Albergo Atene Riccione

 

Cos'è il Visto di Regolarità Contabile: Definizione e Funzioni

Il parere di regolarità contabile è un elemento cruciale nel sistema finanziario degli enti locali italiani. Introdotto originariamente dalla L. 8 giugno 1990, n. 142 e successivamente confluito nel Tuel, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, questo parere ha subito evoluzioni normative significative, in particolare con l'art. 17, comma 85, della legge 15 maggio 1997, n.

Attualmente, il quadro normativo è delineato principalmente dall'art. 49 del Tuel, che stabilisce l'obbligo per i responsabili dei servizi di esprimere pareri sulle proposte di deliberazione. In particolare, il responsabile di ragioneria deve esprimersi in ordine alla regolarità contabile qualora la proposta comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente.

Natura e Funzione del Parere di Regolarità Contabile

Il parere di regolarità contabile è una dichiarazione di giudizio, non una manifestazione di volontà. È un atto interno endoprocedimentale che rientra nella fase preparatoria del procedimento amministrativo (Corte dei Conti Sez. II Centr.). Tale parere rientra tra le tipologie dei controlli interni ex artt. 147 e 147 bis del Tuel, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lett. d), D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla L. 7 dicembre 2012, n.

Il successivo art. 147 bis afferma, al contempo, che “Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è assicurato, nella fase preventiva della formazione dell’atto, da ogni responsabile di servizio ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa. Il controllo contabile è effettuato dal responsabile del servizio finanziario ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile e del visto attestante la copertura finanziaria.

Come evidenziato dalla Corte dei conti, sez. giurisd. Lazio, nella recente sent. n. 183/2024, depositata lo scorso 30 aprile, ne deriva che la lettura combinata dall’art.

Leggi anche: Come ottenere il visto per l'Inghilterra

L'acquisizione di tale parere è un adempimento formale obbligatorio, ma non vincola l'autonomia decisionale degli organi deliberanti, che possono discostarsi dai pareri tecnici acquisiti assumendone la responsabilità (Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sent. n.).

Tuttavia, il legislatore della novella del 2012, con la suddetta norma ha inteso differenziare il contenuto del "controllo di regolarità amministrativa e contabile" (di competenza del responsabile del servizio o della funzione), che si esprime attraverso il parere di regolarità tecnica e riguarda la "regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa", dal "controllo contabile" che, esprimendosi attraverso il parere di regolarità contabile (di competenza del responsabile di ragioneria), ha riguardo all’aspetto meramente contabile e finanziario del provvedimento, attraverso, anche, l’apposizione del visto attestante la copertura finanziaria.

Ambito di Applicazione e Modalità di Rilascio

Il parere di regolarità contabile è obbligatorio per ogni proposta di deliberazione della Giunta e del Consiglio che comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente (art. 49 del Tuel). Il regolamento di contabilità di ciascun ente può stabilire ulteriori modalità di rilascio del parere (art. 153, comma 5, del Tuel).

Inoltre, salvo diversa disposizione regolamentare, il parere può essere omesso qualora la proposta di deliberazione non comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente (Consiglio di Stato, sez. V, 07 maggio 1994, n. 442; Consiglio di Stato, sez. V, 29 marzo 1996, n. 513; TAR Toscana, Sez. I, n.).

Interpretazioni e Contenuti del Parere

La prima interpretazione sui contenuti del parere di regolarità contabile è fornita dalla Circolare del Ministero dell’Interno F.L. 1 ottobre 1997, n.. I Principi contabili n. 1 e n. 2 del 18 novembre 2008 dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali presso il Ministero dell’Interno, interpretano alcuni contenuti del parere di regolarità contabile anche sotto il profilo organizzativo. Molte indicazioni sono tutt’ora valide poichè non sono state disciplinate dai nuovi principi contabili di cui al D. Lgs. 23/6/11, n.

Leggi anche: Come Scrivere una Lettera di Invito

La giurisprudenza contabile ha individuato quale principio fondamentale per i responsabili di ragioneria l’art. 27 del R.D.2440/1923 il quale prevede che: “(..) le ragionerie centrali vigilino perché siano osservate le leggi………c) per la regolare gestione dei fondi di bilancio” e, in relazione all’attestazione della copertura finanziaria, l’art.

