Kos: Cosa Vedere Nell'Isola Greca
Kos è un'isola abbastanza piccola con un'unica strada statale (Eparchiaki Odos Kos-Kefalo) che la percorre da un capo all'altro per circa 50 km collegando i due principali centri di Kos e Kefalos. Per tale motivo, in 7/10 giorni si può visitare quasi tutto scegliendo una posizione di base adeguata.
Sistemazione e Noleggio Auto
Abbiamo optato per la zona di Tigaki, più vicina a Kos, scegliendo un albergo un po' decentrato ma direttamente sul mare per avere una base sicura di relax dopo le escursioni giornaliere, dotato anche di piscina (Hotel Irina Beach). Abbiamo noleggiato un'auto all'aeroporto, ci raccomandano di consegnarla pulita dentro e fuori, dicono che è una loro politica!! Accettiamo perché il prezzo è abbastanza vantaggioso.
Diario di Viaggio
1° Giorno: Relax a Tigaki
In hotel, dopo aver smaltito il viaggio con abbondante relax tra mare e piscina, ci siamo recati in centro per rifornirci di acqua e qualche frutta (che si trova anche da venditori di strada). La sera abbiamo cenato in hotel, giusto per orientarci e siamo rimasti soddisfatti anche del prezzo. Da notare che in hotel si usa pagare tutto al momento così non ci sono sorprese alla fine!
2° Giorno: Tigaki e Taverna Ampeli
Anche oggi mare e piscina nell'albergo godendosi appieno vista la giornata abbastanza priva di vento e mare calmo. La sera siamo andati a poca distanza da noi alla Taverna Ampeli, posizionata in un vigneto che merita assolutamente una visita. Cucina tipica con assaggio di antipasti molto buoni e in chiusura dolce Portokalopita con gelato alla vaniglia. Passeggiata per il centro con sosta simpatica alla Tigaki Fountain Show con giochi d'acqua a tempo di musica.
3° Giorno: Kardamena e Kos Town
Kardamena sulla costa sud, bellissima spiaggia di ciottoli e sassi con tamerici che fanno ombra se non hai l'ombrellone, mare fantastico, calmo e limpido, necessarie le scarpette. Nella zona commerciale negozietti, supermarket e cafe'-bar (qualcuno serve un buon "espresso"). Nel pomeriggio ci spostiamo a Kos Town, immancabile una sosta all'Odeon Romano ben tenuto e con ingresso gratuito. Poi un giro al porto con le diverse navi camuffate da vecchi velieri per le escursioni alle isole. Puntata al "platano di Ippocrate" albero secolare sostenuto ormai da un'impalcatura. Kos è una bella cittadina con molti locali e negozi, poco lontano anche belle spiagge e una interessante zona residenziale. Per noi però troppo turistica e affollata. Ceniamo in un locale sulla spiaggia, bello il contesto ma il cibo non ci ha per niente entusiasmato (50 euro in 2 è una cifra rilevante per lo standard dell'isola).
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4° Giorno: Mastikari ed Embros Thermas
Mastikari, simpatico porticciolo e centro tipicamente greco, abbiamo sete e quando ci avviciniamo ad un locale sulla spiaggia una simpatica ragazzina ci propone due bibite alla frutta da consumare sotto un ombrellone con due lettini, tavolino e sedia per 10 euro (per tutto il tempo che si vuole). Incredibile rispetto ai prezzi dell'Italia! Nel pomeriggio puntata a Embros Thermas, ci si arriva in auto per una strada asfaltata ma senza parapetto, poi meglio lasciare l'auto e si prosegue su una discesa su sterrato a piedi arrivando a questa piccola baia dove l'acqua calda che esce dal sottosuolo si mescola al mare e si può scegliere a piacere la temperatura che più piace. Come ad Ischia ma più selvaggio, in compagnia di caprette padrone del posto. Bella esperienza.
5° Giorno: Marmari e Zia
Marmari vicinissima alla nostra base è una spiaggia particolarmente ventosa adatta a surf e kite wind. Stessa formula dell'ombrellone con omaggio un bicchiere con grappolo d'uva. Il vento è particolarmente forte e i lidi sono attrezzati con paratie antivento. Di sera saliamo sulle colline prima a Pili, paesino in cui la solo attrazione è una fontana con 6 cannelle, poi niente solo anziani sonnecchianti. Da lì ci trasferiamo a Zia piena di turisti arrivati per ammirare il tramonto, a stento troviamo un parcheggio e dopo il calar del sole entriamo alla Taverna Oromedon con una bellissima terrazza (da prenotare). La cena è ottima, di buona qualità, prezzo e vino molto buoni.
