Turisti Italiani Bloccati a Madeira: Un'Odissea tra Maltempo e Disservizi
Madeira e il suo aeroporto sono stati al centro delle cronache durante la settimana di Ferragosto, a causa di una situazione che ha visto coinvolti numerosi turisti italiani. Circa 200 italiani sono rimasti bloccati per circa 72 ore a causa del maltempo, dei ritardi accumulati e, secondo i loro racconti, per una certa incuria delle compagnie low cost coinvolte.
La Disavventura dei Cinque Fiorentini
Ora, in balia degli eventi e dei venti, si trovano cinque giovani di Firenze che, dal 17 agosto, cercano di capire quando potranno tornare a casa. Federico Bottai, Giulia Bernocchi, Alessia Bernocchi, Leandro Bianchi e Xhesika Shkembi avevano il rientro programmato per sabato 17 agosto, con un primo volo Ryanair diretto a Lisbona, ma dopo una giornata di attesa in aeroporto anche quel volo è stato cancellato.
Come se non bastasse, alcuni di loro avrebbero anche prenotato, pagando di tasca propria, la coincidenza per Firenze, che quindi non hanno potuto prendere, secondo quanto riportano i quotidiani locali. Secondo quanto riporta il Corriere fiorentino, Ryanair avrebbe assicurato ai ragazzi un rientro per il primo settembre, mentre dall'Ambasciata italiana stanno provando a risolvere il problema anche se non ci sarebbe disponibilità di altri voli. I giovani denunciano anche di non riuscire più a contattare il call center di Ryanair che, a loro dire, non sta fornendo l'adeguata assistenza.
Il 17, arrivati in aeroporto, raccontano i ragazzi al giornale locale: “Ryanair ci ha comunicato che il volo era in ritardo a causa maltempo. La compagnia non ha fornito assistenza e hanno lesinato da quel momento anche le informazioni. Ad ora il gruppo ha affittato un appartamento in attesa di un nuovo volo, sperando che qualcosa si liberi prima del primo settembre.
Le Testimonianze dei Turisti Rientrati
Dei 200 bloccati da Ferragosto non tutti sono tornati con il volo d'emergenza. I 200 italiani che sono stati accampati per 3 giorni dal 15 al 18 agosto, non sono tutti rientrati con il volo di emergenza: “È finito questo incubo - il racconto di uno di loro - Ci hanno cancellato due volte il volo. Fortunatamente siamo riusciti a prendere questo a differenza di altri rimasti lì, almeno in 20-25. I disagi più pesanti sono quelli di non aver avuto assistenza e garanzie a livello economico per un supporto per alberghi o altri voli. Ieri sera abbiamo saputo che l'ambasciata era fortunatamente intervenuta per il volo straordinario".
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Abbiamo sostenuto altre spese in autonomia. "Quando ci hanno detto della cancellazione ci siamo subito trovati spaesati, alle 22 di sera: una grande fila di taxi per andare a cercare un alloggio. Per tre persone, tra alloggio, cibo e taxi, abbiamo speso in questi giorni più di mille euro", ha riferito un turista di Roma. "Il 15 quando ci hanno cancellato il volo ci siamo trovati persi, senza assistenza ed abbiamo dovuto riprenotare altri voli a nostre spese, compresi alloggi in alberghi a prezzi esorbitanti, oltre 200 euro a notte. Solo grazie alle nostre possibilità economiche siamo riusciti a tornare in Italia", la testimonianza di una famiglia di Perugia.
Stanotte alle 3, all'improvviso, mentre dormivamo è giunta la comunicazione che ci sarebbe stato il volo alle 13 e che pensavamo fosse solo riservato al nostro recupero e invece era aperto alla vendita". E' terminata questa sera la disavventura di una buona parte dei circa 200 turisti italiani rimasti bloccati per tre giorni a Madeira dopo la cancellazione, la sera del 15 agosto, di un volo Wizz Air per Roma a causa del maltempo, e poi non più riusciti a ripartire. Sono sbarcati stanchi, esasperati, per la lunga attesa per il rientro in Italia e per i "disagi subiti", alcuni costretti a dover affrontare spese supplementari per alloggi, vitto, anche di mille euro e più. Tra di loro diversi bambini e alcune persone che avevano necessità di farmaci per delle cure.
