Turisti per caso in Groenlandia: itinerari consigliati
Siamo appassionati di paesaggi nordici e, dopo aver visitato Islanda, Alaska e parte della Norvegia, abbiamo preso in considerazione la Groenlandia, che ci ha impressionato ed emozionato in modo molto diverso dagli altri paesi del Nord. Sia io che mio marito Francesco l’avevamo sorvolata parecchie volte andando negli Stati Uniti e avevamo intravisto, attraverso le nubi, scorci di panorami mozzafiato.
Abbiamo quindi deciso di andare a vedere da vicino queste immense distese di ghiaccio e i nostri figli (Giovanni, 17 anni e Sofia, 11 anni) hanno aderito entusiasti alla proposta. Per la Groenlandia ci sono molti viaggi organizzati e crociere, ma noi abbiamo preferito organizzare tutto per conto nostro, come negli altri nostri viaggi: è stato quasi possibile e facile ovunque e alla fine siamo stati veramente soddisfatti.
Informazioni generali per un viaggio in Groenlandia
Il viaggio in Groenlandia è piuttosto caro perché lo sono tutte le strutture relative al turismo. Anche per questo motivo abbiamo scelto di dormire negli ostelli e nelle fattorie, dove è anche possibile cucinarsi i pasti con un notevole risparmio e con la possibilità di incontrare altri turisti con cui scambiare chiacchere, consigli e suggerimenti.
Un’altra possibilità a cui avevamo pensato, e che alla fine abbiamo scartato, è la tenda. Per arrivare in Groenlandia ci sono due possibilità: via Rekiavik o via Copenhagen. Le linee aeree groenlandesi (www.airgreenland.com) sono ottime, molto efficienti, con una flotta nuova che comprende anche gli elicotteri (quindi, per alcune tratte interne, si può fare il viaggio in elicottero prenotandolo come volo di linea, ad un costo molto più abbordabile rispetto alle gita proposte dalle agenzie locali).
Le prenotazioni si possono fare tutte tramite il loro sito. C’è anche la possibilità di voli low cost dall’Europa tramite la Air-iceland (www.airiceland.is). Noi abbiamo fatto le prenotazioni un po’ tardi (giugno per il viaggio in Agosto) e quindi purtroppo non abbiamo trovato più posto con i low cost.
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In Groenlandia in Agosto il sole tramonta verso le 23.30-24 e dunque le giornate sono lunghissime. I supermarket sono numerosi (ogni piccolo centro abitato ne ha uno almeno) e fornitissimi. Si trovano senza problema pasta, riso (persino l’olio d’oliva), carne, frutta e verdura. Ovviamente pesce di ogni tipo. La spesa e la cucina fai da te non sono un problema.
Gli inuit sono una popolazione gentile ma piuttosto riservata. Le strutture e organizzazioni turistiche sono comunque quasi sempre gestite da danesi e non da locali. Sono gli inuit a guidare quasi tutte le imbarcazioni, infatti credo che siano gli unici con una esperienza tale da potersi orientare con sicurezza tra gli iceberg soprattutto per le loro parti sommerse.
Temperatura e clima
Noi siamo stati fortunatissimi dato che abbiamo avuto tre settimane di sole spendente. Ogni tanto il cielo si copriva di nuvoloni ma non c’è mai stata pioggia o brutto stabile. Abbiamo solo avuto due giornate di vento forte che ci hanno costretto ad annullare una gita, ma che hanno reso i colori ancora più accesi.
E’ fondamentale, se si intende fare passeggiate a piedi, dotarsi di spray anti zanzare (possibilmente il repellente totale) e di retina per viso, da mettere sopra o sotto il cappello. Per il viso il repellente non basta perché le zanzare mirano agli occhi. Le retine si trovano a poche corone in qualsiasi supermarket un po’ grosso. Noi le abbiamo comperate a Ilulissat.
Itinerario di viaggio: le nostre scelte
La Groenlandia è molto grande e dunque abbiamo fatto delle scelte (sperando di ritornare a visitare quello che non abbiamo visto…):
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- Abbiamo deciso di dedicare un giorno a Kangerlussuaq per la gita alla calotta polare.
