Turista per Sempre: Retrospettiva su un Fenomeno Italiano
Negli ultimi anni, i “Gratta e Vinci” sono diventati un fenomeno diffuso in Italia, rappresentando un punto d’incontro tra il gioco d’azzardo e la quotidianità. Ma cosa si cela dietro la patina di promesse milionarie e la semplicità del gesto che porta al sogno di una svolta?
Le Origini e l'Evoluzione dei Gratta e Vinci
Le origini dei Gratta e Vinci risalgono al lontano 1994, anno in cui fecero il loro debutto le lotterie nazionali ad estrazione immediata. I primi biglietti portavano il nome “La Fontana della Fortuna” e permettevano di vincere un premio massimo di 100 milioni di lire. Il primo premio venne vinto nell’aprile 1994, a Lucca. La lotteria istantanea venne introdotta in Italia il 21 febbraio 1994 dalla Legge Finanziaria dell'allora governo Ciampi, per sovvenzionare con 240miliardi di lire il piano salvalavoro del ministro Giugni.
All'inizio erano le lotterie istantanee e non avevano un nome proprio. I primi tagliandi presero il nome di La fontana della fortuna: più fontane di Trevi si trovavano, più alta era la vincita: da 2mila lire, il prezzo del tagliando fino a 100milioni. I premi di consolazione fino a 50mila lire potevano essere subito ritirati presso il rivenditore. Si garantiva che un biglietto su nove fosse vincente e per l'esordio ne furono distribuiti 40milioni.
Dagli ‘90 ad oggi, il catalogo delle lotterie istantanee si è arricchito con nuovi tipi di Gratta e Vinci e alle tradizionali modalità di gioco sono state affiancate meccaniche di gioco innovative e coinvolgenti. Con il passare del tempo, i Gratta e Vinci hanno guadagnato crescente popolarità, dando origine a nuovi biglietti caratterizzati da nuove meccaniche e prezzi variati.
Attualmente sono in corso 51 concorsi, mentre 69 sono stati mandati in pensione. A sopravvivere dal 2005 è Portafortuna, un biglietto da 1 euro che promette una vincita massima di 100mila euro. Dal 2009 c'è Nuovo fai scopa, tagliando da 2 euro con vincita massima di 100mila, mentre dal 2010 c'è anche Sette e mezzo, sempre da 1 euro con vincita massima di 7mila. Dal 2102 infine resiste anche Oroscopo fortunato, che con l'acquisto di un tagliando da 3 euro ci invita a vincerne 200mila.
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Il "Turista per Sempre" e le Sue Caratteristiche
Infine anche i gratta e vinci sono entrati nel gorgo dei vitalizi a gennaio del 2010, così dopo i parlamentari e politici in genere e per fare un po' di concorrenza al Win for Life di Sisal introdotto a settembre del 2009, si sono inventati i tagliandi dove, come quello Super settimana 1500 da 5 euro, si possono vincere 1500 euro a settimana per 20 anni.
In distribuzione dallo scorso mese presso tutti i rivenditori autorizzati, il nuovo gioco Gratta e Vinci denominato «Vivere alla Grande» offre l'opportunità di vincere un premio massimo straordinario: 500 mila euro subito, una rendita di 10 mila euro al mese per 20 anni e un bonus finale di 100 mila euro. «Questo gioco è stato ideato e pensato in seguito al grande successo che ha ottenuto 'Turista per Sempre'-spiega Marzia Mastrogiacomo, amministratore delegato di Lotterie Nazionali, che gestisce in esclusiva le lotterie istantanee per conto dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato-. L'apprezzamento di tantissimi appassionati e le 89 vincite vitalizie registrate in poco più di 8 mesi hanno dimostrato che gli italiani non vogliono scegliere tra la rendita o il grande premio, ma amano l'idea di ottenere entrambe con un solo biglietto; è una tendenza alla quale intendiamo rispondere con un'offerta ancora più premiante».
Oltre a una rendita straordinaria di 10 mila euro al mese, con «Vivere alla Grande» si può festeggiare una vincita di un premio immediato molto elevato, 500 mila euro, oltre al bonus finale di 100 mila euro. Realizzato con una grafica brillante e divertente, «Vivere alla Grande» prevede la possibilità di giocare con una modalità semplice e immediata: se ne «I tuoi numeri» si trovano, una o più volte, uno o più «Numeri vincenti», si vince il premio o la somma dei premi corrispondenti; se si trova il numero Bonus, si vince il doppio del premio corrispondente; se si trova due volte la scritta «Vivere alla Grande» si vincono 500 mila euro subito più 10 mila euro al mese per 20 anni, più 100 mila euro di bonus finale.
