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Statistiche sul Turismo nell'Unione Europea: Analisi Approfondita

Continua la corsa apparentemente senza freni del turismo dopo il blocco dei viaggi imposto dalle restrizioni per il Covid. Il numero di notti trascorse in strutture ricettive turistiche è aumentato in quasi tutti i paesi dell’Ue rispetto al 2023. L’aumento maggiore è stato registrato in Lussemburgo (+22%), Malta (+13%) e Lettonia (+7%).

Andamento Generale dei Pernottamenti

La crescita dei pernottamenti turistici è stata trainata principalmente da un aumento dei pernottamenti di ospiti internazionali (+58,7 milioni), mentre quelli nazionali hanno registrato un lieve calo (-5,3 milioni).

Per quanto riguarda l’alloggio, gli alberghi e le strutture ricettive simili hanno registrato 1,9 miliardi di pernottamenti (il 63% del totale), seguiti dalle case di villeggiatura e dalle altre strutture ricettive di breve durata con 711 milioni (24%) e dai campeggi con 396 milioni (13%).

Italia: Nuovo Primato nelle Presenze Turistiche

Con il 2024, l’Italia mette in archivio un nuovo primato con le presenze turistiche che hanno toccato quota 458,4 milioni, ulteriore crescita rispetto ai numeri già record del 2023 (+2,5% a fronte di una media Ue del +1,9%). Anche grazie a un ottimo quarto e ultimo trimestre (+11,1%) il nostro Paese ottiene un risultato importante: riesce a superare la concorrente Francia (450,1 milioni di presenze, -0,8%) e nella graduatoria europea si piazza così al secondo posto dietro la Spagna, per ora irraggiungibile con 500,1 milioni di presenze (+3,3%), Paese nel quale il turismo si conferma come il principale motore di crescita dell’economia.

Analisi degli Arrivi Turistici

I dati diffusi dall’Istat mostrano che le persone che hanno effettuato il check in negli esercizi ricettivi italiani risultano infatti inferiori rispetto all’anno precedente: 129,3 milioni (-3,3%). Dietro il segno negativo si nascondono però tendenze opposte da parte delle due componenti di viaggiatori: gli stranieri continuano a scegliere l’Italia come meta delle loro vacanze (+0,9% di arrivi), mentre a non tenere il passo sono gli italiani (-2,2%).

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La divaricazione è ancora più evidente alla voce presenze: +6,8% per chi arriva dall’estero, -7,6% per i “domestici”. La clientela straniera si conferma prevalente rispetto a quella domestica: se già nel 2023 le presenze dei turisti provenienti dall’estero erano 234,2 milioni (52,4% sul totale), nel 2024 sono arrivate a superare i 250 milioni (54,6%).

Confronto con Altri Paesi Europei

La flessione della componente domestica alla voce presenze è comune al trio dei “campioni europei” del turismo, perché anche spagnoli (-1,4%) e francesi (-1,7%) hanno viaggiato meno sul loro territorio. La crescita della componente estera della clientela non è fenomeno solo italiano ma riguarda tutti i Paesi dell’Ue (media +4,7%).

L’Italia riesce a guadagnare il secondo gradino del podio europeo anche grazie alla performance opaca della Francia: quello transalpino è l’unico Paese (insieme alla Svezia) tra i 27 dell’Ue che ha subito un arretramento delle presenze. A compensare un flusso turistico casalingo negativo (-1,7%) non è intervenuta la componente straniera. È il paradossale effetto delle Olimpiadi estive di Parigi che hanno rallentato la domanda verso il Paese: molti viaggiatori hanno scelto mete alternative, spaventati dal grande evento (e dalla lievitazione dei prezzi).

Così l’incremento delle presenze straniere in Francia è stato di appena l’1,2%, ben lontano da quello della Spagna (+6,2%) e, come detto, dell’Italia (+6,8%) i cui 250,1 milioni di presenze straniere sono superati in Europa solo dalla meta iberica.

Strutture Ricettive: Alberghi vs. Extra-Alberghiero

Quanto alle strutture, infine, le presenze negli alberghi sono aumentate del 3% rispetto all’anno precedente, segnando un incremento molto più pronunciato di quello ottenuto dall’extra-alberghiero (+1,7 %).

