Vendita Auto a Straniero Non Residente: Normativa e Procedure
La vendita di un'auto a un cittadino straniero non residente in Italia comporta una serie di adempimenti e normative specifiche da conoscere per evitare problematiche future. Vediamo insieme come affrontare questa situazione.
Normative di Base
Autoveicoli e motoveicoli, per poter circolare in Italia, devono essere muniti di carta di circolazione e immatricolazione presso il Dipartimento Italiano per i trasporti terrestri (Art. Il Codice della Strada, ex art. 134, prevede la possibilità di ottenere targa e la carta di circolazione ordinaria su un veicolo solo a chi ha residenza in Italia.
Nel caso di cittadini italiani, occorre presentare l’autocertificazione di iscrizione A.I.R.E.
Straniero Residente o Non Residente
Il primo passo per effettuare il passaggio di proprietà e intestare un'auto a un cittadino straniero è verificare la sua residenza in Italia. L'articolo 134 del Codice della Strada stabilisce che non è possibile intestare un'auto con targa italiana a un cittadino straniero non iscritto all'anagrafe dei residenti in un comune italiano.
Quindi, la prima informazione da richiedere al potenziale acquirente è la verifica della sua residenza. Se non dovesse soddisfare questo requisito, non sarà possibile concludere la vendita.
Leggi anche: Normativa italiana per la vendita auto a stranieri
Straniero Comunitario o Non Comunitario
Per completare il passaggio di proprietà a uno straniero residente in Italia, la documentazione richiesta varia a seconda che l’acquirente sia cittadino UE o extra UE.
- Cittadino UE: È sufficiente esibire la carta d’identità italiana o, in alternativa, il passaporto o la carta d’identità straniera, unitamente alla dichiarazione di iscrizione all’anagrafe dei residenti di un comune italiano.
- Cittadino extra UE: Oltre al documento di riconoscimento italiano o straniero corredato di dichiarazione di residenza, sarà necessario anche il permesso di soggiorno valido per l’Italia.
Passaggio di Proprietà a Cittadino Straniero
Una volta verificata la regolarità dei documenti dell'acquirente, la prassi e i costi per effettuare il passaggio di proprietà sono gli stessi previsti per qualsiasi compravendita di un'auto usata. Saranno necessari l’atto di vendita, il Certificato di proprietà e la carta di circolazione.
Il costo dell’operazione prevede importi fissi per le imposte di bollo, emolumenti e diritti, e un importo variabile per l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che dipende dalla potenza del veicolo e dalla provincia di residenza.
Come Vendere un'Auto per Esportazione
Se l'auto è destinata all'esportazione, la procedura e la documentazione necessaria diventano più complesse. Per vendere un'auto usata all'estero, è necessario avviare la richiesta di radiazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e alla Motorizzazione.
Può essere utile rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto, alla quale si dovranno consegnare targhe, libretto di circolazione e certificato di proprietà. Per espletare questa formalità, sarà necessario allegare la documentazione che dimostra l’avvenuta immatricolazione all’estero o il trasferimento dell’auto.
Leggi anche: Consigli per un investimento di successo nel settore delle attrazioni.
Documenti Necessari per la Radiazione
Radiare un’auto usata significa cancellarla definitivamente dal PRA in quanto trasferita all’estero, altrimenti non sarà possibile sospendere il pagamento del bollo e dell’assicurazione. È necessario ottenere uno dei seguenti documenti da presentare insieme alla richiesta di cessazione della circolazione per esportazione:
- La carta di circolazione o altro documento che certifichi la re-immatricolazione all’estero.
- Attestato di revisione o collaudo della Motorizzazione estera.
- Bolla doganale, documento provvisorio di immatricolazione estera.
- Atto di vendita successivo redatto all’estero fra acquirente e nuovo proprietario.
- Dichiarazione di una pubblica Autorità estera in cui risulti l’importazione del veicolo.
