Turismo a Parma: Cosa Vedere e Fare nella Città Ducale
Non fidatevi di chi vi dice che per conoscere Parma bastano solo poche ore. Aldilà dei luoghi comuni per cui sono noti, la buona cucina e la passione per il teatro, Parma e dintorni hanno da offrire tante bellezze e scoprirle significa rivelare le sue meraviglie architettoniche, artistiche e culturali. Parma stessa è da secoli considerata una “Città della musica” e i suoi appassionati sono riconosciuti come i più competenti ed esigenti del mondo.
Parma per tutti è la Petit Paris, il salotto d’Italia, per la sua raffinatezza e per la sua atmosfera avvolgente, paragonabili a quelle francesi. Un piccolo scrigno di bellezza circondato dal sapore sublime della cucina locale e dalle arie del suo teatro, Parma è la città italiana raffinata per eccellenza.
Prima città italiana a fregiarsi, dal 2015, del titolo Unesco di Città creativa per la Gastronomia, Parma è da sempre considerata una delle capitali della buona tavola. Italianissima, sì, ma anche fortemente influenzata dalla cultura francese, Parma è il cuore affascinante e raffinato dell’Emilia.
I Luoghi Imperdibili di Parma
- Piazza del Duomo e il Battistero di Parma
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Alla scoperta del Correggio e del Parmigianino
- Palazzo della Pilotta e Galleria Nazionale di Parma
- Il Teatro Farnese a Parma
- Labirinto della Masone a Fontanellato
- Salsomaggiore Terme
Piazza del Duomo e il Battistero
Una delle prime cose da vedere a Parma è la piazza del Duomo dove da secoli giacciono affiancati come due cari amici la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero di San Giovanni Battista, perfetti rappresentanti di quel Romanico emiliano che tanto diverte l’occhio di chi li guarda per la presenza di figure antropomorfe e mostruose, leoni a guardia della cristianità. Piazza del Duomo a Parma è una delle più belle piazze d’Italia e forse del mondo.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Il Duomo è considerato il più bell’esempio di Romanico lombardo e per la lunga storia della sua costruzione è una vera enciclopedia di stili. Iniziata nel 1100 circa, nel 1526 Correggio realizzò nella grande cupola uno straordinario ciclo di affreschi, ispirato al tema dell’assunzione della Vergine. Tutto l’esterno è un racconto per immagini: la vita di Gesù e di Maria, del Battista, la morte e la resurrezione, così come le decorazioni della cupola interna raccontano una Gerusalemme dopo la fine del mondo, con gli apostoli e gli evangelisti.
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All’interno della Cattedrale dalla pittura medievale a quella barocca ce n’è per tutti i gusti. I capitelli delle colonne sono un mondo immaginifico scolpito nella pietra con scene di caccia e racconti tratti dalla Bibbia. Il seggio episcopale è una raffinata allegoria della vittoria di Cristo sulla morte. Il capolavoro massimo però resta l’Assunzione della Vergine del Correggio, una superba opera prospettica manierista affrescata nella cupola.
Interventi grazie ai quali oggi si può ammirare la cupola affrescata dal Correggio tra il 1525 e il 1530 (uno dei capolavori dell’arte italiana che rappresenta l’Assunzione della Vergine). Romanici sono indiscutibilmente la facciata, che presenta tetto a capanna, tre ordini di logge e tre portali. L’interno è quello che ha subìto più interventi nel corso dei secoli.
Battistero di San Giovanni Battista
Sulla facciata del Battistero, progettato a cavallo del 1200 da Benedetto Antelami, rimarrà sicuramente impresso lo Zooforo dell’Antelami, una successione di 75 formelle raffiguranti centauri, grifoni e altre bestie infernali a cui si contrappongono 4 virtù: Fede, Speranza, Castità e Carità. Il ricchissimo interno poi è tutto da scoprire e trova il suo apice nei Mesi Antelamici, un ciclo scultoreo posto nella galleria ad est in cui i mesi sono rappresentati in base all’attività dell’uomo.
