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Esplorando le Gemme Nascoste della Liguria: Un Viaggio tra Borghi Incantevoli

Nell’articolo di oggi esploreremo alcuni luoghi davvero incantevoli che si trovano in Liguria, più precisamente, nella Riviera di Ponente. La Liguria è una terra davvero affascinante che nasconde infinite bellezze senza tempo. Ricchezza, eleganza e internazionalità: sono gli ingredienti che fanno della Liguria una delle regioni di mare preferite dagli italiani.

Sì, perché non c'è solo il mare della Liguria, quello di Alassio, Sanremo e Rapallo: la regione ha molto da offrire anche nel suo entroterra, dove si trovano borghi storici e si coltivano tanti dei prodotti tipici liguri, dal basilico al carciofo, fino alle uve che danno vita a vini di grande qualità.

Noli: Un Borgo Medievale Affacciato sul Mare

Iscritto nella rinomata lista dei Borghi più belli d’Italia, questo borgo dal fascino medievale sorprende per la sua storia, tradizione e i meravigliosi scorci sul mare. Proprio qui, nella provincia di Savona, sorge un borgo dall’architettura e dal profondo fascino medievale, dove storia, tradizione e natura si fondono in un unico abbraccio.

Rinomato per essere uno dei borghi medievali meglio conservati della Liguria, è famoso anche per le sue spiagge e le acque cristalline, oltre che per numerose altre attrazioni naturali di straordinaria bellezza, tra cui grotte e sentieri panoramici.

Una storia antica che racconta di tradizioni secolari ed eventi straordinari

Stiamo parlando di Noli, delizioso borgo ligure che, come anticipato, sorge sul mare, nell’insenatura tra l’Isola di Bergeggi e il capo omonimo, Capo Noli per l’appunto. La sua storia ha radici antiche ed è strettamente collegata al periodo medievale. Tuttavia, è risaputo che l’intera zona fu dapprima abitata dall’antica popolazione dei Liguri, per poi passare sotto il controllo di Roma durante le guerre liguri nel II secolo a.C., quando l’Urbe era intenta a conquistare l’intero territorio della Penisola Italica, secoli prima di dar vita a uno dei più duraturi e culturalmente influenti imperi della storia dell’umanità.

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Il borgo di Noli, come lo conosciamo oggi, ha preso forma principalmente durante il Medioevo, quando si affermò nel ruolo di potente repubblica marinara, tra il 1192 e il 1797. Riuscì sempre a mantenere un certo livello di autonomia, pur rimanendo legata alla vicina Repubblica di Genova. Con la caduta di quest’ultima, passò sotto il controllo dei francesi, per poi essere inglobata prima nel Regno di Sardegna e poi, dal 1861, nel Regno d’Italia.

Cosa fare e cosa vedere a Noli

Oltre che alla sua storia e alla sua tradizione secolare, Noli è particolarmente famosa per le sue tradizioni vive e i suoi meravigliosi scorci naturali sul mare. Se decidete di visitarla, rimarrete sicuramente incantati dal suo delizioso centro storico, caratterizzato dai tipici carruggi e architetture medievali, tra le meglio conservate della Liguria, con le sue antiche torri, porte e palazzi nobiliari, e la bellissima Loggia della Repubblica, uno degli edifici storici più rappresentativi.

Da non perdere assolutamente anche il meraviglioso quanto imponente Castello di Monte Ursino, che sorge in posizione sopraelevata e domina l’intero borgo. Costruito nel Medioevo per difendere la zona da possibili attacchi nemici, oltre ad essere un luogo di profondo interesse storico e culturale, rimane ancora oggi un magnifico punto di osservazione panoramica sul territorio circostante e sul mare. Tra le strutture di ordine religioso è impossibile non citare la meravigliosa Chiesa di San Paragorio, una delle più importanti chiese romaniche della regione e dell’intero paese, che è stata inserita nella lista dei monumenti nazionali italiani.

Per gli amanti della natura non manca di che gioire, vista la massiccia presenza di fantastici sentieri e percorsi naturali che è possibile percorrere nel verde, ammirando e contemplando paesaggi che tolgono il fiato in quanto a bellezza e maestosità. In questo senso, da non perdere assolutamente il Sentiero del Pellegrino, che collega Noli a Varigotti, in un itinerario di più di 4 km da compiere nella macchia mediterranea tra scorci sul mare, grotte e antiche chiese. Insomma, Noli e i suoi dintorni sono davvero un luogo magico che merita di essere visitato e vissuto appieno e che, senza alcun dubbio, vi lascerà entusiasti della vostra scelta.