Inoltre, è necessario un documento di trasporto o ricevuta di acquisto dal privato con attestazione del destinatario estero di avvenuta consegna dell’auto. Se i documenti sono redatti in lingua straniera, dovranno essere accompagnati da traduzione giurata.
È importante tenere presente che, qualora sull’auto ci sia un fermo amministrativo, prima di procedere con la richiesta, dovrà essere cancellato.
Quando Presentare la Richiesta di Vendita Auto
La richiesta può essere presentata solo dopo che l’auto sia stata trasferita. Questo implica un rischio, poiché solo dopo aver venduto l’auto si potrà entrare in possesso dei documenti necessari per la radiazione. Se l’acquirente non li fornirà, si rimarrà coinvolti nella burocrazia di questo iter complesso, e il veicolo rimarrà iscritto negli archivi del PRA, con il venditore che continuerà a risultarne proprietario.
Costi della Vendita di un'Auto all'Estero
Vendere un’auto all’estero comporta non solo un impegno per la gestione delle pratiche burocratiche, ma anche economico. Chi sceglie di gestire l’intero processo in maniera indipendente, rivolgendosi direttamente all’Aci, deve fronteggiare una serie di costi fissi, tra cui 73,50 euro per le tasse legate al Pubblico registro automobilistico. Se la vettura verrà esportata al di fuori dell’Unione Europea, dovrete procedere alla redazione della bolla doganale, e al pagamento di IVA e tasse.
Leggi anche: Vendere o Comprare un Aereo da Turismo
Se invece ci si affida ad un’agenzia specializzata, bisogna considerare anche le spese del servizio, variabili a seconda dell’agenzia che si è scelta.
Immatricolazione di un'Auto Estera in Italia
L’immatricolazione di un’auto estera in Italia è un processo regolato da normative specifiche, finalizzate a garantire la conformità del mezzo alle disposizioni del Codice della Strada e alla legislazione fiscale italiana. Secondo l’articolo 93-bis del Codice della Strada, i residenti in Italia hanno l’obbligo di immatricolare un veicolo estero entro 3 mesi dalla data di acquisizione della residenza o dall’importazione del veicolo.
Documentazione Richiesta per l'Immatricolazione
La documentazione richiesta varia in base alla tipologia del veicolo (nuovo o usato) e alla sua provenienza (UE o extra-UE).
- Carta di Circolazione Estera: originale e copia del libretto di circolazione rilasciato nel Paese di provenienza.
- Prova del Pagamento dell’IVA: necessaria per veicoli nuovi o se l’IVA non è stata assolta nel Paese di origine.
- Bolla Doganale: Obbligatoria per veicoli provenienti da Paesi extra-UE, attesta l’assolvimento dei dazi doganali e dell’IVA.
- Traduzione Giurata dei Documenti: se i documenti originali sono in lingua straniera, è necessaria una traduzione ufficiale in italiano.
Dove Effettuare l'Immatricolazione
È possibile rivolgersi a:
- Sportello Telematico dell’Automobilista (STA): questi sportelli, presenti presso le unità territoriali dell’ACI (Automobile Club d’Italia) e presso le agenzie di pratiche automobilistiche autorizzate, consentono di svolgere in un’unica sede sia l’immatricolazione presso la Motorizzazione Civile sia l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
- Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile (UMC): in alternativa, è possibile recarsi direttamente presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile per avviare la pratica di immatricolazione. Successivamente, entro 60 giorni dal rilascio della carta di circolazione, sarà necessario procedere all’iscrizione del veicolo al PRA.
Circolazione con Targa Estera: Le Regole
Secondo l’articolo 132 del C.d.S, il veicolo immatricolato all’estero può circolare in Italia al massimo per un anno. Scaduto questo termine, se il veicolo non è immatricolato in Italia, l’intestatario può chiedere all’UMC competente un foglio di via per lasciare il territorio nazionale. Se si circola oltre l’anno previsto, la sanzione pecuniaria è aumentata, il veicolo è sequestrato e, se non si provvede alla nazionalizzazione oppure all’esportazione, entro 180 giorni viene confiscato.
TAG: #Straniero