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Conferenza Nazionale del Turismo: Storia e Evoluzione

La storia della Conferenza Nazionale del Turismo in Italia è strettamente legata all'evoluzione del settore turistico e alle politiche adottate per promuoverlo e svilupparlo nel corso del tempo. Il Legislatore nazionale, nel riconoscere al turismo un ruolo strategico per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese e per il miglioramento della competitività nel contesto internazionale, mira a delineare un quadro organico di principi generali per la valorizzazione delle risorse ambientali, dei beni culturali e delle tradizioni locali, in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile.

Origini e contesto normativo

La legge Quadro sul turismo n. 217/1983, ha determinato uno sconvolgimento nell’assetto turistico che fino a quel periodo, a livello territoriale, era poggiato essenzialmente sul ruolo degli Enti Provinciali per il Turismo e delle Aziende Autonome di Cura, Soggiorno e Turismo (per i territori turistici più significativi), ed a livello nazionale faceva riferimento al Ministero del Turismo e dello Spettacolo ed all’ENIT, quale ente di promozione nazionale con rappresentanze estere. A ciò si affianca una particolare attenzione per il miglioramento del sistema dell’offerta turistica e per la tutela dei singoli soggetti che accedono ai servizi turistici anche attraverso l’informazione e la formazione professionale degli addetti.

Il turismo, che nel precedente testo costituzionale era contemplato tra le materie di competenza legislativa concorrente Stato-Regioni, dopo la legge costituzionale del 18 ottobre 2001 n. 3 di modifica del titolo V della Costituzione (indica tutte le materie in cui la podestà legislativa è esercitata in via esclusiva dallo Stato attribuendo la competenza regionale in tutte le altre materie e riservando allo Stato la sola potestà di fissare i principi fondamentali) art. In allegato al Decreto Legislativo n., riforma del Codice del consumo.

Istituzione e scopo della Conferenza

L’art. 3 prevede l’istituzione della Conferenza Nazionale del turismo, un organo, cui partecipano i rappresentanti di numerosi organismi pubblici e privati interessati al fenomeno turistico, convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri d’intesa con le Regioni, almeno ogni due anni. La Conferenza ha lo scopo di esprimere indicazioni relative alle politiche turistiche e a quelle intersettoriali che riguardano il turismo, favorendo il confronto tra le istituzioni e i soggetti operanti nel settore.

L’articolo 1, comma 2°, esprime i valori dell’intera riforma: “la Repubblica riconosce il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese nel contesto internazionale e dell’Unione europea, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività e per favorire le relazioni tra popoli diversi”.

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Innovazioni e strumenti di promozione

All’art. 4 è istituita la Carta dei diritti del turista elaborata dal Ministero per le attività produttive, in almeno quattro lingue e contenente informazioni sui diritti del turista e sulle procedure cui egli può ricorrere in caso di inadempienza contrattuale da parte dei fornitori dei servizi turistici.

Un’ulteriore innovazione è costituita dal riconoscimento dell’importante ruolo attribuito al Fondo di promozione nazionale, che vuole garantire e promuovere l’accesso alle vacanze ad una fascia di cittadini che, normalmente, non va in vacanza o che non ci va sistematicamente anche per motivi economici. Questa possibilità è stata immaginata riferendosi anche all’esperienza dei “Buoni vacanze” svizzeri e francesi, che hanno avuto un particolare successo grazie all’interesse crescente dei lavoratori e delle imprese turistiche.

Il Fondo, quindi, si pone non come uno strumento assistenzialistico ma, al contrario, come un mezzo utile a potenziare il turismo interno. All’art. 5 la Legge 135 prevede l’introduzione dei Sistemi turistici locali ( Stl). Si tratta di “contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, che presentano un’offerta omogenea di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”. I Stl sono promossi da enti locali e da soggetti privati interessati allo sviluppo turistico di un determinato ambito territoriale e devono essere formalmente riconosciuti dalle regioni di appartenenza.

