Aimery Picaud: Il Compilatore della Prima Guida Turistica della Storia
E’ stato Aimery Picaud colui che ha compilato la prima guida turistica della storia, ben prima di Baedecker e Frommer’s.
Chi Era Aimery Picaud?
Per rispondere alla domanda iniziale, Aimery Picaud era un monaco della regione dei Poitou, nella Francia occidentale. Visse nel XII secolo e intraprese la via per Santiago al seguito di Guidi di Borgogna, il futuro papa Callisto II, di cui era segretario. La sua intuizione derivò da una semplice constatazione: non solamente i pellegrini si perdevano, soprattutto, notò, i santuari posti lungo le strade per Santiago erano rivali fra loro. Picaud fu dunque genio del marketing oltre che compilatore della guida.
A dir la verità non tutti concordano sul fatto che sia stato proprio lui a scrivere la Guide du Pèlerin, ma poco importa. Rimane il fatto che da allora in poi si sia avvertita l’esigenza di aiutare i viaggiatori nella pianificazione dei loro itinerari.
L'Opera di Picaud: L'Iter pro peregrinis ad Compostellam
Facile immaginare che, una volta che la via per Santiago divenne una meta di pellegrinaggio privilegiata, moltissimi decidessero di intraprendere il lungo viaggio sino alla tomba dell’apostolo Giacomo. Stiamo però parlando di un’epoca remota, nella quale utili ausili quali navigatore satellitare e connessione 4G erano ancora di là da venire. Finché un bel dì Aimery Picaud non ebbe la folgorante idea: di ritorno dal Cammino scrisse l’Iter pro peregrinis ad Compostellam, che i francesi chiamano solitamente Guide du Pèlerin. Guida turistica rigorosamente in latino, cioè la lingua internazionale di quei tempi.
E in effetti il buon Picaud pensava in grande, visto che l’opera è piuttosto poderosa. Descrive infatti quattro differenti vie, indicandone tappe, santuari da visitare, reliquie da venerare e illustrando le regioni attraversate e i tratti salienti delle popolazioni locali. Non pago, infarcì la sua guida di consigli bizzarri, quali l’indicazione delle fonti a cui era meglio non abbeverarsi onde evitare la morte e altre spiacevoli conseguenze.
Leggi anche: Storia del Turismo
Non ho ancora avuto la fortuna di imbattermi nella versione integrale della guida, presto confluita nel Codex Callistinus, un corpus di testi scritti a gloria del culto di Compostela e composto sicuramente entro il 1140. Spero di rimediare presto a questa lacuna perché i pochi estratti che mi è riuscito di trovare sono interessanti, visto che ben lumeggiano l’epoca in cui l’opuscolo fu compilato. Non solo notizie geografiche o religiose, ma credenze, modi di pensare e di rapportarsi alla vita quotidiana. Uno specchio dei tempi, insomma.
L'Evoluzione delle Guide Turistiche nella Storia
Nel cuore del mondo antico, le motivazioni che spingevano una persona a intraprendere un viaggio erano molteplici. Naturalmente, non pensate alle guide turistiche come le intendiamo oggi, ma la necessità di orientamento, di interpretazione e di racconto era comunque presente.
Antica Grecia e Impero Romano
La Grecia, con i suoi santuari panellenici e le sue celebri Olimpiadi, attirava viaggiatori da ogni parte del mondo conosciuto. Durante grandi eventi come le Dionisie ad Atene, persone provenienti da diversi luoghi arrivavano per partecipare alle feste. Questi erano individui incaricati dalle città-stato di assistere i visitatori stranieri.
Con l’espansione dell’Impero Romano, la rete stradale crebbe in modo esponenziale. Lungo queste strade, era comune trovare i “Mansionarii”, che gestivano le stazioni di posta o “mansiones”. Essi fornivano non solo cambi di cavalli, ma anche informazioni sui percorsi. Roma, essendo il centro pulsante dell’Impero, attirava visitatori desiderosi di ammirare le sue meraviglie architettoniche.
Il Medioevo e le Pellegrinazioni
Il Medioevo, spesso definito l’era delle cattedrali e dei castelli, fu anche l’epoca delle grandi pellegrinazioni, ad esempio il Cammino di Compostela o La Via Francigena (percorso per raggiungere Gerusalemme). Questi erano membri di ordini religiosi o laici che gestivano ospizi lungo le rotte di pellegrinaggio, fornendo alloggio, cibo e cure mediche ai pellegrini. Nei luoghi sacri, come le grandi cattedrali o le reliquie, spesso c’erano individui che fungevano da guide.
Leggi anche: Diventa un Esperto di Milano
Alcuni pellegrini stessi divennero guide indirette per generazioni future. La figura della guida durante il Medioevo non era solo una fonte di informazioni pratiche, ma anche un punto di riferimento spirituale.
Il Rinascimento e il Grand Tour
Il Rinascimento, spesso considerato un periodo di rinascita delle arti e delle scienze, vide anche una rinnovata curiosità per il mondo e le sue meraviglie. Originariamente un rito di passaggio per i giovani aristocratici europei, in particolare gli inglesi, il Grand Tour era un viaggio educativo attraverso le principali città d’arte europee. Questo permise la produzione di libri in grandi quantità, comprese le prime guide di viaggio. Una delle prime guide di questo tipo fu la “Mirabilia Urbis Romae”, una guida per i pellegrini a Roma.
Il Rinascimento fu anche l’epoca delle grandi esplorazioni. Le mappe rinascimentali, spesso opere d’arte in sé, erano essenziali per i viaggiatori e gli esploratori. Con la proliferazione di corti, accademie e circoli artistici, molte città del Rinascimento divennero centri di apprendimento e cultura.
Il XIX e XX Secolo: L'Avvento del Turismo Moderno
L’introduzione delle ferrovie nel XIX secolo ha reso i viaggi più rapidi e accessibili. Ciò ha portato a un aumento del turismo domestico e internazionale. Nel XIX e XX secolo, la redazione e stampa di guide turistiche è diventata un’industria affermata. Le agenzie di viaggio, come Thomas Cook, hanno iniziato a offrire pacchetti turistici completi che includevano trasporto, alloggio e spesso guide turistiche locali.
L'Era Digitale e il Turismo Sostenibile
Con l’avvento di internet e della tecnologia mobile, le guide turistiche hanno avuto a disposizione nuovi strumenti. Di fronte alle sfide ambientali e culturali, l’industria turistica ha iniziato a focalizzarsi sulla sostenibilità.
Leggi anche: Il meglio di Napoli
TAG: #Turistica #Turisti #Guida