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Moto Guzzi 125 Turismo: Storia e Caratteristiche di una Motocicletta Iconica

La Moto Guzzi 125 Turismo rappresenta un pezzo di storia del motociclismo italiano. Questa motocicletta, prodotta in un periodo di grande fermento per l'industria nazionale, ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli appassionati.

Anni '80: Un'Epoca di Cambiamenti

Negli anni '80, la Moto Guzzi 125 Turismo si presentava come una soluzione accessibile, anche se non al livello delle concorrenti dell'epoca. Il suo prezzo competitivo la rendeva un'opzione interessante per molti giovani.

Ricordo di averla avuta a 17 anni, quando costava 400mila lire. Era una motina semplice e non dava problemi.

Pregi e Difetti

I pregi fondamentali del 125 Turismo erano lo scatto e l'agilità, grazie al peso piuma e alle ruotine strettissime. Tuttavia, la componentistica era quella terribile delle Guzzi anni 80, e l'impianto elettrico da ciclomotore lasciava parecchio a desiderare.

La moto per andare andava, fumava come una ciminiera e non beveva pochissimo.

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Un'Esperienza Personale

La mia era proprio azzurra/arancione. Con la follia di quei tempi felici ci facevo del turismo a medio lungo raggio, per cui a questa moto sono legati alcuni dei miei migliori ricordi, motociclistici e non.

Cento Anni di Moto Guzzi: Un Marchio Ricco di Storia

La Moto Guzzi ha compiuto cento anni: venne fondata il 15 marzo 1921, con finalità “La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all’industria metalmeccanica”.

I fondatori Carlo Guzzi e Giorgio Parodi scelsero come simbolo l’aquila dorata ad ali spiegate, in memoria di Giovanni Ravelli, loro commilitone nel Servizio Aereo della R. Marina. La Guzzi ha conquistato vittorie e trofei sui circuiti di tutto il mondo, ben 14 Titoli Mondiali.

È stata la moto dei record di velocità, simbolo di crescita di un Paese innamorato dei motori, è stata inoltre la moto della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza ed altre Forze dell’Ordine e dell’Esercito, dei Corazzieri del Quirinale. Moto italiana per eccellenza, assai apprezzata anche all’estero.

Innovazione e Competizione

Per catalizzare l’attenzione e ridare prestigio alla Casa, si doveva tornare alle competizioni. Per farlo era necessario innanzitutto un motore nuovo e non solo al passo coi tempi, ma avanti. Ci si focalizzò subito sul frazionamento bicilindrico, necessario per competere appieno nella Superbike di quegli anni, ed a seguire il progetto fu l’ingegner Danilo Mojoli, a partire dal 1996.

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Nel 1997, dopo meno di un anno, il primissimo prototipo del VA-10 era pronto. Le alette di raffreddamento sparivano: il motore da 999 cc aveva il raffreddamento a liquido, che in Guzzi non si vedeva da quasi cinquant’anni.

L'Anima Guzzista

'Sin dalle sue origini, 100 anni fa, l’aquila con le ali spiegate della Moto Guzzi non solo è stata il simbolo dei suoi bolidi vincenti per oltre trent’anni sulle principali piste internazionali, ma ha caratterizzato l’eccellenza della propria produzione di serie con alcune sue motociclette diventate icone per gli appassionati, ovunque nel mondo.

La Casa di Mandello, da quel 15 marzo 1921 a oggi, ha vissuto giornate di gloria nelle corse e di grandi successi nei mercati, ma anche periodi assai travagliati che ne hanno persino messo in forse l’esistenza.

Sempre, però, l’aquila con le ali spiegate - emblema industriale, sociale, economico, artistico e culturale oltre i confini del motociclismo - è tornata a volare forgiando quello che era ed è il capitale della Casa di Mandello: l’anima guzzista.

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