Vincite al Gioco e Tasse: Guida Completa per i Giocatori Italiani
Salvo aggiornamenti dell’ultima ora, la fortuna per antonomasia è cieca, ma in compenso le tasse ci vedono benissimo. Questo per dire che, se già al netto del destino per riuscire a vincere del denaro legalmente, attraverso concorsi e lotterie, serve una considerevole botta dei cuscinetti naturali, significa anche che lo Stato è l’unico giocatore che pur non rischiando nulla, vince comunque. Come un socio seduto in un angolo appartato, pronto a pretendere la propria parte.
Si chiama comunemente “tassa sulla fortuna”, riguarda giochi di abilità, lotterie nazionali, tombole, pesche o banchi di beneficenza, premi del Lotto, concorsi e pronostici, ma anche i premi assegnati per meriti artistici, scientifici o sociali, e vive di regole che nel tempo sono cambiate lasciando aperto un dubbio: il denaro vinto va dichiarato al Fisco?
Chiamandosi vincite, quindi per loro stessa natura improvvise e casuali, la risposta istintiva - e senza neanche chiedere l’aiutino da casa - sarebbe no. Ed in effetti è così: chi vince almeno non deve preoccuparsi di versare o dichiarare nulla, perché la somma arriverà già defalcata con la parte che spetta allo Stato.
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, le vincite dei giochi gestiti dall’Amministrazione delle Dogane e Monopoli o ancora dalle società convenzionate come Sisal e Lottomatica, sono sempre tassate, ma l’aliquota cambia in base alla somma vinta. E per tutti i giochi, di qualsiasi tipo, la soglia massina che si può intascare al netto sono 500 euro. Da lì in poi scattano le percentuali, che per tombole e lotterie si assesta sul 6%, seguiti dall’8 del “Lotto” e dal 20% dei “Gratta e Vinci”, ma anche dei premi assegnati durante spettacoli radio-televisivi, competizioni sportive o manifestazioni.
Per finire con il “SuperEnalotto”, che applica il 20% e il “10eLotto”, tassato all’11%. Per andare sul pratico, vincendo 1000 euro al Gratta e Vinci ne restano 900 buoni, che salgono a 960 nel Lotto.
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Tassazione delle Vincite: Dettagli Specifici
In Italia a gestire le scommesse e i giochi legali sono alcune agenzie fiscali, come ad esempio all’Amministrazione delle Dogane e dei Monopoli o delle società convenzionate, come ad esempio Lottomatica e Sisal. Ogni singola vincita maturata al gioco è tassata: le aliquote variano a seconda della somma che il giocatore vince e dal tipo di gioco a cui ha partecipato.
Solo per fare alcuni esempi, possiamo ricordare che le vincite percepite con i Gratta e Vinci risultano essere esenti da tassazione fino a 500 euro, mentre oltre questa cifra - solo per la parte dell’importo che eccede i 500 euro - è in vigore una tassazione alla fonte del 20%. Anche le vincite al Lotto risultano essere fissate direttamente alla fonte: vige una franchigia di 500 euro, ma l’aliquota che viene applicata è diversa rispetto a quella che abbiamo visto per i Gratta e Vinci. Oltre i 500 euro, la tassazione prevista per il Lotto è pari all’8%. La situazione cambia ulteriormente per la tassazione sulle vincite del SuperEnalotto: anche in questo caso è prevista una franchigia di 500 euro. Oltre quella cifra è pari al 20%, così come per i Gratta e Vinci.
Nulla sfugge al Fisco, tutto deve passare sotto lo sguardo vigile dell’Agenzia delle Entrate. Anche i giochi e i premi. In questo caso la legislazione, che definisce i livelli di tasse che è necessario pagare, è variata nel corso del tempo. Ricordiamo che lo Stato è pur sempre un socio di ogni contribuente, non importa se è un lavoratore dipendente, un imprenditore o una persona fortunata al gioco.
Le regole che sono state applicate nel corso degli anni sono variate, un tempo, ad esempio, c’era un sistema di flat tax attraverso la quale era stata introdotta un’aliquota identica - in un primo momento del 6%, passata poi al 12% - per tutti i premi, indipendentemente dall’ammontare dello stesso. Le regole venivano applicate alle vincite effettuate presso i casinò online.
