Visto per Stranieri in Italia: Requisiti e Procedura
L’Italia, dal 27 ottobre 1997, fa parte del “Sistema Schengen”, uno spazio comune di libera circolazione che prevede l’eliminazione dei controlli alle frontiere tra gli Stati aderenti.
Tipologie di Visto
Nel decreto interministeriale dell'11 maggio 2011 sono elencate le varie tipologie di visto d’ingresso, nonché i requisiti e le condizioni per l’ottenimento.
Le ventuno tipologie di visti previsti, corrispondenti ai diversi motivi di ingresso, sono: adozione, affari, cure mediche, diplomatico, motivi familiari, gara sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subordinato, missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva, ricerca, studio, transito aeroportuale, transito, trasporto, turismo, vacanze-lavoro e volontariato.
Visti Uniformi Schengen (VSU)
Ad oggi, i cittadini di 105 Paesi del mondo sono tenuti a chiedere un visto per passare brevi periodi (massimo 90 giorni per ogni periodo di 180 giorni), ad esempio per turismo o affari, nei 26 paesi dell’area Schengen. Il visto viene rilasciato dalle Ambasciate e Consolati Italiani nel territorio di residenza del cittadino straniero.
Visti a Validità Territoriale Limitata (VTL)
Questi visti sono validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto (o, in casi particolari, anche per altri Stati Schengen specificamente indicati), senza alcuna possibilità di accesso, neppure per il solo transito, al territorio degli altri Stati Schengen.
Leggi anche: Come ottenere il visto per l'Inghilterra
Costituisce una deroga eccezionale al regime comune dei VSU, ammessa soltanto per motivi umanitari, di interesse nazionale o in forza di obblighi internazionali.
Non possono essere richiesti direttamente dallo straniero ma, in pochi particolari casi, rilasciati dalla Rappresentanza diplomatica o consolare quando pur non in presenza di tutte le condizioni prescritte per il rilascio del Visto Uniforme, questa ritenga opportuno concedere ugualmente un visto per i motivi descritti, ovvero in presenza di un documento di viaggio non riconosciuto valido, per particolari ragione d’urgenza, o in caso di necessità.
Visti per Soggiorni di Lunga Durata o "Nazionali" (VN)
Questi visti sono validi per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo D), con uno o più ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto.
I titolari di Visto D possono circolare liberamente nei Paesi Schengen diversi da quello che ha rilasciato il visto, per un periodo non superiore a 90 giorni per semestre solo qualora il visto sia in corso di validità.
Procedura di Richiesta del Visto
La domanda per ottenere il visto di ingresso deve, pertanto, essere presentata alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana del Paese di origine o di stabile residenza dello straniero, allegando la documentazione necessaria a seconda del visto di ingresso richiesto.
Leggi anche: Come Scrivere una Lettera di Invito
Per la documentazione necessaria per ottenere ciascuna tipologia di visto è possibile consultare database visti del Ministero degli Affari Esteri. Nel caso sia necessario richiedere il visto d'ingresso, verranno fornite tutte le informazioni e i moduli necessari alla richiesta.
Competenza al Rilascio
La competenza al rilascio dei visti spetta al Ministero degli Affari Esteri ed alla sua rete degli uffici diplomatico-consolari all’estero, i quali restano responsabili dell'accertamento del possesso e della valutazione dei requisiti necessari per l'ottenimento del visto stesso.
Motivi di Diniego
Ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 31.8.1999, così come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica del 18 ottobre 2004, n. in caso di condanne, anche in seguito a patteggiamento, per i reati di cui all’art.
In caso di ingresso per ricongiungimento familiare il visto può essere negato solo se lo straniero rappresenta una minaccia concreta e attuale per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l’Italia abbia sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone.
Costi
I visti di ingresso per soggiornanti di breve durata il 2 febbraio 2020 è entrata in vigore la riforma del codice visti, con cui è stato modificaro il regolamento (CE) n. 810/2009. il costo del visto d’ingresso per soggiorno breve è salito a 80 euro (prima era 60 euro), le risorse aggiuntive dovrebbero migliorare l’informatizzazione e l’efficienza dei consolati.
Leggi anche: CNDCEC e Visto di Conformità: Approfondimento Redditi
i viaggiatori potranno presentare le domande da 6 mesi (prima erano 3) a 15 giorni prima del viaggio.
Visto per Studio
Il visto per studio consente l'ingresso in Italia, ai fini di un soggiorno di lunga durata ma a tempo determinato, allo straniero che - nell’ambito della quota stabilita dal decreto di cui all’articolo 39, comma 4 del testo unico 286/1998 e successive modifiche ed integrazioni, ed alle condizioni stabilite dal provvedimento di cui all’articolo 46, comma 2 del D.P.R.
