Consigli Utili per Affrontare il Cammino di Santiago
Intraprendere un viaggio come il Cammino di Santiago scatena sempre un mix di sentimenti contrastanti: euforia, curiosità e timori di varia natura. Ancora di più se il viaggio diventa un cammino-pellegrinaggio che si intende percorrere nel più classico e antico dei modi, ossia a piedi.
Il Cammino di Santiago è un'antica rete di percorsi che convergono verso la cattedrale di Santiago de Compostela, in Galizia (Spagna), dove secondo la tradizione si trovano le spoglie dell'apostolo San Giacomo. Non è solo un pellegrinaggio religioso (anche se lo è stato per secoli), ma oggi è un'esperienza spirituale, personale o semplicemente avventurosa che attira gente da tutto il mondo.
Ogni anno, migliaia di persone provenienti da ogni angolo del pianeta si mettono in cammino per motivi diversi: chi per fede, chi per sfida personale, chi per staccare dalla routine. Il Cammino è diventato un simbolo di consapevolezza e di ritorno all'essenziale, dove ogni passo conta più della meta. E a volte, più che la destinazione, è il cammino stesso che ti cambia.
Scegliere il percorso giusto
Se non hai un mese a disposizione per fare il cammino di Santiago de Compostela, puoi seguire i consigli per farlo anche in 2 settimane, l’importante è raccogliere le informazioni utili, sapere da dove partire e munirsi di una mappa per decidere che tappe fare. Si può, però, decidere di percorrerne solo una parte in base alle proprie condizioni psico-fisiche e al tempo che vi si vuole dedicare.
In questo articolo abbiamo raccontato quali sono i punti di partenza per fare il Cammino di Santiago, secondo le diverse varianti del cammino francese, inglese, portoghese, quelli di Lèon, del Nord, di Oviedo e de la Plata. Indipendentemente dal percorso che sceglierete per raggiungere la cattedrale, il Cammino di Santiago vi regalerà un’esperienza unica e totalizzante.
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Sebbene tutti i percorsi abbiano pro e contro, ce ne sono alcuni che, sia per la loro struttura che per le loro infrastrutture, sono più consigliabili ai pellegrini con poca esperienza. È il caso del Cammino Francese e del Cammino Portoghese, che, essendo i due più conosciuti e dotati delle migliori infrastrutture e anche di tappe relativamente facili, possono essere percorsi da chiunque abbia un minimo di preparazione fisica.
I percorsi più conosciuti e che vi suggerisco di prendere in considerazione se siete alla prima esperienza, sono, oltre al francese e portoghese, il Cammino Primitivo, quello del Nord, quello inglese e l’Epilogo (Strada per Finisterre e Muxía). Tra questi, tutti comunque facilmente fattibili, vi consiglio di optare per il Cammino Francese, partendo da Villafranca del Bierzo (8 tappe) per poi, se avete tempo, proseguire lungo l’Epilogo (altre 3-4 tappe in più).
Tenendo conto che la maggior parte dei pellegrini ha poco tempo e deve scegliere quali tappe fare, se avete l’intenzione di arrivare a Santiago di Compostela, consiglio di fare almeno le ultime 8 tappe, da Villafranca del Bierzo a Santiago. Se non avete 8 giorni a disposizione, potete iniziare da Sarria, da dove mancano 5 tappe fino a Santiago di Compostela. Queste sono le tappe più trafficate del Cammino francese perché sono quelle richieste (100 chilometri) per ottenere la Compostela, di cui parleremo più avanti.
Un’altra opzione, se si dispone di altri 3 o 4 giorni in più, è fare anche l’Epilogo, da Santiago di Compostela a Finisterre, e raggiungere così la fine del Cammino.
Il Cammino Francese
Il Cammino Francese inizia convenzionalmente a St. Jean Pied de Port, un piccolo villaggio francese appena oltre il confine con la Spagna a circa 60 km nell'entroterra dal Golfo di Biscaglia. Essendo il percorso più popolare é il più adatto a chi affronta il Cammino di Santiago per la prima volta anche perchè ci sono molte opzioni per dormire e gli alloggi non distano mai più di 15 km l'uno dall'altro, il che significa che le tappe si possono organizzare in modo abbastanza flessibile.
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Negli ultimi anni, tuttavia, c'è stato un enorme aumento nel numero di pellegrini che iniziano il camminoa St. Jean Pied de Port, il che significa che questo percorso può essere estremamente affollato. In piena estate può essere difficile trovare un letto, e difficilmente si avrà la sensazione di essere lontano da tutto, con centinaia di altri pellegrini che camminano al nostro fianco. Quindi, se si sceglie di percorrere il Cammino Francese e partire dalla Francia ma si vogliono evitare i periodi più affollati, io consiglierei di andare in primavera o in autunno. Il tempo tende ad essere bello anche in questi mesi e non così caldo come in piena estate, e il percorso sarà sicuramente più tranquillo.