Come arrivare a Noli

Noli si trova in provincia di Savona ed è facilmente raggiungibile in macchina percorrendo la SS1 e la E80. Una fitta rete di strade provinciali, oltre che alla già citata SS1 Via Aurelia, la collega alle principali località nelle vicinanze.

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Vessalico: Il Borgo dell'Aglio

In Liguria c’è un luogo in particolare che è famoso per un ingrediente immancabile nelle nostre cucine. Signore e signori, stiamo parlando proprio dell’aglio, un vero e proprio must per la nostra tradizione culinaria e per la cucina mediterranea. Ecco, proprio l’aglio ha reso noto questo “delizioso” borgo della Valle Arroscia, dove questo ortaggio è considerato un vero e proprio tesoro.

Un borgo ricco di tradizione e dalla storia antica

Stiamo parlando del borgo ligure di Vessalico, che oltre ad essere rinomato per il suo aglio, ha una storia e una tradizione antica che affascina e sorprende chiunque decida di visitarlo. Le sue origini risalgono al Medioevo, ma grazie a numerosi ritrovamenti archeologici, sappiamo che la zona in cui sorge l’attuale borgo, nella media valle Arroscia, fu originariamente abitata da tribù locali riconducibili ai Liguri Epanteri. Divenuto parte dell’Impero romano d’Occidente per secoli, l’intero territorio subì, alla sua caduta, le incursioni delle popolazioni barbariche, a cui seguirono le dominazioni dei Longobardi e dei Franchi.

Come anticipato, è comunque nel periodo medievale che il borgo si affermò come punto strategico di assoluta rilevanza militare e commerciale per l’intera zona. Entrato nella sfera d’influenza della potente Repubblica di Genova, Vessalico ne seguì le sorti almeno fino all’inizio del periodo napoleonico. Incorporato nel Primo Impero francese, divenne nel 1815 parte del Regno di Sardegna e poi, del neocostituito Regno d’Italia nel 1861.

Cosa fare e cosa vedere a Vessalico

Il borgo offre diverse attrazioni e attività interessanti per i visitatori, che spaziano dall’ambito religioso a quello storico-culturale. Tra queste troviamo il Santuario della Madonna del Ponte, un luogo spirituale e di culto immerso nella natura, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, con i suoi affreschi e la sua architettura tradizionale. A pochi chilometri dal paese è possibile ammirare i resti della Torre di Ubaga, che racconta la storia medievale della zona.

A Vessalico si possono compiere anche affascinanti attività all’aperto, come escursioni e passeggiate. La Valle Arroscia, infatti, offre panorami mozzafiato e percorsi naturali incredibili per scoprire le tante bellezze del territorio. Numerosi sono anche i percorsi ciclistici per l’esplorazione dei pittoreschi paesaggi che caratterizzano la regione. Uno dei punti forti del luogo è però anche l’ambito enogastronomico e culinario, con piatti e ingredienti della tradizione in grado di soddisfare i palati più raffinati con preparazioni di assoluta qualità. Fiere ed eventi permettono di conoscere, approfondire ed entrare ancora più in connessione con lo spirito del territorio e le sue tradizioni.

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Di assoluta importanza, in quest’ottica, è l’attesissima Fiera dell’Aglio, che si tiene il 2 luglio di ogni anno, e dove è possibile degustare, comprare e scoprire i segreti del rinomato Aglio di Vessalico, oltre a divertirsi partecipando agli eventi culturali e gastronomici, come le degustazioni dei piatti della tradizione organizzate per l’occasione. La coltivazione di questa particolare varietà di aglio avviene sui tipici terrazzamenti liguri ed è famosa per il suo aroma intenso, il gusto delicato, l’alta digeribilità e la buona capacità di conservazione.

