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Valle Cannobina: Escursioni e Sentieri alla Scoperta di un Territorio Incantevole

La Valle Cannobina, situata nell'Alto Verbano, in Piemonte, offre una varietà di opportunità per gli amanti delle escursioni e del trekking. Questo territorio, caratterizzato da una natura rigogliosa e da un ricco patrimonio storico-religioso, è un vero paradiso per chi desidera immergersi in un ambiente incontaminato e scoprire angoli suggestivi.

La Via Borromea: Un Percorso Storico-Religioso

Uno degli itinerari più affascinanti della Valle Cannobina è la "Via Borromea". N.B. L’itinerario - che prende il nome di “Via Borromea” - ripercorre la strada che San Carlo Borromeo utilizzò nel 1574 per la sua visita pastorale alla Pieve di Cannobio. Perché proprio a motivo della sua opera pastorale era uso percorrere, in sella a un mulo, tutte le vallate, anche le più impervie, della diocesi ambrosiana.

Il percorso collega il Santuario della Madonna della Pietà di Cannobio con il Santuario della Madonna di Re, passando attraverso gli angoli più suggestivi della Valle Cannobina. La Val Cannobina è così contorta da dare il capogiro, con una strada che sta nel fondo di una gola, e i villaggi che, per respirare, devono rizzarsi a mezza altezza fra castagni e faggi.

Ideale sul finire dell’estate, questa passeggiata inizia a Traffiume, a pochi chilometri da Cannobio, e segue il primo tratto della Via Borromea lungo la Val Cannobina. Nei castagneti la via inanella tabernacoli, croci votive e cappelle, spesso ornate da affreschi di ingenua mano, ma enormemente espressivi. Passa da un bosco all’altro, aggira le vallate laterali, cupe e selvagge, e quando si apre sui terrazzi prativi significa che è ormai vicino un villaggio, oggi abitato da poche persone, ma con le case splendidamente conservate e i giardini che, influenzati dal clima mite del lago, riservano esotiche sorprese botaniche come palme, oleandri, piante di agrumi.

L’itinerario è solo in parte circolare per cui alle fine, occorre tornare per la stessa via. Punto di partenza e di arrivo. Traffiume, frazione di Cannobio. La valle si raggiunge da Milano (126 km) seguendo l’A26 fino a Gravellona Toce e quindi la statale 34 fino a Cannobio.

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Dettagli del Percorso

Si parte da Traffiume (1), presso la cappella di Coss: la prima di una serie di piccoli edifici sacri che sarà una costante dell’itinerario. Si risale il versante sinistro di una valle stretta, intensamente boscosa. La cappella del Santo Miracolo (2) risale al XVI secolo. Un’altra edicola sacra (3) ricorda il ‘miracolo’ del santo, salvatosi mentre stava precipitando nel burrone. Su una roccia sono incisi tre cerchi: si dice che chi li tocchi, renderà sicuro il suo cammino. Da qui, con una breve discesa, si attraversa su un ponticello la valle del Rio di Cavaglio. Attraversate le rustiche case di Cavaglio (4) si deve seguire un tratto di strada asfaltata fino a Gurrone e al suo piccolo camposanto. Qui si torna a calcare la via selciata che scende in direzione delle baite di Drignago. Più a valle si spunta sul sagrato dell’oratorio della Madonna del Ri (5), dove è conservata una Crocifissione di Gaudenzio ferrari, del ‘500. Ora, seguendo a ritroso un percorso più basso rispetto alla Via Borromeo si fa ritorno a Cavaglio e, quindi, alla stessa via dell’andata, a Traffiume.

  • Come: Su sentiero, per tutti.
  • Quanto: 3 ore e 30 minuti.
  • Dislivello: 452 metri.
  • Dove mangiare: a Cavaglio, un bar; a Cannobio, in Via Cannobina 2, il ristorante Grotto Al Mater, 345.6130399 - 0323.77290.

Escursione all'Alpe Spoccia

Un'altra escursione imperdibile è quella all'Alpe Spoccia, nel cuore della Val Cannobina. Domenica 19 novembre il CAI Luino propone una escursione all’Alpe Spoccia nel cuore della Val Cannobina. Il fascino della Val Cannobina si riflette in questa camminata faticosa per le pendenze che si affrontano per raggiungere quote e luoghi che offrono viste indimenticabili.

Partendo da Spoccia (800 mt/slm - curioso e bello nelle sue case in pietra, nelle sue strette stradine, nelle fontane e nei rivoli d’acqua…) si risale attraverso boschi e pascoli su un montagna ripida, si attraversano ruscelli ricchi d’acqua, si cammina su sentieri battuti, a volte un po’ stretti. Si incontrano baite e vecchi pascoli, la Cappella di Lego (1143 mt slm), si prosegue fino all’incrocio (Tre confini 1368mt slm) con la strada selvo forestale che ci porterà all’Alpe di Spoccia.

Ci affacciamo sull’altro versante della montagna, perdiamo di vista il monte Zeda (2156 mt slm) che ci ha accompagnato fino ad ora con la sua imponenza e vediamo il lago Maggiore il monte Giove, il monte Fairone, il Limidario (2189 mt slm), le Rocce del Gridone (2155 mt slm). Raggiungiamo l’Alpe Spoccia (1565 mt slm) e poi, a breve, il bivacco dell’Alpe Quadra (1608 mt slm), il posto per la meritata pausa, il giusto riposo e per pranzare.

Dopo la pausa si ridiscende dapprima sulla stessa strada selvo forestale, si supera l’incrocio dei Tre Confini e, poco dopo, si prende il nuovo sentiero camminando su sentieri in parte stretti, in parte poco più larghi. Discese importanti ci accompagnano per buona parte del ritorno. Ammiriamo il grande lavoro dei nostri avi e la loro dedizione nel costruire quei sentieri in pietra che percorriamo ancora oggi, capolavori che ci permettono di raggiungere i loro luoghi di vita.

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Informazioni Utili

  • Tempo escursione: h6.30
  • Dislivello: 800m
  • Difficoltà: E con brevi tratti di EE
  • Distanza: km14
  • Escursione: F3 (abbastanza faticoso)

Consigli Utili per le Escursioni

Prima di intraprendere qualsiasi escursione in Val Cannobina, è importante tenere a mente alcuni consigli utili:

  • Leggi attentamente la relazione del percorso e valuta le tue capacità fisiche.
  • Attieniti alle istruzioni dei capogita.
  • Non sopravanzare il conduttore di gita.
  • Non abbandonare il gruppo o il sentiero.
  • Non ti attardare per futili motivi.

Classificazione dei Percorsi Escursionistici

I percorsi escursionistici sono classificati in base alla difficoltà e al tipo di terreno. Ecco una breve panoramica:

  • T (Turistico): Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri.
  • E (Escursionistico): Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
  • EE (Escursionisti Esperti): Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
  • EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati): Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Richiedono: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.

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