Turismo Russo in Italia: Statistiche Aggiornate
Il turismo russo in Italia è un argomento di grande interesse, soprattutto alla luce delle recenti tensioni internazionali e delle sanzioni economiche imposte alla Russia. Nonostante queste difficoltà, l'Italia rimane una meta ambita per i turisti russi, con un impatto significativo sull'economia nazionale.
Analisi dell'Offerta Turistica Italiana
Dalla comparazione dell'offerta turistica italiana con quella dei principali competitor UE, emerge come il nostro sia un mercato "maturo" e comparabile, come numero di posti letto, a quello francese e superiore rispetto a quello spagnolo e tedesco. Il tessuto italiano e' tuttavia caratterizzato da numerose strutture di piccole dimensioni: il rapporto tra numero delle strutture e posti letto in Italia e' di 1/30, inferiore a quello greco (1/40), tedesco (1/65), spagnolo (1/74) e, soprattutto, francese (1/176). Una seconda caratteristica del nostro Paese e' l'equilibrio esistente tra l'offerta turistica nelle localita' marittime e quella nell'interno del territorio, non peraltro esclusivamente concentrato nelle citta' di maggiori dimensioni. Dato che conferma l'esistenza di un potenziale turistico in grado di favorire quella "destagionalizzazione" dei flussi che e' uno degli obiettivi dell'Anno Incrociato del Turismo e del nostro rapporto con la Russia.
Distribuzione Geografica dei Flussi Turistici Russi
A essere piu' visitate sono le Regioni dotate di strutture di grandi dimensioni (che contemplano spesso servizi specifici per i russi) e con collegamenti aerei diretti con la Federazione (Lombardia, Lazio e Veneto). Un caso a se' e' rappresentato dall'Emilia Romagna, divenuta negli anni un vero e proprio hub per il turismo russo (1,2 milioni le presenze russe sulla riviera riminese nel 2013) e considerata una porta di ingresso verso l'Italia. Da segnalare anche il caso della Liguria, quarta Regione per presenze russe, per l'apertura di voli diretti di compagnie minori.
Tendenze e Spesa dei Turisti Russi
Il 2013 ha confermato un aumento dei flussi turistici dalla Russia (+3,7%), seppure in percentuale inferiore rispetto agli anni precedenti (+67% nel periodo 2010-2013). Ancora piu' rilevante il dato della spesa, cresciuta dell'11,4% nel 2013 (+60% in quattro anni e piu' dell'incremento delle presenze) e che ha portato l'indotto vicino a 1,5 miliardi di euro: un livello secondo solo a quello del turismo statunitense e pari a tre volte l'indotto della Cina e del Brasile.
La lettura di questi dati va integrata con quelli relativi al "tax-free", il cui giro di affari e' cresciuto nel 2013, in linea di continuita' con gli anni precedenti, a un tasso dell'8%. Proprio i turisti russi trainano il mercato, con il 27% degli acquisti totali e una spesa media di 649 euro, seguiti dai cinesi (21%). I turisti russi sono "top spender" in tutte le maggiori citta' italiane: la quota di acquisti effettuata da cittadini russi ammonta al 29% a Milano e Roma, al 17% a Firenze e al 16% a Venezia.
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Impatto delle Sanzioni e Nuove Dinamiche
Le sanzioni europee non hanno di fatto mai vietato ai turisti russi di venire in cordiale visita di piacere o di spionaggio qui da noi. Ok non ci sono voli diretti con l’Europa, ok non possono venirci in auto, ma per il resto tutto è concesso. Non stiamo nemmeno a dirlo, basta che i russi raggiungano la Turchia e poi da lì un volo per Milano. Poi con il visto Shengen via libera in tutti i paesi UE. Ed eccoci nuovamente pieni di russi, come se la guerra non ci fosse, come se nulla stesse accadendo. Ma queste ormai sono cose risapute.