Come arrivare a Vessalico

Vessalico è ben collegato alle principali località nelle vicinanze ed è facilmente raggiungibile tramite diversi mezzi di trasporto come, macchina, autobus o treno. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Albenga, collegata al borgo tramite la linea bus numero 34. Il collegamento ferroviario collega Albenga con Genova, Imperia, Alassio e anche Nizza, in Francia. Partendo in macchina da Genova, è possibile raggiungere Vessalico percorrendo l’autostrada E80 e la SS453; da Imperia, basta percorrere la SS28; mentre da Alassio, si segue la SS453.

Borgio Verezzi: Un'Oasi di Pace tra Grotte e Teatri

Lasciare alle spalle il caos della vita quotidiana per entrare in un mondo sospeso nel tempo Borgio Verezzi non è un luogo dove cercare il lusso o l’innovazione; qui tutto si muove lentamente, e forse è proprio questo il suo segreto. La Liguria, in generale, sembra a volte non voler correre dietro al progresso, e in certi momenti ci si sente come se si vivesse in un’epoca passata. Ma forse è proprio questa lentezza, questa mancanza di fretta, che ci fa innamorare ogni anno un po’ di lei. Borgio è un modo di vivere, è una sensazione, è una toccata e fuga, un’opera d’arte incompiuta… ecco perché menti di un certo spessore vengono a Borgio. Per noi è un piccolo angolo di paradiso che è diventato ormai la nostra seconda casa. Sono passati più di 15 anni da quando abbiamo comprato le nostre case vacanze qui, e ogni volta che ci torniamo, sembra che il tempo si fermi, è la nostra oasi di pace.

Nonostante il passare del tempo e i cambiamenti che hanno segnato questo piccolo angolo di Liguria, per me e la mia famiglia resta sempre il luogo dove torniamo per ricaricarci. Qui non cerchiamo il lusso o grandi eventi, ma la tranquillità, il mare e quei piccoli piaceri quotidiani che solo un posto come questo sa regalare.

Quest’anno, abbiamo notato subito i lavori di restauro della passeggiata sul lungomare. Finalmente, dopo tanto tempo, quella zona che da sempre ci accompagnava nelle nostre camminate, ha ricevuto una nuova vita. Ora, i muretti sono stati ripuliti, le panchine sostituite e i lampioni brillano di una nuova luce che rende le serate ancora più suggestive. Tuttavia, c’è un piccolo rammarico. La nuova passeggiata non arriva fino alle zone sopra del sottopassaggio. Peccato, perché quell’area ha un potenziale incredibile. Se fosse stata inclusa nel progetto di restauro, avrebbe dato continuità a tutto il percorso, rendendolo un tutt’uno armonioso. Chissà, magari un giorno completeranno anche quella parte, e magari sistemeranno quella meravigliosa struttura che era l’ex Hotel Lido che si affaccia ancora imponete ma oramai in decadimento sulla spiaggia.

Cosa fare a Borgio Verezzi

Negli anni, molte attività sono cambiate: alcuni ristoranti e negozi che amavamo hanno chiuso, altri sono rinati con nuove proposte, ma l’anima di Borgio resta sempre la stessa.

  • Situato in una posizione strategica l’Osteria U Bucum dù Préve è una tappa obbligata per gli amanti della buona e semplice cucina.
  • Qui i bar non mancano, c’è l’imbarazzo della scelta. Nella Piazza delle Magnolie, il Bar 163, che con la nuova gestione ha portato una ventata di entusiasmo rinnovamento e freschezza. Sorrisi sempre pronti, in un ambiente accogliente e una proposta che si adatta a ogni momento della giornata. È il luogo perfetto per iniziare la giornata con un buon caffè. Al Barattolo Café l’atmosfera è intima e calorosa, con arredi che mescolano il vintage al moderno, creando un ambiente che invita a rilassarsi.
  • Il Bar Rainbow, un locale accogliente che si affaccia su Piazza Marconi. Mi hanno detto che chi lo gestisce, si occupa di organizzare eventi nella vicina Piazza, trasformandola in un vivace centro di attività. Serate musicali, eventi dedicati ai bambini e persino mercatini.
  • Per gli amanti degli aperitivi c’è La Taperia un locale che è diventato per noi un punto fisso. Con la sua atmosfera vibrante e una proposta gastronomica che conquista al primo assaggio, questo locale ha saputo rinnovarsi grazie alla gestione di un giovane talento. che non solo sa il fatto suo, ma che ha saputo trasformare il locale in un mix di entusiasmo, creatività e attenzione ai dettagli.

