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Visto di Conformità IVA: Cos'è e Come Funziona

Il visto di conformità, noto anche come “visto leggero”, è una forma di controllo amministrativo introdotta dal DL n. 241/1997. Serve a verificare che un atto amministrativo o una dichiarazione sia conforme alle leggi e ai regolamenti in vigore.

Scopo del Visto di Conformità

Il visto di conformità ha lo scopo di evitare errori materiali e di calcolo nella determinazione di imponibili, ritenute e imposte, oltre che nel riporto di eccedenze derivanti da precedenti dichiarazioni. Il visto di conformità è un documento attribuito dal legislatore a soggetti estranei all’Amministrazione Finanziaria e permette di verificare la corretta applicazione delle norme tributarie.

L’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione garantisce ai contribuenti assistiti l’adempimento corretto di alcuni obblighi fiscali, agevola l’amministrazione finanziaria nei controlli che deve eseguire ed è un mezzo per contrastare il fenomeno delle compensazioni di crediti inesistenti, semplificando le procedure per richiedere i rimborsi IVA.

Quando è Necessario il Visto di Conformità IVA?

Se gli utilizzi del credito IVA, per compensare tributi diversi da quelli IVA, superano i 5.000 euro annui, è necessario ottenere un visto di conformità da apporre sulla dichiarazione IVA. Il visto di conformità è una dichiarazione che serve per chi vuole usufruire della compensazione del credito IVA per importi superiori a € 5.000 annui.

Inoltre, la Dichiarazione Iva annuale o trimestrale dalla quale emerge un credito Iva di importo superiore alla soglia di 30.000 euro da chiedere a rimborso (ex art. 38-bis, co. 3 del DPR n. 633/72) necessita del visto di conformità, nel caso in cui non sia richiesta la prestazione della garanzia patrimoniale ex art. 38-bis, co.

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Attenzione: in caso di mancato pagamento (anche solo in parte) delle somme iscritte a ruolo precedentemente dovute per compensazioni indebite, si potrebbe applicare il divieto di compensazione (l’art. 1, comma 422, Legge n. 311/2004). Pertanto, prima di richiedere un nuovo visto di conformità, è fondamentale controllare che sia tutto in regola.

Esonero dal Visto di Conformità

Ci sono diversi soggetti che possono beneficiare dell’esonero dal visto di conformità per la compensazione del credito IVA 2023 per un importo che rientra nei 50.000 euro annui, pari o superiore a 8 per il 2022 (mod. pari o superiore a 8,5 considerando la media per periodo d’imposta 2021 e 2022. In questo caso, si dovrà selezionare nel modello dichiarazione iva l’opzione “Esonero da apposizione del visto di conformità”.

Chi Rilascia il Visto di Conformità?

Il visto di conformità deve essere rilasciato da un soggetto abilitato che opera diverse verifiche prima di tale rilascio. Il visto di conformità può essere rilasciato da diversi professionisti qualificati:

  • Dottori commercialisti ed esperti contabili: devono essere abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni.
  • Consulenti del lavoro
  • Responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF (Centri di Assistenza Fiscale)
  • i periti e gli esperti tenuti dalle Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura.

I primi 3 soggetti sono abilitati anche alla trasmissione telematica del visto di conformità per la dichiarazione IVA.

Importante: L’utilizzo del visto di conformità da parte di un soggetto non abilitato può portare a conseguenze significative, come sanzioni.

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Come Diventare Professionista Abilitato al Rilascio del Visto di Conformità

Vediamo quali sono le tre principali condizioni per diventare professionisti abilitati al rilascio del visto di conformità.

  1. Iscrizione all’elenco dei soggetti abilitati: Il professionista deve essere iscritto all’elenco dei soggetti abilitati/certificatori tenuto dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate. Deve presentare alla DRE competente una comunicazione apposita (Informativa SEAC 2.3.2015, n. 65). Per mantenere l’iscrizione, i professionisti devono inviare alla DRE il rinnovo della polizza assicurativa o l’attestazione del pagamento della stessa.
  2. Polizza assicurativa adeguata: È fondamentale disporre di una polizza assicurativa adeguata che protegga il professionista e garantisca i clienti contro eventuali danni. La polizza deve coprire l’intera attività di assistenza fiscale svolta, con un massimale non inferiore a 3 milioni di euro. Questa polizza deve garantire il risarcimento completo per errori commessi durante il periodo di validità del contratto e per i danni denunciati fino a cinque anni dopo la sua scadenza.
  3. Detenzione delle scritture contabili: Chi appone il visto di conformità deve detenere le scritture contabili o la contabilità e predisporre la dichiarazione.

Procedura per il Rilascio del Visto di Conformità

Il professionista iscritto all’elenco, incaricato per rilasciare un visto di conformità per la dichiarazione IVA, deve effettuare tutti i controlli necessari e tracciare tutto il lavoro svolto. Questo include la verifica della sussistenza delle fattispecie idonee, in linea generale, a generare il credito IVA.

Il professionista autorizzato al rilascio del visto predispone la dichiarazione fiscale e attesta di aver eseguito i necessari controlli. Il visto è apposto dal professionista, con l'indicazione del suo codice fiscale e la firma negli appositi spazi dei modelli della dichiarazione.

Mandato Professionale per Visto di Conformità

Il mandato professionale per visto di conformità è un documento che attesta che un professionista è stato incaricato per effettuare i controlli necessari al fine di ottenere il visto di conformità. Il mandato professionale è un atto formale che autorizza il professionista ad agire per conto del proprietario nei confronti delle autorità competenti e ad effettuare le verifiche necessarie per ottenere il visto di conformità.

Aggiornamenti Recenti e Novità

Gli aggiornamenti più recenti inseriti all’interno del memorandum visto di conformità, datati febbraio 2021, interessano i chiarimenti sull’opzione della cessione del credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante o dell’utilizzo di un contributo anticipato, sotto forma di sconto in fattura, al posto dell’utilizzo diretto delle detrazioni previste per l’esecuzione di specifici interventi da realizzare sugli immobili, così come previsto dagli articoli 119 e 121 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 convertito con modificazioni con legge n. 77 del 17 luglio 2020 da ultimo modificato con legge n.

Leggi anche: Guida al Visto di Conformità

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