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Cos'è il Turismo Veloce SCS di MV Agusta?

Nel pieno dell’estate, MV Agusta ha presentato tre nuovi modelli: F3, Dragster e Turismo Veloce. Il minimo comune denominatore? L’appartenenza alla gamma RC, Reparto Corse, che esprime al meglio il concetto di sportività Made in Italy dello storico marchio di Schiranna.

MV Agusta Dragster RC: Piccola e Cattiva

La colorazione e la grafica sono ispirate a quella della Moto 2 e del Campionato Supersport. MV ha deciso di usare materiali di pregio per una doppia ragione: estetica e funzionale. Ad esempio le ruote forgiate tolgono peso e aumentano allo stesso tempo l’agilità; la fibra di carbonio dà carattere ad alcuni elementi estetici come i supporti del parafango anteriore, i fianchetti del serbatoio e il parafango posteriore.

Questa MV Dragster è super compatta e la coda è cortissima. Questa è la Dragster MV più estrema di sempre. Ha preservato le sue caratteristiche tecniche ma beneficia di tarature rinnovate per le sospensioni che la rendono ancora più efficace nella guida su strada.

Anche il motore è stato aggiornato, è ricco di coppia e con una gestione elettronica di alto livello. E tutto qui è stato studiato per essere più leggero e compatto, anche il motore. Sempre su questa scia, un tocco di stile sono le pedane del passeggero a scomparsa. Un aspetto, invece, che non mi ha convinto molto sono gli specchietti perché ok sono belli esteticamente ma hanno un ingombro eccessivo a causa della loro posizione che costringe a delle limitazioni sia in mezzo al traffico sia nei sorpassi.

Prestazioni e Sistema SCS

Un motore di questo tipo non poteva che essere super divertente da guidare anche grazie ad alcuni aspetti top come il launch control. E poi c’è il sistema SCS con cambio elettronico che ti permette di mettere e togliere le marce senza usare la frizione e questo vale anche per la partenza da fermo, in prima o in seconda. Ovviamente all’inizio sembrerà un po’ strano, dovrai prenderci la mano ma una volta che ti sarai abituato non lo abbandonerai più perché ti permette di concentrarti totalmente sulla guida assaporando ogni istante a bordo della Dragster MV.

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Dotazione High Tech

A bordo della MV Dragster RC trovi anche tantissima tecnologia. Innanzitutto, è stato montato un monitor TFT da 5,5″ a colori che risulta molto ampio e che facilita la lettura di tutte le informazioni utili. GPS e Bluetooth sono di serie, il navigatore è integrato nel cruscotto ed è presente anche il localizzatore satellitare. Inoltre puoi riprodurre musica dal tuo smartphone collegato via bluetooth, anche da YouTube.

Ma poi la ciliegina sulla torta è l’app di MV che permette di accedere ad un sacco di informazioni e di ampliare l’esperienza di guida. Ad esempio, puoi visualizzare il livello di carica della batteria e del carburante, così come puoi cambiare l’assetto di sospensione della forcella, ammortizzatore posteriore e sterzo. É possibile regolare anche il controllo della trazione, l’ABS e le mappe custom.

Ancora più interessante la sezione viaggi che raccoglie informazioni come gli angoli di piega, cambi marcia e accelerazioni che non solo vengono salvate, ma vengono anche abbinate a un viaggio specifico. Ti lascio, quindi, immaginare le sensazioni che trasmette quando sei in sella. Non per niente fa parte della gamma Reparto Corse!

Turismo Veloce: Una F3 da Tutti i Giorni

Guidare un'MV Agusta è sempre un'esperienza emozionale in cui si percepisce di essere in sella a un pezzo di storia della moto e si sente l'artigianale passione dell'azienda per le due ruote. Abbiamo avuto modo di provare la nuova Turismo Veloce, una moto turistica con velleità sportive, una sorta di una F3 da tutti i giorni con la quale si può “mettere giù il ginocchio”.

La frizione automatica integra le componenti meccaniche, idrauliche ed elettroniche utilizzando i dati provenienti da centralina, motore e ABS per gestire in maniera autonoma, e in sicurezza, il momento di cambio rapporto. Nuovo anche il cambio, rivisto per migliorare gli innesti, rendendoli più rapidi e precisi.

