'Osservatorio Turismo sul turismo di primavera tra aprile e maggio si prevedono oltre 21 milioni di italiani in viaggio, con un totale di circa 27 milioni di partenze, considerando anche chi effettuerà più di una vacanza sfruttando la combinazione tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.

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Tendenze Stagionali e Preferenze dei Turisti

Il 2024 ha registrato un avvio positivo, confermando il trend di crescita. Nei primi mesi dell'anno, per le vacanze invernali, circa 8,3 milioni di italiani hanno scelto la montagna, ma continua la tendenza ai soggiorni più brevi: 62% dei viaggiatori ha pernottato al massimo due notti; solo il 29% ha scelto soggiorni tra 3 e 5 giorni. Con l’arrivo della primavera, il desiderio di viaggiare resta forte nonostante le incertezze internazionali. Secondo il focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con SWG, dieci milioni di italiani sono partiti per le vacanze di Pasqua, mentre 8,5 milioni hanno in programma un viaggio per il ponte del 25 aprile.

Anche l’estate 2024 si conferma positiva. Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, oltre 15 milioni di italiani hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, con 8,7 milioni di famiglie in viaggio con figli e nipoti. Il 90% di loro rimarrà in Italia, scegliendo prevalentemente il mare (68%), seguito da montagna (10,8%), città d'arte (10,7%) e laghi (3%). Per chi viaggerà all’estero, le mete più richieste sono le grandi capitali europee (53%), le crociere (25,3%) e le località di mare (14%).

Bene anche i dati di Ferragosto: dalle stime di Confcommercio saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. Quest’anno la vacanza sarà ancora più "italiana": l’82% dei viaggiatori resterà infatti nel Bel Paese. Le regioni più gettonate: Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Liguria e Toscana. Tra le destinazioni estere, le più richieste rimangono Grecia, Spagna e la costa mediterranea francese. La tendenza positiva dell'estate 2024 è confermata anche dai dati di Fipe Confcommercio. Secondo l’analisi presentata nella tavola rotonda "Un'estate italiana: sfide e orizzonti del sistema turistico", svoltasi a Roma il 25 luglio scorso, il bilancio estivo ha evidenziato circa 215 milioni di presenze turistiche, con una crescita dell’1,6% rispetto al 2023. Il turismo internazionale è in crescita del 4%, mentre quello domestico registra un lieve calo dello 0,8%. Nel trimestre estivo (giugno-agosto 2024), i turisti hanno speso 11,7 miliardi di euro per la ristorazione, all’interno di una spesa complessiva di 62 miliardi.

Statistiche sul Turismo Internazionale

Dal 1996 la Banca d'Italia realizza un'indagine campionaria sul turismo internazionale con l'obiettivo primario di acquisire informazioni per la compilazione sia della voce "Viaggi" (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi in cui non sono residenti, in relazione a viaggi in tali paesi), sia della voce "Trasporti internazionali di passeggeri" della bilancia dei pagamenti dell'Italia, in linea con le convenzioni metodologiche previste dal sesto manuale del FMI (BPM6). Anche nella media dei tre mesi terminanti in aprile 2025 l'incremento delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stato significativamente superiore a quello delle uscite (rispettivamente 8,5 e 4,1 per cento). La spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è cresciuta più del doppio di quella dei turisti della UE (rispettivamente 12,5 e 4,8 per cento). Al contrario, la spesa degli italiani all'estero è aumentata maggiormente nelle destinazioni UE (5,6 per cento contro il 3,0 nei paesi extra-UE).

Incentivi e Supporto al Settore Turistico

Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.

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  • Digitour: Si tratta di un credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale.
  • Bonus per guide e accompagnatori turistici: Il buono prevede un contributo fino a un massimo di 7.500 euro (nei limiti delle risorse disponibili) per aiutare guide e accompagnatori turistici.
  • Resto al Sud: La misura è nata per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno. Tra le attività finanziabili sono presenti anche le attività legate al turismo.
  • Ifit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: L'agevolazione sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
  • FRI-Tur: Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024 per il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
  • Bonus riqualificazioni: Il credito d’imposta per le riqualificazioni è una misura rivolta alle imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta, e che hanno sostenuto spese per miglioramenti strutturali tra il 1° gennaio 2020 e il 6 novembre 2021.
  • Fondo per imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale: Previsto dalla Legge di Bilancio 2023, si tratta di un contributo per realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
  • Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Il Ministero del Turismo ha destinato 15 milioni di euro in aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna.
  • Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator: Sono in arrivo dal Ministero del Turismo i contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid.

Siti Culturali Più Visitati in Italia

Quali sono allora i siti culturali più visitati (includendo musei, gallerie d’arte, edifici storici e aree archeologiche, di proprietà dello Stato)? Il numero degli ingressi, com’è logico, è determinato soprattutto dalla notorietà e dall’importanza storico-artistica dei siti. I flussi turistici, però, sono influenzati anche da altri fattori. Per esempio, i siti storico-artistici vicini a località che attirano visitatori per altre ragioni (presenza di spiagge, di santuari religiosi, ecc.), sono avvantaggiati.

La classifica delle città italiane che attirano più visitatori dimostra come la presenza di siti museali determini solo parzialmente l’andamento dei flussi:

  1. Roma: 29.246.038
  2. Venezia: 10.946.464
  3. Milano: 10.407.509
  4. Firenze: 7.384.354
  5. Cavallino-Treporti (Ve): 6.697.898
  6. Rimini: 6.491.230
  7. San Michele al Tagliamento (Ve): 5.474.146
  8. Jesolo (Ve): 5.188.712
  9. Caorle (Ve): 4.297.996
  10. Lignano Sabbiadoro: 3.672.200 (Udine)

Il primato di Roma è motivato dalla storia della città, dalla presenza di siti culturali di eccezionale importanza e dal Vaticano. Una grande quota dei flussi, inoltre, è determinata dal turismo balneare, come dimostra la presenza in classifica di Rimini, di Lignano Sabbiadoro e di quattro cittadine costiere della provincia di Venezia.

I Pericoli dell’Overtourism

Il turismo di massa produce effetti benefici dal punto di vista economico, perché crea occupazione, e anche sul piano socioculturale, perché consente a gran parte della popolazione di viaggiare e conoscere nuove realtà. Tuttavia, l’aumento dei visitatori provoca anche problemi sociali e ambientali. Il più serio è lo stravolgimento delle condizioni di vita delle città turistiche: i costi degli affitti aumentano costantemente, perché molte abitazioni si trasformano in bed&breakfast, e i servizi rivolti ai turisti (negozi di souvenir, ristoranti “tipici” o spacciati per tali, agenzie che organizzano escursioni, ecc.) proliferano a discapito di quelli per i residenti.

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