Secondo il Moscow Times, che riporta i dati di Yandex Travel, l’Italia è ovviamente al primo posto con il 9,8% di prenotazioni alberghiere per tutti i viaggi in uscita dalla russia. Il che non mi stupisce dato che abbiamo intere regioni come la Liguria diventate un feudo di mosca dove è più facile sentire parlare in russo che italiano e dove tutte le agenzie immobiliari specificano che “qui si parla russo”.
Destinazioni Alternative e Preferenze dei Turisti Russi
La meta di vacanze preferita dai russi è la Turchia, che nel 2021 per la prima volta ha superato l’Italia nel ranking mondiale delle destinazioni con più numero di turisti, collocandosi al quarto posto. Nel 2019 la Turchia ha registrato 7 milioni di turisti russi, scesi a 2 nel 2020 e risaliti a 4,7 nel 2021 (Banca d’ Italia ne ha contati 239 mila). D’altra parte se gli oligarchi hanno spostato i loro yacht in Turchia, Erdogan pensa di accettare i rubli ed i due paesi stanno incrementato i collegamenti aerei, è probabile che i Russi che non soffriranno troppo la svalutazione del rublo e continueranno a privilegiare questa destinazione.
Nella lista redatta dall’associazione di tour operator russi sulle principali mete nel 2021 emerge chiaramente che i “paesi aperti “ come Egitto, Emirati, Cipro e Grecia sono stati al top delle preferenze e continueranno così anche quest’ anno.
Molti paesi dell'Ue e Schengen, infatti, accettano ancora i documenti per i visti turistici dai russi. Secondo l'Associazione dei tour operator della Russia, questo elenco include Grecia, Spagna, Italia, Francia, Finlandia, Croazia, Cipro, Svizzera, Ungheria, Slovenia e Austria. Sempre secondo Rosgosstrakh, l'11% delle polizze assicurative stipulate per andare all'estero hanno riguardato la Spagna, seguita a stretto giro dall'Italia, con il 9%. Anche Grecia e Francia risultano, secondo altre fonti, due mete molto richieste dai vacanzieri russi.
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Tabella: Quote di mercato delle destinazioni turistiche russe (2021)
Destinazione | Quota |
---|---|
Turchia | Prima |
Egitto | Top |
Emirati Arabi | Top |
Cipro | Top |
Grecia | Top |
Spagna | 11% (Polizze assicurative) |
Italia | 9% (Polizze assicurative) |
Il Ruolo del Turismo Russo nell'Economia Italiana
Basti pensare che nel 1991, rispetto ai cinque anni precedenti, il turismo sovietico, si era letteralmente quadruplicato: un milione di presenze, che neppure le difficoltà della Perestroyka gorbacioviana, il difficile ciclo economico e lo sfavorevole cambio del rublo avevano frenato. Il segmento turistico russo è caratterizzato prevalentemente dai cosiddetti “big spender”. Questi sono principalmente riconoscibili dall’alto tenore di vita condotto, guadagnandosi così un posto unico nella categoria delle 5 stelle.
Dell’Italia, i russi amano l’arte, l’ambiente, la moda, lo stile, il cibo, i vini, veri e propri “ambasciatori” che, nel tempo, hanno contribuito a forgiare quell’immagine di Paese che attrae più di tutti anche i turisti e i visitatori dell’est.
Con una capacità di spesa giornaliera superiore al 65% rispetto agli altri turisti stranieri e circa un miliardo e 328 milioni di euro per quanto riguarda i pernottamenti russi in Italia fino al 2014, la perdita di fatturato prevista, conseguente alla crisi ucraina, è pari a 20 milioni di euro. Questo dato risulta particolarmente preoccupante in confronto alle statistiche relative al 2019. Per quanto riguarda quell’anno infatti, sono stati registrati circa 1,7 milioni di soggiorni russi in Italia e 5,8 milioni di presenze.
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