Casinò Online e Piattaforme Non Autorizzate
Discorso diverso per i casinò online, considerando ovviamente solo le realtà titolari di licenza: mentre nel recente passato era in vigore una sorta di “flat tax” del 12%, ora fatti salvi i soliti 500 euro puliti, la tassazione cresce dal 15% per le vincite fino a 1.000 euro per arrivare al 25% che si vede risucchiare chi vince 10milioni di euro.
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Se invece la vincita arriva da piattaforme prive di permessi, non essendo prevista alcuna tassazione alla fonte, è necessario inserire le somme vinte nella dichiarazione dei redditi, più precisamente alla voce “redditi diversi”. Ma è giusto sapere che questo equivale a presentarsi in caserma per autodenunciarsi: giocare su piattaforme non legali porta a noie di tutt’altra natura con la giustizia, valutabili in multe da 516 euro e fino a tre mesi di reclusione.
Casinò Fisici e Lotterie Estere
Impossibile non citare i casinò fisici, quelli che in Italia sono presenti soltanto a Saint-Vincent, Sanremo, Venezia e Campione d’Italia, per cui la regola non cambia: a patto che la struttura sia autorizzata dall’AAMS, neanche le vincite ai tavoli di roulette, slot machine, poker e blackjack vanno dichiarate, perché dovendo rispettare i limiti del contante, scatta in fretta l’obbligo della struttura di bonificare la somma direttamente sul c/c del giocatore, o utilizzare forme di pagamento digitali tracciabili che non sicuramente sfuggono all’occhio attento (e famelico) del Fisco.
Ultimo caso possibile: quello di aver acquistato un tagliando della lotteria o dell’equivalente di un gratta e vinci in un Paese extra UE, che esenta dall’obbligo di dichiarare le somme vinte.
Come Gestire le Vincite e gli Accertamenti Fiscali
Per trovarsi nella situazione di dover giustificare nei confronti del Fisco una vincita, non è strettamente necessario essere un giocatore incallito. È sufficiente acquistare un Gratta e Vinci o puntare su un’unica schedina del Lotto. A questo punto la domanda diventa obbligatoria: come si deve comportare il diretto interessato? Come deve essere gestita la vincita al gioco?
È necessario inserire direttamente nella dichiarazione dei redditi gli importi che sono stati vinti? I giocatori devono mettere in conto la cosiddetta tassa della fortuna, ossia quella parte della vincita che l’Agenzia delle Entrate reclama per sé. Ovviamente la parte più delicata, in questo caso, è la gestione delle eventuali vincite al gioco nella dichiarazione dei redditi.
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È necessario, però, conservare la documentazione relativa all’operazione, in modo da giustificare - a fronte di un controllo dell’Agenzia delle Entrate - la provenienza di queste somme.
Resta un ultimo, possibile fastidio: versare sul proprio conto somme ingenti, è forse uno dei modi migliori per accendere i radar del Fisco, che in genere ama vederci chiaro attraverso accertamenti in cui secondo una sentenza della Cassazione si è obbligati a fornire precise “prove analitiche”. Per cui, la regola ferrea è di conservare le ricevute delle vincite di qualsiasi tipo di gioco, fisico oppure online.
Gratta e Vinci: Popolarità, Tassazione e Modalità di Gioco
Ogni giorno in Italia vengono venduti circa 5 milioni di Gratta e Vinci tra bar, tabaccai, edicole e autogrill, senza considerare quelli online. I biglietti vanno da 1 a 20 euro, hanno nomi sgargianti e fantasiosi (da Monetine fortunate a Miliardario Maxi) e prevedono una vincita massima dai 10.000 (con un biglietto da 1 euro) ai 5.000.000 euro con un ticket da 20.
Dal 1° marzo 2020, il prelievo applicato alle vincite superiori a 500 euro è del 20%. Al di sotto dei 500 euro, le vincite sono esentate dalla tassa. Questa detrazione si pratica esclusivamente alla parte eccedente la somma di 500 euro.
Un esempio: con un Gratta e Vinci da 1 euro si vincono 10.000 euro. Il prelievo del 20% sarà applicato a 9.500 euro per una somma complessiva di 1.900 euro che andranno a finire nelle casse del Fisco. La vincita di 10.000 euro al netto delle tasse è quindi di 8.100 euro.