- Poi circa una settimana a Ilulissat e Disko bay.
- Poi siamo discesi lungo la costa occidentale con il postale di linea Sarfk Ittuk, tre notti di navigazione, fino alla regione dei fiordi a sud (Narsaq).
- Infine una settimana circa di trekking nella regione sud.
Trekking nella regione sud
Per quanto riguarda il trekking nella parte a sud, ci sono alcuni sentieri segnati, ma molto pochi. E’ comunque molto agevole camminare anche sui prati e sulle alture, ma è meglio avere uno strumento per orientarsi (bussola, Gps). Attenzione che a Nord la bussola segna il nord magnetico che differisce non di poco da quello geografico. Comunque si trovano facilmente le mappe della zona, anche nei supermarket dei centri più grossi.
Dettagli del viaggio
Lunedì 8 agosto: Da Milano a Copenhagen
Volo Sas Milano-Copenhagen delle 6.30 da Linate. Arrivo a Copenhagen alle 8.30 puntuale. Hotel Park Inn Hotel (della catena Radisson) vicino all’aeroporto (10 minuti di taxi) e vicinissimo alla fermata della metropolitana per il centro. L’abbiamo prenotato via Internet e siamo stati fortunati perché aveva la camera molto scontata in quanto parte dell’hotel era in ristrutturazione. Durante la giornata visita della città e dei luoghi più rinomati, con giro sul battello. Cena in albergo.
Martedì 9 agosto: Da Copenhagen a Kangerlussuaq
Volo Airgreenland Copenhagen-Kangerlussuaq delle ore 9. Durata 4 ore e 30. A Kangerlussuaq avevamo prenotato due notti nell’ostello Old-Camp (wogac.com/accommodation/old-camp), gestito dalla Wog (www.worldofgreenland.com). L’ostello è spartano, ma ha tutte le comodità.
Il paese di Kangerlussuaq è tremendamente desolato (ex base militare americana in cui gli edifici sono praticamente tutti containers sorti attorno all’aeroporto) ma ha il pregio di essere la località da cui è più comodo raggiungere la calotta polare (in un’ora e mezzo di pulman). Il gestore dell’ostello ci aspettava all’aeroporto e ci ha portati all’ostello. Qui (grazie al fuso orario erano le 10 del mattino) abbiamo prenotato la gita alla calotta polare per il pomeriggio.
Gita assolutamente consigliata: è stato il primo approccio con i paesaggi groenlandesi (ghiacciai immensi e spettacolari, veri e propri tsunami di ghiaccio, la calotta polare che fa da sfondo a qualsiasi orizzonte, un silenzio che non avevo mai sentito, direi quasi totale). Dopo un’ora e mezzo di viaggio abbiamo fatto una passeggiata di una mezz’ora sulla calotta e siamo rientrati, con pausa caffè lungo le sponde di un torrente. Ventoso ma suggestivo. Cena con pastasciutta fai da te in ostello.
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Mercoledì 10 agosto: Da Kangerlussuaq a Ilulissat
La mattina passeggiata di tre ore circa sulla montagna sopra l’aeroporto per vedere il fiordo di Kangerlussuaq dall’alto. Alle 15 volo per Illilusat della Airgreenland (sempre prenotato sul loro sito), durata un’ora e mezza. E’ stato un’ora e mezza di pura meraviglia…. L’aereo era quasi vuoto e questo ci ha consentito di spostarci continuamente da destra a sinistra per poter vedere gli scorci di panorama più belli: laghi, montagne, ghiacciai e, sullo sfondo, sempre la maestosa calotta.
Ilulissat, con tutta l’area della Disko Bay, è indicato dal National Geografic come uno dei posti più belli da visitare e tutta la zona lungo il fiordo è patrimonio dell’Unesco. Dall’aereo la vista del paesino (per loro quasi una cittadina) è molto particolare. E’ costituito da casette di legno tutte colorate, con le tubature esterne a causa del permafrost (che non consente di interrare nulla) e ha un porto molto caratteristico soprattutto per il fatto che è pieno di iceberg in continuo movimento. Era la prima volta che vedevamo iceberg così grandi e numerosi. Non si smetterebbe mai di guardarli. Sono vere e proprie sculture di ghiaccio.
