Statistiche del Turismo in Lombardia: Analisi e Tendenze
La Lombardia si conferma una meta ideale per la ripartenza del turismo. I dati del 2021 di Polis Lombardia stimano una ripresa del numero di arrivi del 50,9% rispetto al 2020, con una crescita soprattutto degli stranieri (+66,4%) e delle prenotazioni nelle strutture alberghiere (+58,6%).
La tendenza positiva di crescita del settore turismo, iniziata a marzo, è diventata ancor più visibile nei mesi estivi. Rispetto agli arrivi pre-pandemia (anno 2019), la variazione assume ancora valore negativo, ma il trend è crescente, sia per il bacino turistico italiano che straniero.
L'Italia è il quarto paese europeo per rilevanza del settore turistico, comparto che rappresenta ben il 6,2% del valore aggiunto complessivo. In termini assoluti, il nostro paese occupa la seconda posizione, dopo la Germania, con 100 miliardi di euro di valore aggiunto turistico.
Su scala nazionale, invece, la Lombardia è la prima regione per valore aggiunto nel settore dell’alloggio e della ristorazione (10,4 miliardi di euro nel 2019). In termini di flussi turistici, l’Italia è il quarto paese europeo per numero di visitatori con 131 milioni di arrivi nel 2019, di cui 17 milioni in Lombardia (13%).
Milano: Cuore del Turismo Lombardo
Milano è la prima provincia lombarda per numero di visitatori con 8 milioni di turisti nel 2019 (46% del totale regionale) e la terza in Italia (6% del totale nazionale, dati 2019).Dopo il crollo degli arrivi dovuto alla pandemia e la parziale ripresa del biennio 2021-2022, nei primi quattro mesi del 2023 i flussi turistici a Milano hanno segnato un +7,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. A Milano attesi 8,8 milioni di visitatori nel 2023, sopra il record di arrivi del 2019.
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Nel decennio 2010-2019 il numero di visitatori in arrivo a Milano è cresciuto del +41%, una performance particolarmente rilevante resa possibile da un rilancio dell’attrattività cittadina cui ha senza dubbio contribuito EXPO 2015. I grandi eventi, infatti, giocano un importante ruolo di promozione turistica e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026 contribuiranno in questa direzione con oltre 1,5 milioni di visitatori attesi dall’Italia e dall’estero in circa due settimane.
Turismo Internazionale e Business a Milano
Guardando all’origine dei turisti a Milano si osserva che, tra il 2010 e il 2019, la quota di visitatori stranieri a Milano è cresciuta dal 51% al 57%, a testimonianza di una sempre maggiore apertura internazionale. Tuttavia, resta rilevante la componente nazionale, grazie all’importanza del turismo business attivato dall’intensa attività fieristica milanese.
Nel confronto con le altre maggiori mete turistiche italiane, la composizione dei turisti stranieri a Milano si caratterizza per una quota inferiore di visitatori Nord americani (10% nel 2019) e una quota più elevata - e in crescita - di turisti asiatici (22% nel 2019). In particolare, nel 2019 sono giunti a Milano 417 mila turisti cinesi (+176% rispetto al 2010, 13% delle presenze totali in Italia), numero che fa della Cina il primo paese di provenienza, seguito da Stati Uniti e Germania.
A livello regionale, la spesa media per turista straniero è aumentata più che nelle altre regioni (+81,9% tra il 2019 e il 2022), elemento che può essere almeno in parte collegato a un cambiamento delle abitudini di consumo e della tipologia di turisti in arrivo.
Offerta Alberghiera e Accoglienza Extra-Alberghiera
Il 45% delle presenze turistiche a Milano nel 2021 ha avuto luogo in alberghi da 4 stelle in su, una quota che ha oscillato intorno al 60% nel periodo 2010-2019. Tuttavia, anche in seguito all’ingresso sul mercato di operatori della platform economy (ad es. Airbnb), la quota di mercato delle strutture non alberghiere è cresciuta molto negli ultimi anni, passando 3,6% delle presenze nel 2010 al 23,3% nel 2021, con un incremento di ben 19,6 punti percentuali.
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L’offerta alberghiera milanese si rafforza nella fascia alta del mercato. L’offerta ricettiva milanese si contraddistingue per una specializzazione nel reparto alberghiero di fascia alta, con il 34% degli esercizi alberghieri nella classe 4 stelle il 4% nella fascia 5 stelle e 5 stelle lusso. Inoltre, questa specializzazione è andata rafforzandosi nel tempo: tra il 2012 e il 2021 gli alberghi a 5 stelle sono cresciuti del +56,3% e quelli a 4 stelle del +11,9%, mentre quelli di fascia bassa (1 e 2 stelle) si sono ridotti. I tassi di occupazione delle camere si riavvicinano alla normalità pre covid.
Connessioni Aeroportuali e Accessibilità
Nel periodo 2012-2019 il traffico aereo degli aeroporti milanesi (Malpensa, Orio al Serio e Linate) è cresciuto del +34,5% raggiungendo quota 49 milioni di passeggeri. Dopo il crollo pandemico, nel primo trimestre 2023 gli aeroporti milanesi hanno recuperato i livelli pre covid (+1% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel primo trimestre 2023 più passeggeri aeroportuali che nel pre covid. Riprende così la forte crescita: +34,5% tra il 2012 e il 2019.
Da un punto di vista di mercati di riferimento, le diverse strutture aeroportuali milanesi operano in maniera complementare. Gli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa sono più internazionalizzati di Linate e della media italiana con oltre il 70% di passeggeri provenienti dall’estero nel 2022.
Guardando invece alle modalità con cui i turisti raggiungono il centro città, si osserva che il numero di autobus turistici in ingresso in città non è ancora ritornato ai livelli pre covid. Persiste invece il gap per gli ingressi di bus turistici in città.
Previsioni e Potenzialità Future
Il settore turistico a Milano ha ancora una grande potenzialità di crescita. La potenzialità di Milano: oltre 10 milioni di visitatori nel 2026.
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Le previsioni delle presenze turistiche provinciali relative all’anno 2022 sono state ottenute con un modello statistico basato sulle presenze turistiche registrate dal 2017 a fine 2021*, e del movimento di lavoratori nel settore commercio, alberghi e ristoranti (2017-2021, dati comunicazioni obbligatorie, differenza tra contratti avviati e cessati).
I dati provvisori 2021 della rilevazione ISTAT (suscettibili di variazioni fino alla pubblicazione ufficiale dei dati definitivi sul sito dell’ISTAT, titolare della rilevazione) stimano che nel 2021 gli arrivi turistici registrati sul lago di Como siano cresciuti del 77,8% rispetto al 2020, ma ancora distanti dal dato pre-pandemia del 2019 (-37,9%). A causa della pandemia, l’anno 2020 si era chiuso negativamente per il turismo lombardo con perdite molto elevate: -66,3% di arrivi; -60,9% di presenze.
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