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Turismo Spaziale: Costi e Benefici di un Settore in Crescita

Il turismo spaziale sta emergendo come un settore rivoluzionario che promette di trasformare non solo il modo in cui esploriamo lo spazio, ma anche l’economia globale e l’industria aerospaziale.

Le Dimensioni del Mercato

Il mercato del turismo spaziale sta vivendo una crescita esplosiva, guidata da innovazioni tecnologiche, crescente interesse degli investitori e una domanda dei consumatori in rapida ascesa. Nel 2023, la dimensione del mercato del turismo spaziale è stata valutata a 827,2 milioni di dollari, con previsioni di crescita a un tasso annuo composto (Cagr) di oltre il 36,5% tra il 2024 e il 2032 secondo Gminsights. Questa crescita straordinaria riflette l’entusiasmo e le aspettative per questo nuovo settore.

Il segmento suborbitale del mercato, che include voli di breve durata al confine dello spazio, rappresentava circa il 49% del mercato nel 2023. Aziende come Virgin Galactic e Blue Origin stanno guidando questo segmento, offrendo esperienze uniche che attirano avventurieri e appassionati di spazio.

Il Nord America domina attualmente il mercato globale del turismo spaziale, con una quota di oltre il 39% nel 2023. La regione sta assistendo a un aumento degli investimenti e dell’innovazione, con numerose aziende e startup che sviluppano nuovi veicoli spaziali e tecnologie.

Tecnologie Necessarie per il Turismo Spaziale

Lo sviluppo del turismo spaziale richiede progressi significativi in diverse aree tecnologiche:

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  • Veicoli spaziali riutilizzabili: aziende come SpaceX stanno rivoluzionando il settore con razzi riutilizzabili, riducendo drasticamente i costi di lancio e rendendo i viaggi spaziali più accessibili.
  • Sistemi di propulsione avanzati: nuovi sistemi di propulsione, come i motori ionici, stanno consentendo ai satelliti di percorrere distanze maggiori e raggiungere velocità più elevate.
  • Materiali avanzati: l’uso di compositi in fibra di carbonio sta rendendo le navicelle spaziali più leggere e resistenti, permettendo di trasportare carichi utili più grandi e percorrere distanze più lunghe.
  • Tecnologie di intelligenza artificiale e robotica: queste tecnologie stanno trasformando il modo in cui il settore spaziale opera e innova, migliorando l’efficienza e l’autonomia delle missioni spaziali.

Ricadute Economiche per l’Industria Aerospaziale Italiana

L’Italia ha un ruolo significativo nell’economia spaziale e potrebbe beneficiare notevolmente dall’emergente mercato del turismo spaziale.

  • Crescita del mercato: con previsioni che indicano che il mercato spaziale globale raggiungerà un valore di 1 trilione di dollari entro il 2030, ci sono ampie opportunità per l’industria aerospaziale italiana di espandersi e innovare.
  • Opportunità di innovazione: le aziende italiane potrebbero sviluppare tecnologie specifiche per il turismo spaziale, come sistemi di propulsione avanzati, materiali leggeri e resistenti, e software di pianificazione delle missioni.
  • Collaborazioni internazionali: la partecipazione dell’Italia a progetti internazionali potrebbe aprire nuove opportunità di business e stimolare l’innovazione nel settore aerospaziale.
  • Sviluppo di infrastrutture: l’Italia potrebbe investire nello sviluppo di spazioporti e altre infrastrutture necessarie per supportare il turismo spaziale, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l’economia locale.

Sfide e Opportunità

Nonostante le promettenti prospettive, il settore del turismo spaziale deve affrontare diverse sfide.

  • Costi elevati: attualmente, i viaggi spaziali sono accessibili solo a una piccola élite di individui molto ricchi. La riduzione dei costi sarà fondamentale per l’espansione del mercato.
  • Sicurezza: garantire la sicurezza dei passeggeri è di primaria importanza e richiede continui progressi tecnologici e rigorosi protocolli di sicurezza.
  • Regolamentazione: lo sviluppo di un quadro normativo adeguato per il turismo spaziale è essenziale per garantire la sicurezza e la sostenibilità del settore.
  • Impatto ambientale: l’aumento dei lanci spaziali solleva preoccupazioni sull’impatto ambientale. Sarà necessario sviluppare tecnologie più sostenibili.

