Albergo Atene Riccione

 

Viaggio in Australia: Consigli per Turisti per Caso

Ciao a tutti!

In questo diario di viaggio, vi darò le mie impressioni e suggerimenti dopo i nostri 18 giorni in Australia. Il tour è stato tutto organizzato a casa, prenotando voli, alberghi, macchina e traghetti direttamente dall’Italia. La cosa è fattibilissima per chiunque, basta aver voglia e tempo da spendere per documentarsi un po’.

Itinerario del Viaggio

Percorso sintetizzato: Sydney - Cairns - Melbourne - Great Ocean Road - Kangaroo Island - Sydney e ritorno.

Voli

Volo di a/r Milano Sydney con sosta ad Abu Dhabi di Ethiad, scelto sia per i tempi di percorrenza (20 ore totali di volo), che per la lunghezza degli scali (un paio d’ore, giusto per sgranchirsi le gambe) che per il costo ed orari di partenza e arrivo. Voli entrambi comodi nonostante la lunghezza, tutto puntuale e nessun bagaglio perso. Arrivo il giorno dopo a Sydney alle 18:30 locali in perfetto orario.

Volo successivo a Cairns con Virgin, tutto perfetto, usciti c’erano già i bagagli sul nastro che giravano. Senza saperlo ho prenotato la camera a 20 metri dal noleggio auto, così la mattina dopo sono comodissimo per il rilascio. Ci portano di nuovo in bus all’aeroporto e prendiamo il volo per Melbourne con Jet Star.

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Trasferimento dall'Aeroporto di Sydney

Noi abbiamo deciso di prendere il taxi per andare all’hotel in centro perché stanchi dal volo non avevamo voglia di prendere il treno. Costo del taxi per la corsa: 62$ contro i 30$ che si sarebbero spesi per il treno a cui poi però bisogna aggiungere una passeggiata con i bagagli in mano o veloce corsa in taxi per raggiungere l’albergo. Se arrivate in pieno giorno consiglio vivamente il treno, rapido e porta vicino a tutti i vari punti del centro.

Alloggi

Per le prime notti abbiamo soggiornato al Travelodge in Philipp Street e siamo rimasti contenti della scelta per il costo (tra i più abbordabili in centro) e la posizione (a 15 minuti a piedi dall’opera house). Camera pulita ed in ordine.

Abbiamo proseguito a nord verso Port Douglas per avvicinarci alla Daintree Forest National park, alloggiando all’hotel Martinique on Macrossan. Posto moto carino, camere molto confortevoli a 50 metri dalla spiaggia di 6 km per una bella passeggiata. La sera siamo rientrati verso Palm Cove, bellissima cittadina di fronte al mare, piccola e tranquilla con dei bei locali sul lungo mare. Abbiamo alloggiato per 2 notti al The Reef Retreat, bagno con vasca idromassaggio, bella camera, angolo cottura, piscina e zona bar con a disposizione dei barbeque per cucinarsi qualcosa ai ferri se a qualcuno va, ottimo quando da loro è estate.

Camera prenotata presso l’Hotel Studio Boutique and Spa a 10 minuti a piedi dall’esplanade di Cairns. In realtà non è un hotel, è una specie di residence. Arrivando tardi nella hall (un po’ fatiscente direi) non c’era nessuno, c’era un numero da chiamare. Dopo 10 minuti è arrivato un ragazzo che ci ha portato in camera.

Hotel per le prossime 2 notti è il Travelodge Docklands, in centro, di fianco ell’Ethiad Stadium. Ottima camera, lavanderia per la prevista sosta di lavaggio biancheria. In serata arriviamo a cape jervis e dormiamo presso il cape jervis station & cottages. Se leggete cottages sappiate che di solito sono stanze che si affittano presso fattorie e così è anche nel nostro caso. La stanza non è neanche malaccio, però la pulizia negli armadi è nulla, così come la temperatura nella stanza e nelle zone comuni.

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Autonoleggio

Per la macchina a noleggio mi sono affidato a enoleggioauto ed il voucher prevedeva l’affitto della macchina da east costal rental i cui uffici sono in pieno centro. Fuori dall’aeroporto attendeva un bus che ci ha portato ai loro uffici e dopo pochi minuti ci hanno dato l’auto.

Dopo 2 giorni abbiamo preso l’auto a noleggio in centro con Europcar. Attenzione perché se la prenotate da loro riportandola in un’altra città non vi daranno il navigatore, anche se disponibile, anche se lo pagate. Per drop off in altre città il navigatore non è contemplato. Inoltre fate attenzione all’assicurazione, in certi casi è scritto che dopo le 17:30, se investite un animale e fate danni, questa non vi copre, quindi occhio.