Probabilità di Vincita e Trasparenza
La normativa italiana impone che su ogni biglietto dei “Gratta e Vinci” sia riportata la probabilità di vincita. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la probabilità di vincere un premio milionario si aggira intorno a 1 su 3.000.000. Per fare un confronto, la probabilità di essere colpiti da un fulmine nel corso della vita è circa 1 su 500.000.
Prendiamo come esempio i biglietti più diffusi, come “Miliardario” e “Turista per sempre”. Nel primo caso, le probabilità di vincere un premio significativo (oltre i 100 euro) sono inferiori a 1 su 2.000, mentre per il secondo, il sogno di ricevere una rendita vitalizia è riservato a un fortunato giocatore su diversi milioni.
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Secondo i dati ci sono poco più di 22milioni di biglietti con premio, sui 60milioni stampati, cioè 2,71 biglietti vincenti. Invece per il tagliando Fai 7 ci sono meno di 8milioni di biglietti con premio su un totale di oltre 38milioni di tagliandi distribuiti. C'è un biglietto vincente ogni 4,91.
Questo squilibrio tra la percezione del consumatore e la realtà statistica configura un problema di trasparenza, che potrebbe rientrare nella disciplina delle pratiche commerciali scorrette ai sensi del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). L’articolo 21 del Codice, infatti, vieta le pratiche ingannevoli che possono indurre in errore il consumatore medio. Basti pensare che nulla viene detto circa la probabilità di vittoria, se non la probabilità iniziale: è questa la grande truffa!
Il Rigioco e l'Illusione della Vincita
Adesso immaginiamo di entrare in tabaccheria a comprare un biglietto: lo grattiamo e scopriamo di aver vinto 10 euro. Siamo in pari. La soddisfazione è scarsa, quindi decidiamo di darlo al tabaccaio in cambio di un altro biglietto. E proprio il rigioco fa la differenza. Quasi tutti i biglietti con le vincite più basse tornano in mano al rivenditore, trasformandosi in altri tagliandi finché si perde.
Supponendo (ottimisticamente) che solo il 50% degli italiani che con questo gioco vincono 10 o 20 euro li riconverta in biglietti fino a perdere, si scopre che altri 75 milioni spariscono dal montepremi, alzando il margine del gioco per il banco dal 25,4% al 47,3%.
Secondo le Lotterie Nazionali sono vincenti anche i biglietti che pagano il costo del biglietto. In pratica se compro un grattino da 5 euro e ne trovo 5 per loro si tratta di una vincita, per me al massimo è un pareggio, per usare una metafora calcistica che in Italia piace sempre. Tecnicamente si tratta di una vincita, ma in tasca al giocatore tornano i soldi che ha usato per un attimo di illusione e speranza. Approfondirò dopo come il meccanismo delle piccole vincite non faccia altro che far spendere al giocatore tutti i soldi che ha nel portafoglio.
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Ludopatia e Impatto Sociale
La ludopatia è una vera e propria emergenza sociale, riconosciuta come patologia dal Sistema Sanitario Nazionale. Secondo il rapporto annuale dell’Istituto Superiore di Sanità, la fascia più colpita comprende individui tra i 35 e i 55 anni, con circa il 5% della popolazione adulta che presenta sintomi di dipendenza da gioco.
Per quanto riguarda la spesa media mensile, il citato rapporto evidenzia che un giocatore patologico spende circa 300 euro al mese, con picchi di oltre 500 euro in alcune regioni del Sud Italia. Interviste condotte con operatori del settore e giocatori mostrano uno scenario drammatico: molti anziani si indebitano, rinunciando a beni essenziali pur di continuare a giocare, nella convinzione che “prima o poi la fortuna cambierà”. Anche tra i giovani, desiderosi di guadagni facili, il “Miliardario” risulta essere tra i giochi più attrattivi, spesso acquistato in massa con prestiti ottenuti da familiari o amici.
L'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa calcola che 3 milioni di italiani siano a rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco. E il rapporto Gioco & Giovani di Nomisma ha rilevato che ben il 5% dei giovani 16-19enni è "in situazione di criticità".
