Turismo Sostenibile: Definizione, Esempi e Strategie
Estate, partenze, bollini rossi e gocce islandesi, anticicloni e una bella spruzzata di overtourism. Il vocabolario del viaggiatore dei nostri anni ’20 è affollato di termini, definizioni e perifrasi. Una su tutte è quella di “turismo sostenibile” una formula mutuata dalla più generica di “sviluppo sostenibile” e per molti la via maestra per non dover scegliere tra gli effetti dell’industria del viaggio e la salute dell’ambiente.
Cos'è il Turismo Sostenibile? Definizione e Principi
Il turismo sostenibile viene definito dalla UNWTO, l’Organizzazione mondiale del Turismo “il turismo in grado di soddisfare le esigenze dei turisti attuali e delle regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di supporto dell’area in questione”.
Il turismo sostenibile è un approccio al turismo che punta a minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente, sulla cultura e sulla società, promuovendo al contempo benefici economici equi tanto per le imprese che lo organizzano quanto per le comunità locali che vengono coinvolte. Questo tipo di turismo si basa su pratiche responsabili che preservano le risorse naturali e culturali per le generazioni future, garantendo un’esperienza autentica e rispettosa per i visitatori.
Il concetto di turismo sostenibile si radica nella necessità di trovare un equilibrio tra sviluppo economico, tutela ambientale e benessere sociale. In termini pratici, questa modalità di viaggio mira a ridurre l’impatto sulle risorse naturali, promuovere la conservazione della biodiversità e garantire che i benefici economici derivanti dal turismo siano equamente distribuiti tra tutte le componenti della società locale.
I principi fondamentali del turismo sostenibile includono il minimo impatto ambientale, il rispetto verso le culture e le comunità ospitanti e l’assicurazione di una esperienza arricchente tanto per il visitatore quanto per l’ospitante.
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Da Dove Arriva l’Attenzione Verso Il Turismo Sostenibile
Il turismo sostenibile rappresenta una modalità di viaggiare e vivere le località turistiche che si pone l’obiettivo di preservare le bellezze naturali e culturali del nostro pianeta, ma anche di garantire un futuro alle comunità locali. Questo approccio al viaggio intreccia rispetto per l’ambiente e inclusione sociale e si sta affermando come una tendenza sempre più rilevante nell’industria globale del turismo.
Attraverso pratiche responsabili, gli operatori del settore e i viaggiatori stessi possono contribuire significativamente alla conservazione delle risorse naturali e al benessere delle popolazioni autoctone. Le strategie adottate vanno dalla riduzione dell’impronta ecologica alla valorizzazione delle economie locali, dimostrando che è possibile esplorare il mondo in modo responsabile.
Benefici del Turismo Sostenibile per l'Ambiente e le Comunità Locali
Adottare pratiche di turismo sostenibile si traduce in vantaggi tangibili sia per l’ecosistema sia per le popolazioni indigene. Dal punto di vista ambientale, la minimizzazione dell’impatto su flora e fauna preserva la diversità biologica essenziale per il mantenimento degli equilibri ecologici.
Economicamente, le politiche di turismo sostenibile favoriscono lo sviluppo di imprese locali, incrementando l’autonomia delle comunità attraverso la valorizzazione delle loro tradizioni e prodotti tipici. Socialmente, il coinvolgimento attivo della comunità locale nelle decisioni relative al turismo promuove una maggiore comprensione culturale e un interscambio umano più profondo e rispettoso.
Strategie Pratiche per Viaggiare in Modo Sostenibile
Per incarnare i principi del turismo sostenibile nel corso dei propri viaggi, è essenziale adottare strategie che stanno alla base di uno sviluppo sostenibile e di una produzione sostenibile. Tra queste, scegliere fornitori di servizi che dimostrino un impegno verso pratiche eco-compatibili (green procurement), preferire mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (carbon footprint) e partecipare a programmi di volontariato locale possono fare una significativa differenza. Altrettanto importante è ridurre al minimo i rifiuti personali e il consumo di risorse naturali durante il soggiorno.
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Educarsi sulle usanze locali e contribuire economicamente alle comunità visitate sono ulteriori passi fondamentali verso un viaggio consapevolmente sostenibile. Partendo dalla spiegazione dell’UNWTO, è possibile riferirsi al turismo sostenibile come a un turismo responsabile e consapevole del suo impatto ambientale, sociale ed economico, sia presente che futuro.
