Abilitazione Guida Turistica Napoli: Requisiti e Modalità
La professione di guida turistica in Italia ha vissuto una svolta epocale con l’entrata in vigore della legge 190 del 2023 e del successivo decreto attuativo. Un’attesa decennale è finalmente giunta al termine, sancendo una nuova era per le guide turistiche italiane. In questa guida vedremo nello specifico come diventare guida turistica, quali sono i percorsi formativi consigliati, i requisiti che bisogna rispettare e anche le principali opportunità di lavoro a disposizione per chi vuole svolgere questa professione.
Chi è la Guida Turistica?
Come suggerisce la stessa denominazione, la guida rappresenta il punto di riferimento dei turisti. É il profilo che si occupa di accompagnare gruppi o singole persone durante le visite alle attrazioni paesaggistiche, artistiche, culturali e storiche di un territorio. É un lavoro stimolante, che richiede una certa dose di flessibilità e di adattamento e che presenta sempre nuove sfide. Il lavoro di guida turistica è ideale per chi è appassionato di storia, arte, natura e cultura e vorrebbe condividere con altre persone il suo amore per i luoghi di interesse turistico.
Requisiti per Diventare Guida Turistica
Prima di capire nel dettaglio come diventare guida turistica, è bene chiarire quali sono i requisiti richiesti. La normativa che definisce le regole da seguire per diventare guida turistica è stata modificata di recente, con l’entrata in vigore della Legge 13 dicembre 2023, n. 190. La professione è stata oggetto di una riforma tramite la legge 190 del 2023. La norma ha modificato le modalità per ottenere l’abilitazione come guida turistica e ha introdotto un albo nazionale a cui tutte le guide sono tenute a iscriversi. Per diventare una guida turistica è necessario essere maggiorenni, possedere un titolo di laurea di primo livello e sostenere un esame di abilitazione.
I requisiti per partecipare all’esame, oltre i generici requisiti di partecipazione ai concorsi pubblici come la maggiore età e la cittadinanza italiana, i candidati devono possedere i seguenti titoli di studio alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande:
- Diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
- Assenza di condanne passate in giudicato per reati dolosi per i quali è prevista la pena della reclusione o dell’arresto e assenza di condanne per reati dolosi con applicazione della pena su richiesta delle parti.
- Certificazioni attestanti la conoscenza di almeno due lingue. Il grado di conoscenza delle due lingue deve essere rispettivamente non inferiore a C1 e non inferiore a B2.
Chi ambisce a diventare guida turistica deve presentare una certificazione che attesta il raggiungimento del livello C1 e del livello B2 in due diverse lingue straniere.
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L'Esame di Abilitazione
Uno dei passi più importanti da compiere per diventare guida turistica è il sostenimento dell’esame di abilitazione alla professione. L’esame per guida turistica viene bandito con cadenza annuale. Si tratta di una delle novità introdotte con la legge 190 del 2023. In passato, infatti, l’esame veniva indetto ogni due anni. L’esame sarà bandito con cadenza annuale dal Ministero del Turismo. Con l’approvazione della riforma a cambiare è anche la frequenza con cui si tiene l’esame, che passa dall’essere biennale a essere annuale.
L’esame per diventare guida turistica richiede quindi un certo impegno ed è necessario conseguire una preparazione approfondita per ottenere un buon risultato. Per superare le prove è necessario avere una preparazione multidisciplinare, dal momento che è necessario conoscere la cultura del territorio nel quale si vuole lavorare, una solida preparazione artistica e storica e una profonda conoscenza delle lingue e della legislazione relativa alla professione svolta. Accanto a queste competenze di base, necessarie per svolgere la professione di guida turistica, è necessario anche avere spiccate doti relazionali, utili per stabilire una connessione con i turisti e per capire in che modo adattare le proprie spiegazioni per soddisfare al meglio le loro esigenze e curiosità.
Struttura dell'Esame
L'esame è articolato in più prove che, nel loro insieme, servono a verificare le competenze e la preparazione degli aspiranti professionisti:
- Prova scritta: consiste in un test a risposta multipla di 80 quesiti, da completare in 90 minuti. La prova scritta punta a verificare le conoscenze in ambito legislativo, geografico, artistico, naturalistico e culturale.
- Prova orale: ammessi solo i candidati che hanno superato la prova scritta. Il colloquio verte sulle stesse tematiche affrontate nello scritto e permette alla commissione di verificare la capacità dei candidati di comunicare in modo chiaro e coinvolgente. La prova valuta la capacità di comunicazione, la conoscenza delle materie oggetto della prova scritta e la conoscenza di almeno una lingua straniera a livello B2. Sono esonerati dalla verifica linguistica i candidati che hanno conseguito un diploma o titolo di studio superiore in una lingua straniera.
- Prova tecnico-pratica: ammessi solo i candidati che hanno superato la prova orale. La prova consiste nel fare una simulazione dell’attività che dovrà svolgere la guida turistica e serve sia a verificare l’abilità dell’aspirante guida sia la sua preparazione linguistica. La prova consiste nella simulazione di una visita guidata in lingua italiana e nella lingua straniera scelta, valutando le competenze pratiche e la capacità di condurre visite guidate.