Al momento della validazione della domanda lo studente riceverà una notifica dal Portale Universitaly e troverà il Sommario in pdf sulla propria pagina di Universitaly, in fondo alla stessa.
È necessaria la dimostrazione della disponibilità in Italia dei mezzi di sostentamento, pari a non meno di € 448,52 per ogni mese di durata dell’anno accademico.
Un visto per motivi di studio può essere richiesto all'Ambasciata italiana nel Paese di residenza dello straniero. Ha validità pari al corso che si intende seguire e si rinnova di anno in anno fino alla fine del corso di studi previsto. Questo permesso permette di svolgere attività lavorative part time, con contratto di lavoro non superiore alle 20 ore settimanali.
Tipologie di Permesso di Soggiorno
Con un certo grado di approssimazione, possiamo dire che ad ogni tipo di Visto Nazionale corrisponde un diverso tipo di permesso di soggiorno. Infatti, come spiegato in precedenza, ottenere un Visto Nazionale è il passo preliminare necessario prima di richiedere il relativo permesso di soggiorno.
Tutti i permessi di soggiorno, con l’eccezione parziale del permesso di soggiorno di lungo periodo (noto anche come “permanente”), sono per definizione temporanei.
Permessi Temporanei
- Visto/Permesso di lavoro: Il permesso di soggiorno temporaneo iniziale per motivi di lavoro di solito viene concesso per una durata corrispondente al contratto di lavoro o all’offerta di lavoro, di solito fino a due anni.
- Visto/Permesso di lavoro stagionale: Il permesso di soggiorno temporaneo iniziale per lavoro stagionale di solito viene concesso per un periodo specifico, corrispondente al contratto di lavoro stagionale.
- Visto/Permesso di studio: Il permesso di soggiorno temporaneo iniziale per motivi di studio viene generalmente rilasciato per la durata del programma di studio, con una validità massima di un anno.
- Visto/Permesso per ricongiungimento familiare: La validità del permesso di soggiorno temporaneo per il ricongiungimento familiare è di solito legata alla validità del permesso di soggiorno del familiare che sponsorizza. Viene emesso per un massimo di due anni quando il sponsor è un cittadino non-UE; 5 anni quando il sponsor è un cittadino dell’UE già residente in Italia.
- Visto/Permesso per investimenti: Questi permessi di soggiorno si basano sugli investimenti, sono il “Visto per Investitori” o il “Visto per Start-up” e vengono concessi per un periodo iniziale di due anni.
Permesso di Soggiorno Permanente
Il permesso di soggiorno permanente, tecnicamente chiamato “Permesso di Soggiorno per Soggiornanti di Lungo Periodo”, viene rilasciato a coloro che risiedono legalmente in Italia in modo continuativo per almeno cinque anni, possono dimostrare un reddito minimo di circa 6000 euro all’anno e conoscenza della lingua italiana (il livello minimo richiesto è A2).
Come Ottenere un Permesso di Soggiorno Italiano
Questa domanda viene di solito presentata allo Sportello Unico Immigrazione, un ufficio provinciale del Ministero dell’Interno italiano, dal tuo datore di lavoro, dal tuo familiare già residente in Italia che sponsorizza il Visto o dal tuo avvocato.
Questa richiesta viene presentata personalmente dal richiedente Visto presso il competente Consolato Italiano nel paese di origine o residenza attuale. I Visti Schengen NON conducono all’ottenimento di un permesso di soggiorno.
Richiedi il permesso di soggiorno entro i primi 8 giorni lavorativi dopo l’ingresso in Italia presentando la domanda (conosciuta anche come “kit giallo”) alla Questura dell’area di residenza scelta tramite un ufficio postale italiano. Assicurati di avere il passaporto originale e portalo all’ufficio postale.
I richiedenti adulti e i minori sopra i 13 anni devono essere presenti fisicamente durante la domanda. Presentati al primo appuntamento presso la Questura, che verrà programmato automaticamente da un sistema digitale degli uffici postali italiani. Arriva presto, di solito viene adottata la politica del “primo arrivato, prima ricevuto”.
Prepara i documenti necessari per l’appuntamento. Durante questo primo appuntamento con la Questura, verranno prese le tue impronte digitali e dovrai mostrare / presentare il passaporto originale e i documenti. Di solito non viene condotto un colloquio.
Il Kit Giallo è un pacco postale che contiene i moduli di domanda del permesso di soggiorno, istruzioni e informazioni relative alla procedura di richiesta del permesso di soggiorno. I moduli della domanda devono essere debitamente compilati e presentati alle autorità di immigrazione competenti.
Validità e Rinnovo del Permesso di Soggiorno
In generale, è possibile rinnovare il permesso di soggiorno quando si soddisfano ancora i requisiti per il primo rilascio del permesso.