Come Raggiungere il Successo

Con un mercato che si prevede raggiungerà 1,8 trilioni di dollari entro il 2035, le opportunità per l’industria aerospaziale italiana sono significative. Investendo in ricerca e sviluppo, collaborando con partner internazionali e sfruttando le proprie competenze nel settore aerospaziale, l’Italia può posizionarsi come un attore chiave in questo mercato emergente.

Il successo nel settore del turismo spaziale richiederà un approccio equilibrato che affronti le sfide tecnologiche, economiche e di sicurezza, garantendo al contempo che i benefici di questa nuova industria siano ampiamente distribuiti.

Opzioni per i Turisti Spaziali

Che scelta ha un potenziale turista spaziale? Chi desidera passare qualche giorno in orbita intorno alla Terra ha, al momento, solo l’offerta di SpaceX che “vende” i sedili del modulo Crew Dragon a 55 milioni di dollari. La cifra è alta ma non esagerata, se consideriamo che la Nasa è arrivata a pagare 80 milioni di dollari per il trasporto dei suoi astronauti da parte dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.

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Oltre ad avere un contratto per trasportare due equipaggi di astronauti Nasa ogni anno, SpaceX ha già venduto diverse navette a privati. La società Axiom ha fatto già tre viaggi alla Iss in preparazione della loro stazione spaziale privata, mentre Jared Isaacman è andato due volte in orbita acquistando l’intera capsula (di quattro sedili) nel 2021 con la missione Inspiration4 e a settembre con Polaris Dawn, che, nelle sue intenzioni, è la prima di una serie di tre missioni.

Per i viaggiatori che volessero andare più lontano, Starship di SpaceX offrirà viaggi circumlunari. Mentre il miliardario giapponese Yusaku Maezawa ha cancellato il contratto a causa dei tempi di attesa, non mancano prenotazioni.

Per chi avesse disponibilità economiche più limitate, oppure volesse avvicinarsi al volo spaziale in modo graduale, esistono i voli suborbitali con la capsula che sale fino a circa 100 km di altezza dove gli occupanti godono di qualche minuto di microgravità prima di rientrare a terra. Cento chilometri non è un’altezza scelta a caso perché si tratta della linea di Karman che, per convenzione, divide lo spazio atmosferico dallo spazio esterno.

Nel panorama attuale sono due le compagnie che offrono voli suborbitali: parliamo di Virgin Galactic di sir Richard Branson e di Blue Orgin di Jeff Bezos. Entrambe hanno iniziato i voli nell’estate del 2021. È partita per prima Virgin Galactic che fa decollare la navetta attaccata ad un aereo per poi liberarla in quota da dove sale per raggiungere l’altezza prevista, permettere ai passeggeri di fluttuare e poi atterrare come un aereo.

Difficile paragonare i costi benefici delle due compagnie visto che Virgin Galactic ha un listino prezzi che è variato nel tempo, mentre Blue Origin fa trattativa privata. Cinque anni fa, Virgin Galactic offriva i suoi voli a 250mila dollari, prevendendo centinaia di biglietti. Poi ci sono stati ritardi nel programma e, tre anni fa, il costo è salito a 450mila dollari, per poi raddoppiare a 900mila dollari per gli ultimi voli.

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Diverso l’approccio di Blue Origin, per la quale si vocifera che, a oggi, un biglietto si aggiri intorno a 1,25 milioni di dollari: un costo superiore, ma non troppo diverso, da quello del concorrente, che però non naviga in buone acque, come testimoniato dalla perdita del 90 per cento del valore delle azioni.

Visto il crescente interesse per la space economy da parte del mercato cinese, che registra una presenza privata in crescita, non stupisce che siano nate compagnie che vogliono intercettare la clientela spaziale non occidentale. La prima a uscire allo scoperto è stata Deep Blue Aerospace, che sta sviluppando lanci suborbitali basati su un lanciatore recuperabile simile al Falcon9 di SpaceX. Hanno annunciato che inizieranno i test a fine anno con l’idea di essere pronti a fornire il servizio nel 2027.

