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Affitti Turistici a Bologna: Nuova Normativa e Regolamentazione

Per limitare e verificare la qualità dell’offerta degli affitti ad uso turistico, il Comune di Bologna ha introdotto una variante al Piano Regolatore Generale, approvata il 10 aprile 2024, e una modifica al Regolamento Edilizio.

Con queste due modifiche, l’Amministrazione della città ha introdotto la nuova categoria catastale B3 (“immobili abitativi ad uso turistico”) per gli alloggi destinati all’affitto breve turistico e fissato a 50 mq la dimensione minima per consentire l’affitto ad uso turistico di un appartamento.

Le modifiche introdotte dal Comune hanno incontrato l’opposizione di alcuni proprietari e gestori di b&b, che hanno presentato ricorso al Tar. Tra loro figurano l’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) e la società Cleanbnb.

Tutti gli eventi elencati sono pubblicati nella piattaforma telematica suapbo, che dà accesso alla modulistica.

SCIA e Requisiti Normativi

Con la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) si deve attestare, in particolare, di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente, pena il divieto di prosecuzione dell'attività medesima. La SCIA viene trasmessa all'ufficio comunale competente per il controllo.

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È fatto comunque salvo il potere dell'amministrazione competente di assumere determinazioni in via di autotutela, ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241. In caso di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci, l'amministrazione, ferma restando l'applicazione delle sanzioni penali, può sempre e in ogni tempo adottare i provvedimenti del caso.

L'avvio dell’attività è immediato, al rilascio della ricevuta del SUAP. Il titolare è tenuto a comunicare mensilmente i dati sul movimento dei clienti secondo le modalità indicate dall’ISTAT.

Codice Identificativo Nazionale (CIN)

In tutta l'Emilia-Romagna sono 17.937 le strutture registrate e 3.552 i CIN già attribuiti, pari al 19,80%. Il Codice identificativo nazionale deve essere richiesto nell'apposita sezione del Ministero del Turismo che fornisce anche un manuale operativo. Le disposizioni contenute all’art. 13-ter del decreto-legge n. Nei confronti di coloro che entro 60 giorni a partire dal 1° settembre 2024 non si adegueranno all’obbligo di richiesta ed esposizione del CIN sono previste sanzioni.

Aggiornamenti e Reazioni alla Nuova Regolamentazione

Dopo anni di caos e mancanza di regole, il fenomeno degli affitti brevi è entrato prepotentemente nelle agende di Palazzo d’Accursio e di viale Aldo Moro. Venerdì 9 maggio la vicesindaca Emily Clancy ha fatto un punto sugli effetti del nuovo Regolamento urbanistico che ha introdotto la specifica per la destinazione d’uso per gli alloggi destinati agli affitti brevi. Da dicembre a oggi, scrive il Corriere di Bologna, sono arrivate 571 richieste di cambio d’uso.

Di queste 571 richieste, il Comune ne ha bloccate il 10% “per rinunce, inefficacia della richiesta o istruttorie non concluse, il che indica una forma di controllo in più rispetto a prima” dice Clancy durante l’assemblea pubblica della casa organizzata dall’amministrazione comunale.

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“Stiamo lavorando a una legge regionale che sia in grado di intervenire strada per strada, garantendo grande flessibilità - dice l’assessore regionale alla Casa Giovanni Paglia -. Flessibilità è la parola chiave attorno a cui ruota anche l’idea della giunta Lepore sugli affitti brevi, che prepara una variante bis del B3 che consentirà all’amministrazione, dice l’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani, di “intervenire sul territorio, in modo particolare sul centro storico ma non solo”.

Significa che “in alcune zone del centro storico dove c’è un’alta concentrazione di B3 non ne saranno possibili di nuove e in altre, invece, si potranno introdurre delle politiche di incentivazione per farlo” spiega Clancy, visto che “in alcune vie della città e in alcune zone si arriva addirittura al 30% di case usate per affitti brevi.

È utile ricordare che il Pug 2024 (Piano Urbanistico Generale) del Comune di Bologna prevedeLE attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa (quali affittacamere, case e appartamenti per vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico e attività saltuarie di alloggio e prima colazione di cui alla Lr 16/2004 - o attività locate per finalità turistica o destinate a locazioni brevi - art.

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