Dei turisti hanno raccontato che non tutti sono rientrati con il volo di emergenza ma qui le cifre ballano: c'è chi ha parlato 20-25 e chi, invece, 30-40 rimasti a Madeira. Sono alcune delle testimonianze dei circa 200 italiani rientrati questa sera a Fiumicino, dopo essere rimasti bloccati nell'arcipelago portoghese dal 15 agosto, a causa del maltempo: “E' finito questo incubo - il racconto di uno di loro - Ci hanno cancellato due volte il volo. Fortunatamente siamo riusciti a prendere questo a differenza di altri rimasti lì, almeno in 20-25.
I disagi più pesanti sono quelli non aver avuto assistenza e garanzie a livello economico per un supporto per alberghi o altri voli. Abbiamo sostenuto altre spese in autonomia. Ieri sera abbiamo saputo che l'ambasciata era fortunatamente intervenuta per il volo straordinario". "Quando ci hanno detto della cancellazione ci siamo subito trovati spaesati, alle 22 di sera: una grande fila di taxi per andare a cercare un alloggio. Per tre persone, tra alloggio, cibo e taxi, abbiamo speso in questi giorni più di mille euro", ha riferito un turista di Roma.
"Il 15 quando ci hanno cancellato il volo ci siamo trovati persi, senza assistenza ed abbiamo dovuto riprenotare altri voli a nostre spese, compresi alloggi in alberghi a prezzi esorbitanti, oltre 200 euro a notte. Solo grazie alle nostre possibilità economiche siamo riusciti a tornare in Italia", la testimonianza di una famiglia di Perugia. I disagi sono stati tanti. Stanotte alle 3, all'improvviso, mentre dormivamo è giunta la comunicazione che ci sarebbe stato il volo alle 13 e che pensavamo fosse solo riservato al nostro recupero e invece era aperto alla vendita".
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La Risposta di Wizz Air e l'Intervento Istituzionale
In serata la compagnia Wizz Air, in una nota, ha precisato che il volo di soccorso da Madeira a Roma ha "trasportato tutti i passeggeri che hanno prenotato di nuovo il volo o che hanno acquistato il biglietto per questo volo di emergenza. Il numero totale di persone trasportate è stato di 207. La compagnia aerea ha atteso fino all'ultimo minuto altre 30 persone che avevano regolare biglietto per questo volo, ma sfortunatamente non si sono presentate al gate.
Le limitazioni del tempo di servizio dell'equipaggio, che è un prerequisito fondamentale per la sicurezza del trasporto aereo, non ha permesso alla compagnia di eseguire il processo di scambio dei passeggeri non presentatisi con quelli già presenti in aeroporto senza mettere a rischio la partenza del volo di emergenza con 207 passeggeri a bordo". La compagnia aerea ricorda che i problemi per il rientro dei passeggeri erano legate alle avverse condizioni meteo, in particolare il forte vento "tuttavia Wizz Air ha fatto e continua a fare tutto il possibile per riportare a casa tutti i passeggeri bloccati.
La sicurezza dei nostri passeggeri e dell'equipaggio resta di fondamentale importanza per la compagnia che non può scendere a compromessi in nessun caso". Wizz Air, infine, "desidera esprimere il proprio apprezzamento per la pazienza, la comprensione e la collaborazione di tutti coloro che sono stati colpiti da questa interruzione dovuta al maltempo".
“A causa delle condizioni meteo, il volo verso Fiumicino (Roma) è cancellato”. Wizz Air ha annunciato una riprogrammazione per il giorno seguente, successivamente annullata. Infine la data del “29 agosto”, come ultima soluzione in alternativa al rimborso. Salvo in pochissimi, che avrebbero pagato a caro prezzo un biglietto su voli già pieni, i malumori tra i passeggeri si sono riversati online denunciando la mancata assistenza da parte della compagnia aerea.
“Abbiamo dormito a terra, non ci siamo potuti lavare”, riportano i media italiani raccogliendo i commenti sui social. Altri non trattengono gli insulti. La Farnesina ha chiesto alla compagnia di recuperare i passeggeri lasciati a Madeira. “In relazione alla condizione dei passeggeri italiani presenti a Madeira senza protezione dopo la cancellazione di un volo WizzAir per Roma, su istruzione del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l'Ambasciatore di Italia a Lisbona Claudio Miscia ha creato una ‘unità di emergenza’ per seguire la situazione dei connazionali presenti sull'isola”.