Non si può parlare di Borgio Verezzi senza menzionare due istituzioni che da anni si prendono cura dello stile dei suoi abitanti e visitatori.

  • Luigino è un maestro dell’arte della barba e del taglio maschile. Entrare nel suo salone è come fare un salto indietro nel tempo, dove la tradizione si fonde con una professionalità mista simpatia. Ogni cliente qui è trattato come un amico di lunga data, e il risultato finale è sempre impeccabile.
  • Taglio Stile di Graziano, invece, è il punto di riferimento per chi cerca un look moderno e sofisticato. Graziano e il suo team sono veri artisti delle forbici, sempre aggiornati sulle ultime tendenze e capaci di consigliare il taglio perfetto per ogni esigenza.

E per fare la spesa? Non aspettatevi ampi corridoi o luci al neon fredde: il supermercato di Borgio, Ok Sigma è un microcosmo di vita, rifornito di ogni ben di Dio e gestito con un pizzico di teatralità. Appena varcata la soglia, il caos organizzato vi accoglie. Ma è al bancone della salumeria che avviene la vera magia. Qui regna lui, il gestore: un gigante buono dalla presenza imponente. Riesce a trasformare anche la più banale delle richieste in uno spettacolo indimenticabile.

La Rassegna Teatrale di Verezzi

Uno degli appuntamenti che attendo sempre con piacere è la Rassegna Teatrale di Verezzi, essendo un’amante e un attrice di teatro. Negli anni ho avuto il privilegio di incontrare attori di grande spessore e assistere a spettacoli che, sotto il cielo stellato e con il mare sullo sfondo, hanno un fascino tutto particolare. Le case in pietra, le vie strette e acciottolate di Verezzi, l’odore del mare che si mescola con quello delle piante di rosmarino e lavanda. Ogni cosa qui è semplice, autentica, e forse proprio per questo così rilassante.

Le Grotte di Borgio Verezzi

Non potete perdervi questa meraviglia naturale: le Grotte di Borgio non sono solo un’attrazione turistica, ma un viaggio attraverso milioni di anni di storia del nostro pianeta. Le Grotte di Borgio Verezzi rappresentano una meta ideale per chiunque ami la natura, la geologia o semplicemente desideri trascorrere qualche ora immerso in un luogo fuori dal comune. Visitarle è stata un’esperienza che consiglio vivamente.

La vita a Borgio Verezzi

Le giornate a Borgio Verezzi scorrono lente, dolci e a volte noiose come direbbe mio figlio e mia madre. Camminare lungo il mare, guardare il sole che si riflette sull’acqua e sentire l’odore della salsedine mi fa sentire rilassata. La combinazione della nuova passeggiata, del molo e delle vecchie abitudini che si conservano mi dà la sensazione che Borgio Verezzi continui a evolversi, ma senza mai perdere la sua anima.

La mattina inizia con una passeggiata sulla spiaggia, una pescata sul molo, i piedi nell’acqua fresca, e il pomeriggio in una delle molteplici spiagge libere, che a differenza di molte altre cittadine liguri, ne ha da invidiare. La presenza delle spiagge libere, in un’epoca in cui sempre più coste sono occupate da stabilimenti privati, poter trovare vari tratti di mare dove stendere l’asciugamano in libertà, è una vera fortuna. Qui, ci si può godere il mare senza troppe formalità, senza il bisogno di pagare per un lettino o di prenotare in anticipo. Oppure per chi non ama come i miei genitori la vita da spiaggia, giretti alla scoperta di angoli nascosti, cercando una piazzetta per bere un caffè. Le serate, poi, sono dedicate al teatro o a cene tranquille con vista sul mare.

Il molo dei pescatori, invece, rimane uno dei miei e soprattutto di mio marito, degli angoli preferiti. Ogni mattina, all’alba, i pochi pescatori locali escono e sfidano il destino… abboccherà qualcosa?

Le serate in piazza a Borgio hanno sempre un fascino particolare. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di assistere a diversi spettacoli piacevoli, organizzati proprio nella piazza San Pietro. La musica dal vivo, le performance teatrali e gli eventi per famiglie trasformano quel piccolo spazio in un centro di vita e di aggregazione. Seduti sulle gradinata con i cuscini di plastica per salvaguardare il nostro derrière sotto le stelle, ci siamo goduti ogni momento.