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La frizione automatica non permette di lasciare innestata la marcia a moto spenta, d'obbligo quindi l'adozione del freno di stazionamento che si attiva con un pedalino sulla destra, appena sopra il quello del freno. Ottimo il lavoro fatto dai designer MV nel trovare la corretta distanza tra manubrio, sella e pedane per far sentire a proprio agio chiunque, a prescindere dall'altezza, e per far lavorare la schiena in asse con il baricentro della moto. La posizione di guida è adatta sia ai viaggi, sia ad un uso più sportivo.

Nonostante il passaggio alla categoria Euro 4 le prestazioni complessive della moto sono migliorate, grazie al totale sfruttamento delle caratteristiche di meccanica e ciclistica e i nuovi modelli di progettazione hanno permesso di intervenire anche su particolari come la riduzione del rumore (scelta obbligatoria per il rispetto della normativa), mantenendo comunque vivo il sound caratteristico delle moto MV. Persino il coperchio trasparente della frizione, realizzato in policarbonato Lexan ha sia una funzione estetica, sia quella di ridurre la rumorosità meccanica.

L'albero motore contro-rotante (gira in senso contrario delle ruote) riduce l'inerzia del veicolo migliorando quindi l'inserimento in curva e la rapidità nei cambi di direzione.

La Frizione S.C.S. 2.0

La frizione S.C.S. 2.0 è stata sviluppata da MV Agusta in collaborazione con Rekluse, si disinnesta automaticamente quando la moto è ferma. Non è quindi necessario tirare la leva della frizione mentre ci si sta fermando e il sistema permette di ripartire senza doverla utilizzare. I tecnici hanno individuato l’attacco perfetto per partenze così efficaci da essere difficilmente riproducibili con una frizione manuale, o con altri sistemi di cambio assistito.

La gestione elettronica del motore è con MVICS 2.0 e centralina di controllo motore Eldor. Il controllo di trazione, ulteriormente affinato, prevede otto livelli di intervento, facilmente configurabili tramite menu.

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Il sistema è stato sviluppato in esclusiva da MV Agusta in collaborazione con Rekluse e permette di godere sia del tradizionale piacere di usare il cambio, sia della comodità di fare a meno della frizione. Particolare non trascurabile, il sistema è stato calibrato per trovare il punto d’incontro ideale tra la rampa di attacco della frizione e le caratteristiche di erogazione del motore, il conosciuto tre cilindri MV Agusta di 798 cm³.

Questo si traduce in un’estrema efficacia in partenza, tale da essere difficilmente riproducibile con un sistema manuale. Il telaio è a traliccio in tubi di acciaio con piastra forcellone in lega di alluminio e sospensione posteriore monobraccio.

Le ruote sono di 17”, sulla Brutale in alluminio e sulle Dragster a raggi, in entrambi i casi con un pneumatico anteriore/ 120/ 70, mentre differisce la misura del posteriore: 180/55 la prima e 200/50 sulle seconde.

Alla questura di Milano sono arrivate quattro MV Agusta nuove di pacca: munite di lampeggianti, sirene e radiomobili, le Turismo Veloce Lusso della Polizia hanno 110 cavalli e toccano i 230 all'ora di punta massima.

Smart Clutch System (SCS): Come Funziona

Smart Clutch System o SCS, si chiama così la soluzione brevettata da MV Agusta e che da qualche anno equipaggia la Turismo Veloce e la Dragster RR. È importante dire che questo è un sistema “ibrido” e combina caratteristiche del cambio automatico più classico al quick shift. Ci sono la leva della frizione e la leva del cambio collegate meccanicamente alla trasmissione, ma l’SCS gestisce lo stacco della frizione in partenza e in arresto, mentre la cambiata è possibile solo in manuale, ma si avvale del quick shift, stesso concetto applicato da Honda.

Con l’SCS, la gestione della frizione può essere neutralizzata in qualsiasi momento, comandandola dalla leva al manubrio.

Per farla molto semplice - perché in effeti poi usarlo è davvero semplicissimo - questo sistema consente di... non usare più la frizione. La leva al manubrio serve solo per avviare la moto e poi si può rilasciare. Anche quando si è fermi con la prima inserita, la moto riconosce ciò che stiamo facendo. Basta aprire il gas perché la moto gestisca in modo intelligente i controlli elettronici e meccanici al fine di consentirci la partenza migliore. Poi sarà sufficiente cambiare marcia in sù e in giù come se avessimo un "normale" quick shifter e quindi senza bisogno di chiudere la manetta o di azionare la frizione.