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Il cellulare di emergenza cui si possono rivolgere i connazionali è +351-919-523500. “L'Ambasciatore ha chiesto alla console onoraria Margarida Valle Dos Santos di mantenere una presenza in aeroporto con i suoi collaboratori per i passeggeri che non siano stati riprotetti da Wizzair in alberghi dell'isola. L'ambasciata d'Italia ha seguito altresì il rimpatrio di 8 passeggeri rientrati con un volo via Varsavia. A Roma, la Farnesina e l'ENAC, l'ente nazionale per l’aviazione civile, in raccordo operativo con la Guardia di Finanza, hanno agito sulla rappresentanza italiana della compagnia aerea per accelerare l’invio di un nuovo velivolo per il rientro in Italia".
L'Intervento di Assoutenti e la Situazione di Altri Turisti
La vicenda finisce all'attenzione dell' Enac. Assoutenti, associazione specializzata nel settore dei trasporti, ha annunciato in una nota che presenterà un esposto all'Ente per l'aviazione civile affinché sia aperta una indagine sulla vicenda che riguarda la società Wizzair.
"Vogliamo capire - spiega il presidente dell'associazione, Gabriele Melluso - se la compagnia aerea abbia garantito la dovuta assistenza a tutti i passeggeri coinvolti nella cancellazione del volo e se vi siano state eventuali violazioni della normativa sul trasporto aereo che obbliga le compagnie a rispettare i diritti dei viaggiatori offrendo assistenza e riprotezione su altri voli. Al di là delle condizioni meteo avverse che giustificano ritardi e cancellazioni dei voli, è necessario accertare perché altri vettori, in base a quanto emerso sulla stampa, sarebbero riusciti a garantire le partenze dallo scalo di Madeira e perché non sarebbe stato messo un velivolo a disposizione dei passeggeri da utilizzare subito in caso di miglioramento del meteo".
"Ovviamente i viaggiatori che hanno sostenuto spese a causa della mancata assistenza da parte di WizzAir (pasti, alloggi, trasferimenti, ecc) devono essere integralmente rimborsati, e l'Enac dovrà sanzionare la compagnia aerea nel caso di violazioni della normativa di settore", conclude Melluso. Non solo a Madeira e a Faro. Sono sparsi un po' ovunque i viaggiatori italiani che dal giorno di Ferragosto hanno avuto difficoltà a ripartire dell'aeroporto di Madeira, l'isola portoghese al largo della costa Nord-occidentale dell’Africa dove da giorni a causa del forte vento e degli incendi la maggior parte dei voli gestiti dalla compagnia aerea Wizz Air è stata cancellata.
L'Unità di Emergenza e i Numeri Utili
L’UNITÀ DI EMERGENZA Il 17 agosto, ha spiegato Miscia, su istruzione del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, «è stata creata una unità di emergenza per seguire la situazione dei connazionali presenti sull'isola». Unità grazie alla quale le istituzioni sono riuscite, facendo pressione sulla compagnia, a far rientrare la maggior parte degli italiani. Rientri che sono stati personalmente seguiti dell’ambasciatore.
«L'unità di emergenza istituita in Ambasciata - ha assicurato - continua a lavorare in stretto contatto con il Ministero degli Affari Esteri e con le Autorità portoghesi (Aeroporto di Funchal e Aviazione Civile)». Il problema però, ha osservato Miscia è che «ai passeggeri lasciati a terra il 15 e il 16 agosto» in questi giorni «se ne sono aggiunti di nuovi in quanto a causa delle condizioni climatiche altri voli sono stati annullati».
«Sicuramente sono tantissimi», ha osservato l’ambasciatore che dall’inizio dell’emergenza ha chiesto alla console onoraria Margarida Valle Dos Santos di mantenere una presenza in aeroporto con i suoi collaboratori per i passeggeri bloccati. Sia in quello di Madeira, che in quello di Faro, dove si sono registrati ulteriori disagi.
Le telefonate per le richieste di aiuto sono ancora molte. Per questo, ha annunciato Miscia, è stato «aggiunto un nuovo numero di emergenza, che resterà attivo anche tutta la notte: 00351-912296181». L’altro numero al quale ci si può rivolgere, invece, è lo 00351-919-523500. Numeri che continuano a suonare ininterrottamente, come anche il cellulare personale del console che «si preoccupa di tutti noi», ha raccontato Giulia Mancini, 28enne romana ancora bloccata a Madeira con due amiche. «Risponde anche la sera tardissimo: davvero disponibile».