Dolceacqua: Il Borgo Dipinto da Monet

“Il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza”. Così Claude Monet scrisse di questo borgo dell’entroterra ligure, che lui stesso dipinse: benvenuti a Dolceacqua, una delle località più belle di questa regione dalle due riviere. Località ricca di storia, di sapori tradizionali e di bellezze paesaggistiche, la sua è una storia che vi farà venir voglia di partire al più presto per la Liguria. Pronti a scoprirla insieme?

Una storia “contesa” tra Monaco, Savoia e Genova

La sua storia è strettamente legata alle vicende che videro protagonista il castello della signoria dei Doria, casa di Caracosa, madre dell’ammiraglio Andrea Doria. Ma le origini di Dolceacqua sono molto più antiche: già a partire dal IV secolo a.C. era abitata dalla popolazione locale dei Liguri Intemeli, mentre a partire dal XII secolo i Conti di Ventimiglia iniziarono la costruzione del nucleo più storico del castello, sulla sommità di una rupe in posizione strategica per il controllo della Valle Nervia, castello che fu successivamente acquistato, così come il villaggio, dalla famiglia Doria.

Dopo una serie di dispute tra i Grimaldi di Monaco, il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova, i Doria istituirono a Dolceacqua un piccolo marchesato sotto la protezione dei Savoia. Il borgo dolceacquino visse poi una serie di vicissitudini che lo portarono, nel 1805 per mano di Napoleone, a essere capoluogo dell’omonimo cantone nel dipartimento francese delle Alpi Marittime. Nei decenni successivi Dolceacqua entrò a far parte prima della provincia di Nizza e, quando quest’ultima fu ceduta alla Francia, di quella che oggi è la provincia di Imperia.

Un visitatore d’eccezione: Claude Monet

Claude Monet visitò la Riviera per la prima volta nel 1883, facendovi ritorno all’inizio dell’anno seguente, dopo essere stato positivamente colpito dal fascino di questi luoghi. Nel gennaio del 1884 ritornò a Bordighera, ma questa volta si spinse anche nell’entroterra, dove rimase affascinato dal Castello dei Doria e dal Ponte a schiena d’asino.

Il panorama culturale del borgo vanta poi tre artisti dolceacquini di particolare pregio: Raimondo Barbadirame, pittore e scultore che ritrasse le sue terre d’origine e che frequentò l’atelier di Picasso; Franco Giglio, trasferitosi in Brasile dove apprese da autodidatta la pittura e l’arte musiva per fare ritorno poi in Italia; infine Giovanni Morscio, proveniente da una famiglia di floricoltori sanremesi e per tale ragione nella sua attività di pittore rappresentò spesso fiori e nature morte, simbolo dello stretto legame con la sua terra.

Cosa vedere a Dolceacqua

Nonostante le dimensioni ridotte del borgo, che conta poco più di 2000 abitanti, non mancano le attrazioni da visitare oltre al Castello Doria. Il Borgo, che si estende sulla sponda opposta del Nervia e che un tempo ospitava il verziere dei Doria, un giardino riservato ai nobili; si sviluppa a partire da piazza Garibaldi, da cui si arriva all’Oratorio di San Sebastiano.

Un dolce… “leggendario”

Al castello di Dolceacqua è legata la leggenda del fantasma di Lucrezia, una giovane fanciulla che per sfuggire alle crudeltà di un marchese della famiglia Doria del Trecento si lascò morire di fame tra le mura del castello dove era stata imprigionata. Proprio qui si dice che ancora oggi il suo fantasma aleggi nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Per ricordare il sacrificio di Lucrezia le donne del paese decisero di dedicarle un dolce, impastando farina, uova, zucchero e olio: si tratta della michetta, un dolce tipico che ancora oggi si può trovare nel borgo.

La cucina di Dolceacqua è tipica dell’entroterra: sono diffusi l’erbun, una torta a base di zucca e polenta, il fugasun una torta ripiena di erbette, e i barbagiuai, ravioli fritti ripieni di zucca e formaggio. Eccellenze locali sono l’olio extra vergine di oliva taggiasca e soprattutto il Rossese di Dolceacqua, un vino rosso rubino prodotto dai vigneti delle coline della Valle Nervia.