Patente Internazionale

La patente internazionale non è necessaria, non me l’hanno mai chiesta per prendere l’auto, ma a quanto pare facilita molto il lavoro della polizia nel caso vi fermasse per un controllo, con quella italiana sembra ci mettano molto di più. In ogni caso, avendo percorso 2300 km vi posso dire che ho incrociato solo una pattuglia della polizia, la prossima volta la patente internazionale non la faccio.

Attività e Attrazioni

Sydney

4 giorni a Sydney ci vogliono per vedere un po’ di cose e godersi la città, lascio ad altri diari e guide l’onere di elencarvi i vari posti da vedere, in breve posso dirvi di non perdervi un tour guidato all’opera house, una passeggiata ai Botanic gardens e una mezza giornata a Bondi Beach (bella la spiaggia, ma le altre che seguono e che si raggiungono a piedi sono molto più belle, anche se meno frequentate e conosciute).

Per chi vuole fare la passeggiata sull’harbour bridge si prepari, l’escursione può durare dalle 2 alle 3,5 ore e costa sui 220$, una mazzata. Sydney e l’australia sono generalmente molto cari, quindi preparatevi.

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Daintree Forest National Park e Cape Tribulation

Il giorno seguente siamo andati fino a Cape Tribulation, ci vuole circa 1,5 ore di macchina. Il consiglio è di cominciare da lì che è il punto più lontano e tornando indietro fermarsi nei vari altri punti di interesse per addentrarsi nella foresta, vedere altre spiagge incontaminate o fare un tour per avvistare i coccodrilli (cosa però che non abbiamo fatto).

Dintorni di Cairns

Per il giorno dopo c’erano tantissime possibilità, da un’escursione sulla barriera in giornata, ad un tour nel wooroonooran park (a sud di Cairns) che dura tutta la giornata e che chi ha fatto mi ha detto essere molto bello. Noi abbiamo optato per un tour nella zona nord di cairns, visitando un’altra parte di foresta pluviale, stavolta con la guida di una guardia forestale di origine aborigena che ci ha spiegato le varie piante, i frutti, come faceva la gente sopravvivere in quell’ambiente ecc. molto interessante. Ci siamo poi recati al granite gorge, un piccolo parco in cui svettano queste enormi rocce di granito dal nulla abitate da wallabi a cui è possibile dar da mangiare. Il posto è interessante più che altro per queste rocce, i wallabi erano abituati all’uomo, era una specie di parco-zoo e non ci è piaciuto molto.

A seguire dovevamo andare nelle wet lands visto l’orario, erano le cose più vicine, ma il parco ha chiuso alle 16 anziché alle 16:30 come indicava la Lonley. Preparatevi perché in Australia, almeno in questo periodo, dopo le 17 non troverete praticamente nulla di aperto, chiude tutto!

Green Island

Finito il soggiorno a Palm Cove il mattino seguente abbiamo preso il traghetto per Green Island. Il traghetto era compreso nella prenotazione avendo deciso di spendere una notte sull’isola(per gli orari basta scrivere al lodge, vi indicheranno quelli disponibili e sceglierete voi quelli che vi vanno meglio), cosa che consiglio vivamente se ve lo potete permettere (meglio ancora 2-3 notti). L’isola è meravigliosa per non parlare dei coralli e dei pesci.

Dopo le 16:30 sull’isola restano solo gli ospiti del lodge, alle 17:00 dal pontile danno un po’ da mangiare ai pesci della barriera e si vedono tanti pesci, squali compresi, alle 17:15 aperitivo in spiaggia con champagne, birra o succhi di frutta per ammirare il tramonto, favoloso! Cena sull’unico ristorante dell’isola, a pagamento, e giorno successivo ancora dedicato allo snorkeling. Tutta l’attrezzatura è noleggiabile al centro diving dell’isola, vi consiglio di fare presto perché se finiscono le mute della vostra taglia restate a piedi e d’inverno l’acqua è freschina. Per chi dorme al lodge tutta l’attrezzatura è compresa.

Se posso suggerirvi, quando siete in spiaggia guardate sulla tabella del bagnino gli orari di alta e bassa marea, con la bassa vi assicuro che si fa fatica a tornare a riva, le nuotate più belle erano al mattino con l’alta marea quando si poteva girare tra i coralli tranquillamente senza l’ansia di strisciarci addosso.

Melbourne

A Melbourne consiglio il museo aborigeno, il museo dell’immigrazione (molto interattivo, davvero carino)e un tour guidato alla Rod Laver Arena per gli appassionati di tennis. St. Kilda non ci è piaciuta, anonima la spiaggia e anche piuttosto brutto il quartiere dei locali, sarà forse perché era tutto chiuso ma sembrrava tutto tra l’abbandonato ed il degrado, con anche gente un po’ strana per strada.