Quando a Mentana, in provincia di Roma, un fortunato giocatore ha vinto 2.000.000 euro con un semplice Gratta e Vinci, ha sorriso anche l’erario che da quel trionfo ha intascato la bellezza di 390.000 euro.
La tassazione sulle vincite è cresciuta nel corso del tempo e si è adeguata alle somme sempre più alte messe in palio tramite l’Agenzia Dogane e Monopoli. Alla fine degli anni Sessanta, con ancora pochissimi biglietti circolanti, la tassazione prevista era dell’1%, come stabilito dalla Legge n. 699 del 6 agosto 1967.
Nel 2017 questa normativa è stata sostituita dal Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito nella Legge n. 96 del 21 giugno 2017. Dal 1° ottobre di quell’anno, la tassazione è passata dal 6 al 12% sulla parte eccedente l’importo di 500 euro del premio.
L’aumento della tassazione sulle vincite dal 12 al 20% introdotta nel 2020 è diventata da record: l’imposizione fiscale dell’Italia è una delle più alte d’Europa.
Gratta e Vinci Online e SuperEnalotto
È possibile giocare al Gratta e Vinci sul web aprendo un conto gioco presso uno dei siti dei rivenditori autorizzati e comprando i biglietti in formato digitale. Questa distinzione fra la giocata fisica e quella digitale vale anche per il SuperEnalotto.
Come per il Gratta e Vinci, il SuperEnalotto tassa del 20% tutte le vincite classiche superiori a 500 euro e del 10% tutte quelle online, sempre superiori ai 500 euro.
Modalità di Gioco al Gratta e Vinci
Il Gratta e Vinci è un gioco dello Stato gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si tratta di un gioco divertente e semplice adatto a chiunque, ovviamente accessibile soltanto alle persone maggiorenni in quanto il gioco è vietato ai minori d’età.
Il funzionamento del gioco è piuttosto intuitivo e facile, infatti basta acquistare un biglietto del Gratta e Vinci, raschiare la vernice e controllare se il tagliando contiene una vincita in denaro. Ogni tipo di Gratta e Vinci prevede un regolamento specifico, con diversi premi in palio a seconda del valore del tagliando e un determinato sistema di gioco.
Oggi il gioco pubblico si è evoluto, infatti oltre ai classici biglietti cartacei da grattare sono disponibili anche i Gratta e Vinci online. Il gioco rimane lo stesso, tuttavia si svolge in modo digitale utilizzando il mouse per rimuovere la patina che nasconde l’area di gioco.
I biglietti cartacei del Gratta e Vinci si possono comprare presso tutti i rivenditori autorizzati, in particolare bar, ricevitorie, autogrill autostradali, edicole, tabaccherie e qualsiasi rivenditore che espone il marchio Gratta e Vinci nel punto vendita.
Una volta aperto un conto di gioco è possibile comprare Gratta e Vinci online dalla piattaforma web del concessionario, oppure dall’app di gambling mobile messa a disposizione dall’operatore. In alternativa è possibile giocare al Gratta e Vinci attraverso l’app My Lotteries, l’applicazione ufficiale dei giochi di Stato con la quale è possibile acquistare anche i biglietti online di Lotteria Italia.
Digitali o cartacei, i tipi di Gratta e Vinci disponibili sono tantissimi, ognuno dei quali prevede un costo d’acquisto del tagliando diverso, un regolamento di gioco specifico e delle vincite in denaro differenti a seconda del montepremi.
I Gratta e Vinci online prevedono vincite fino a 2 milioni di euro, con diversi meccanismi di gioco per ogni tipologia. I giochi della linea Plus offrono nuove funzionalità per provare a vincere premi addizionali, mentre quelli della gamma Multi Flexy prevedono funzioni speciali e personalizzabili come simboli particolari, moltiplicatori, bonus e vincite istantanee. I Gratta e Vinci della categoria Superfun richiamano delle ricorrenti speciali, come il Natale o Halloween, oppure ambientazioni sportive o di fantasia, con la modalità di gioco bonus come opzione aggiuntiva.
Per vincere al Gratta e Vinci bisogna innanzitutto acquistare il biglietto cartaceo, oppure aprire un conto di gioco online per la versione telematica. Il funzionamento di base prevede di grattare la vernice che nasconde simboli e premi, nella speranza di trovare le combinazioni giuste che permettono di ottenere le vincite in palio.
