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Escursioni e Sentieri nella Valle Corsaglia

La valle Corsaglia, pur non essendo molto conosciuta, offre la possibilità di effettuare bellissime escursioni con panorami mozzafiato sulle Alpi Liguri e sulla pianura cuneese.

Sentiero della Luce 1816

Il Sentiero Della Luce 1816 è un percorso ad anello di livello E, situato a Frabosa Soprana. Il nome "Della Luce" deriva dal contrasto tra la parte iniziale, molto panoramica sopra la grotta, e l'oscurità che regna all'interno della grotta stessa, simboleggiando la vittoria della luce sulle tenebre e le nuove scoperte. L'anno 1816 corrisponde all'anno in cui si ha la certezza della scoperta della grotta di Bossea.

Il sentiero inizia nei pressi della grotta di Bossea, a 300 metri dall'ingresso, vicino all'area picnic lungo la strada per Fontane. Si seguono le indicazioni E08 verso Casera Vecchia, attraversando un bosco in salita fino alla borgata Revelli. Da qui, una mulattiera panoramica conduce a Case Ubbè, offrendo una vista completa sulla Valle Corsaglia, dal Pizzo D'Ormea al Bric Conoia, al Mongioie, dall’Alpet a Cima Robert e alla bassa valle. A Case Ubbè si passa sopra il tetto della grotta di Bossea, con un pannello informativo in loco.

Proseguendo da Case Ubbè si arriva a Stalle Pianazzi, attraversando nuovamente l'area sopra la grotta (con un altro pannello informativo). Il percorso continua verso Case Becchetti, da dove è possibile tornare a Revelli, passando per la Panchina gigante e rientrando a Bossea. Successivamente, si incontra la Fontana Roma e si attraversano boschi di castagni verso Case Mundinot e Vinè. Dopo Vinè, si raggiunge la strada della Penna, che parte da Prato Nevoso, e la si segue fino a un antico sentiero per Fontane. Si attraversa la frazione verso il cimitero, dove ci si ricollega al sentiero iniziale per tornare a Bossea.

Insieme ai sentieri Degli Abissi e Dell’Acqua, il Sentiero della Luce è stato dedicato a Giorgio Aimo, presidente della sezione CAI di Mondovì.

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Dettagli del Percorso

  • Difficoltà: E (Escursionistico)
  • Distanza: 5,6 km
  • Tempo di percorrenza: 2h30 circa
  • Quota di partenza e arrivo: 825 mt
  • Dislivello: 400 mt
  • Punto più alto: Borgata Mundinot (1154 m)
  • Stagione consigliata: Da marzo a ottobre (Autunno, Estate, Primavera)
  • Tipo di percorso: Anello
  • Target: Sportivo

Si consigliano scarponi da trekking. Il percorso può presentare tratti in compresenza di traffico veicolare. Le informazioni fornite non impegnano la responsabilità degli autori e verificatori dei percorsi.

Monte Alpet

Il monte Alpet si trova sul confine tra le valli Corsaglia, Roburentello e Casotto. Seppur di modesta altezza offre magnifici panorami con una vista superlativa verso le maggiori alture delle Alpi Liguri. L’escursione parte dalla località Costacalda di Bossea, nel comune di Roburent.

Monte Merdenzone

Il monte Merdenzone è localizzato sulla sinistra orografica della val Corsaglia ed è situato a circa tre chilometri in linea d'aria a sud-est dal centro di Prato Nevoso e a due a sud-ovest dalle grotte di Bossea. L'escursione segue una lunga via sterrata che nel suo corso supera diversi avvallamenti e rientranze ben esposte a est. Dopo aver toccato alcune baite si orienta nell'ultimo tratto a ovest, sotto le falde del monte Malanotte, fino a raggiungere la colla del Prel.

Trucche delle Prè

L'escursione che conduce sul Trucche delle Prè, che nel dialetto locale significa "cima pelata", è poco impegnativa e si svolge in un bellissimo ambiente.

Anello del Monte Gancio

Dal centro dell’abitato di Frabosa Soprana (mt.900) si raggiunge la locale caserma dei Carabinieri in località Truna e, quindi, si continua a salire su asfalto fino alla località Pasquireaux(mt.960). Qui si imbocca, sulla destra, la carrareccia che, costeggiando le abitazioni del Villaggio Viara, giunge ad un colle sovrastato dalla Pineta del Gancio. Quindi si prosegue, con breve tratto di ripida salita, fino a raggiungere Case Pajana(mt.980)da dove inizia il sentiero vero e proprio. Si lasciano sulla destra le case e, dopo aver superato un rigagnolo, ci si inoltra nel bosco di castagni . Costeggiando in quota il fianco della montagna e oltrepassata una curva, che offre una gradevole vista sulla frazione Serro,si giunge presso due case isolate in località Rocce Soprane(mt.1084). Si prosegue lungo il sentiero principale, si supera un tratto spesso umido e fangoso ,si attraversa un ruscello(Rio Canà) e mantenendo la quota si attraversa un altro piccolo corso d’acqua fino a sbucare in un prato nei pressi di alcuni ruderi. Si prosegue in piano per breve tratto, quindi, si scende per ripidi tornanti nel bosco fino a giungere a Case Rocce Sottane(mt.975).