Great Ocean Road

Il viaggio inizia male, siamo sotto il diluvio. Ci fermiamo all’inizio della Great Ocean Road a Torquay dove c’è il museo del surf più importante del mondo. Il museo, pur non essendo appassionato di questo sport, è molto interessante e c’è anche un divertente filmato di alcuni ragazzi australiani che girano gli stati uniti per fare surf in ogni singolo stato, anche dove non c’è acqua, inventandosi i modi più stravaganti o facendolo in condizioni estreme.

Usciamo dal museo ed il cielo si apre, decidiamo quindi di andare a vedere la vicina Bell’s beach in cui si tiene uno dei più importanti appuntamenti per surfisti, che in effetti sono lì che cavalcano le onde ma la giornata non è fantastica e le onde non molto grandi, però il posto è molto carino.

Proseguiamo lungo la strada e ci fermiamo a Cape Otaway dove c’è un faro visitabile su un bel promontorio. Facciamo giusto in tempo a fare la visita e un po’ di foto quando arriva un altro scroscio. Decidiamo quindi di proseguire in direzione di Apollo Bay dove dobbiamo dormire. Lungo la strada ci fermiamo in diversi altri punti, uno in particolare ve lo consiglio. Quando vedete il cartello Kennet River girate a destra, c’è un piccolo bar e parcheggio per camper.

Sulla sinistra parte una strada sterrata, se la seguite (sia in macchina che a piedi) potrete vedere tanti koala sugli eucalipti, anche a pochi metri, in piena libertà. Dopo circa 2-300 metri sembra che gli alberi finiscano, voi proseguite, dopo una curva il bosco riprende e si vedono tantissimi koala e anche qualche canguro.

La mattina dopo ci attendono i 12 apostoli e tutti i vari punti e passeggiate che seguono poco dopo. Spettacolo meraviglioso, tira un vento fortissimo, il mare è molto mosso e tutto crea un’atmosfera particolare. Non mi dilungo perché tanto ci sono pagine e pagine su questi posti.

Kangaroo Island

Al contrario di molti che hanno detto che questo tratto è monotono e noioso, io devo dire che mi è piaciuto e anche molto. C’è solo un tratto in cui gli arbusti ai lati della strada impediscono la vista per alcune decine di km, ma per il resto il paesaggio è comunque interessante con distese che sembrano infinite, pascoli a perdita d’occhio, colline, pianure, case sparse nel nulla, traffico zero, paludi, scorci sul mare, ecc. Anche se era un tratto di solo trasferimento è stato comunque interessante ed è stato bello vedere la vastità degli spazi che hanno a disposizione.

Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della parte nord dell’isola, con la visita alla honey farm e alla dairy farm dove abbiamo mangiato dell’ottimo yougurt. Abbiamo poi visitato un giardino in cui erano presenti centinaia di specie di piante originarie dell’isola, mentre la farm della lavanda era chiusa.

Diciamo che per noi 2 giorni sono bastati, ma per fare le cose con calma sarebbe meglio fare un paio di notti sull’isola. Le strade sterrate sono piuttosto buone, almeno quelle che ho fatto io, qualche buca ma niente di particolare, molta attenzione deve essere fatta col buio...

Ristorazione

Per la cena vi suggerisco il ristorante giapponese Sake, su argyl street, nella zona di The Roks, ci siamo andati 2 volte e ci siamo trovati benissimo pur non amando particolarmente questo tipo di cucina. Evitate le pizze, io ne ho provate 2 in giro ma rimpiangerete persino quelle di pizza hut!

Per mangiare c’è un ristorantino nella piazzetta sopra l’ufficio postale dove si mangia divinamente, altrimenti noi abbiamo poi provato un altro locale chiamato (se ricordo bene) The after beach. Abbiamo mangiato in entrambi molto bene, il primo è più piccolo e più riservato quindi c’è anche un’atmosfera più intima.

Pomeriggio sera per 2 passi in centro e cena presso il ristorante “Florentino”, l’unico ristorante italiano in cui abbiamo messo piede. Abbiamo mangiato molto bene, ottimo il pane, il tiramisù, il pesce, però molto caro, quasi 160$ per 2 persone. Se siete in zona andate in King Street a mangiare da the King’s (ha un’insegna arancione, difficile mancarlo), si mangia benissimo e si spende molto meno.

Dopo queste soste ci dirigiamo verso Mont Gambier per dormire al the Barn Accomodation, appena fuori città, e mangiare presso la loro steak house, davvero ottima.

Sull’esplanade ci sono tantissimi locali, a voi la scelta, occhio però agli alberi sull’altro lato della strada, sono la dimora delle volpi volanti, dei grossi pipistrelli, possono fare un po’ impressione.

Tabella riassuntiva dei costi

Voce di costo Importo indicativo
Volo A/R Milano - Sydney Variabile, controllare le offerte
Taxi dall'aeroporto di Sydney al centro $62
Treno dall'aeroporto di Sydney al centro $30
Escursione all'Harbour Bridge $220
Cena al ristorante Florentino (per 2 persone) $160

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