L’atmosfera dell’ostello è impagabile. Abbiamo conosciuto personaggi molto interessanti (due signorine australiane di 75 anni che giravano i paesi nordici a piedi, qualche camminatore solitario, una coppia di italiani che ci hanno dato utilissime informazioni sulla parte sud che avevano già visitato….) e il clima per esempio a cena era sempre allegro e molto socievole.
Giovedì 11 agosto - Sabato 13 agosto: Esplorando Ilulissat e Disko Bay
La sera di mercoledì, dopo esserci sistemati in ostello siamo subito andati all’ufficio della Wog a prenotare le gite della settimana. Non le avevamo prenotate dall’Italia perché, essendo gite piuttosto costose, volevamo prima vedere sia le condizioni del tempo che del mare. Infatti alcune gite erano già complete.
Comunque alla fine abbiamo fatto:
- Giovedì camminata per conto nostro lungo il Semermiut, che offre uno spettacolo continuo lungo il fiordo con i suoi iceberg (non serve assolutamente la guida perché è tutto molto ben segnalato e i sentieri sono tranquillissimi).
- La sera di giovedì Francesco e Giovanni hanno fatto la crociera di mezzanotte per vedere gli iceberg al tramonto (che era previsto alle 23.30).
- Il venerdì gita in barca al ghiacciaio Eqi (circa due ore di barca veloce) con lo slalom tra gli iceberg. L’Eqi è soprannominato anche la nursery degli iceberg perché il suo fronte maestoso ne produce in continuazione.
- Sabato altra esperienza unica: il safari (fotografico) alle balene.
Domenica 14 agosto- Mercoledì 17 agosto: Navigazione con il Sarfk Ittuk
Alle 16 di domenica avevamo l’imbarco sulla nave Sarfak Ittuk (il loro postale), per percorrere la costa occidentale fino alla regione a sud. La mattina abbiamo fatto un’ultima passeggiata di tre ore lungo il fiordo, nella parte che il primo giorno non eravamo riusciti a vedere e, dopo un ultimo pranzetto in ostello, abbiamo preso gli zaini e siamo andati al porto a piedi. La nave è il postale che gli inuit utilizzano invece dell’aereo per spostarsi lungo i paesi della costa occidentale. Abbiamo prenotato una cabina a quattro letti con bagno.
La nostra tratta è stata da Ilulissat a Narsaq dove siamo arrivati Mercoledì 17 agosto alle 20. Il viaggio in nave è stato bello, soprattutto nella prima parte del tragitto. La nave è molto comoda, un po’ affollata fino all’arrivo alla capitale ma poi quasi vuota. Pochissimi stranieri (con cui abbiamo fatto velocemente amicizia) e moltissimi inuit. L’unico aspetto deludente è stata la nebbia che abbiamo sempre trovato lungo costa.
Giovedì 18 agosto: Narsaq e dintorni
La sera di mercoledì 17 siamo sbarcati dalla nave a Narsaq, nella penisola sud della Groenlandia e abbiamo alloggiato alla GuestHouse Niviarsiaq. L’organizzazione di questa ultima parte di viaggio, con trekking e spostamenti in barca l’abbiamo effettuata con l’appoggio di una agenzia locale, gestita da Jacky Simoud e dai suoi collaboratori. Infatti in questa regione non esiste un servizio di traghetti con orari fissi e possibilità di prenotazione anticipata. Comunque la Blueice di Jacky Simoud si è rivelata un’ottima soluzione: affidabili e con costi assolutamente ragionevoli.
Per la giornata di giovedì 18 agosto avevamo prenotato una gita al ghiacciaio di fronte a Narsaq, con un altro gruppo che prevedeva un trasbordo in Zodiac, la salita sul ghiacciaio e la visita di alcune caverne di ghiaccio. Avrebbe dovuto essere una gita bellissima, ma il vento ci ha costretto ad annullarla. Abbiamo comunque occupato la giornata salendo a piedi sulla montagna alle spalle di Narsaq da cui abbiamo goduto di uno splendido paesaggio sui fiordi.
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