Lo Straniero: Un Tema Universale nell'Arte e nella Cultura Italiana
La parola "straniero", al di là delle connotazioni negative che possono attribuirle i razzisti, evoca alterità, diversità, il sogno di un meticciato felice, il viaggio, lo spostamento. Letteratura, musica, cinema e filosofia hanno esplorato le metamorfosi di questa figura, ognuno a modo suo.
Lo Straniero nella Letteratura e nel Cinema
Albert Camus nel suo capolavoro L’Étranger (1942) presenta un personaggio estraneo alla società, assassino per caso e ribelle, fino a quando la società non esige la sua morte. Orson Welles, con il suo The Stranger (1946), offre un'icona filmica in cui l'estraneità del protagonista nasce da un passato nazista.
Charles Baudelaire esprime il suo senso di estraneità rispetto al mondo nel poemetto in prosa L'étranger, aprendo la raccolta Le spleen de Paris. Baudelaire si identifica con i reietti, i respinti, le figure sociali dell'emarginazione, vedendo nello straniero un osservatore privilegiato.
Albert Camus, nel saggio Il mito di Sisifo, spiega il nesso tra la figura dello straniero e la sua concezione del senso della vita. Un mondo senza illusioni rende l'uomo uno straniero esiliato.
Lo Straniero nella Musica: Georges Moustaki e "Le Métèque"
Meno complesso e più amabile è lo Straniero di Georges Moustaki (1969), una figura che si colloca nella canzone d’autore. Greco, nato ad Alessandria d’Egitto e naturalizzato francese, Moustaki cantava di un “meteco” (“Avec ma gueule de métèque”), da métoikos, straniero che vive in una città greca.
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Quando nel febbraio del 1969 appare alla tivù francese nella trasmissione Discorama e intona Le Métèque, il brano che nella versione italiana prenderà il titolo di Lo straniero, nessuno si aspetta quanto sta per accadere. Nel giro di 48 ore la canzone sbanca gli ascolti e inizia una vertiginosa scalata alle classifiche di vendita di tutt’Europa. Georges Moustaki è ormai una star di primo piano che per un decennio almeno incarna davvero l’immagine dello straniero. Uno straniero di gran fascino, artista e giramondo, affamato di vita e d’amori. Un personaggio che non è frutto di un accurato marketing ma rispecchia appieno la sua vocazione di cittadino del mondo.
Nato ad Alessandria d’Egitto, da una famiglia ebraica originaria di Corfù il cui cognome originario è l’italianissimo Mustacchi, trapiantato a Parigi da ragazzo, Georges Moustaki è uno straniero che coniuga le sue identità in un mosaico colorato e privo di tormenti. Il tema dell’identità domina molte delle sue canzoni.
Il metissage, l’intreccio di lingue e culture, oggi è entrato a pieno titolo nella letteratura e nella musica come nell’immaginario collettivo. Per Moustaki, essere straniero era un dato di fatto, parte della sua identità.
Nell'edizione italiana, "métèque" diventa "straniero", ma la parola originale evoca il "forestiero libero" che risiedeva stabilmente in una città greca, escluso dalla politica e gravato da imposte.
La canzone ebbe immediato e duraturo successo. Georges Moustaki fu adottato dal pubblico italiano e apparve persino in qualche Carosello, allora il sigillo della conquistata popolarità popolare.
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Oltre che sagacemente mariuolo come è doveroso sia chi si definisce “ladro e vagabondo” (la canzone è un tale trionfo di furbizia retorica che persino il Mogol si leva il cappello) Moustaki aveva come si suol dire pure le physique du rôle.
L'Esperienza Personale dello Straniero
Milano, estate 1969. Di conseguenza i fine-settimana si stava spesso insieme per il tempo che si poteva. Così uno dei passatempi preferiti era ritrovarsi la sera, soprattutto il sabato, a piazza Duomo sotto il monumento a Vittorio Emanuele II a intonare le canzoni del momento: la guerra di Piero o la ballata dell’Eroe, d’impronta fortemente antimilitaristico, di Fabrizio De André o Hey Jude o Love me do dei Beatles, per citarne solo alcune.
C’era poi una canzone, uscita proprio quell’anno che ci prese in particolar modo al punto da intonarla, durante quell’estate, ogni qualvolta ci incontravamo sotto lo sguardo protettivo della Madunina. Si trattava de Lo straniero, titolo originale Le métèque, di Georges Moustaki, un brano che spopolò in Francia varcando ben presto la frontiera.
Moustaki con il suo straniero ci conquistò tutti. Non ne avevamo mai sentito parlare prima, eppure aveva composto canzoni per Edith Piaf, Dalila, Yves Montand…In lui ci vedevamo un po’ immedesimati, in particolar modo io che venivo da un’isola. Ci affascinavano le sue origini, il suo girovagare, il vagabondare che vedevamo un po’ in ognuno di noi, i tanti mestieri fatti, dal giornalista al cameriere, dal pianista da piano bar al cantante. Ci affascinava della canzone quel richiamo al sirtaki, la danza popolare greca del film Zorba il greco interpretato, nel 1964, dal mitico Anthony Quinn. Non dimentichiamo che siamo negli anni creativi del movimento studentesco.
Lo Straniero nell'Università Italiana
Nell'ambito dell'Abilitazione Scientifica Nazionale, la figura del commissario straniero proveniente dai paesi OCSE dovrebbe garantire l’internazionalità e la correttezza del giudizio finale, uno sbarramento contro il nepotismo e il clientelismo che affliggono l’Università italiana (pubblica), una garanzia dello svolgimento corretto dei concorsi.
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In teoria, l’inserimento del commissario straniero potrebbe costituire un elemento molto positivo per un confronto con la comunità scientifica internazionale.
Tuttavia, emergono criticità riguardo all'individuazione dei docenti stranieri da parte di Anvur, con liste popolate da cognomi italiani e dubbi sulla competenza linguistica e scientifica di alcuni candidati.
La vera follia delle liste degli aspiranti commissari OCSE è l’inversione molto frequente dell’ordine alfabetico del nome e del cognome.
Tabella: Figure Chiave e Opere Citati
Figura | Opera | Tema Principale |
---|---|---|
Albert Camus | L'Étranger | Estraneità, ribellione |
Orson Welles | The Stranger | Diversità, passato oscuro |
Charles Baudelaire | L'étranger (poemetto) | Estraneità dell'artista |
Georges Moustaki | Le Métèque/Lo straniero | Identità multiculturale, esperienza dell'immigrazione |
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