Leòn è una delle tappe più importanti del Cammino Francese. Vivace città universitaria vanta un pittoresco centro storico e una bellissima cattedrale. Nell’attraversare la pianura castigliana si possono ammirare i bei campi di grano. Questa tappa mostra un paesaggio completamente diverso. Si va gradualmente verso i monti in direzione della Galizia.
Astorga è una fantastica città, che si impone per la ricchezza della sua storia. Da Foncebadòn si va verso la Cruz de Hierro, un palo con una croce in cima, ai cui piedi vengono lasciate dai pellegrini delle pietre che simboleggiano ii fardelli di cui ci si vuole liberare. È il punto più alto del Cammino Francese di Santiago.
Per arrivare a Villafranca si attraversa il piano di Bierzo, seguendo un percorso pressoché pianeggiante. Villafranca è una città ricca di fascino, situata ai piedi delle montagne e alla confluenza dei fiumi Burbia e Valcarce. Nel Medioevo era una sorta di infermeria per i pellegrini feriti o contagiosi. Meritano una visita il monastero del XI secolo, la chiesa di S.Juan del XII secolo e quella di S.
Dopo O Cebreiro il sentiero segue la dorsale, regalando vedute mozzafiato della Galizia. Tricastela è così chiamata per i suoi tre castelli ed era una tappa importante per i pellegrini che scendevano dalla montagna. Il sentiero può essere fangoso, perché in questa parte della Galizia si devono attraversare campi e piccoli ruscelli. Si incontrano tanti paesini fino a Portomarin, ricostruita dopo un’alluvione.
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In questa tratta il numero dei pellegrini per Palas de Rei aumenta notevolmente. I sentieri sono suggestivi, salgono e poi ridiscendono. Si attraversano vallate ricche di boschi. Arrivati a metà strada c’è il punto dove si uniscono il Camino Francese e il Cammino del Nord.
A pochi chilometri da Santiago questa tappa attraversa numerose aree boschive, inizialmente di querce, pini e castagni e poi eucalipti. I ruscelli, dove un tempo i pellegrini si lavavano per arrivare puliti a Santiago, diventano sempre più numerosi. Si scende finalmente verso Santiago arrivando a Plaza Obradorio, la piazza principale del centro storico. C’è poi la Cattedrale con le spoglie del Santo e il Botafumeiro, il più grande incensiere del mondo che costituisce il simbolo stesso della Cattedrale.
Preparazione fisica e mentale
Per quanto il Cammino di Santiago non sia necessariamente da intendersi come sinonimo di fatica estrema, sarebbe un grave errore iniziare a camminare 8 ore al giorno senza avere una buona condizione fisica. Non c’è bisogno, se non si ha tempo e possibilità, di allenarsi per mesi prima di partire. Basta camminare 1-2 ore al giorno il più a lungo possibile e sempre con le scarpe che userete per percorrere il Cammino. Se avete intenzione di portare con voi lo zaino, caricatelo con il peso che porterete e passeggiate per 4-5 ore diversi giorni prima della partenza. È l’unico modo per capire se è quello giusto e di rimediare, nel caso contrario.
Un mese prima, fate un paio di percorsi in montagna di almeno 6-8 ore, con l’attrezzatura (abbigliamento e calzature) che indosserete durante il Cammino per verificarne l’adattabilità al vostro modo di camminare su tragitti impervi. Queste raccomandazioni non sono un requisito essenziale per fare il Cammino di Santiago, ma vi aiuteranno a non stancarvi eccessivamente, a non soffrire di orribili vesciche ai piedi, così comuni tra i pellegrini, e a godervi l’esperienza nelle migliori condizioni possibili.
Cosa mettere nello zaino
Una delle domande classiche che tormentano le notti prima del viaggio è “Ma cosa mi devo portare nello zaino?”. Ovviamente il meno possibile. Quante magliette per un mese? Tre, due per camminare e una di cotone per la sera. Quante paia di calze? stesso discorso, due tecniche per camminare e un paio di calzettoni per la sera. Dopo di che tenete presente che la routine dei long distance walker una volta arrivati alla fine di una tappa solitamente consiste in: scarico dei bagagli, conquista del letto doccia e lavaggio bucato.
In linea generale comunque il vostro zaino non dovrebbe mai pesare più di una decina di chili, oggetti pesanti sul fondo, di pronto uso in cima, disposti in modo da non conficcarsi nella vostra schiena durante il percorso.
