Varese Ligure: Un Gioiello da Scoprire
Varese Ligure è un borgo da visitare senza fretta, lasciandosi guidare dai percorsi che seguono gli antichi tracciati medievali e il corso del fiume, e si addentrano in strade immerse nei boschi, attraversano morbide colline e risalgono le vette delle montagne all’orizzonte.
L’architettura rurale, le case raccolte nei vicoli con le loro facciate decorate, le pietre nei chiaroscuri del Borgo Rotondo, i manufatti che arricchiscono chiese e palazzi, sono i piccoli tesori artistici che rendono prezioso questo luogo.
Il Borgo Rotondo: Cuore di Varese Ligure
Iniziamo la visita dal Borgo Rotondo che nella fase iniziale non prevedeva la fila di case mediane: la piazzetta, infatti, era occupata dai banchi del mercato e la funzione originaria dell’abitato (secolo XIII) era quella difensiva, come dimostra la struttura ellittica dove le case non avevano aperture esterne.
Il miglior modo per conoscere Varese Ligure è passeggiare nel borgo rotondo, voluto nel XIII secolo dai conti Fieschi, feudatari genovesi. Camminando sotto i portici con il naso all’insù si gode la vista delle facciate dai colori pastello o affrescate a trompe-l’œil. In estate la piazza circolare diventa il palcoscenico della stagione lirica (www.liricavareseligure.org).
La nostra visita di Varese Ligure parte da Borgo Rotondo, un luogo iconico spesso immortalato nelle cartoline della città e considerato come centro storico in cui si concentra l’attenzione dei visitatori. Il borgo racchiude le due piazze principali, piazza Fieschi (dal nome dei conti antichi feudatari che vollero la costruzione del borgo) e piazza Castello, dove nei sottostanti portici erano ubicate le attività commerciali, magazzini e laboratori. Ancora oggi ci sono vicoli laterali che permettono di affacciarsi nell’unica via mediana anticamente chiusa da due porte.
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Borgo Rotondo fu edificato nel Basso Medioevo dai conti Fieschi con la funzione di borgo fortificato.
Fu alla fine del XIII secolo che i Fieschi decisero di fondare il borgo rotondo, un complesso abitativo fortificato, di impianto ellittico con case rigorosamente in muratura senza aperture esterne, pianificato a tavolino. Le case erano tutte uguali, a due piani: sotto laboratorio o magazzino, sopra abitazione. Nella piazzetta (all’inizio non c’era la fila di case mediane) si svolgeva il mercato e tutta la vita della comunità.
Architettura e Arte
Poco fuori il Borgo Rotondo si nota il castello, di proprietà privata, la cui torre alta è del 1435 e il torrione cilindrico di una quarantina d’anni successivo. Il Castello era dotato di due torri, la torre del Piccinino edificata nel 1435 e la Torre di Manfredo Landi del 1472. A pochi passi dal Castello c’è, da oltre trecento anni, l’Albergo Amici, ex locanda per i viandanti diretti al Passo Cento Croci, che collega la Liguria con l’Emilia (chiuso in caso di neve).
Il paesaggio urbano offre altri motivi di interesse, come i portali di pietra e le chiese, che nel Seicento erano cinque.
Nel 1648 fu avviata la costruzione della Chiesa di San Giovanni Battista che conserva all’interno una pregevole Madonna con Bambino in alabastro di scultore inglese del XVI secolo, e la settecentesca statua lignea della Madonna della Visitazione attribuita ad Anton Maria Maragliano e oggetto di devozione da parte della popolazione. Quando questa fu sconsacrata, le sue opere d’arte furono trasferite nella Chiesa di San Giovanni Battista.
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In quella a pianta centrale di San Filippo Neri e Santa Teresa D’Avila, consacrata nel 1676, si può ammirare il San Francesco Saverio di un maestro del Seicento genovese, Gregorio De Ferrari. La chiesa fa parte del convento delle Monache Agostiniane, monastero di clausura dal 1652.
Un altro punto di interesse è la chiesa di San Filippo Neri e Santa Teresa D’Avila consacrata nel 1676 e monastero di clausura dal 1652. Qui nel giardino le monache coltivavano erbe aromatiche, confezionavano funghi secchi e preparavano i dolci di pasta di mandorla come le sciuette, dalla ricetta segreta.
In piazza Marconi, infatti, colpisce il contrasto tra le mura del Castello dei Fieschi e l'elegante facciata barocca della seicentesca chiesa dei Ss. Teresa D’Avila e Filippo Neri. Da segnalare inoltre sono la Torre Civica e il ponte Grecino che dal 1515 unisce le sponde del torrente Crovana.