Tutti abbienti? No, l'industria del gioco coinvolge soprattutto le fasce più deboli: secondo i dati Eurispes il 47% degli indigenti, il 56% degli appartenenti al ceto medio-basso, il 66% dei disoccupati.
I sintomi della dipendenza sono facilmente identificabili: il giocatore aumenta sempre più la "dose" per ottenere lo stesso livello di eccitazione. Se tenta di smettere sviluppa i sintomi dell'astinenza: nervosismo, ansia, tremori.
Strategie di Marketing e Pubblicità Ingannevole
Le strategie di promozione dei gratta e vinci sono studiate per stimolare l’acquisto impulsivo, facendo leva su emozioni come la speranza e l’ansia. Uno degli strumenti principali è la pubblicità ingannevole: frasi come “Puoi vincere fino a 500.000 euro!” catturano l’attenzione, ma omettono dettagli fondamentali, come le bassissime probabilità di vittoria.
“Qui vinti 10.000 euro!” Questo genere di cartelli, spesso esposti fuori dai tabaccai, è una strategia di marketing mirata a stimolare la curiosità e l’emulazione. Tuttavia, queste pratiche potrebbero rientrare nelle violazioni delle norme previste dal Decreto Balduzzi (D.L.
Un altro espediente è la creazione di un’illusione di vittoria: molti biglietti contengono premi minimi (pari al costo del biglietto) che incentivano il giocatore a reinvestire immediatamente il denaro in nuovi ticket.
Un ulteriore meccanismo è il cosiddetto “near miss” (“quasi vittoria”), in cui il biglietto presenta simboli o numeri molto simili a quelli vincenti, ma non sufficienti per ottenere un premio. Questo stratagemma sfrutta la reazione psicologica del giocatore che percepisce di essere “vicino” al successo, spingendolo a tentare nuovamente.
Infine, il posizionamento strategico dei biglietti è studiato per massimizzare l’attrattiva. Collocati vicino alla cassa, i gratta e vinci sono l’ultimo oggetto che il cliente vede prima di uscire dal negozio, sfruttando la tentazione dell’acquisto impulsivo.
Aspetti Legali e Giurisprudenziali
Dal punto di vista giuridico, il “Gratta e Vinci” rientra nella categoria del contratto aleatorio, disciplinato dall’articolo 1467 del Codice Civile. Questo tipo di contratto è caratterizzato dall’incertezza del vantaggio economico per una delle parti, che dipende da un evento futuro e incerto.
Nello specifico la consapevolezza è spesso compromessa dalla comunicazione ingannevole e dalla mancata trasparenza, elementi che potrebbero rendere il contratto contestabile per vizio del consenso. Ad esempio, in una controversia discussa presso il Tribunale di Torino, un gruppo di consumatori ha contestato una serie di messaggi pubblicitari che enfatizzavano le vincite senza fornire informazioni chiare sulle probabilità reali.
Un altro esempio significativo è rappresentato dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato, che in una sentenza del 2022 ha confermato la legittimità di un provvedimento dell’AGCM contro una società di gioco d’azzardo.
Proposte per una Maggiore Tutela dei Consumatori
Questi obblighi, proposti da Civicrazia, se implementati, ridurrebbero significativamente le pratiche ingannevoli e restituirebbero ai consumatori un maggiore controllo sulle loro scelte. L’implementazione delle soluzioni proposte richiede una pianificazione dettagliata e un coordinamento tra diverse istituzioni.
Inoltre occorre una revisione della normativa pubblicitaria e vietare del tutto le campagne promozionali ingannevoli nei punti vendita, introducendo sanzioni più severe per i trasgressori. Sul fronte della prevenzione, è necessario investire maggiormente in campagne educative, mirate soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Infine, una riforma complessiva del settore dovrebbe prevedere una maggiore responsabilità delle società concessionarie, imponendo loro di destinare una percentuale dei ricavi a programmi di prevenzione e recupero per i giocatori patologici.
Come si riscuote l'eventuale vincita
Per i premi da 501 a 10mila euro l'iter è simile. Per premi superiori a 10mila euro bisogna presentare il biglietto o farlo pervenire a proprio rischio all'Ufficio Premi del concessionario “Lotterie Nazionali S.r.l., in viale del Campo Boario 56/D a Roma, che rilascerà al giocatore apposita ricevuta. In alternativa il biglietto può essere presentato presso uno sportello della Banca Intesa Sanpaolo.
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