Questo è uno dei punti a cui bisogna prestare maggiore attenzione. Calzature Gore-Tex già usate. Borraccia in acciaio da riempire d’acqua alle fontanelle disseminate lungo i percorsi. Qui bisogna fare una breve nota: tenete presente che la maggior parte delle fontane che si trova sul Cammino reca un cartello con la scritta agua no tratada (acqua non trattata). Non ci si riferisce alla potabilità, ma solo al fatto che, a quanto mi è stato detto, l’acqua non è stata controllata di recente. Ovviamente, se c’è scritto, invece, agua no potable, non bevete!
Non c’è niente di peggio di scarpe o vestiti nuovi di zecca per fare il Cammino di Santiago. La cosa migliore è indossare le calzature a cui siete abituati. Se non avete le scarpe adatte e siete costretti ad acquistarle nuove, usatele per giorni e per diversi chilometri prima di partire. Un’altra cosa importante è non portare il superfluo o ciò che comunemente si pensa possa servire per ogni evenienza. Lungo la strada potete trovare tutto ciò di cui avete bisogno.
Tutto quello che serve per il Cammino di Santiago deve entrare in uno zaino da 30 litri al massimo. Due magliette, un pile, una giacca leggera, due paia di pantaloni o pantaloncini, tre paia di mutande, tre paia di calzini, giacca e pantaloni impermeabili. Questo è più o meno tutto l'abbigliamento necessario. Dimentica il pigiama, è molto più pratico dormire con i vestiti da trekking.
Oltre all’abbigliamento avremo bisogno anche di un sacco a pelo leggero per l'ostello, un asciugamano da viaggio, articoli per l’igiene personale, una torcia (meglio se frontale), cappello e crema solare, una bottiglia d'acqua.ndr: noi consigliamo anche un sacco letto per sostituire il sacco a pelo nelle giornate molto calde e un poncho impermeabile per i periodi molto piovosi che andrà a coprire corpo e zaino. Ovviamenti da ambientalisti quali siamo abbasso le bottigliette d'acqua e viva le borracce.
Fondamentali: spille da balia, per appendere i calzini bagnati allo zaino mentre si cammina. Sapone di Marsiglia, per lavare noi stessi e i nostri vestiti. Un libro, davvero fondamentale!
Kit di primo soccorso
Da non dimenticare (e non sacrificare quando scegliete cosa mettere nello zaino) è un piccolo ed essenziale kit di pronto soccorso, anche se durante tutte le tappe del percorso (compreso l’inizio e la fine) si attraverseranno villaggi, alcuni più grandi di altri, in cui (almeno nella maggior parte) vi sono farmacie. cerotti.
Un suggerimento speciale: dopo ogni tappa, a fine giornata, dopo aver fatto la doccia, vi consiglio di massaggiare le gambe con alcool al rosmarino e ogni mattina di massaggiare i piedi con la vaselina per evitare le vesciche.
Bastoni da trekking
Questo è stato uno dei miei grandi dubbi quando ho deciso di fare il Cammino di Santiago. Alla fine, pur essendo abituato a lunghe escursioni di trekking senza bastoni, ho deciso di usarli sul Cammino. Non ci sono voluti più di 30 minuti per capire quanto siano necessari e indispensabili per non caricare le gambe, come aiuto nella deambulazione e anche per evitare che dita e mani si gonfino. In base alla mia esperienza, vi consiglio di prenderne due, perché in questo modo potere distribuire meglio il peso e proceder molto più sicuri su discese o terreni accidentati. Se telescopici, i bastoni da trekking, si possono tenere nello zaino, quindi non sono d’impiccio.
Dove dormire lungo il Cammino di Santiago
Una delle preoccupazioni più comuni riguarda l'alloggio, ma tranquillo: il Cammino è attrezzatissimo. Lungo ogni percorso troverai albergue, ovvero ostelli per pellegrini. Esistono tre tipi principali:
- Gli albergue pubblici, gestiti da comuni o associazioni religiose, sono economici (5-10€) ma spesso non prenotabili. Si segue la regola del "chi arriva prima, dorme".
- Gli albergue privati costano un po' di più (10-15€), ma sono prenotabili, spesso più comodi e con servizi aggiuntivi.
- Per chi vuole più comfort, ci sono pensioni, B&B e hotel disponibili in quasi tutte le tappe principali.
Molti albergue hanno cucine comuni, lavanderie e spazi di condivisione. Portati un sacco a pelo leggero, tappi per le orecchie (fondamentali nei dormitori) e un po' di spirito di adattamento.
