Turismo Enologico nella Rioja: Alla Scoperta delle Cantine e dei Tesori Nascosti
La Rioja, situata nel nord della Spagna, è rinomata per essere la regione spagnola con la maggiore concentrazione di vigne e vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC). I suoi vini sono tra i più apprezzati sia in Spagna che all'estero, grazie a una lunga tradizione di viticoltori e a un'offerta turistica enologica molto sviluppata. Alcune cantine offrono visite guidate nel proprio comprensorio, e molte di queste sono davvero incantevoli.
La Rete delle Grandi Capitali del Vino (Great Wine Capitals Global Network GWC)
La Rete delle Grandi Capitali del Vino (Great Wine Capitals Global Network GWC) è un'organizzazione che unisce 12 grandi città internazionali accomunate da un aspetto economico e culturale fondamentale: le loro regioni vitivinicole, riconosciute a livello mondiale. È l’unica rete che collega regioni vinicole della “Vecchia Europa” e del “Nuovo Mondo”. Tra le città che ne fanno parte troviamo:
- Adelaide | South Australia
- Bilbao | Rioja (Spagna)
- Bordeaux (Francia)
- Capetown|Capewinelands (Sud Africa)
- Mainz (Germania)
- Mendoza (Argentina)
- Porto (Portogallo)
- San Francisco | Napa Valley (USA)
- Valparaìso | Casablanca Valley (Cile)
- Losanna (Svizzera)
- Hawke's Bay (Nuova Zelanda)
- Verona (Italia)
Fondata nel 1999, la Rete ha sviluppato numerosi progetti e iniziative con l'obiettivo di raggiungere l'eccellenza nei settori del turismo, del business e della formazione, grazie all'alleanza tra le sue rinomate regioni vinicole. La condivisione del know-how, dell'esperienza e della conoscenza è una delle chiavi di volta della rete GWC: l’idea è che ogni città può realmente beneficiare delle competenze sviluppate dalle altre città della Rete e dalle sinergie che si possono instaurare all’interno della stessa.
Cosa Vedere a Logroño
Il modo migliore per esplorare Logroño è prendersi del tempo per camminare per le sue stradine, ammirare le sue chiese e visitare le sue piazze. La città vanta un'ampia offerta di ristoranti, tapas bar e cantine dove è possibile assaggiare il vino Rioja, il primo vino spagnolo a cui sia stata assegnata la categoria di denominazione di “origine calificada”.
Concattedrale di Santa Maria de La Redonda
La Concattedrale di Santa Maria de La Redonda sorge nell’area in cui in precedenza c’era una chiesa romanica. Quella che possiamo ammirare ora è una chiesa del XVI secolo anche se tra il XVII e il XVIII secolo sono stati eseguiti diversi rimaneggiamenti come l’ampliamento del presbiterio e l’aggiunta della cappella degli Angeli. Si tratta di una chiesa con tre navate di uguale altezza, separate da grandi colonne e coperte con volte a crociera stellate. Esternamente la facciata presenta un grande portone centrale in stile barocco e due torri ai lati: sulla parete nord c’è la torre di San Pedro mentre a sud quella di San Pablo.
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Puente de Piedra
Vero punto di accesso alla città per chi sta percorrendo il Cammino di Santiago, il Ponte di Pietra è uno dei quattro ponti che permettono di attraversare il fiume Ebro ed entrare a Logroño. Il Ponte è uno dei simboli di Logroño tanto che è presente anche nello stemma cittadino. Conosciuto anche come Ponte di San Juan de Ortega, il Ponte di pietra che possiamo ammirare ora è una ricostruzione del 1884, avvenuta dopo il crollo del ponte originale nel 1871.