Tra i Gratta e Vinci più popolari c’è ad esempio il 7 e Mezzo, nel quale bisogna scoprire le proprie carte e vedere se possono battere quelle del banco, senza superare un punteggio di 7 e mezzo. Un Gratta e Vinci piuttosto gettonato rimane anche il Portafortuna, con il quale bisogna scoprire i propri numeri e verificare se sono presenti dei numeri vincenti, con la possibilità di trovare anche dei moltiplicatori che incrementano l’eventuale vincita.
Per verificare se si possiede un Gratta e Vinci vincente bisogna grattare la superficie e controllare le combinazioni di numeri e simboli, verificando in base al regolamento se il tagliando dà diritto a incassare un premio in denaro.
Riscossione delle Vincite al Gratta e Vinci
Le vincite al Gratta e Vinci possono essere riscosse in vari modi a seconda dell’importo. Ad ogni modo, il giocatore in possesso di un biglietto vincente ha 45 giorni di tempo per notificare la vincita e richiedere il pagamento, a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
- Riscossione premi da 500 a 10.000 euro: anche in questo caso il Gratta e Vinci può essere riscosso presso le ricevitorie autorizzate, previa registrazione del biglietto vincente e scelta della modalità di pagamento. Si può optare per un assegno circolare da incassare presso le filiali di Intesa Sanpaolo, un bonifico bancario o postale.
- Riscossione premi oltre 10.000 euro: questi Gratta e Vinci possono esser riscossi solo presso l’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali Srl, situato a Roma in viale Campo Boario 56/D, altrimenti prenotando l’incasso della vincita presso una delle filiali di Intesa Sanpaolo.
- Riscossione premi Gratta e Vinci online: chi ottiene una vincita al Gratta e Vinci online, se l’importo è inferiore o pari a 10.000 euro può ricevere l’accredito del premio sul proprio conto di gioco.
Come previsto dalla Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, a partire dal primo marzo 2020 le vincite superiori a 500 euro sono tassate con un prelievo fiscale del 20%, aliquota applicata soltanto all’importo eccedente i 500 euro.
Gratta e Vinci "Turista per Sempre" e Altri Premi Speciali
Come molti ricorderanno i primi Gratta e Vinci, la popolarissima forma di lotteria a estrazione istantanea, sono usciti per la prima volta nel 1994 e hanno festeggiato il loro trentesimo compleanno il 21 febbraio 2024. Peraltro, i Gratta e Vinci attivi sono particolarmente numerosi e, per comodità espositiva, vengono suddivisi in “famiglie”.
In base al tipo di Gratta e Vinci da 5€ che si decide di acquistare possono esserci differenze sul premio massimo che è possibile ottenere. Molte di queste lotterie a estrazione istantanea offrono vincite massime pari a 500€, per alcune proposte il premio più alto è 100.000€, mentre in altri casi si può ottenere una vincita di 500.000€, tutte cifre sicuramente ragguardevoli.
Si deve poi sottolineare la presenza di un premio sui generis, quello del Gratta e Vinci New Turista per Sempre che mette in palio un’interessante rendita mensile di 6.000€ per 20 anni oltre a una vincita iniziale e a un bonus finale.
Nei tagliandi dei Gratta e Vinci vengono riportate in bella evidenza le vincite massime ottenibili. Ma i premi che vengono esposti sul biglietto non corrispondono tutti alla vera cifra che si metterà in tasca l’ipotetico vincitore.
Meritano un discorso a parte i due Gratta e Vinci che prevedono come premio massimo una sorta di vitalizio. Il primo prevede un premio totale di 315.796 euro, mentre il secondo di 1.936.849.
Per quanto riguarda il tagliando ‘New Turista x 10 anni‘ la cifra mensile che effettivamente si intascherà sarà di 1.700 euro, mentre per il ‘New Turista x Sempre‘ l’importo mensile sarà di 4.900 euro.
Tabella riassuntiva delle tasse sulle vincite
Gioco | Franchigia | Aliquota |
---|---|---|
Gratta e Vinci | 500€ | 20% (sulla parte eccedente i 500€) |
Lotto | 500€ | 8% (sulla parte eccedente i 500€) |
SuperEnalotto | 500€ | 20% (sulla parte eccedente i 500€) |
Casinò Online (con licenza) | 500€ | 15% - 25% (a seconda dell'importo vinto) |
10eLotto | N/A | 11% |
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