Lungo il Cammino troverai diverse tipologie di alloggio che possono richiedere o meno una prenotazione anticipata. Gli ostelli riservati ai pellegrini si chiamano albergues.
- albergues municipali: sono ostelli riservati ai pellegrini e gestiti dal Municipio. Solitamente il posto letto è in grandi camerate condivise. Per accedere è richiesta la Credenziale del Pellegrino. Non è possibile effettuare la prenotazione del posto letto e non è possibile pernottare per più di una notte. Il costo degli albergues municipali varia dagli 8€ ai 15€ per notte.
- albergues donativi: sono ostelli riservati ai pellegrini e gestiti da privati, oppure gestiti dalla Chiesa e ospitano posti letto solitamente in grandi camerate. Viene richiesta la Credenziale del Pellegrino. Non è possibile effettuare prenotazioni, non è possibile pernottare per più di una notte e prevedono una donazione volontaria.
- alberghi, hotel o affittacamere: sono alloggi privati non destinati esclusivamente ai pellegrini. Per questa tipologia di alloggio è possibile effettuare prenotazioni e alloggiare per più notti.
Gli albergues municipali e donativi sono i migliori per vivere a pieno il clima del cammino. In questo tipo di alloggio si dorme in camerate con altre persone e sono dotati del minimo indispensabile. Tutti o quasi tutti gli albergues sono dotati di cucina condivisa e lavatrice.
Alcuni albergue municipali forniscono lenzuolo e federa per il cuscino usa e getta, ma non tutti!
Quanto costa fare il Cammino di Santiago?
È un viaggio low-cost. Con circa 25-35€ al giorno te la cavi: pernottamento, cibo, qualche birra.
- Albergue: 5-15€ a notte
- Colazione/caffè: 2-4€
- Menú del peregrino (pranzo/cena): 10-12€
- Snack, frutta, acqua: 5€
Ovviamente dipende dal tuo stile: puoi spendere meno cucinando o dormendo in tenda, o di più se scegli hotel e ristoranti.
Quando partire?
- Primavera (aprile-giugno): clima mite, meno gente
- Estate (luglio-agosto): caldo, più affollato, ma giornate più lunghe
- Autunno (settembre-ottobre): clima ideale, colori bellissimi
Evita l'inverno se non sei esperto: molte strutture sono chiuse e in Galizia piove spesso.
La Credenziale del Pellegrino e la Compostela
Passiamo ora al reperimento della Credenziale del Pellegrino, l’unico documento che sul Cammino di Santiago non devi mai, mai, mai, e poi mai perdere. La Credenziale deve essere timbrata (in bar, ristoranti, ostelli, chiese) due volte al giorno, indicando la data, per provare che i chilometri sono stati effettivamente percorsi. La credenziale non è gratuita e il prezzo normale è solitamente di circa 2 euro.
Compostela: chiamata talvolta, ma erroneamente, Compostelana, è un documento, concesso dalle autorità ecclesiastiche ai pellegrini che hanno compiuto il Cammino di Santiago, per motivi religiosi o spirituali.
Credenziale: la potete ottenere nelle chiese, negli ostelli dei pellegrini, nelle associazioni di amici del Cammino di Santiago o anche negli Uffici del Turismo, è un documento che accredita i pellegrini che stanno facendo il Cammino di Santiago.
Una volta terminato il Cammino di Santiago, per ottenere la Compostela è necessario recarsi presso l’Ufficio Assistenza Pellegrini della Cattedrale di Santiago di Compostela, situato in Rúa das Carretas, 33. In alta stagione, di solito ci sono lunghe code. Il Cammino di Santiago è una delle più antiche e famose vie di pellegrinaggio del mondo cristiano che ha come meta la tomba di San Giacomo il Maggiore custodita nella cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia, regione della Spagna. Per dimostrarlo è necessario dotarsi della Credenziale del Pellegrino, una sorta di passaporto sul quale apporre i timbri lungo il percorso.
Il giorno dell’arrivo a Santiago è possibile poi partecipare alla messa del pellegrino che viene celebrata periodicamente, così come vedere in funzione il famoso botafumeiro.
Consigli finali
- Parti leggero: ogni grammo pesa dopo 20 km
- Non strafare nei primi giorni: ascolta il tuo corpo
- Parla con gli altri pellegrini: è una parte fondamentale dell'esperienza
- Porta un diario: anche solo due righe al giorno
- Non avere fretta: non è una gara
Il Cammino di Santiago non è solo un percorso a piedi. È un viaggio dentro di te, un modo di vivere il tempo e lo spazio in maniera diversa. Se stai pensando di farlo, fallo. Non importa quanto sei allenato, se sei credente o no, se parti solo o in compagnia.