Il ruolo dell'ENIT

Dopo la fine del primo conflitto mondiale (1914-1918) si avvertì l’esigenza di rinascita, di modernizzazione, di sviluppo e l’industria turistica nazionale, che aveva subìto gravi sconvolgimenti con l’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra (1915-1918), fu tra i primi comparti a decidere di riorganizzarsi in tale senso. Nacque così, con il decreto legge del 12 ottobre 1919 n. 2099, pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 22 novembre dello stesso anno, l’Ente Nazionale per le Industrie Turistiche - ENIT. Lo Stato decise, per la prima volta, di lavorare attivamente nell’ambito delle politiche turistiche nazionali, creando un organismo deputato alla promozione dell’Italia all’estero mediante campagne pubblicitarie, pubblicazioni e altri strumenti di comunicazione declinati in diverse lingue.

Oggi, cento anni dopo, l’ENIT opera, con rinnovato slancio e attraverso i nuovi strumenti di promozione a disposizione, per la diffusione delle bellezze nazionali a livello globale, con lo scopo di aumentare, sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo, i flussi turistici nel Bel Paese. Questa pubblicazione nasce dall’esigenza di sistematizzare e dare la giusta evidenza a cento anni di storia, celebrando la proficua attività a cui l’ente si dedica proficuamente da ormai un secolo.

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Ad Enit venne affidata anche l’attività di studio e di rilevamento statistico del turismo e la cura della promozione turistica all’estero. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di propaganda turistica. Così Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’ENIT, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate, tra gli altri, ad autori d’eccezione.

Iniziative recenti e future

Enit a caccia dei tasselli dell’Italia turistica: con oltre 100mila reperti di cui 20mila già digitalizzati inizia un’avventura nel tempo attraverso oltre un secolo di storia rivisitato dal viaggio. L’Agenzia Nazionale del Turismo festeggia 100 anni con il libro-evento “Promuovere la bellezza” curato dal ricercatore Manuel Barrese frutto di oltre un anno di ricerche storiografiche e di analisi di migliaia di diapositive, manifesti e vetrini che hanno ricostruito di uno spaccato dell’Italia dai tratti inediti ed eterogenei e riportato alla luce i manifesti storici di artisti contemporanei: Dudovich, Cambellotti, Boccasile, Retrosi, Mino Delle Stile. Tutto il materiale confluirà in un archivio storico digitale che insieme all’Open Library con il materiale fotografico delle Regioni Italiane costituirà il più qualificato patrimonio sul turismo italiano.

La Bit sarà anche l’occasione per illustrare il nuovo Club Italia, il programma a pagamento e ad adesione volontaria, di potenziamento della promozione dell’immagine dell’Italia all’estero, ideato da Enit e riservato agli operatori del settore turistico italiano. Lo strumento incentiva l’offerta turistica italiana alla partecipazione a borse, workshop e fiere in cui è forte la presenza della domanda estera.

Per sostenere la promozione dell’immagine dell’Italia all’estero con il programma Club Italia, Enit garantisce informazione, assistenza e promozione con la possibilità di avere accesso alla banca dati dei tour operator stranieri; agevolazioni nelle principali borse commerciali in Italia; l’accesso gratuito alle fiere organizzate all’estero in cui sarà presente Enit; sconti per la partecipazione a workshop all’estero; riduzione dei costi per l’acquisto di spazi all’interno delle fiere nell’area riservata ad Enit; utilizzo del logo su tutto il materiale pubblicitario prodotto. Novità 2020 sarà la creazione di newsletter di prodotto per i soci e gli operatori stranieri. Per i soci plus la possibilità di usufruire della sala italia Enit per presentazioni e conferenze.

L’Agenzia che inoltre ha appena presentato il Piano annuale ha in programma oltre 480 le iniziative già previste per il 2020 dalle sedi estere di Enit di cui circa il 20 per cento orientate anche alla valorizzazione della meeting industry. Enit ha destinato il 22,7 per cento ad iniziative sui nuovi target del lusso affluent e Hnwi (High Net Worth Individual). Si punta anche al turismo slow a cui sarà riservato il 34,8 per cento delle azioni Enit e al turismo active con il 26,7 per cento delle attività.

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Sono oltre 40 le fiere previste nel 2020 accompagnate da specifici workshop per operatori del settore. Enit supporterà in collaborazione con il sistema Italia i protagonisti dell’industria turistica.

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