Accanto alla Cattedrale, sulla piazza del Duomo, si affaccia il Battistero, edificio simbolo del passaggio dal tardo romanico al gotico. Iniziato nel 1196 e terminato nel 1307, il Battistero è completamente rivestito di marmo rosa di Verona. All’interno, i lati raddoppiano e diventano sedici, grazie alle arcate che compongono delle nicchie, e si ammira la vasca battesimale, anch’essa a struttura ottagonale, che risale alla fine del XIII secolo.
Il Battistero è infatti più recente rispetto al duomo: la sua costruzione iniziò nel 1196 su progetto di Benedetto Antelami, per poi essere terminata nei primi anni del Trecento. Ad Antelami si deve anche l’intera decorazione scultorea dell’edificio, che comprende le statue dei mesi e delle stagioni poste al suo interno.
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Museo Diocesano
Altre sue opere e sculture gotico-romaniche si possono ammirare nel Museo Diocesano sempre in piazza Duomo. Il percorso del museo è cronologico, sulla storia del cristianesimo a Parma. Il protagonista principale del museo è lo scultore Antelami, a cui è dedicato, di cui sono esposti “l’Angiolen dal Dom”, la statua originale di quella posta sul Campanile della Cattedrale.
L'Arte del Correggio e del Parmigianino
Altra famosa cupola del Correggio a Parma è quella della chiesa di San Giovanni Evangelista, infatti fra le cose da vedere a Parma ci sono i numerosi affreschi lasciati da quei due geni del Manierismo che furono Correggio e Parmigianino. Un discorso a parte meritano Correggio e il Parmigianino.
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Affrescata tra il 1520 e il 1525, la cupola rappresenta l’Ascensione di Cristo fra gli Apostoli e pittoricamente incarna le lezioni vaticane di Michelangelo e Raffaello ai quali si aggiungono i guizzi stilistici dell’artista.
Il Monastero di San Giovanni Evangelista è formato dalla chiesa, dal convento e dalla Antica Spezieria di San Giovanni. La figura di San Giovanni è appena visibile sul cornicione della cupola, al di sotto del cerchio degli apostoli, è si nota solo dal presbiterio.
Dall’esterno si accede al Monastero con i suoi quattro chiostri e, soprattutto, alla meravigliosa Spezieria(o farmacia) di San Giovanni. Nella prima sala, detta “del Fuoco” si vedono ancora gli antichi banchi per la vendita e le bilance per la pesa degli ingredienti conservati nei vasi in ceramica e legno Nella seconda sala (dei Mortai), si preparavano le erbe e i minerali. Laterza sala (delle Sirene) contiene preziose pubblicazioni mediche.
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Complesso benedettino, composto dalla Chiesa, dal Convento e dalla Storica Farmacia di San Giovanni, si trova nel centro storico di Parma. L’abbazia fu terminata nel 1519. Nel monastero, notevoli i tre chiostri. Uno con un colonnato in stile ionico, uno con decorazioni del Correggio e infine il chiostro di San Benedetto, con affreschi del Cinquecento. Annessa al monastero, entro le mura del convento, c’è la storica Spezieria San Giovanni. L’organizzazione in sale (oggi solo tre delle otto originarie: sala del Fuoco, sala delle Sirene e sala dei Mortai) risale invece al XV secolo e all’interno ancora oggi si possono ammirare arredi originali del Cinquecento e del Seicento.
Camera di San Paolo
Il primo esempio del fortunato lavoro di Correggio a Parma si trova all’interno di un ambiente più raccolto rispetto ai grandi edifici religiosi cittadini. È la Camera di San Paolo o della Badessa, situata nell’ex monastero benedettino di San Paolo.