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Fonti Statistiche e Organizzazioni di Riferimento

  • ISTAT: L’Istituto Nazionale di Statistica propone un quadro delle statistiche ufficiali sul turismo e del contesto internazionale in cui si collocano.
  • BANCA D’ITALIA: La Banca d’Italia svolge un’ampia attività di analisi e ricerca in campo economico, giuridico e statistico, raccoglie dati ed elabora statistiche in materia bancaria e finanziaria, sul debito pubblico e sulla bilancia dei pagamenti.
  • EUROSTAT: Eurostat è l’ufficio statistico dell’Unione Europea che raccoglie ed elabora a fini statistici i dati raccolti e trasmessi dagli Stati membri dell’Unione Europea.
  • EU TOURISM DASHBOARD: La Dashboard dell’UE sul turismo è uno strumento sviluppato dalla Commissione europea, volto a promuovere e monitorare le transizioni verdi e digitali e i fattori di resilienza socioeconomica dell’ecosistema turistico europeo.
  • UNWTO: L’Organizzazione Mondiale del Turismo è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite incaricata di promuovere un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile.

Peso Economico del Turismo nell'UE

Della torta composta dal volume prodotto dal settore turistico su scala mondiale, nell’Ue è atterrato il 25,9% delle risorse del 2023: per il 15,2% si è trattato di turismo internazionale tra Paesi dell’Ue, il 10,7% invece è stato portato da turismo extra-Ue. Si tratta di una percentuale che corrisponde al 1,5% circa del Pil europeo.

L’America settentrionale ha rappresentato il 22,1% degli arrivi turistici internazionali dell’Ue, di cui il 18,4% proveniente dagli Stati Uniti. L’Asia ha rappresentato poco meno di un sesto (15,3%) degli arrivi turistici internazionali dell’Ue, con il 2,8% del totale proveniente da Cina o Hong Kong.

Spagna, Francia, Italia, Germania, Portogallo, Austria, Grecia, Paesi Bassi, Croazia e Polonia sono tra i 18 Paesi del mondo che hanno registrato almeno l’1% delle entrate mondiali dal turismo internazionale. Svettano in cima alla classifica gli Stati Uniti - con un volume pari al 12,3% del volume globale - seguiti di misura dal Regno Unito, al secondo posto con un volume pari al 4,8% del totale.

Impatto sull'Occupazione

Il quinto rapporto interinale sulla coesione economica e sociale evidenzia che la percentuale dell'occupazione totale regionale negli alberghi e nei ristoranti è pari al 4% del totale dell'occupazione registrata per la UE-27. Anche se il valore assoluto non è particolarmente elevato, si tratta di un settore di rilevo per alcune regioni d'Europa laddove fornisce un numero apprezzabile di posti di lavoro prevalentemente a basso livello di qualificazione.

Il settore è il secondo, all'interno della UE in termini di crescita occupazionale, con un tasso di crescita medio pari al 2% annuo (periodo 200-2005). La produttiva del lavoro è abbastanza bassa ma, eccezion fatta per l'area delle vacanze legate al sole ed al mare, il settore è relativamente al riparo dalla concorrenza internazionale.

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Turismo ed Età

L'analisi si concentra su aspetti selettivi del comportamento di viaggio dei cittadini residenti negli Stati membri della UE nel 2006, affrontando le differenze nel comportamento di viaggio di 4 fasce d'età: 15-24, 25-44, 45-64, più di 64 anni.

Mentre in media il 55% della popolazione fa almeno un viaggio di 4 notti o più all'anno, ciò si verifica solo nel 41% della popolazione dai 65 anni in su. Mentre le persone fra 25 e 44 anni costituiscono il segmento più grande dell'universo dei turisti con il 38%, le persone dai 65 anni in su costituiscono il segmento più piccolo dell'universo dei turisti con solo il 15%. Comunque si può prevedere che, sulla base delle tendenze della demografia comunitaria, questo modello cambierà nei prossimi anni.

D'altro canto, i turisti più anziani viaggiano di più e più a lungo rispetto alle altre fasce di età: 2,1 viaggi all'anno nonché 11,7 notti per ogni viaggio effettuato. Di tutti i viaggi effettuati nel 2006, più di 6 su 10 si sono svolti nel paese di origine, 7 su 10 per la fascia d'età più anziana.

Statistiche di Trasporto Aereo

Il numero totale dei passeggeri trasportati via aerea tra aeroporti comunitari ed aeroporti al di fuori dell'Unione Europea ha raggiunto quota 250 milioni nel 2006. L'incremento rispetto al 2005 è pari al 5%.

Competitività e Sostenibilità

Il numero di Settembre di research*eu focus è stato integralmente dedicato ai temi della Competitività e Sostenibilità nel turismo Europeo. La creazione di sinergie fra il turismo (circa 11% del PIL UE, circa il 12% della forza lavoro, significativo potenziale di crescita) ed i settori correlati è di grande importanza: a tal fine, i progetti che si “svolgono” nell'ambito del 7° Programma Quadro UE di Ricerca offrono una grande quantità di esempi e di opportunità per lo sviluppo di esperienze trasversali.

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