Le aziende private offrono molte opportunità per fare un salto nello spazio. Che siano un rapido salto suborbitale o un soggiorno di diversi mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Ma l’avvento dell’industria del turismo spaziale ha acceso un sonoro dibattito. Sta aiutando a spingere l’umanità verso il cosmo o è solo un mero ed insignificante divertimento per uomini facoltosi senza fornire alcun valore reale?

I Pro del Turismo Spaziale

Nel secolo scorso solo una manciata di privati, sono riusciti ad acquistare biglietti per la ISS o per la stazione russa Mir. Con la fine del programma Space Shuttle nel 2011, la NASA ha annullato qualsiasi opportunità. Il quadro è cambiato con l’emergere di compagnie spaziali private guidate da vari miliardari, tra cui SpaceX di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos e Virgin Galactic di Richard Branson.

Dei tre, solo Virgin Galactic ha un obiettivo dichiarato a lungo termine di promuovere il turismo spaziale. Offre rapidi voli suborbitali appena sopra la linea di Kármán, il limite riconosciuto a livello internazionale dello spazio. I clienti paganti possono ottenere un’esperienza simile con Blue Origin, ma la società spera di virare verso le industrie orbitali. Con SpaceX, puoi ottenere un soggiorno di più giorni in orbita, ma dovrai fare offerte contro numerosi contratti governativi per l’opportunità.

I promotori del turismo spaziale hanno suggerito vari benefici del settore. Ad esempio, molti turisti spaziali stanno attivamente eseguendo e partecipando a esperimenti, come l’esame degli effetti della microgravità sulla salute umana, sulla crescita delle piante e sulle proprietà dei materiali. Questa è vera scienza che deve essere fatta per spingere l’umanità verso le stelle.

C’è anche la propulsione finanziaria, con centinaia di milioni di dollari di investimenti nella nuova industria. Le aziende stanno sviluppando nuove attrezzature, tecniche, tecnologie e altro ancora, in modo da poter offrire biglietti per lo spazio. E più investiamo nello spazio in generale, meglio saranno le nostre iniziative condivise.

I Contro del Turismo Spaziale

D’altro canto, i critici del turismo spaziale sottolineano che l’industria si rivolge esclusivamente a individui eccezionalmente ricchi. Ironicamente, questo può portare a un senso di disillusione pubblica nei confronti dello spazio. Invece di aprirlo a tutti, potrebbe far sì che le persone storcano gli occhi per l’inaccessibilità. In pratica è una cosa inutile per persone ricche che fanno cose da persone ricche.

A causa dell’enorme costo di un biglietto, che può variare da centinaia di migliaia a decine di milioni di dollari, è difficile per la maggior parte delle persone vedere il valore del turismo spaziale come industria. Semplicemente non riescono a parteciparvi.

E’ vero che alcuni turisti spaziali hanno condotto esperimenti durante le loro spedizioni, ma quegli esperimenti non sono stati rivoluzionari. Nulla che non potesse essere già fatto dagli astronauti sulla ISS. Quindi il turismo spaziale non sta realmente facendo progredire i voli spaziali umani in modo significativo.

Infine, il turismo spaziale è un’attività di nicchia. Mentre alcune aziende hanno sviluppato tecnologie specifiche per questo settore, queste tecnologie non saranno necessariamente trasferibili ad altre attività spaziali, come applicazioni industriali o scientifiche. Potremmo spendere tutto questo tempo, denaro e risorse in un’iniziativa imprenditoriale che non cresce mai in modo significativo e non porta mai ad altro.

Turismo Spaziale e Impatto Ambientale

Una ricerca innovativa guidata da Eloise Marais, dell’University College London, getta luce sull’impatto ecologico dei viaggi spaziali. Secondo i suoi studi, un singolo volo spaziale turistico può produrre una quantità di CO2 superiore di cento volte rispetto a quella di un volo aereo convenzionale.

Un aspetto meno noto ma altrettanto preoccupante è l’effetto dei combustibili utilizzati nei motori dei razzi. Questi motori disperdono una porzione significativa del loro carburante nella stratosfera (situata tra 12 e 50 km dalla superficie terrestre) e nella mesosfera (50-85 km di altitudine). Queste sostanze chimiche rimangono nell’atmosfera per periodi prolungati, fino a due anni o più.