L’opera di Correggio che rivelò il suo talento fu la Camera della Badessa Giovanna, dove in un caleidoscopico soffitto gotico introduce un linguaggio pittorico squisitamente umanistico, fatto di intrecci vegetali fra i quali emergono attraverso gli ovali una serie di giocosi putti. La meravigliosa volta affrescata fu commissionata all’artista nel 1519 dalla Badessa Giovanna da Piacenza, che desiderava decorare le sue stanze private. Ma è la volta del Correggio a catturare la piena attenzione dei visitatori. L’artista reggiano ha aperto lo spazio ristretto della camera ricreando un sorprendente pergolato ricco di vegetazione, giocando con l’effetto del trompe l’oeil. Dalle aperture ovali sul cielo azzurro, tra foglie, frutti e festoni incorniciati dai costoloni della volta, fanno capolino piccoli gruppi di putti giocosi.
Chiesa della Steccata
Chi vuole andare sulle tracce dell’elegante e slanciata figuratività del Parmigianino deve partire dalla Chiesa della Steccata a Parma per ammirare la sua versione di un tema che sembrava dimenticato con la fine dell’arte bizantina, quello delle Tre vergini savie e tre vergini stolte. La leggerezza con cui sembrano incidere danzando è un’estatica testimonianza del genio senza fino del grande pittore parmense.
La storia della Basilica di Santa Maria della Steccata inizia a fine 1300 quando sulla facciata dell’oratorio apparve l’immagine di una Madonna allattante che divenne subito oggetto di devozione. Secondo la parabola delle dieci vergini, raccontata da Gesù, 10 vergini aspettavano l’arrivo dello sposo ma solo 5 portarono olio a sufficienza. Così, quando lo sposo arrivò, le vergini stolte erano andate a comprare l’olio. Eretta tra il 1521 e il 1539, la Basilica di Santa Maria della Steccata è uno dei più importanti esempi di Rinascimento a Parma. Per salvaguardare la sacra immagine, i congregati decisero di far erigere il grande santuario che vediamo oggi.
Palazzo della Pilotta e il Teatro Farnese
Artisticamente parlando la città ducale non è solo Benedetto Antelami, Correggio e Parmigianino, infatti all’interno del Palazzo della Pilotta si possono scoprire tanti capolavori della pittura locale, italiana e fiamminga, oltre ai tesori appartenuti ai Farnese. Qui si possono gustare opere, fra gli altri del Canaletto, Leonardo da Vinci, Guercino, Canova e Guttuso.
Il Palazzo della Pilotta è un complesso monumentale la cui costruzione fu iniziata nel 1583 da Ottavio Farnese che voleva farne, semplicemente, un’appendice del vicino Palazzo Ducale. Nel corso dei decenni a questo primo tratto si aggiunsero altri spazi in cui ospitare la ricca collezione dei Farnese di libri e opere d’arte. Si accede ai piani alti attraverso lo Scalone Monumentale costruito su esempio di quello dell’Escorial a Madrid.
Al suo interno si trovano il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Palatina. Durante la seconda guerra mondiale il complesso subì moltissimi danni e il palazzo ducale, assieme al teatro Reinach, fu parzialmente distrutto.
Teatro Farnese
Nel complesso della Pilotta c’è un teatro diventato subito un esempio per tutto il mondo. Il Teatro Farnese, fu costruito fra 1616 e 1618 nell’ala meridionale, serviva al duca Ranuccio I Farnese per festeggiare la sosta a Parma di Cosimo II dÈ Medici. Decaduto per molti secoli, nel 1944 una bomba ne distrusse gran parte.
La raffinatezza, il gusto, l’amore per le lettere e l’alto spessore culturale della corte parmense nei secoli addietro è tutta racchiusa nel Teatro Farnese, una delle più straordinarie macchine teatrali non solo in epoca Barocca, periodo in cui fu costruito, ma di tutti i tempi. Se fra tanta abbondanza di siti non si sa cosa visitare, questo è il posto ideale in cui entrare in contatto con lo spirito della città.