Tale norma che si applica all’attività di controllo della Corte dei conti e definisce il concetto di contabilità pubblica, per la sua ampia definizione, si configura come riferimento fondamentale per i concetti di regolarità finanziaria e contabile, tale che, per la sua generalità è estensibile a qualsiasi organo pubblico che svolga tali funzioni; e, dunque, per regolarità contabile deve intendersi legittimità della spesa, ossia conformità di essa alle leggi e ai regolamenti.

Da tutto quanto sopra, anche con riferimento a quanto affermato in ordine alle funzioni e responsabilità del segretario comunale, si ritiene che il parere di regolarità contabile non possa che coprire la legittimità della spesa in senso stretto del termine, cioè la corretta imputazione al capitolo del bilancio dell’ente, la regolare copertura finanziaria e il rispetto degli equilibri di bilancio, esulando dai compiti del responsabile del servizio di ragioneria ogni valutazione sulla legittimità dell’atto deliberativo (cfr., in termini, Corte dei conti, sez. giur. Calabria, sent. n.

Responsabilità del Responsabile del Servizio Finanziario

Il Responsabile del servizio finanziario, anche qualora esprima parere negativo, è tenuto a dare corso agli atti relativi conseguenti, compresi i mandati di pagamento, agendo come esecutore di una scelta della quale l’organo collegiale ne ha assunto la responsabilità amministrativa e contabile (Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sent. n.).

Non si può negare, quindi, che la figura del Responsabile del servizio finanziario abbia delle prerogative funzionali di controllo sugli atti amministrativi che comportano impegni di spesa; tale potere si esprime attraverso l’espressione dei suddetti pareri, visti e attestazioni, per i quali ai sensi del art. 153 essi sono rilevanti ai fini della responsabilità amministrativa dei funzionari che li hanno resi.

Leggi anche: CNDCEC e Visto di Conformità: Approfondimento Redditi

Sulla base delle considerazioni precedentemente svolte, è pacifico che egli non è chiamato a svolgere attività notarile ma deve, ai sensi dell’art. 153, comma 4, Tuel essere il garante della corretta utilizzazione delle risorse pubbliche attraverso la salvaguardia degli equilibri della gestione e dei vincoli imposti dalla finanza pubblica.

Si fa presente infine l’obbligo di segnalazione all’Organo di revisione e, in caso di grave irregolarità, alla Corte dei Conti. Vedasi la delibera della Corte dei Conti n. 6/AUT/2006 “Linee guida per l’attuazione dell’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e la delibera della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per le Marche, 13 ottobre 2017 n. di M.

Visto di Regolarità Contabile e Forma Scritta dei Contratti

La Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 29828/2023, ha affermato il principio di diritto, secondo il quale anche per i contratti degli enti pubblici locali conclusi in forma scritta sulla base delle determinazioni a contrattare dei responsabili dei servizi per i quali non sia intervenuta una delibera della giunta comunale, o del consiglio comunale, richiedenti il parere di regolarità contabile del responsabile del servizio finanziario, la copertura finanziaria, costituente condizione di efficacia del contratto dell’ente pubblico locale, la cui mancanza è rilevabile d’ufficio come eccezione in senso lato, esige oltre all’indicazione del capitolo di bilancio impegnato, anche l’attestazione di copertura finanziaria per garantire l’effettiva disponibilità di denaro nel capitolo di bilancio indicato, attestazione rappresentata dal visto di regolarità contabile rilasciato dal responsabile del Servizio Finanziario.Ciò potrebbe sembrare un fatto scontato ma così non è.

In primo luogo, occorre premettere che i contratti della pubblica amministrazione devono essere predisposti obbligatoriamente in forma scritta: la pubblica amministrazione non può assumere impegni o concludere contratti se non in forma scritta, né può rinnovare tacitamente i contratti. La forma scritta assolve una funzione di garanzia del regolare svolgimento dell’attività amministrativa, permettendo di identificare con precisione le clausole destinate a disciplinare il rapporto contrattuale.

Il visto di regolarità contabile (articolo 183, comma 7, Dlgs 267/2000) attestando la copertura finanziaria, attiene alla fase di esecuzione della spesa e determina l’esecutività dei provvedimenti dei responsabili dei servizi, differendo dal parere di regolarità contabile (articolo 49 del Dlgs 267/2000) che investe la legittimità delle deliberazioni.

Il parere di regolarità contabile di cui all’articolo 49 del Tuel, quindi, involge un controllo di natura sostanziale in ordine alla osservanza dei principi di natura contabile-finanziaria e alla salvaguardia degli equilibri finanziari e, quindi, alla legittimità della spesa.

TAG: #Visto

Più utile per te: