Turismo Congressuale: Caratteristiche e Benefici dell'Ascesa Italiana
Con un notevole balzo in avanti rispetto agli anni precedenti, l'Italia ha conquistato il titolo di principale destinazione europea per l'ospitalità dei congressi, scalando la vetta da una quinta posizione in appena cinque anni. Il nostro paese è la prima destinazione in Europa per congressi e convegni ospitati nell’anno 2023 secondo il report annuale di Icca (International Congress and Convention Association).
Questa ascesa non è casuale, è piuttosto il frutto di una strategia ben pianificata, guidata da Convention Bureau Italia e dal progetto Italian Knowledge Leaders, di cui stiamo raccontando alcuni protagonisti nelle nostre periodiche interviste. Il successo italiano si riflette anche nella presenza di sette città nella top 100 mondiale, con Roma che fa il suo debutto nella top 10.
Il Ruolo di Convention Bureau Italia e Italian Knowledge Leaders
Convention Bureau Italia celebra questo traguardo come un momento storico, sottolineando l'importanza di un approccio coordinato e di alta qualità. Con l’avvento di Convention Bureau Italia dieci anni fa, si è scelto di valorizzare uno degli asset più significativi del nostro Paese: la capacità di offrire molteplici destinazioni ideali per ospitare congressi internazionali.
Durante la pandemia di Covid-19, Convention Bureau Italia ha lanciato l'iniziativa Italian Knowledge Leaders, mirata a valorizzare il capitale intellettuale del paese. Italian Knowledge Leaders, ricorda Tobia Salvadori, direttore di Convention Bureau Italia, “è nato contestualmente alla crisi del Covid-19 e ha puntato sull’investimento nel capitale intellettuale italiano, una risorsa inestimabile e in continua espansione.
Il progetto ha stabilito obiettivi chiari e misurabili, producendo un impatto significativo a livello nazionale e internazionale. Il progetto ha fornito alle destinazioni obiettivi chiari e misurabili, confrontabili annualmente sia a livello nazionale che internazionale. Grazie alla generazione di lead, Italian Knowledge Leaders ha dotato le località delle risorse necessarie per sviluppare nuove candidature e attrarre congressi.
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“Se abbiamo raggiunto questo traguardo è anche merito di strategie coordinate di alta qualità come il nostro Italian Knowledge Leaders - dicono da Convention Bureau Italia - il programma che valorizza le eccellenze italiane in ambito accademico, medico, culturale e scientifico, coinvolgendole nel mercato dei convegni internazionali.
Le Dichiarazioni dei Protagonisti
"Per anni, l'Italia si è mantenuta tra la quinta e la sesta posizione a causa di un'autogestione dell'offerta congressuale”, ha dichiarato Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia, sottolineando l'importanza del lavoro svolto negli ultimi dieci anni. “Tuttavia - ha aggiunto - i recenti successi non sono solo il risultato del progetto Italian Knowledge Leaders (IKL), ma anche di un impegno costante nella valorizzazione e nel coordinamento del settore.
L'approccio collaborativo adottato da Convention Bureau Italia ha permesso di valorizzare le molteplici destinazioni ideali per ospitare congressi internazionali, superando le sfide e condividendo pratiche promozionali efficaci. “Le nostre destinazioni, spesso caratterizzate da strutture piccole ma altamente professionali e da personale altamente specializzato - ha detto ancora Carlotta Ferrari - hanno dimostrato che è possibile ottenere risultati eccellenti.
Il nostro impegno collettivo e la professionalità hanno permesso di portare avanti progetti di grande valore, nonostante le risorse degli altri paesi siano incomparabili. “Per decenni, l’Italia ha osservato le nazioni concorrenti pianificare e implementare strategie a lungo termine per attrarre flussi turistici - dice Ferrari - con il settore congressuale che non faceva eccezione.
È anche importante sottolineare come l’approccio unitario e la visione condivisa abbiano permesso all’Italia di riscattarsi dalle difficoltà passate - dice Salvadori - posizionandosi come leader nell’industria congressuale globale. La capacità di adattarsi e innovare, mantenendo al contempo un legame saldo con il ricco patrimonio culturale e storico, ha reso l’Italia una meta irresistibile per il turismo congressuale e accademico, consolidando il suo ruolo di faro nel panorama internazionale.
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Il Supporto Istituzionale e la Strategia Unitaria
Il Ministero del Turismo ha riconosciuto l'importanza di una strategia unificata nel settore congressuale, fornendo un sostegno cruciale al suo sviluppo, come anche la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI). Un contributo decisivo è venuto poi dal Ministero del Turismo, che ha riconosciuto il valore del progetto e ne ha sostenuto lo sviluppo.
