Turisti per caso nel Lazio: cosa vedere oltre Roma
Oltre Roma, c'è un mondo da scoprire chiamato Lazio. La regione che incornicia e protegge la capitale è un palcoscenico di paesaggi naturali, borghi d'autore e specialità della tavola che è la migliore rappresentazione della Dolce Vita. Grazie alla presenza della Capitale, che funge da baricentro anche per i trasporti, è possibile con percorrenza di 1-2 ore al massimo raggiungere ogni punto del Lazio.
I tesori nascosti del Lazio
Il Lazio è una regione davvero spettacolare, che nasconde meraviglie ad ogni angolo. Tutte le strade portano a Roma: non è solo un detto, e forse non lo è mai stato. Dalla gita fuori porta dei Castelli Romani, passando per i grandi spazi coltivati della Tuscia e le bellissime colline della Ciociaria, questa regione offre gli ingredienti giusti per chi vuole concedersi una vacanza, breve o lunga che sia, all'insegna dell'italianità.
Un'oasi di pace: Castel Cellesi
Esistono - ancora - piccoli paradisi appartati. Bisogna saperli cercare. Bisogna saperli trovare. Per esempio, nella Tuscia laziale. Per esempio, Castel Cellesi. Oscurato dalla fama della vicina Civita di Bagnoregio, dato che appartiene peraltro allo stesso comune, troviamo Castel Cellesi, un piccolo villaggio situato nella campagna laziale a metà strada tra Orvieto e Viterbo.
Immerso nel verde di un arioso e mosso scenario di colline e vallate, Castel Cellesi offre infatti la soluzione ideale a quanti siano alla ricerca di un buen retiro lontano dalle frenesie e dagli stress della vita moderna. Le case del piccolo borgo sul poggio, parzialmente abbandonato negli anni dell’inurbamento selvaggio, da qualche tempo vanno ripopolandosi, accogliendo, e non solo nella bella stagione, cittadini in fuga dal ben noto logorìo. Romani e fiorentini, certo (le due città sono a meno di un’ora d’autostrada): ma anche inglesi, francesi, tedeschi, e perfino scandinavi.
I residenti “indigeni” assecondano il processo con ospitalità e intraprendenza, cosicché attorno all’originale campanile in mattoni della Collegiata e alle due grandi piazze, separate da un arco pittoresco, il duplice anello di case e palazzine si è a poco a poco riqualificato e abbellito e in parte trasformato, senza perdere tuttavia l’essenza della sua autenticità. Intonaci color pastello sono fioriti fra le pietre brune. E, attorno alle case, prati e giardini ridenti, orti rigogliosi e perfino specchi d’acqua e piscine, mai invasivi, rispettosi dell’integrità del paesaggio.
Leggi anche: Esplorare il Messico: cosa sapere
In questo diadema incastonato fra Lazio, Umbria e Toscana, Castel Cellesi si colloca a buon diritto come una pietra ugualmente preziosa, sebbene meno vistosa: dotata però di un suo particolare fascino, discreto e avvolgente, dal quale il turismo meno inquadrato negli itinerari preconfezionati e nelle mode imposte dai tour operators va a poco a poco lasciandosi soggiogare. Più che di turismo occorre anzi parlare di “villeggiatura“, o addirittura di residenza elettiva.
Cosa fare a Castel Cellesi:
- Rilassarsi nella piscina del villaggio.
- Visitare i siti culturali della zona.
- Trascorrere momenti alle Terme dei Papi di Viterbo.
Caprarola: un borgo storico ricco di arte
Stiamo parlando di Caprarola, un fantastico borgo a cui è stato conferito l’ambito riconoscimento d’eccellenza turistico-ambientale Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Le sue origini sono molto antiche, tant’è che affonda le sue radici in secoli e secoli di storia, fino ad arrivare all’ XI secolo, anche detto anno Mille. Durante il Medioevo, il paese fu soggetto al controllo di diverse entità di potere, tra cui la famiglia Orsini, tra le più antiche casate di Roma, d’Italia e d’Europa, i Prefetti di Vico e i Conti d’Anguillara.
Fu però nel corso del XVI secolo, detto anche Cinquecento, che Caprarola visse il suo periodo aureo, grazie all’operato dei Farnese, un’ influente e nobile dinastia dell’Italia rinascimentale che proprio qui decise di costruire una delle strutture architettoniche più belle, caratteristiche e rappresentative della propria grandezza e ricchezza: il Palazzo Farnese.
Cosa vedere a Caprarola:
Leggi anche: Turks e Caicos: la tua prossima meta di viaggio
- Palazzo Farnese
- Fontana delle Tre Cannelle
- Centro storico
- Chiesa barocca di Santa Teresa
- Duomo di San Michele Arcangelo
- Lago di Vico
- Pozzo del Diavolo
Il borgo è rinomato per le sue antiche tradizioni culturali ma soprattutto gastronomiche. Per chi viene qui, è davvero impossibile non assaggiare i tipici prodotti a base di nocciola che vengono prodotti in paese, come i tozzetti, gli amaretti e le creme spalmabili utilizzate per guarnire i deliziosi dolci o da gustare sopra una buonissima fetta di pane. Insomma, un borgo che è un vero e proprio gioiello alla portata di tutti, che aspetta solo di essere scoperto.
Come arrivare a Caprarola:
Caprarola è collegata tramite la Strada Provinciale 35 a Ronciglione e Carbognano e tramite la SS2bis e la SS2 a Roma. Inoltre, grazie alle tratte percorse dal servizio bus COTRAL, Caprarola è ben collegata alle più importanti località nelle vicinanze oltre che a Roma Saxa Rubra.