Materie d'Esame
Le materie oggetto delle prove d’esame sono:
- Storia dell’arte
- Geografia
- Storia
- Archeologia
- Diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica
- Disciplina dei beni culturali e del paesaggio
Punteggi
Ogni prova assegna un punteggio massimo di 40 punti, e il superamento richiede un punteggio minimo di 25 punti. La prova scritta si svolge esclusivamente online, tramite piattaforme digitali, e il punteggio è calcolato come segue: +0,50 punti per ogni risposta esatta, 0 punti per le risposte mancate e -0,25 punti per le risposte errate.
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L'Albo Nazionale delle Guide Turistiche
La nuova legge prevede anche un albo nazionale. É stato cioè creato un elenco nazionale in cui figurano tutte le guide turistiche abilitate. Una volta superato l'esame, le nuove guide turistiche abilitate possono iscriversi all'apposito elenco nazionale, tenuto dal Ministero del Turismo, e possono operare su tutto il territorio nazionale. In precedenza sia l’organizzazione degli esami di abilitazione sia le competenze delle guide erano limitate al territorio provinciale o regionale, con una maggiore frammentazione e maggiori rischi di abusivismo. La centralizzazione garantita dalla riforma semplifica il processo e offre maggiori garanzie per gli utenti finali, che possono facilmente verificare se il nominativo della propria guida risulta tra gli iscritti all’elenco nazionale.
L’elenco è pubblico e, oltre a contenere i dati anagrafici delle singole guide, prevede anche l’indicazione delle specializzazioni. Le guide iscritte potranno svolgere il loro lavoro su tutto il territorio nazionale e saranno dotate di un tesserino di riconoscimento con il loro codice di identificazione. L’elenco nazionale è suddiviso in due sezioni: una per le guide abilitate tramite esame nazionale e l’altra per i professionisti con qualifiche riconosciute all’estero.
Aggiornamento Professionale Obbligatorio
Oggi, per lavorare come guida turistica in regola con la legge bisogna anche seguire dei corsi di aggiornamento obbligatorio. Ogni guida dovrà cioè partecipare a dei corsi autorizzati dal ministero della durata di almeno 50 ore. Ogni guida iscritta dovrà partecipare a corsi di aggiornamento triennali di almeno 50 ore, pena la sospensione dall’elenco. In caso di mancato adempimento a questi obblighi sono previste delle sanzioni.
Consigli Utili
Un consiglio utile per chi aspira a conseguire il patentino da guida turistica o sta valutando l’idea di intraprendere questa carriera è quello di indagare approfonditamente per comprendere appieno le specificità e le caratteristiche del ruolo di guida turistica e prepararsi adeguatamente in vista dell’esame di abilitazione. Innanzitutto, è utile analizzare le differenze tra guida turistica e accompagnatore turistico. Mentre la prima figura ha il compito di fornire approfondite informazioni storiche, culturali, artistiche e naturalistiche e di offrire ai visitatori una prospettiva unica e coinvolgente riguardo al territorio o alle opere d’arte oggetto della visita, l’accompagnatore ha essenzialmente il compito di organizzare gli spostamenti e le visite. Anche l’area di competenza delle due figure è diversa: se le guide turistiche possono operare solo all’interno del territorio nazionale, gli accompagnatori possono svolgere il loro lavoro anche all’estero.
Per chi vuole diventare una guida turistica è fondamentale avere una preparazione universitaria solida. Anche se non ci sono indicazioni vincolanti in merito ai corsi di laurea da frequentare, i percorsi accademici in campo umanistico sono certamente quelli che offrono la preparazione più in linea con le competenze che deve possedere una guida turistica. Tra i corsi di laurea di primo livello da prendere in considerazione ci sono sicuramente i corsi in Scienze turistiche, in Storia dell'arte o in Conservazione dei beni culturali.
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Per aumentare le proprie opportunità di carriera e per presentarsi al mondo del lavoro con una preparazione specifica si può anche pensare di specializzarsi in uno specifico campo di attività, decidendo ad esempio di lavorare come guida esclusivamente in musei, siti UNESCO o siti archeologici, oppure di rivolgere la propria offerta a una particolare categoria di turisti, come famiglie, gruppi di studenti o viaggiatori d'affari. Un ottimo modo per acquisire competenze specialistiche è la frequenza di un master di primo livello, nell’ambito dell'arte, della storia o della gestione del patrimonio culturale. Questa scelta consente di diventare un esperto in un settore specifico, attirando un pubblico interessato a quelle particolari esperienze.
Opportunità di Lavoro
Gli sbocchi professionali per una guida turistica sono moltissimi perché l’Italia è un paese ricco di opere d’arte, musei, monumenti e parchi e archeologici di alto interesse culturale. Le guide turistiche abilitate e iscritte all'elenco nazionale possono scegliere di lavorare come liberi professionisti, offrendo i propri servizi a turisti individuali o gruppi, oppure possono essere assunte da enti pubblici o da aziende private. C’è poi chi sceglie di lavorare come guida free-lance. Oggi, tra l’altro, è possibile promuoversi anche tramite i social e le piattaforme turistiche apposite.
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