L’emergenza dunque non è finita, e il lavoro da fare è ancora molto. «Noi abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto per cercare di risolvere questa situazione», ha più volte assicurato Miscia ribadendo che anche le istituzioni hanno avuto non poche difficoltà a mettersi in contatto con la compagnia aerea.
Non appena sui social è iniziata a circolare la notizia, con foto e video diffuse dai passeggeri che chiedevano aiuto, «l'ambasciatore si è subito messo in contatto con noi. Ci ha scritto o ci ha chiamati molte volte per rassicurarci e dirci che avrebbe fatto di tutto», raccontano in molti. E da quel momento non ha mai smesso di occuparsi dell’odissea che da quasi una settimana stanno vivendo centinaia di Italiani. Ancora disagi per i turisti italiani che quest’estate hanno scelto di passare le vacanze a Madeira.
Conclusioni
Il maltempo ha rallentato - e, in alcuni casi, bloccato per delle ore - il traffico aereo in entrata e in uscita dall’isola, lasciando centinaia di passeggeri senza risposte, biglietti o alloggi. Molti sono stati costretti a dormire accampati in aeroporto, altri sono arrivati a spendere più di 1000 euro per sistemazioni di fortuna. Quella dei fiorentini non è la prima vicenda di questo tipo: dal 15 al 18 agosto, 200 passeggeri italiani sono rimasti bloccati a Madeira.
Solo dopo tre giorni Wizzair - la compagnia che aveva soppresso il volo di Ferragosto - ha organizzato, grazie anche all’intercessione della Farnesina, un viaggio di ritorno d’emergenza. Una vera e propria odissea vissuta da centinaia di persone che al momento si trovano bloccate nell'arcipelago portoghese senza alcuna certezza sulla data di rientro.
La compagnia WizzAir a più riprese ha prima posticipato e infine rimandato il volo a causa del vento che, come spesso accade, spazza l'isola portoghese. In molti sono stati costretti ad accamparsi in aeroporto impossibilitati nel trovare un alloggio alternativo per la notte. Difficile anche riprogrammare un'altra partenza sia con WizzAir o, a proprie spese, con altre compagnie.
Ai passeggeri bloccati sarebbero stati dati solo dei buoni pasto da 12 euro e sono ora in attesa di capire come poter rientrare. Doveva essere una semplice vacanza, ma quella che stanno passando i trenta turisti italiani bloccati all'aeroporto di Madeira è diventata una vera e propria odissea. Madeira, tornano in 207 a Roma (ma 35 restano bloccati). La compagnia: «Colpa loro»
Nel viaggio di ritorno degli italiani da Maderia ci si è messa prima la sorte, poi i disservizi e la disorganizzazione. Bloccati in aeroporto dal 15 agosto, duecento turisti si sono visti cancellare il proprio volo, senza avere però assistenza da parte di Wizz Air, la compagnia aerea ungherese responsabile del viaggio. Il tutto, fino a ieri pomeriggio, quando una parte di essi è riuscita a rientrare in Italia grazie a un volo di emergenza. Volo, questo, non accessibile a tutti, come raccontato dai trenta italiani rimasti a Madeira.
«Con tutte le cancellazioni non ci sono voli disponibili per altre città della terra ferma, se non a cifre folli (3mila euro) o con più di trenta ore di scalo». Una disavventura che durava da quattro giorni quella di 200 italiani bloccati nell'isola portoghese di Madeira, dove tutto è iniziato quando il primo volo è stato cancellato per maltempo, e che è finalmente conclusa.
“Siamo stati lasciati senza alloggio, con solo un voucher da 5 euro, che doveva bastarci per 16 ore, considerando i prezzi altissimi degli aeroporti". "Il governo italiano ha fatto sua la richiesta dei cittadini che chiedono di essere imbarcati al più presto su un nuovo volo", si legge in una nota della Farnesina. "L'ambasciatore d'Italia in Portogallo, Claudio Miscia", proseguiva la nota, "ha contattato alcuni cittadini italiani presenti in aeroporto per aggiornarli sulle ultime azioni intraprese per accelerare la risposta della compagnia aerea, mentre la console onoraria a Madeira era rimasta in aeroporto, in contatto con i passeggeri ancora presenti, per fornire la necessaria assistenza".
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