Iglesia de San Bartolomé
La Chiesa di San Bartolomeo è il tempio più antico tra quelli che si trovano in città dato che è stata eretta attorno alla metà del XII secolo. Il luogo di culuto che è possibile visitare ora, però, è frutto di lavori di rimaneggiamento realizzati nel XVI secolo. La chiesa attualmente ha una pianta romanica e al suo interno sono presenti tre navate separate da pilastri ottagonali e coperte con volte a stella e volte a crociera. Internamente ha mura in bugnato ed è molto semplice e spoglia dato che nel tempo sono scomparsi la pala d’altare maggiore e molti altri oggetti di culto.
Iglesia de Santiago el Real
La Chiesa di Santiago è posta lungo l’itinerario del Cammino de Santiago, in un’area che in precedenza era occupata da un altro edificio religioso andato distrutto da un incendio. La costruzione di questa chiesa è iniziata attorno al 1518 e si presenta come un edificio con un’unica navata, cappelle tra i contrafforti, transetto e cripta. Nella parte meridionale sorge il campanile che terminava con una cuspide che è stata distrutta nel 1902 per il suo peso eccessivo. All’interno della Chiesa è conservata una pala d’altare del XVII secolo con scene della vita dell’apostolo Santiago, mentre nella cappella di Santa Elena ci sono busti in preghiera a grandezza naturale di Juan e Miguel de Espinosa e tra loro lo stemma della famiglia. La facciata seicentesca, progettata ispirandosi all’arco di trionfo, è decorata con due sculture dell’apostolo Giacomo.
Chiesa Imperiale di Santa Maria de Palacio
La Chiesa Imperiale di Santa Maria de Palacio è stata costruita nel luogo in cui in precedenza c’era una chiesa nota come Santa María la Vieja, fondata dall’Ordine del Santo Sepolcro. Sembra che il nuovo edificio religioso sia stato realizzato grazie a una donazione di Alfonso VII “l’Imperatore” nel XII secolo. All’interno ci sono tre navate, transetto e ben tre absidi. Sul lato nord si apre il chiostro a pianta irregolare che custodisce delle tele con scene della vita di Gesù realizzate dal pittore José Vejes verso la metà del XVIII secolo. Tra il chiostro e la sacrestia si trova la Cappella di Antigua dove è possibile ammirare una pala barocca con l’immagine della Vergine.
Cubo del Revellín
La cinta muraria di Logroño che si può ammirare ora è quello che resta delle fortificazioni costruite in città nel corso dei secoli. Logroño, infatti, tra il Quattrocento e il Cinquecento, era la principale roccaforte castigliana al confine con la Navarra. Di quel periodo sono giunti sino a noi il Cubo del Revellín (torre situata nell’angolo nord-ovest del recinto) e la porta ad ovest (Puerta del Camino). La torre è un edificio cilindrico che nella parte inferiore ospitava una polveriera mentre nella parte superiore presenta feritoie per i cannoni e mirini per i tiratori. La Puerta del Camino (o Puerta del Ravellín) è un’opera successiva al muro che è stata realizzata probabilmente contemporaneamente ai ponti che attraversano il fossato. Sopra la porta si può vedere l’aquila di Carlo I di Spagna insieme a due stemmi di Logroño.
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Museo de La Rioja
Il Museo della Rioja permette ai suoi visitatori di conoscere meglio la storia e le tradizioni della comunità autonoma di La Rioja con testimonianze che vanno dalla preistoria ai nostri giorni. Aperto presso Palazzo di Espartero, un edificio barocco del XVIII, il sito all’interno permette di ammirare reperti risalenti alla preistoria e all’epoca romana. Al secondo piano, invece, si trovano collezioni archeologiche e di belle arti del medioevo, del rinascimento e del barocco. Al terzo piano si trovano creazioni del XIX secolo e della prima metà del XX, con opere provenienti dal Museo del Prado.
Escursioni nei Dintorni di Logroño
La Rioja offre infinite possibilità per escursioni giornaliere, con particolare attenzione al turismo enologico e alla natura.