Cantalice: un borgo medievale tra colline e laghi
Ci troviamo tra le verdi colline del Lazio, nella deliziosa provincia di Rieti, dove sorge un borgo medievale che merita davvero di essere visitato. In questo affascinante contesto storico e naturale sorge il borgo di Cantalice, una vera e propria oasi di pace e bellezza, dove rifugiarsi dalla freneticità della città e della vita quotidiana. Le sue fondamenta poggiano sulle pendici dei maestosi Monti Reatini e le sue caratteristiche casette si affacciano direttamente sulla Piana Reatina, che domina dall’alto della sua posizione arroccata, con vista sui suoi due splendidi laghi, il Lago Lungo e il Lago di Ripasottile.
Il paese ha origini antiche e sembra che il suo nucleo originario sia nato intorno al XII secolo dall’unione di diversi elementi urbanistici difensivi già esistenti, e posizionati strategicamente lungo il fianco della collina, così da complicare eventuali piani di invasione da parte nemica. Il patrimonio architettonico di Cantalice è di incredibile bellezza e quello che colpisce è la suddivisione del paesaggio urbano in due parti, Cantalice Inferiore, più moderna, e Cantalice Superiore, che racchiude l’animo storico e più antico del borgo, con i suoi vicoli labirintici, i fontanili e le tipiche abitazioni in pietra.
Leggi anche: Roma: un weekend indimenticabile
Cosa vedere a Cantalice:
- Chiesa della Pace
- Chiesa di Santa Maria
- Chiesa di San Felice da Cantalice
- Torre del Cassero
- Palazzo Ramacogi
- Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile
- Riserva Naturale del Monte Cervia
Come arrivare a Cantalice:
Cantalice si trova a circa 12 km da Rieti, da dove è facilmente raggiungibile in autobus, con la linea COTRAL, o in macchina, percorrendo la SS4 in direzione nord-est per poi prendere la SP1 fino a destinazione. Partendo da Roma, Cantalice è raggiungibile in auto, percorrendo l’autostrada A1 in direzione Firenze, uscendo a Fiano Romano e seguendo le indicazioni per Rieti e Cantalice.
Monte San Giovanni in Sabina: un borgo medievale immerso nella natura
Stiamo parlando di Monte San Giovanni in Sabina. Questo piccolo borgo si trova arroccato alle pendici del Monte Tancia ed è circondato da una fitta vegetazione. Tutt’intorno si ergono imponenti le cime dei Monti Sabini. La sua storia è antica e, come quella di molti altri abitati della zona, affonda le proprie radici nel periodo medievale.
Furono proprio loro a trasformare il borgo in un fiorente centro economico e commerciale, molto importante anche dal punto di vista strategico, soprattutto nell’ottica del controllo della valle del Tancia, che ha rappresentato per secoli un’importante via di comunicazione percorsa da mercanti, soldati e pellegrini.
Cosa vedere a Monte San Giovanni in Sabina:
- Rocca di Tancia
- Castello di Fatucchio
- Osteria del Tancia
- Grotta di San Michele
- Chiesa di San Sebastiano Martire
- Chiesa di San Giovanni Evangelista
Come arrivare a Monte San Giovanni in Sabina:
Monte San Giovanni in Sabina dista all’incirca 80 km da Roma ed è facilmente raggiungibile in automobile percorrendo la E35 e la Ss4, oppure la Via Ternana. Il borgo è anche raggiungibile in bus, usufruendo del servizio Cotral che raggiunge la fermata Montenero, nelle vicinanze del paese.
Canterano: un borgo con radici antiche
Stiamo parlando del delizioso borgo di Canterano, che sorge nell’Alta Valle dell’Aniene, a ridosso dei Monti Ruffi, non distante da Subiaco e dai Monti Simbruini. Il suo territorio è ricco di natura e paesaggi spettacolari, con caratteristiche colline ricoperte da ulivi e macchia mediterranea. La sua storia è molto antica e affonda le sue radici lontano nel tempo, molti secoli prima che la civiltà romana nascesse e lasciasse la sua impronta indelebile nella storia dell’intero mondo occidentale e non solo.
Cosa vedere a Canterano:
- Chiesa di Santa Maria e San Mauro Abate
- Chiesa della Madonna degli Angeli
- Monti Ruffi
- Parco naturale dei Monti Simbruini
- Grotte dell’Arco
Come arrivare a Canterano:
Partendo da Roma, infatti, basterà percorrere la E80 e la SP33 oppure la E80 e la SS5. Sempre partendo dalla Capitale, è ugualmente possibile arrivare in paese prendendo il bus COTRAL.
Altre gemme del Lazio da esplorare
- Tivoli: Villa Adriana e Villa d’Este (Patrimonio UNESCO).
- Promontorio del Circeo: Foreste, dune di sabbia e costa spettacolare.
- Isole Pontine: Ponza e Ventotene.
- Lago di Bolsena: Il più grande lago vulcanico d’Europa.
- Viterbo: Città medievale ben conservata con terme naturali.
- Giardino di Ninfa: Giardino botanico tra le rovine di un’antica città medievale.
- Monti Simbruini: Sentieri immersi nei boschi.
- Sperlonga: Borgo marinaro con case bianche.
- Terme del Bullicame: Terme famose vicino Viterbo.
TAG: #Turisti