Come arrivare a Dolceacqua

Dolceacqua si trova a circa 10 km dal mare, nell’entroterra tra Ventimiglia e Bordighera, in provincia di Imperia. È facilmente raggiungibile in auto dallo svincolo di Ventimiglia dell’autostrada A10, oppure percorrendo la SS 1 Via Aurelia fino al bivio per la Valle Nervia. Lungo la strada provinciale 64 che risale la valle si incontra Camporosso, borgo ligure colorato e insolitamente pianeggiante.

Vobbia: Un Gioiello Medievale nell'Entroterra Genovese

Nel cuore della Liguria, tra valli sempre verdi e rocce secolari, si nasconde un borgo gioiello che sembra uscito da una fiaba. In questo luogo, il tempo sembra essersi fermato, e ogni angolo racconta storie di incredibile fascino. L’atmosfera di questo borgo è davvero magica e, tra antichi castelli, rocce imponenti e natura rigogliosa, l’esperienza di visita risulta straordinaria. In questo articolo, vi porteremo alla scoperta di questo tesoro nascosto e, tra sentieri segreti e panorami mozzafiato, ci soffermeremo sulla sua storia, cultura e tradizioni secolari, all’insegna di un affascinante viaggio che rivelerà meraviglie.

Un borgo antico che lega la sua storia e le sue tradizioni secolari al periodo medievale

Stiamo parlando del delizioso borgo di Vobbia, un piccolo comune ligure appartenente alla città metropolitana di Genova. Il borgo è situato nell’omonima valle, la Val Vobbia, parte dell’alta Valle Scrivia, nell’Appennino ligure. La sua storia è antica e affonda le proprie radici nel Medioevo. Nonostante questo, è importante sottolineare che l’intera zona dell’alta valle Scrivia fosse già abitata anche nel periodo preistorico, con popolazioni dedite principalmente alla caccia durante l’Età del Ferro. Ulteriori ritrovamenti archeologici hanno testimoniato la presenza romana nel corso di tutta l’età antica.

Fu in epoca medievale che l’alta valle Scrivia conobbe un notevole sviluppo economico, storico e culturale, grazie anche all’agire di importanti signorie e rispettivi domini feudali, tra cui i Malaspina, i Fieschi, i Doria e gli Spinola. Durante il Medioevo furono costruite molte strutture difensive, come fortificazioni e castelli, tra cui il Castello della Pietra, un vero e proprio capolavoro architettonico costruito nella gola scavata dal torrente Vobbia, nello spazio che separa due imponenti punte di roccia, in una posizione davvero unica nel suo genere. La realtà storica feudale della zona terminò con gli avvenimenti napoleonici che caratterizzarono la fine del Settecento. Nei secoli successivi, l’intero territorio seguì le sorti del Regno di Sardegna prima e del Regno d’Italia poi.

Cosa fare e cosa vedere a Vobbia

Vobbia offre diverse attrazioni di grande interesse per i visitatori, tra cui le chiese storiche di Nostra Signora delle Grazie, di Sant’Antonio di Salata, dei Santi Cosma e Damiano e della Natività di Maria Santissima. Da non perdere anche la visita alla Cappella di San Fermo di Vallenzona, che offre una vista panoramica sulla valle davvero mozzafiato, e quella al già citato Castello della Pietra, una delle attrazioni principali della zona. Questo castello, costruito tra due punte di roccia in una posizione davvero unica nel suo genere, permette di ammirare dall’alto l’intera valle e di immergersi in un’atmosfera storica e ambientale davvero affascinante.

Inoltre, agli amanti della natura e delle attività outdoor farà senz’altro piacere sapere che qui è possibile fare attività come birdwatching, trekking, passeggiate e fantastiche escursioni in bicicletta, immersi nella natura tra valli, verdi colli e una ricca biodiversità.

Come arrivare a Vobbia

Il borgo è facilmente raggiungibile da Genova sia in autobus, con diverse linee attive, che in taxi. Anche in macchina è molto semplice arrivare: basta percorrere l’autostrada A7 (Milano-Genova), uscire a Isola del Cantone e seguire le indicazioni fino a destinazione.

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