Ad eccezione di quanto sopra detto, esiste un tipo di permesso di soggiorno, per “Residenza Elettiva”, che obbliga il titolare a “eleggere” l’Italia come il luogo di propria principale residenza. Questo permesso di soggiorno può essere richiesto da persone che possono vivere in Italia senza lavorare facendo affidamento sul proprio reddito c.d.
Dopo la scadenza del Visto, i cittadini stranieri possono comunque viaggiare nel paese di origine e tornare in Italia purché utilizzino voli diretti.
Inoltre, per rinnovare quasi tutti i tipi di permessi di soggiorno, è sufficiente non essere mai fuori dal territorio italiano per più di 6 mesi continui.
Residenza in Italia
Essere residenti in Italia, invece, significa trascorrere la maggior parte dell’anno in Italia.
Lo status di residente non può che fondarsi sul diritto di vivere in Italia (ovvero, per i cittadini non-UE, il possesso d un permesso di soggiorno), ma è qualcosa di più, che comporta anche la residenza fiscale in Italia e deve essere formalizzato con una procedura di registrazione presso il Comune (anche detto Municipio) del proprio indirizzo in Italia.
Ricorso in Caso di Diniego
Nel caso di diniego di un visto Schengen o visto nazionale che non sia stato richiesto per motivi familiari, potete presentare ricorso, tramite un avvocato, al T.A.R.
No, la decisione di diniego non si può cambiare, perché rappresenta la decisione finale presa su quella specifica richiesta di visto.
Visto per Familiari di Cittadini UE
Possono richiedere il visto come familiare di cittadino UE o dello Spazio Economico Europeo i familiari elencati all’art.
È necessaria la dichiarazione resa dal cittadino della U.E. o dello Spazio Economico Europeo, corredata da un suo documento di identità, che attesti il possesso dei requisiti previsti dalla legge (la cittadinanza UE, la residenza in Italia, il grado di parentela con il richiedente il visto e, se necessario, la condizione del congiunto di familiare a carico).
Visto per Matrimonio
La normativa italiana in materia di visti di ingresso non prevede un visto per matrimonio, quindi la tipologia di visto che dovrete richiedere è per motivi di turismo.
Lavoratori Esenti da Quote
Le categorie di lavoratori che possono entrare in Italia al di fuori del contingente stabilito dai decreti flussi sono elencate all’art.
Ingresso in Italia e Dichiarazione di Presenza
Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno.
Per lo straniero che proviene da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen l'obbligo di rendere la dichiarazione di presenza è soddisfatto con l'apposizione del timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio al momento del controllo di frontiera.
Invece, lo straniero che proviene da Paesi che applicano l'Accordo di Schengen dovrà presentare la dichiarazione di presenza, entro otto giorni dall'ingresso, al questore della provincia in cui si trova.
Per chi alloggia in strutture alberghiere costituirà dichiarazione di presenza copia della dichiarazione resa all'albergatore e sottoscritta dallo straniero. La copia di queste dichiarazioni sarà consegnata allo straniero per essere esibita ad ogni richiesta da parte degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza.
L'inosservanza da parte dello straniero della procedura indicata, salvo i casi di forza maggiore, ne determina l'espulsione; questa sanzione sarà applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia trattenuto in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel visto d'ingresso.
Minori Stranieri
Anche se entrati clandestinamente in Italia, i minori stranieri sono titolari di tutti i diritti garantiti dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ove è peraltro affermato che in tutte le decisioni riguardanti i minori deve essere tenuto prioritariamente in conto il "superiore interesse del minore".
L'organo costituito dalla legge per vigilare sulle modalità di soggiorno dei minori stranieri temporaneamente ammessi sul territorio dello Stato e coordinare le attività delle amministrazioni interessate, é il Comitato per i minori stranieri, incardinato presso il Ministero della Solidarietà Sociale.
I minori presenti in Italia possono essere:
- "accompagnati", minori affidati con provvedimento formale a parenti entro il terzo grado e regolarmente soggiornanti
- "non accompagnati", minori che si trovano in Italia privi dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro assistenza o rappresentanza.
Risorse Utili
- Visitate il sito “Il visto per l’Italia” Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, per ogni tipologia di visto troverete anche le indicazioni sulla documentazione da presentare.
- Oltre alla documentazione indicata, l’Ufficio visti può sempre richiedere ulteriori documenti in relazione alla domanda di visto.
- L’agenzia delle dogane ha realizzato una carta doganale dei viaggiatori che contiene le informazioni necessarie per lo sdoganamento dei beni che più frequentemente i viaggiatori portano al seguito.E’ una guida di facile e pronta consultazione per conoscere le principali disposizioni doganali che regolano bagagli, cose e animali al seguito del viaggiatore. Uno strumento di aiuto per chi arriva o parte dal nostro Paese, per essere in grado di predisporre in anticipo gli eventuali documenti necessari alla dogana.
TAG: #Stranieri #Italia #Visto