6° Giorno: Gita alle 3 Isole
Gita alle 3 isole vicine, con 35 euro a testa ci siamo prenotati un'escursione in mare con pranzo a bordo. Molto turistica ma ne vale certamente la pena, con una nave camuffata da veliero pirata abbiamo fatto un bagno in acque cristalline e soprattutto una sosta a Pserimos che registra 30 residenti e dove sarebbe interessante passarci una notte. Cena da Ampeli.
7° Giorno: Kefalos e Agios Stefanos
Stamattina in direzione di Kefalos, l'altra grande città dell'isola; ammiriamo il panorama dall'alto del celebrato Paradise Beach ma per la spiaggia ci dirigiamo più avanti verso la spiaggia di Agios Stefanos per dirigerci alla Taverna Katerina, su una spiaggetta prospiciente che riusciamo a trovare grazie ad un signore particolarmente gentile che ci fa da guida con un vecchio scooter. La spiaggia è il mare sono fantastici (una icona di Kos). Tutta l'insenatura è divisa dai resti di un tempio greco-romano e di fronte un isoletta con la chiesa di Santo Stefano raggiungibile anche con pedalò.
Alla Taverna Katerina abbiamo mangiato pesce buonissimo accompagnato da buon vino e un espresso molto italiano. Prima di lasciare facciamo un giro a Kamari Beach e poi al centro di Kefalos dove abbiamo la fortuna di assistere ad un battesimo con rito cristiano-ortodosso; i familiari partecipanti non esitarono a farci assistere.
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Dall'8° al 10° Giorno: Relax a Tigaki
Ultimi due giorni relax in hotel e ottime cene da "Brusko" in centro a Tigaki, cucina tipica greca con prodotti di ottima qualità, buon servizio, accoglienza e prezzo eccezionale. Prima della partenza, sulla strada per l'aeroporto una sosta al mulino a vento di Antimakia, perfettamente funzionante tenuto in essere dalla famiglia che lo ha ereditato.
Kos Town: Capoluogo dell'Isola
Kos Town, capoluogo omonimo dell'isola, è il naturale punto di partenza per andare alla scoperta del territorio. Qui, alle pendici del monte Dikeos, vive più della metà della popolazione residente (ca. 19.000 abitanti). Il porto è lo snodo principale per l'economia locale sia dal punto di vista turistico che commerciale. Traghetti, aliscafi e catamarani attraccano sotto la fortezza medievale, costruita, come a Rodi, dai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni.
Da vedere Platáni, il quartiere dove vive la minoranza greca musulmana, e Lambì, il quartiere turisticamente più avanzato del comune. Kos Town architettonicamente deve molto al trentennio italiano (dal 1912 al 1943). Il 23 aprile 1933 un terremoto sconvolse Kos provocando centinaia di vittime e radendo al suolo gran parte della città. La sciagurata circostanza ebbe però un risvolto positivo: rimuovendo le macerie, infatti, spuntarono numerose tracce dell'antichità fino a quel momento coperte dall'abitato moderno.
Casa Romana
Tra queste, una villa patrizia del III secolo d. C., testimonianza preziosa del lusso in cui viveva l'aristocrazia romana di stanza sull'isola. I lavori di scavo furono condotti dagli italiani che al tempo governavano Kos. Il rinvenimento di una Casa Romana rappresentò una formidabile occasione per il fascismo: ricostruendo l'edificio, infatti, il regime di Mussolini non esitò ad attualizzare i fasti dell'Impero Romano, a cui del resto ci si rifaceva sin dall'inizio dell'esperienza coloniale. Da questo si capisce perché la ristrutturazione non fu solo conservativa, e anzi in alcune parti prevalse il messaggio ideologico sulla verità storica.
Castello dei Cavalieri
La fortezza a est del porto turistico di Mandraki è una delle principali attrazioni di Kos. La sua edificazione è antecedente ai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni anche se, indubbiamente, furono questi ultimi a fortificare l'edificio. Proprio come a Rodi, si trattava di proteggere i cristiani in rotta verso Gerusalemme garantendo loro un ricovero adeguato in caso di sosta. La costruzione del Castello avvenne in diversi momenti: sul finire del XV secolo, dopo un violento attacco da parte dei turchi, fu infatti necessario estendere la cinta muraria, scavando anche un fossato tra il castello e la città.
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Dopo circa 400 anni di incuria, furono proprio gli italiani a ristrutturare il castello di Kos, provvedendo, in qualche caso, anche a cambiare lo stato dei luoghi. Per esempio, il fossato venne riempito e decorato con numerosi palmizi entrati presto a far parte del paesaggio circostante. Il giro del Castello dei Cavalieri porta via un'ora circa.
Odeon Romano
Se la scoperta di molti resti antichi di Kos fu indirettamente favorita dal terremoto del 1933 quella del Teatro Romano, invece, risale a qualche anno prima (1929) ed è merito dell'archeologo italiano Luciano Lorenzi. Approssimativamente costruito nel I o II secolo d. C., l'Odeon veniva utilizzato sia per spettacoli teatrali che per competizioni musicali e di poesia. Il pubblico trovava posto nei due settori (superiore e inferiore) delle gradinate.