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Giro Malanotte-Prel-Frabosa Soprana

Questo itinerario è indicato per buoni camminatori, non tanto per le difficoltà, ma piuttosto per la lunghezza del percorso (15 km.) e la durata dell’escursione. Dall’abitato di Frabosa occorre raggiungere la locale Caserma dei Carabinieri quindi dalla vecchia partenza dallo skilift Rododendro, in prossimità del lago artificiale, in località Pasquireaux (mt. 960). Da qui si prosegue a sinistra e superata la località Lanza Villa abbandonando l’asfalto, si continua in salita su strada sterrata arrivando in località “la Croce”, ottimo punto panoramico su Frabosa. Con un tratto poco impegnativo si entra nel vallone di Rio Straluzzo e si arriva ad un ponticello che supera il corso d’acqua. Oltrepassata una piccola abetaia il sentiero perde leggermente quota per recuperare poi con una ripida rampa che prosegue attraversando la pista di sci del Malanotte. Al primo bivio teniamo la destra. Il sentiero prende quota gradualmente e la vista spazia sulla Val Corsaglia, Pra di Roburent, Monte Merdenzone. Oltrepassate le baite diroccate di Tetti Lorgane, presso un piloncino votivo vicino a una casa rurale in disuso, troveremo una sorgente che sgorga fresca tra i larici. Proseguendo si raggiunge un alpeggio da dove si intravedono gli impianti di risalita di Prato Nevoso e la colla del Prel. Dal colle si prende a destra la carrozzabile asfaltata che attraversa Prato Nevoso; oltrepassato il primo tornante si svolta a sinistra nei pressi di un ripetitore seguendo le indicazioni per la Baita delle Stelle. Questa strada continua sterrata tra splendide abetaie ricche di rododendri e mirtilli per arrivare presso la stazione di arrivo della seggiovia di Monte Moro (mt. 1674). Per scendere a Frabosa Soprana a piedi occorre però imboccare sul lato ovest di Monte Moro la pista di sci Plan Brun, che scende, da prima come pratone, poi sotto forma di mulattiera, fino ad un gruppo di rocce detto “Gruppo del Dente”.

Passeggiata al Mongrosso e Cappella di San Bartolomeo

Passeggiata classica nei dintorni di Frabosa, molto panoramica e con innumerevoli possibilità di piacevoli soste, l’esposizione molto solatia ne fa luogo ideale per sgranchirsi le gambe anche con climi più rigidi. Dal centro del capoluogo, si giunge attraverso via Fontana Vecchia e via Roma presso l’Hotel Skilift in prossimità del quale inizia il percorso sterrato,che conduce alle case Plissè; di qui, si raggiunge località Mongrosso ove si trova la stazione di partenza delle seggivie M. Malanotte (mt. 1741) dotata del nuovo collegamento alle piste da sci di Prato Nevoso e Artesina che con Frabosa Soprana formano il comprensorio del Mondolè ski. Occorre a questo punto arrivare fino ad una casa isolata sulla destra per imboccare la mulattiera che, costeggiando il fianco della montagna, superato un grazioso gruppo di case ed un suggestivo ponticello, ci conduce in dolce salita fino alla Cappella di San Bartolomeo (mt. 1045). Da qui i più avventurosi potranno intraprendere la camminata delle antiche borgate di Frabosa che, attraverso case Griseri, conduce a Seccata.

Anello Burrino-Malanotte da Frabosa Soprana

Dalla sinistra della cappella di San Bartolomeo (mt. 1045) si intraprende il sentiero che si eleva con tornanti nel castagneto e successivamente nella faggeta, dove si incontra un bivio e si prosegue sulla sinistra. Il sentiero prende quota gradualmente e la vista spazia sulla Val Corsaglia, Pra di Roburent, Monte Merdenzone fino a quando si incontra una biforcazione dove si svolta a destra e, dopo un leggero tratto di sentiero, si arriva a Burrino ivi si trova l’arrivo della prima seggiovia (mt. 1440) e la partenza della seconda, che porta a M. Malanotte (mt. 1741). Di qui si prosegue lungo la ripida pista da sci fino a incontrare, sulla sinistra, l’imbocco di uno stretto sentiero che raggiungere direttamente Prato Nevoso. Questo antico sentiero collegava al capoluogo la frazione Bassi prima della costruzione dell’attuale carrozzabile.

Sentiero per Straluzzo

Dal Capoluogo occorre raggiungere il vecchio ponticello sul Rio Frabosa che si trova a sinistra della strada comunale Frabosa-Mondagnola, in corrispondenza della mulattiera che scende da Straluzzo. Da qui si scende per alcuni metri ancora sull’asfalto, dove, sulla destra in prossimità di una roccia si scorge una rampa molto ripida ma breve che ci introduce nel vero e proprio sentiero, che salendo con pendenza costante, attraversa un piccolo rio e prosegue nel bellissimo castagneto. Dopo aver attraversato il bosco, il sentiero si trasforma in mulattiera passando sulla destra di una casa rurale situata in un’ampia radura, da qui salendo ancora un centinaio di metri si arriva al bivio che conduce al maneggio sulla strada comunale per frazione Bassi.

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