Turista Inglese Morta a Roma: Shock Anafilattico Fatale
È stata aperta un'inchiesta sulla morte della ragazza inglese di 14 anni, deceduta la settimana scorsa dopo aver mangiato in un locale del quartiere Gianicolense a Roma. La Procura ha aperto un fascicolo per far luce su quanto accaduto e ha scritto nel registro degli indagati i due titolari, di nazionalità egiziana, del ristorante.
Le Indagini sulla Morte
La Procura ha aperto un fascicolo per far luce su quanto accaduto e ha iscritto nel registro degli indagati i due titolari del locale in cui la vittima aveva pranzato prima della morte. Sul caso indagano la polizia, con gli agenti del Commissariato di Monteverde che hanno già ascoltato i titolari del locale dove la famiglia ha cenato.
Nel frattempo, si sta procedendo al sequestro di menu, porzioni delle due diverse specialità di dolci della casa e altro materiale utile alle indagini. Saranno anche effettuati accertamenti per chiarire se all'interno dei due dolci sequestrati dalla polizia ci siano tracce di arachidi. La Asl Roma 3 ha avviato le verifiche nella pizzeria e i controlli sulla presenza delle liste di allergeni nel locale.
Sarà l’autopsia a chiarire le cause esatte del decesso. L’ipotesi è che si tratti di uno shock anafilattico.
Ipotesi sullo Shock Anafilattico
Secondo le prime ipotesi, la giovane turista, che si trovava a Roma con la famiglia per una settimana di ferie, sarebbe morta per shock anafilattico per un'allergia alle arachidi. Stando a quanto è emerso, la vittima era allergica alle arachidi e in passato aveva avuto reazioni violente. L’esame servirà a chiarire le cause della morte, anche se ci sono pochi dubbi che si sia trattato di uno choc anafilattico: la ragazzina è allergica alle arachidi.
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I magistrati stanno indagando se l’allergia della ragazza fosse stata segnalata al ristorante e se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza. I genitori avrebbero riferito di aver avvisato i camerieri prima del pranzo.
La Testimonianza dei Genitori
Morta dopo aver mangiato un dolce in un ristorante a Roma, i genitori: «I camerieri sapevano che era allergica alle arachidi».
Intervento degli Esperti
Dopo la morte improvvisa della quattordicenne a causa di uno choc anafilattico dovuto ad un dolce, l'esperto Mauro Minelli spiega le criticità di tutti quegli alimenti con "allergeni nascosti". Minelli spiega che esiste una maggiore probabilità di entrare in contatto con «cibi ad elevato rischio di "allergeni nascosti" come merendine, gelati o caramelle». Per questo motivo è «fondamentale che il paziente allergico e la sua famiglia siano educati alla lettura e alla corretta comprensione delle etichette», spiega Mauro Minelli, immunologo clinico e allergologo della Fondazione Italiana per la Medicina Personalizzata, intervenendo sul caso della turista inglese di 14 anni, deceduta a Roma a causa di uno shock anafilattico in seguito al consumo di un dolce che conteneva tracce di frutta secca.
Chi è più a rischio?
A essere particolarmente esposti sono soprattutto i bambini tra cui si registra una maggiore incidenza di allergie alimentari.
Quando si manifestano le reazioni?
Minelli spiega che questi fenomeni «non sono dose-dipendenti», in quanto «nelle allergie alimentari vere la reazione può essere determinata dall'assunzione di piccolissime quantità di allergene alimentare che, talvolta, non viene nemmeno ingerito, ma addirittura solo inalato perché, magari, presente nell'aria o diffuso coi fumi della cottura».
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Le cause che portano all’ingestione involontaria di allergeni nascosti possono includere una «reattività crociata» tra allergeni alimentari diversi o una cross-contaminazione, ma spesso sono dovute anche alla «scarsa chiarezza delle etichette, a una incompleta o scorretta indicazione delle sostanze utilizzate, o a nomenclature complesse e diverse nei diversi Paesi».
Minelli ricorda inoltre che «una persona allergica deve fare attenzione non solo agli allergeni inalabili a cui è dichiaratamente sensibile, ma anche ad alcuni alimenti che possono contenere gli stessi agenti allergizzanti contenuti nei pollini a cui reagisce». Molti pollini contengono antigeni simili a quelli presenti in alcuni alimenti di origine vegetale. «I soggetti allergici a quei pollini - chiarisce Minelli - possono manifestare reazioni allergiche non solo inalando il polline, ma anche ingerendo quegli alimenti, specialmente (ma non esclusivamente) durante la stagione della pollinazione».
Sintomi, come riconoscerli
Dal punto di vista clinico, i sintomi tipici sono prurito, gonfiore delle labbra e della mucosa orale subito dopo aver ingerito determinati alimenti vegetali, sintomi tipici della cosiddetta sindrome orale allergica (SOA). Tuttavia, «possono presentarsi reazioni anche molto più gravi».
Minelli spiega inoltre che «sul piano allergologico, l’arachide contiene almeno otto allergeni diversi, noti con la sigla 'Ara h' e numerati da 1 a 8». Questi allergeni appartengono alle proteine di deposito (o storage proteins), molecole proteiche altamente stabili al calore e alla cottura, quindi in grado di provocare reazioni anche con cibi trattati o cotti e di innescare risposte sistemiche molto severe, talvolta letali.
Nello specifico, gli allergeni Ara h2, Ara h6 e Ara h7 appartengono alla classe delle '2S albumine', Ara h1 alla classe delle vicilline, e Ara h3 alla famiglia delle legumine. Queste proteine, a differenza delle proteine labili che si degradano facilmente con cottura, lavorazione o azione degli enzimi digestivi, «possono giungere in circolo in forma pressoché intatta e causare reazioni sistemiche nei soggetti sensibilizzati».
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Il Trasporto d'Urgenza e il Malore del Padre
Il dramma si è consumato la scorsa settimana quando, poco dopo aver ingerito il dolce, la 14enne ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie. La situazione è ben presto precipitata. Inutili le manovre salvavita e la corsa in ambulanza all'ospedale San Camillo, dov'è stato soccorso anche il papà che, sconvolto, ha accusato a sua volta un malore.
Altri Casi di Allergie Fatali a Roma
Roma e Torre Maura in particolare sono in lutto per la morte di Martina, la bimba di 9 anni a cui è risultato fatale un piatto di gnocchi servito in un ristorante. Sarebbe stato questo a scatenare una violenta reazione allergica piccola che il 5 dicembre è morta al Policlinico Gemelli.
A riportare la storia di una sfortunata turista inglese è il quotidiano La Repubblica. La famiglia era appena arrivata a Roma ed era andata a pranzo in un ristorante nel quartiere Gianicolense.
Sempre a Roma, lo scorso 24 ottobre, una turista inglese di 14 anni è morta dopo aver mangiato un dolce in un ristorante.