All'epoca degli scavi, sotto la gradinata inferiore vennero alla luce gallerie disseminate di statue e diversi locali adibiti a laboratori e negozi. Insomma, per quanto piccolo (max. 750 spettatori), l'Odeon di Kos era assolutamente all'avanguardia per gli standard dell'epoca, a ulteriore conferma dell'agiatezza dei coloni romani di stanza sull'isola.
Platani
Il villaggio di Platáni si trova a circa 3 chilometri da Kos. Qui vive una piccola enclave turco-musulmana con tanto di moschea e cimitero a sé stanti. Va detto che prima del 1974, anno in cui esplose la questione cipriota, i residenti erano molti di più rispetto ad oggi. A Platáni un tempo viveva anche una piccola comunità ebraica. L'occupazione nazista dell'isola nel 1943 ne decretò la tragica estinzione. Anche qui, a memoria della permanenza ebraica resta un cimitero (non aperto al pubblico).
Asklepieion
Asklepieion è Il principale sito archeologico di Kos. Durante questo lungo arco temporale l'isola consolidò la sua posizione economica nell'Egeo e anche i precetti medici di Ippocrate, così come il culto di Asclepio (Esculapio, secondo i romani), trovarono un'eco sempre più vasta nel Mediterraneo. La maggiore popolarità dell'isola, di Ippocrate e del dio della medicina (Asclepio) suggerirono l'ampliamento del sito con la costruzione di porticati, templi, colonnati e altari su più livelli, collegati tra loro da scale.
In epoca medievale molta parte del materiale utilizzato per la costruzione del tempio venne impiegato per consolidare le fortezze in giro per l'isola. Soprattutto, per la fortezza dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni che domina il porto. Il risultato di questa spoliazione è che il percorso tra i resti del Tempio di Asklepieion è soprattutto immaginifico, influenzato dal fascino senza tempo emanato dal luogo.
Embros Thermas
A Kos, volendo, si può fare il bagno anche in inverno. A circa 9 chilometri dal capoluogo, infatti, c'è il parco termale naturale di Embros. Basta leggere le recensioni che si trovano in rete per comprendere di che luogo meraviglioso si tratti. Una sorgente d'acqua calda termale fa il suo ingresso in mare dalla falesia alle spalle della spiaggia. Il mescolamento tra la vena d'acqua calda e il mare crea una temperatura adatta per la balneoterapia.
Pýli
Chi vuol conoscere la parte meno turistica, e perciò più autentica, di Kos non può fare a meno di visitare Pýli. Il paese, poco più di 2000 abitanti, si trova nell'entroterra dell'isola e anticamente ne fu anche capoluogo. Il motivo è facilmente intuibile: la sua posizione riparata, lontana dai pericoli della costa, rendeva il borgo una meta ideale per vivere in tranquillità e, al limite, organizzare con più efficacia la difesa contro eventuali incursioni piratesche.
Da vedere, inoltre, le rovine di Pýli Vecchia (Paléa Pýli), borgo medievale abitato fin quasi alla metà del XIX secolo e poi abbandonato a seguito di un'epidemia di colera. Sempre a Pýli, infine, c'è un altro reperto archeologico di grande interesse. Stiamo parlando della tomba di Charmylyos, antico re di Kos e progenitore della stirpe dell'isola.
Kefalos
Dopo Pýli è la volta di Kefalos, paese che trae il suo nome dalla penisola che disegna il versante sud-occidentale di Kos. Il borgo, poco più di 1000 abitanti sulla baia di Kamari, è un luogo di villeggiatura votato esclusivamente al mare e alle escursioni che è possibile fare tutt'attorno. Chi desidera una vacanza più movimentata può far tappa a Kardamena, distante appena 8 chilometri (località frequentata soprattutto da inglesi), o in alternativa a Kos Town che di chilometri, però, ne dista 40.
Tra le diverse cose da vedere, menzione speciale per la Basilica di Agios Stefanos e il Monastero di Agios Ioánnis Pródromos. La prima è un'antica basilica paelocristiana e si trova sulla spiaggia della piana di Kambos, di fronte la piccola isola di Kastri dove, a sua volta, c'è una chiesina intitolata a San Nicola. Il monastero, invece, si trova in posizione abbastanza isolata (come conviene a un luogo di eremitaggio) a circa 7 chilometri da Kefalos.
Spiagge di Kos
Finora ci siamo concentrati sull'archeologia e su specifiche località dell'isola. È venuto il momento di passare in rassegna le spiagge. Sono tante, una diversa dall'altra e, aspetto più importante di tutti, il mare è quasi ovunque di altissimo livello.