La Ruta del Vino
La Strada del Vino della Rioja è un itinerario che permette di scoprire le migliori cantine della regione. Da non perdere le storiche cantine di Haro, il “barrio de la estación” con le sue cantine centenarie, e i moderni edifici firmati da architetti di fama mondiale come la Bodega Ysios. Molte cantine offrono visite guidate con degustazioni e corsi di introduzione all’enologia.
San Millán de la Cogolla
I Monasteri di Suso e Yuso, patrimonio UNESCO, si trovano a circa 50 km da Logroño. Questi monasteri sono considerati la culla della lingua spagnola, dove furono scritte le prime parole in castigliano. Il complesso monastico offre visite guidate che permettono di scoprire importanti manoscritti medievali e l’evoluzione dell’architettura religiosa dal X al XVIII secolo.
Sierra de Cebollera
Il Parco Naturale della Sierra de Cebollera, a meno di un’ora da Logroño, offre eccellenti opportunità per l’escursionismo e l’osservazione della natura. I sentieri ben segnalati conducono attraverso boschi di pini e faggeti, con viste panoramiche sulla valle dell’Ebro e possibilità di osservare la fauna locale.
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Cantine Spettacolari: Architettura e Vino
In un contesto internazionale sempre più attento all'estetica e all'esperienza, molte cantine hanno investito in architetture innovative e suggestive. Ecco alcuni esempi di cantine che uniscono la passione per il vino con un design unico:
- Viña Vik (Cile): Progettata dall'architetto Smiljan Radic, questa cantina è un vero gioiello architettonico immerso nel paesaggio cileno.
- Bodega Zuccardi (Argentina): Situata ai piedi delle Ande, questa cantina si ispira alle montagne circostanti con un design moderno e minimalista.
- Bodegas Ysios (Spagna): L'architetto Santiago Calatrava ha creato una copertura in alluminio ondulata che omaggia le cime innevate della Sierra di Cantabria.
- Bodegas Sommos (Spagna): Definita un "gioco geometrico" dal suo architetto, Jesus Marino Pascual, questa cantina è un vero e proprio oggetto d'arte.
- Marqués de Riscal (Spagna): La firma inconfondibile di Frank O. Gehry ha trasformato questa storica cantina in una vera e propria città del vino.
La Sostenibilità nel Settore Vinicolo
La sostenibilità è diventata un elemento cruciale nel settore vinicolo. I consumatori di vino, soprattutto quelli di fascia medio-alta, mostrano una crescente attenzione verso l'origine del prodotto, i metodi di produzione e l'impatto ambientale delle aziende vinicole. La trasparenza e la tracciabilità diventano elementi chiave per conquistare la fiducia di un consumatore sempre più informato ed esigente.
Le aziende vinicole stanno rispondendo a queste esigenze, spesso andando oltre le semplici dichiarazioni di intenti. L'innovazione nel packaging, in particolare, rappresenta un'area di grande potenziale per il settore vinicolo. Si stanno esplorando alternative più leggere, materiali riciclati e soluzioni di confezionamento innovative che riducano l'impronta carbonica.
Il Ruolo delle Donne nel Mondo del Vino
Negli ultimi anni, il mondo del vino sta assistendo a una crescente attenzione verso il ruolo e il contributo fondamentale delle donne. Un tempo relegate a ruoli marginali o di supporto, le professioniste del vino stanno emergendo con forza, conquistando posizioni di leadership e influenzando le scelte del settore. Le donne portano una leadership diversa: più orientata alla costruzione di relazioni, alla cura della reputazione aziendale, all’ascolto dei consumatori e alla lettura dei segnali deboli del mercato.
Secondo un'indagine di Nomisma Wine Monitor del 2022, sebbene la presenza femminile in vigna e cantina si attesti al 14%, essa si intensifica progressivamente lungo la filiera, raggiungendo l'80% nel marketing e comunicazione, il 51% nelle vendite e il 76% nell'accoglienza enoturistica.
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