Gli ossidi di azoto presenti nella stratosfera, unitamente alle reazioni chimiche generate dal vapore acqueo, possono portare alla decomposizione dell’ozono in ossigeno, contribuendo così al deterioramento dello strato di ozono. Questo fenomeno è analogo alla problematica del “buco dell’ozono”, aumentando il rischio di esposizione ai pericolosi raggi UV-C del sole. Inoltre, il vapore acqueo generato può formare nuvole stratosferiche che accelerano queste reazioni chimiche, aggravando ulteriormente la situazione.

Mentre il turismo spaziale può sembrare meno problematico se consideriamo solo pochi lanci, la situazione cambia drasticamente quando immaginiamo un’intera industria basata su frequenti voli turistici.

Il Ruolo nell'Economia Spaziale Globale

Il suo ruolo nell’economia spaziale globale è significativo e in continua crescita, sebbene rappresenti ancora una porzione di nicchia rispetto all’industria spaziale più ampia.

  • Sviluppo Tecnologico: Il turismo nello spazio stimola lo sviluppo di nuove tecnologie spaziali.
  • Creazione di Posti di Lavoro: Il settore crea un’ampia varietà di posti di lavoro, dai tecnici e ingegneri aerospaziali agli specialisti in formazione spaziale e operatori di supporto al volo.
  • Investimenti e Finanziamenti: Attrae investimenti sia da investitori privati che da enti governativi.
  • Complementarietà con l’Industria Satellitare e l’Esplorazione: Anche se il turismo spaziale è una nicchia, interagisce e spesso si integra con altri settori come la produzione di satelliti e missioni di esplorazione.
  • Promozione dell’Accesso allo Spazio: Contribuisce a democratizzare l’accesso allo spazio.

Una sfida importante è assicurare che lo sviluppo del viaggio spaziale sia sostenibile.

Costi del Turismo Spaziale

Il turismo spaziale, benché ancora in fase emergente, comporta costi significativi che possono variare notevolmente a seconda del tipo di esperienza offerta. Analizziamo in dettaglio i fattori che influenzano i costi e le prospettive future per la riduzione dei prezzi.

  • Tipo di Viaggio: Il costo varia a seconda che si tratti di un volo suborbitale o orbitale.
  • Formazione dei Turisti: Una parte significativa del costo è dedicata alla formazione pre-volo.
  • Tecnologia Riutilizzabile: L’uso di veicoli spaziali riutilizzabili è una chiave per ridurre i costi.

Prospettive Future

Il turismo spaziale raggiungerà quest’anno un fatturato di 652 milioni di euro, ma nel 2029 arriverà a 9,35 miliardi e a 13,2 miliardi nel 2033. Questo vuol dire una crescita media annua del 38,6% rispetto al 2023 mentre nel periodo 2018-2022 è stata del 18,6%.

Il fattore trainante è lo sviluppo dei sistemi di trasporti spaziale che sta già rendendo i voli spaziali sempre più economici e trasformerà il turismo spaziale da un business di nicchia ad un’opzione sempre più accessibile per la classe media.

La sostenibilità ambientale è infatti il problema principale, sia dal punto visto tecnico sia di accettabilità sociale. I motori dei vettori di lancio emettono infatti elevate quantità di composti di carbonio alle quote più alte che mettono a serio rischio lo strato di ozono - il cui buco è stato richiuso anche grazie al comportamento umano - con riflessi marcati sul già minacciato equilibrio climatico del pianeta.

In ogni caso, le questioni della sostenibilità e del calo dei costi saranno fondamentali per lo sviluppo del turismo spaziale e dell’industria spaziale. Ad essi sarà legata anche la disponibilità e l’eventuale sviluppo successivo di infrastrutture di lancio.

Tabella: Costi e Compagnie del Turismo Spaziale

Compagnia Tipo di Volo Costo Stimato
SpaceX Orbitale (Crew Dragon) 55 milioni di dollari
Virgin Galactic Suborbitale Fino a 900.000 dollari
Blue Origin Suborbitale Circa 1,25 milioni di dollari

TAG: #Turistico #Viaggio #Viaggi #Turisti

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