Sulle prime questo SCS richiede un attimo di abitudine e dopo anni passati a tirare la frizione viene naturale cercarla con la mano. Tuttavia bastano veramente pochi tornanti per capire come funzioni in modo molto naturale e intuitivo.

Alternative al Sistema SCS

Tra i maggiori esponenti del cambio automatico spicca Honda, sempre alla ricerca di soluzioni che migliorino le moto e la mobilità, ormai da anni propone il DCT con discreto successo. Dual clutch Transmission utilizza due frizioni a controllo idraulico per avere sempre pronta la marcia precedente o quella successiva, riducendo al minimo i tempi di cambiata.

L’E-Clutch è un dispositivo meno raffinato e completo del DCT che agisce sulla frizione. Il cambio è sempre governato dal conducente che può evitare l’uso della leva della frizione. Si tratta di un blocco posizionato sul carter e tramite due motorini elettrici e una cascata d’ingranaggi, gestisce la frizione al posto del comando manuale.

Il Quick Shift è il sistema collaudato per non usare la frizione in inserimento e in scalata dei rapporti. La frizione non è esclusa e serve per partire e arrestarsi, ma un sensore percepisce il movimento della leva del cambio e toglie l’accensione dal motore, aprendo la cambiata. Non lavora a tutti i regimi, ma ad una soglia di rotazione del motore ideale a salire o scendere di marcia. È utilizzato principalmente sulle sportive come la serie CBR o CB Hornet 750. Essendo opzionale, sui modelli che hanno ancora l’acceleratore meccanico, funziona solo in salita di rapporto.

BMW propone l’Automat Shift Assistant, una novità di quest’anno proposta sui motori boxer 1300 cc GS, R, RT e RS. ASA, così è la sigla, funziona come via di mezzo tra il DCT e l’E-Clutch. In questo caso non troviamo la leva della frizione, che è gestita internamente da due attuatori, mentre è presente una leva del cambio. La cambiata è gestita in base alla velocità e il tipo di guida selezionato. M, “Manual”, permette al guidatore di cambiare marcia autonomamente utilizzando il pedale, ma resta automatica la frizione.

E gli scooter? Sfruttano il variatore di velocità, un sistema semplice ed efficace al quale serve solo una manutenzione costante, me che grazie alle sempre più nuove tecnologie, oggi gode di grande affidabilità. Questo sistema si basa su due pulegge e una cinghia. Dentro al variatore abbiamo dei cilindretti disposti sotto ad una campana e inseriti dentro ad alloggi detti piste. Con lo stesso sistema, nell’altra puleggia la cinghia scende e si ha quindi la stessa funzione di un cambio di rapporto.

In tempi non sospetti, questa tecnologia applicata ai ciclomotori e agli scooteroni è stata provata da Aprilia sulla Mana 850. Questa moto era rivoluzionaria e sfruttava il variatore con un bicilindrico a V da 76 Cv. Senza leva della frizione si accelerava, si frenava e basta, ma per chi avesse voluto utilizzare il cambio come sulle moto più ortodosse, bastava selezionare la versione manuale che bloccava il variatore su una determinata rapportatura. A quel punto il conducente selezionava le marce dalla leva a piede o dai tasti al manubrio e il sistema simulava una cambiata meccanica normale.

Accessori e Compatibilità Evotech Performance

Tutti i prodotti Evotech Performance sono compatibili 100% senza modifiche con il modello di moto indicato. Il montaggio non richiede alcun componente aggiuntivo. Tutti gli accessori sono Plug&Play compatibili con i componenti originali della Moto . Eventuali componenti aggiuntivi necessari per il montaggio sono sempre forniti nel kit.

Per l'accesso al tuo smartphone in movimento per applicazioni come audio e GPS, EP ha sviluppato il supporto per navigatore satellitare Quad Lock compatibile. La staffa, realizzata in alluminio leggero e rinforzata con la verniciatura a polvere nera caratteristica di EP, può essere fissata al morsetto del manubrio utilizzando le istruzioni online passo passo. Con il punto di montaggio Quad Lock già collegato, il pilota può aggiungere il proprio smartphone all'interno della custodia per smartphone Quad Lock scelta.

Nota: la custodia per smartphone con interfaccia Quad Lock, il cavo di connessione e lo smartphone non sono inclusi.

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