Uscendo dal Borgo Rotondo basta seguire la collina che porta al torrente Crovana per trovare il quartiere Grecino di origini bizantine e il suo affascinante ponte pedonale che risale al 1515.
Ponte di Grecino: ponte ad unica arcata del XVI secolo, sito nello storico quartiere del paese, sovrastante il torrente Crovana.
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Varese Ligure: Il Paese del Biologico
Dovete sapere, inoltre, che Varese Ligure è chiamato anche il paese tutto bio perché vanta una produzione biologica di carni e formaggi riguardante il 95% dell’attività agricola, facendone una meta perfetta per gli eco-turisti.
In generale tutta l’Alta Valle del Vara è conosciuta come “Valle del Biologico” grazie alla presenza di un gran numero di aziende agricole e di produttori locali. Inoltre Varese Ligure è noto per la produzione di miele biologico e per la coltivazione dei frutti di bosco.
Gastronomia Locale
L’albergo ha sempre avuto un ristorante e proprio in questa cucina si dice sia nato il battuto di pinoli, una sorta di pesto bianco che ben accompagna i croxetti (leggi crosetti), pasta tonda di grano tenero che un tempo le famiglie aristocratiche personalizzavano con gli stemmi nobiliari.
Per mangiare la cucina tipica, sia ligure sia della Val di Vara, ci sono anche La Taverna del Gallo Nero, e il Ristorante I Fieschi, con un menu degustazione di piatti poveri locali, dalle torte di verdura ai ripieni.
Una volta a Varese Ligure non perdetevi i piatti tipici della zona, come i ravioli di pasta fresca ripiena di verdure e carne da accompagnare con ragù di carne o funghi; i croxetti, dischetti di pasta decorata con disegni floreali da condire con salsa di noci o pinoli; le tagliatelle di farina di castagna da accompagnare con il pesto o la ricotta fresca.
Tra queste l’Azienda Agrituristica A Ca’ du Pipin, in località Torceto: nel weekend - a pranzo e a cena - prepara un menu a base di salumi propri, torte di verdura, pasta fresca fatta in casa, testaroli (pasta di farina di grano e acqua cucinata nella terracotta e sul fuoco a legna), coniglio ripieno, arrosti o cima alla genovese.
Da assaggiare i cassarilè, gnocchetti di farina di castagne con ricotta fresca e noci, nati nel vicino paesino di Cerro. Altre prelibatezze preparate con materie bio della fattoria all’ Agriturismo Il Boschetto, in frazione Scurtabò: baciocca calda, tipica torta di patate senza uova, tagliatelle ai funghi, coniglio in casseruola.
Buonissime le marmellate casalinghe: di castagne, albicocche, prugne selvatiche, oltre a mele, pere e cachi del frutteto.
Escursioni e Natura
Varese Ligure è un comodo punto di partenza per escursioni tra boschi di castagno e prati con sosta in agriturismo che offrono cucina casalinga.
Al Boschetto hanno anche due camere, spesso occupate da chi cammina lungo la vicina Alta Via dei Monti Liguri (www.altaviadeimontiliguri.it).
Più rustico-chic, l’Agriturismo Il Gumo, una vecchia casa colonica ristrutturata. Animali da cortile e pecore al pascolo nei 27 ettari di proprietà, con boschi di castagno dove abbondano i porcini. Due appartamenti per gli ospiti e prima colazione servita nel pergolato che si apre sulla Val di Vara.
Il territorio dell’Alta Val di Vara offre diverse possibilità di trascorrere giornate a contatto con la natura.
Nel pomeriggio, il nostro consiglio è quello di dirigersi verso il Passo di Centocroci per una visita al Parco Eolico e, perché no, una bella passeggiata a cavallo in uno dei maneggi della zona o, per i più esperti, nei boschi.
Come Arrivare
Varese Ligure dista circa 33 chilometri da Levanto e si trova a 53 chilometri da La Spezia e 74 da Genova, in alta Val di Vara. La sua posizione strategica che favoriva gli scambi commerciali tra Liguria e Emilia Romagna diede origine al borgo, che ancora oggi ha un’atmosfera tipicamente medievale, soprattutto nel Borgo Rotondo.
Levanto e Varese Ligure non sono collegate bene con i mezzi pubblici, quindi questo è uno dei pochi casi in cui vi consigliamo una soluzione autonoma per viaggiare tra le due località. Se decidete comunque di spostarvi in autobus, dovete prevedere un cambio a Borghetto Vara e considerare un viaggio di 2,25 ore. Lo stesso vale per il treno, che può portarvi fino a Sestri Levante da Levanto, ma dovrete poi continuare con un pullman.
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