Grazie a un approccio unitario e a una visione condivisa, l'Italia è emersa come leader nell'industria congressuale globale, combinando adattabilità e innovazione con il suo ricco patrimonio culturale e storico. La strategia coordinata di Italian Knowledge Leaders ha dimostrato che i risultati tangibili sono alla portata di tutti quando si opera con sinergia.
Impatto Economico e Culturale del Turismo Congressuale
«Il turismo congressuale, noto anche come MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions), è un segmento chiave dell’industria turistica che genera un forte impatto economico e di sviluppo per i territori. A differenza del turismo leisure, i congressi non solo attraggono visitatori con una spesa media 2-3 volte superiore rispetto ai turisti di svago, ma rappresentano anche uno strumento strategico per destagionalizzare i flussi, permettendo di distribuire meglio la domanda turistica durante tutto l’anno.
«Il settore MICE rappresenta un motore economico rilevante, generando un indotto di miliardi di euro e impattando direttamente su settori strategici come hotellerie, ristorazione, trasporti e servizi per eventi. Secondo le analisi, i congressisti spendono in media 2-3 volte di più rispetto ai turisti leisure, con una forte incidenza su ospitalità di fascia alta, esperienze enogastronomiche e turismo culturale.
"La soddisfazione per i risultati ottenuti - ha concluso la presidente di Convention Bureau Italia - è amplificata non solo dalla quantità ma soprattutto dalla qualità dei flussi turistici che siamo in grado di attrarre. In un'epoca in cui il dibattito sull'overtourism è acceso, noi contribuiamo con flussi di enorme qualità e facilmente gestibili, grazie alle loro caratteristiche intrinseche.
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Questo aspetto è fondamentale per un turismo sostenibile e responsabile. Inoltre, il valore culturale di questi incontri è inestimabile. I congressi diventano occasioni di dialogo e scambio, veicolando un messaggio di pace e promuovendo l'interazione tra popoli e culture diverse. Questi eventi trascendono colori e bandiere, creando un ambiente di collaborazione universale. Una riflessione che sottolinea la qualità e l'importanza culturale dei flussi turistici generati dal settore congressuale.
La Distribuzione Geografica dei Congressi in Italia
«L’Italia si distingue per la sua unicità nel panorama congressuale internazionale. A differenza di altri competitor che concentrano i congressi in una o due città principali, l’Italia è una destinazione “multi-destinazione”, con ben 6 città nella Top 100 mondiale della classifica ICCA. Questa capillarità permette al nostro Paese di distribuire i benefici economici e occupazionali su più territori, stimolando l’innovazione e la crescita nelle città di ogni dimensione.
Oltre alle metropoli come Roma e Milano, anche città come Firenze, Bologna, Torino e Napoli stanno diventando sempre più protagoniste nel settore MICE. Spicca il risultato di Roma al 7° posto, per la prima volta in top 10, con ben 40 congressi in più rispetto al 2023. 29° posto per Milano, 47° Bologna, 60° Firenze, 66° Napoli, 78° Torino, 84° Venezia, la new entry rispetto all’anno scorso.
«Come dicevo prima l’Italia è l’unico Paese con sei città nella Top 100 della classifica ICCA, un risultato che dimostra la forza e la capillarità del sistema congressuale italiano.
Prospettive Future e Strategie di Consolidamento
«Per consolidare questa posizione di leadership è necessario dare continuità alle azioni strategiche che hanno portato l’Italia al vertice del settore. L’Italia ha le carte in regola per mantenere la sua posizione di leadership e diventare la prima destinazione congressuale al mondo. Secondo le analisi ICCA, l’Italia è ancora la prima destinazione in Europa per congressi già confermati per il 2024 e gli anni successivi.
L’ENIT continuerà a lavorare a fianco delle istituzioni, dei convention bureau e dei professionisti del settore per mantenere l’Italia ai vertici del turismo congressuale mondiale. La capacità di adattarsi e innovare, mantenendo al contempo un legame saldo con il ricco patrimonio culturale e storico, ha reso il nostro Paese una meta irresistibile per il turismo congressuale e accademico, consolidando il suo ruolo di faro nel panorama internazionale.
Insomma il turismo congressuale è un turismo di alta qualità che porta grandi benefici all’Italia, sia materiali che immateriali, dall’ occupazione alla promozione del territorio, dalla destagionalizzazione all’incremento del prestigio, dallo scambio di conoscenze e ricerca al networking e le possibilità di affari.
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