- Lambì e Psalidì: Attorno Kos Town, capoluogo omonimo dell'isola, si trovano le spiagge di Lambì (ca. 4 km a N) e Psalidì (3 km a S). Sono entrambe molto popolari e caratterizzate dalla presenza di numerose strutture ricettive, oltre a bar, ristoranti, negozi ecc.
- Agios Fokas: A metà strada tra Psalidì e Embras Thermae troviamo invece la spiaggia di Agios Fokas, relativamente meno affollata rispetto alle due precedenti.
- Kardamena e Paradise Beach: Proseguendo verso sud incontriamo Kardamena e Paradise Beach. Queste spiagge, e ovviamente tutto l'indotto che gira attorno, stanno a Kos un po' come Rimini e Riccione alla Romagna. In altri termini, è il mix mare, divertimento e vita notturna a renderle famose anche se, va detto, la qualità dell'acqua è eccelsa.
- Limnionas: Risalendo la costa settentrionale, invece, incontriamo Limnionas. Si tratta di una spiaggia diversa rispetto a quelle fin qui descritte. Poco affollata, placida, è l'ideale per trascorrere una giornata di solo mare e relax.
- Mastichari, Marmari e Tigaki: Mare e relax garantiti anche a Mastichari, ex villaggio di pescatori famoso per l'ottimo livello della ristorazione. Dopo Mastichari è la volta di Marmari e Tigaki, entrambe al top quanto a baneabilità delle acque. Tigaki, in particolare, è assolutamente da non perdere. Lunga 10 km, è una spiaggia adatta davvero a tutti.
Escursioni Giornaliere
Kos offre l'opportunità di fare diverse escursioni di un giorno alla scoperta delle altre isole nei paraggi. In precedenza abbiamo citato Pserimos e Kalimnos, ma guai a dimenticare Nissiros. Sono in molti, infatti, a ritenere che quest'isoletta di poco più di 1000 abitanti a sud di Kos racchiuda la vera essenza della Grecia.
Consigli Pratici
Il pesce fresco nei ristoranti di Kos costa caro. In verità è una tendenza che riguarda tutta la Grecia, in special modo le isole di maggior richiamo turistico. E proprio l'affollamento suggerisce di fare attenzione anche alle cosidette "trappole per turisti".
Antimachia
Avevo letto su una guida locale che valeva la pena fermarsi in questo paesino per i mulini a vento e per il castello. Per il castello effettivamente è molto imponente. Si trova pochi km fuori dal paese, sulla destra andando in direzione Kos. Chiamato anche Fortezza di Antimachia, pare che sia stato costruito dai Cavalieri di San Giovanni, sulle fondamenta di un castello di epoca veneziana. In effetti è un'immensa costruzione, della quale purtroppo sono rimaste le mura, due chiesette e poco altro.
Siamo arrivati a Zia, il cui nome fa sorridere tutti gli italiani, quasi per caso, dopo aver percorso una strada stretta e tortuosa, in mezzo alla montagna. Troverete qualche bella chiesa, case diroccate sui toni del bianco, e ogni tanto una capra che sbuca. Subito fuori dal paese troverete pullman interi che scaricano orde di turisti all'ora del tramonto, perché il tour che viene venduto in tutta l'isola di Kos è la "serata" a Zia, ovvero la possibilità di trascorrere qualche ora fra acquisti sfrenati, aperitivo, cena con vista panoramica al calar del sole.
Costi di una Vacanza a Kos
Per mangiare e bere a pranzo o cena, circa venti euro a persona bastano per riempirsi la pancia. A Paradise beach il costo di due lettini e un ombrellone si aggira sugli otto euro per tutto il giorno. Per gli amanti del caffè, una tazzina si aggira invece sui due euro, ma a dispetto di altri paesi dove il caffè è acqua o fa schifo, qui è decisamente buono. Stesso prezzo per un litro di benzina.
Consigli Extra
Ricorda di non partire mai senza un’assicurazione di viaggio, che può essere fondamentale il caso di imprevisti di salute.
Tabella Riassuntiva: Spiagge di Kos
Spiaggia | Caratteristiche | Ideale per |
---|---|---|
Lambì | Strutture ricettive, bar, ristoranti | Giovani, famiglie |
Psalidì | Strutture ricettive, bar, ristoranti | Giovani, famiglie |
Agios Fokas | Meno affollata | Relax |
Kardamena | Divertimento, vita notturna | Giovani |
Paradise Beach | Divertimento, vita notturna | Giovani |
Limnionas | Tranquilla, poco affollata | Relax |
Mastichari | Ristorazione di qualità | Buongustai |
Marmari | Ventosa, adatta a surf e kite wind | Sportivi |
Tigaki | Lunga, adatta a tutti | Tutti |
Agios Stefanos | Acqua cristallina, resti di un tempio greco-romano | Amanti della storia e della natura |
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