Future Tendenze del Turismo Sostenibile
Il futuro del turismo sostenibile appare orientato verso un’integrazione sempre più marcata tra tecnologia e prassi eco-compatibili. L’emergere di app dedicate al turismo responsabile, piattaforme per la condivisione di alloggi basate sulla fiducia reciproca tra host e viaggiatori, e l’uso crescente della realtà virtuale e intelligenza artificiale per esplorare destinazioni remote senza impattarle fisicamente sono solo alcuni degli sviluppi previsti.
Queste innovazioni tecnologiche promettono di rendere il turismo non solo più accessibile ma anche più rispettoso dell’ambiente e delle culture ospitanti, delineando un nuovo paradigma nel settore dei viaggi globali.
Turismo Sostenibile e Overtourism: Quale Futuro?
Il turismo sostenibile e l’overtourism rappresentano due facce opposte della stessa medaglia nel settore turistico. Mentre il turismo sostenibile si concentra sulla creazione di esperienze turistiche che rispettano l’ambiente, la cultura e le comunità locali, l’overtourism si verifica quando il numero di visitatori supera la capacità di una destinazione di gestirli in modo sostenibile, causando impatti negativi significativi.
Il turismo sostenibile mira a trovare un equilibrio tra le esigenze dei turisti, delle comunità ospitanti e dell’ambiente. Questo approccio promuove pratiche che riducono l’impatto ambientale, come l’uso di energie rinnovabili, la gestione efficiente dei rifiuti e la conservazione delle risorse naturali. Inoltre, il turismo sostenibile incoraggia il rispetto delle culture locali e la partecipazione delle comunità nella pianificazione e gestione delle attività turistiche, garantendo che i benefici economici siano equamente distribuiti.
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Al contrario il rapporto tra overtourism e sostenibilità rappresenta uno squilibrio in cui il numero eccessivo di turisti porta a una serie di problemi come degrado ambientale, aumento del costo della vita per i residenti, perdita di autenticità culturale e diminuzione della qualità dell’esperienza turistica.
Turismo Sostenibile Come Mitigazione dell’Overtourism
Il turismo sostenibile offre soluzioni concrete per mitigare gli effetti dell’overtourism. Una delle strategie chiave è la gestione dei flussi turistici, che può essere realizzata attraverso la limitazione del numero di visitatori in determinati periodi e la promozione di destinazioni alternative per distribuire meglio i flussi turistici, riducendo la pressione sulle mete più popolari. L’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e i big data, può supportare il turismo sostenibile nella gestione dell’overtourism.
Queste tecnologie possono prevedere i picchi di affluenza, monitorare l’impatto ambientale in tempo reale e fornire raccomandazioni personalizzate ai turisti, indirizzandoli verso comportamenti più responsabili e sostenibili. Un altro aspetto cruciale è l’educazione e la sensibilizzazione dei turisti.
Informare i visitatori sull’importanza di comportamenti rispettosi e sostenibili può contribuire a ridurre l’impatto negativo del turismo. Per limitare l’impatto ambientale e sociale dei viaggi è fondamentale adottare un modello di turismo sostenibile, un approccio diverso rispetto al classico turismo di massa che parte dalla maggiore consapevolezza di ognuno di noi.
Il turismo sostenibile, quindi, si inserisce nei principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Esempi di Turismo Sostenibile
In tutto il mondo sono sempre di più gli esempi di turismo sostenibile, sia a livello privato che pubblico. Un esempio pratico di turismo sostenibile in Italia sono gli alberghi diffusi di Montescaglioso, una struttura ricettiva situata in uno storico borgo della Basilicata, in cui le stanze sono ottenute da dimore abbandonate senza alcun consumo di suolo attraverso la cementificazione, valorizzando il patrimonio immobiliare locale in disuso.
Partiamo da una piccola realtà italiana. Tutto nasce una ventina di anni fa, quando il bar del paese chiude i battenti. Un piccolo gruppo di amici decide che non ci sta e dà vita a una cooperativa. Che apre un bar e una bottega alimentare nella vecchia scuola dismessa, inizia a vendere pane e prodotti di propria produzione e infine crea un ristorante, un agriturismo e un centro benessere. I numeri: ogni anno visitano Succiso oltre 14 mila turisti, per un comune che ha meno di 120 abitanti.
Un’altra buona pratica di turismo sostenibile a dimensione ridotta è il villaggio di Gieetorn, in Olanda. Le piccole aziende turistiche del luogo offrono brevi tour in barca, con soste nei ristoranti e eni negozi affacciati sull’acqua.
Cambiamo dimensione e spostiamoci all’estero, per parlare di uno dei progetti di turismo sostenibile più conosciuti al mondo: i Gardens by the Bay di Singapore. Nato nel 2012 come parco urbano, oggi Gardens by the Bay è diventato una delle attrazioni turistiche più visitate in città, ampliandosi dai 54 ettari iniziali ai 101 attuali. Due serre bioclimatiche che ricreano la foresta pluviale di alta quota e il clima mediterraneo, alimentate a energia pulita.