Fondato nel Seicento, conobbe un periodo di crisi durante l’illuminismo e quando Maria Luigia d’Austria incaricò nel 1829 Nicola Bettoli di costruire il nuovo Teatro Ducale. Nonostante ciò il vecchio e malandato Teatro Farnese continuò ad essere meta di pellegrinaggio per regnanti, uomini di spettacolo, artisti e letterati attratti dal suo decadente splendore e contribuendo ad accrescere un mito che fra mille peripezie è stato oggi restituito alla sua originaria bellezza e che ha pure, con le dovute cautele, ripreso ad ospitare spettacoli.
Il Teatro Farnese era il teatro di corte dei Duchi di Parma e Piacenza. Importantissimo e rinomato all’epoca per l’ingegnosità della struttura, nei secoli successivi ha subìto un lento declino e ha rischiato la totale distruzione durante i bombardamenti del 1944.
Labirinto della Masone
Fra Parma e i dintorni vi sono numerosi luoghi ricchi di fascino e mistero, uno su tutti è il Labirinto della Masone a Fontanellato. Composto da 200mila piante di bambù alte fino a 15 metri, è considerato il più grande labirinto al mondo, un posto unico in cui perdersi e fantasticare su tutti i simboli che si troveranno lungo il cammino, ma dove lasciarsi incantare e riflettere.
Tutti lo vivono come uno splendido gioco, ma in realtà il labirinto è un’opera di Landing Art ideata da quel fine e poliedrico editore che è stato Franco Maria Ricci. Leggenda narra che l’idea gli venne mentre trascorreva nella sua casa di campagna qualche giorno in compagnia di Jorge Luis Borges.
Salsomaggiore Terme
Se si è in cerca di relax il posto migliore dove trovarlo nel territorio parmense è a Salsomaggiore, elegante località termale in stile Liberty. Spa & Wellness sono le parole d’ordine per rilassarsi alle terme fra bagni e fanghi rigeneranti perfetti inoltre per curare disturbi ginecologici e di circolazione.
Le celebri Terme Berzieri sono un raro esempio di Art déco termale di antica data, fondate intorno alla metà dell’Ottocento. Il sistema decorativo dell’edificio si ispira chiaramente alla Secessione Viennese, all’arte orientale siamese e allo stile liberty.
Dove Soggiornare a Parma
Parma è città di turismo e di affari, quindi ha una buona offerta di hotel di tutte le categorie, nel centro ma soprattutto fuori città. Se state cercando un hotel a Parma, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 60 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi.
- Hotel NH Parma: fa parte di un nuovo scintillante complesso progettato dal famoso architetto spagnolo, Oriol Bohigas. A pochi passi dal casello autostradale di Parma, l'hotel a 4 stelle accoglie i suoi ospiti con un design moderno e sofisticato.
- Relais Antica Corte Pallavicina: si trova all’interno dell’antico Castello Pallavicino costruito agli inizi del 1400. Immersa nella campagna parmigiana, a soli dieci minuti d'auto dal cuore della città.
- Grand Hotel di Parma: nel cuore di Parma e circondato da un rigoglioso giardino, prende vita l'hotel a 5 stelle. Situato sul lato settentrionale di Piazza Garibaldi unisce, nel lungo prospetto di linee classicheggianti, due corpi di fabbrica di origini duecentesche.
- Hotel vicino alla stazione ferroviaria: Hotel 4 stelle moderno ed elegante che si trova a 150 metri dalla stazione ferroviaria e dal centro storico.
Come Arrivare a Parma
La stazione ferroviaria di Parma, rinnovata nel 2014, si trova nella parte nord della città vicino alla Barriera Garibaldi, una delle antiche porte cittadine, e collega la città alle più importanti tratte ferroviarie nazionali. Si può raggiungere Parma anche in bus: diverse compagnie di autolinee italiane ed europee servono la città anche a prezzi competitivi.
Parma è servita da due autostrade: la A1 Milano-Bologna (uscita Parma centro) e la A15 Parma -La Spezia (uscita Parma Ovest). Se si parte da Cagliari, Trapani o dalla Moldavia, si può arrivare a Parma in volo. Su parma-airport.it si trovano tutte le informazioni sulle destinazioni.
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