I cosiddetti “super alberi“: diciotto installazioni a che ricordano la forma di giganteschi alberi e che danno sostegno a rampicanti e piante tropicali. Nel parco vengono proposte ogni giorno attività didattiche, per conoscere il progetto e il suo funzionamento.
Infine, menzione speciale per una serie di itinerari italiani che permettono al turista di visitare le bellezze storiche e naturali del luogo, prevedendo percorsi di turismo lento. Percorsi in bicicletta, a piedi o con mezzi condivisi, che a volte comprendono più di una regione: come gli itinerari nel parco naturale della Maremma, tra Toscana e Lazio.
Come misurare l’impatto del turismo
Per misurare la sostenibilità del turismo, è importante individuare dati, criteri e indicatori misurabili. Uno dei più completi è il sistema ETIS adottato dall’Unione Europea: un sistema di 43 indicatori diversi dettagliato e condiviso che analizza le varie dimensioni del turismo sostenibile.
Anche gli standard ESG si applicano al settore turistico. Il metodo arriva dritto dritto dal mondo finanziario e valuta diverse dimensioni, con l’obiettivo di giudicare se un investimento in un impresa turistica è non solo in grado di generare ritorni, ma anche sostenibile.
Esempi di certificazioni nel settore turistico:
- Ecolabel europeo per le strutture ricettive: si ottiene sulla base di 22 criteri fissi e di 45 facoltativi.
- Ecocamping è uno standard di gestione sostenibile nato nel 1999 e dedicato solo ai campeggi.
- Green Key: marchio internazionale sviluppato dalla Foundation for Environmental Education su più dimensioni.
Il ruolo del Touring Club Italiano
Il Touring Club Italiano crede che la strategia per il futuro debba orientarsi verso un nuovo e più complesso concetto di sostenibilità: si tratta di una “sostenibilità territoriale” che, per essere efficace, deve superare le distinzioni attuali in sostenibilità ambientale, economica e sociale. Solo l’equilibrio tra queste tre componenti - rappresentate sostanzialmente dal territorio - più garantire infatti un corretto sviluppo.
Il tema della sostenibilità, e soprattutto quello della responsabilizzazione del turista - essendo TCI una comunità di viaggiatori -, è da sempre nel dna dell’associazione, sin dalla sua istituzione. Il Touring delle origini si è adoperato, in una campagna per la libertà di circolazione, perché venissero costruite banchine riservate ai ciclisti lungo le grandi arterie. Nel marzo 1895 ottiene la concessione dalla Deputazione Provinciale per la costruzione di una banchina lungo lo stradone Milano-Monza.
Nel 1911-1912 vengono pubblicate due importanti monografie, distribuite ai soci in oltre 120.000 copie: “Il Bosco, il Pascolo, il Monte” e successivamente “Il Bosco contro il Torrente. La redenzione delle terre povere” per promuovere una coscienza forestale nel Paese e combattere disboscamento e dissesto idrogeologico.
TCI è stato anche tra i promotori della costituzione dei primi parchi nazionali italiani: nel 1922 quello del Gran Paradiso e nel 1923 quello d’Abruzzo, facendo parte di entrambe le Commissioni cui era delegata la gestione.
Negli anni 20 del Novecento ha introdotto per primo in Italia la vacanza in campeggio attrezzando e organizzando veri e propri villaggi mobili “sostenibili” in diverse località del Paese, prima in montagna e dal secondo dopoguerra anche al mare.
A partire dagli anni 70 del Novecento ha introdotto il concetto di “Italia minore” dedicando una pluralità di pubblicazioni al tema per promuovere una modalità nuova (per l’epoca) e più sostenibile di fruizione del territorio.
Per arrivare alla contemporaneità, l’impegno del Touring nel promuovere un turismo sempre più sostenibile nel nostro Paese, cercando di sviluppare parallelamente una cultura della responsabilità turistica nelle persone, si è manifestato attraverso una serie di progetti e iniziative:
- Il progetto Bandiere Arancioni, marchio di qualità turistico ambientale per i piccoli comuni.
- I villaggi TCI (La Maddalena, Tremiti, Marina di Camerota).
- L’iniziativa Aperti per Voi per favorire l’apertura di luoghi d’arte e di cultura.
- L’iniziativa Cammini e Percorsi, un programma territoriale per la valorizzazione e certificazione dei cammini e dei percorsi in Italia.
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