Affitti Turistici a Milano: Normativa e Adempimenti
Milano è una delle città più attrattive d’Italia, grazie al suo mix di storia, cultura e modernità, unito alla sua vocazione per la moda e il design. Questa continua capacità di attirare persone da tutto il mondo la rende un luogo ideale per dedicarsi alle locazioni turistiche. Se hai una proprietà da mettere a reddito nel capoluogo lombardo, è fondamentale conoscere la normativa in materia.
Normativa Regionale e Nazionale
Gli adempimenti per gli affitti brevi in Italia sono disciplinati sia a livello nazionale che da regolamenti locali. In Lombardia, le locazioni turistiche da privati sono disciplinate principalmente dalla Legge Regionale 1 ottobre 2015, n. 27, integrata dalla Legge Regionale 25 gennaio 2018, n. 7.
Le principali normative di riferimento sono:
- Legge Regionale 1 ottobre 2015 n. 27
- Decreto direttore generale 16 maggio 2016 n.
- L.R. 25 gennaio 2018 n. 7
- D.d.u.o. 17 settembre 2019 n.
Codice Identificativo di Riferimento (CIR)
A partire dal 1 novembre 2018, tutti gli annunci pubblicitari in forma scritta, cartacea o telematica di immobili in affitto turistico in Lombardia devono essere accompagnati dall’indicazione del Codice Identificativo di Riconoscimento (CIR). Il CIR è rilasciato in automatico in esito alla procedura di accreditamento al portale web regionale denominato SISTEMA DATI TURISTICI.
Il Cir è obbligatorio per ogni singola unità abitativa affittata. Secondo la normativa regionale, i locatori senza Cir o che lo riportano in maniera errata o ingannevole, rischiano una multa da 500 euro a 2.500 euro «per ogni attività pubblicizzata, promossa o commercializzata».
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A seguito dell’entrata in vigore della L. R. LOMBARDIA 25/01/2018, n. 7, le CAV (e LT) che non riportino l’indicazione del CIR possono essere assoggettate all’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 500 € ad un massimo di 2500 € per ogni attività pubblicizzata, promossa o commercializzata.
Il CIR viene infatti ottenuto dopo l’accreditamento - obbligatoria per i titolari di CAV (e LT) - al portale web regionale denominato “Ross 1000”, predisposto per la gestione, a fini statistici, dei flussi turistici. L'utente dovrà accedere autonomamente al portale regionale Ross1000 per conoscere il CIR assegnato alla propria struttura.
Va ricordato che la piattaforma Impresainungiorno.gov.it è concepita appositamente per consentire agli utenti non solo la compilazione e trasmissione delle pratiche di CAV (e LT) al SUAP, ma anche per favorire la consultazione diretta e in autonomia dello stato delle proprie pratiche.
Il codice CIR, come previsto dall’articolo 38, commi 8 bis e ter, della L.R. coincide con il Codice Regionale generato dal sistema di gestione dei flussi turistici ROSS1000 ed è disciplinato dalla D.G.R. XII/169 del 19/04/2023.
Con la trasmissione della domanda da parte del Comune competente alla Provincia di appartenenza o alla Città metropolitana di Milano, viene generata in ROSS1000 una sezione dedicata alla struttura. I titolari delle strutture e delle tipologie ricettive che non rispettano gli obblighi di indicazione del CIR sono soggetti a sanzione pecuniaria prevista dall'art. 39 della L.R.
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Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Tramite la piattaforma della Banca Dati Nazionale delle Strutture ricettive e degli immobili destinati a finalità turistiche è obbligatorio richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n.
Il servizio GESTIONE DEI DATI TURISTICI è lo strumento riservato alle Strutture Ricettive lombarde per ottemperare ai debiti informativi nei confronti di ISTAT per quanto riguarda le rilevazioni Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi e Capacità degli esercizi ricettivi previsti dal Programma Statistico Nazionale (PSN) (art 7, D.lgs. n.
L’ottenimento del CIR (Codice Identificativo di Riferimento) rappresenta il passaggio propedeutico necessario alla richiesta ed ottenimento del Codice Identificativo Nazionale (CIN), entrato ufficialmente in vigore dal 3 settembre 2024, ai sensi all’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023 n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. Pertanto, soltanto chi ha già ottenuto il codice CIR può ottenere il Codice Identificativo Nazionale.
Dopo un periodo di rodaggio, entra in vigore dal 1° settembre 2024 la banca dati delle strutture ricettive (BDSR), piattaforma tramite la quale sarà possibile richiedere il CIN (Codice identificativo nazionale) da utilizzare per poter esercitare l’attività di affitto breve. Il Cin, in teoria, è stato pensato per favorire l’integrazione dei dati a livello locale e nazionale, facilitando le sinergie oltre che i controlli contro le irregolarità.
I nuovi obblighi avranno le seguenti tempistiche: chi ottiene il CIN la prima volta dovrà regolarizzarsi entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale, dopo i quali scatteranno le sanzioni; chi ha già il CIR (Codice Identificativo Regionale), e richiede la conversione in CIN, avrà 120 giorni di tempo per regolarizzarsi.
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Gli operatori turistico-ricettivi, sia alberghieri che extra alberghieri, dovranno presentare la domanda per il CIN tramite la piattaforma BDSR; il codice verrà assegnato dal Ministero del Turismo. Se la struttura è già in possesso del CIR, i suoi dati e la sua conformità saranno già accertati; in caso contrario, prima della concessione del codice, bisognerà inserire i dati catastali e dimostrare di essere in possesso dei requisiti di sicurezza necessari.
Questo dovrà essere esposto all’esterno dell’edificio in cui si trova l’appartamento affittato o la struttura ricettiva in generale, ed utilizzato in ogni annuncio promozionale sia online che offline. L’obbligo riguarda proprietari, gestori, intermediari delle strutture e portali.
Definizioni e Tipologie di Locazioni
Le locazioni turistiche sono definite come l'offerta di alloggi o parti di essi per finalità turistiche, con contratti di durata non superiore a 30 giorni. Un contratto di locazione breve si definisce come un contratto di locazione di immobile a uso abitativo, di durata non superiore a 30 giorni, stipulato da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.
Esistono diverse tipologie di strutture ricettive:
- C.A.V. Case e Appartamenti per Vacanze (CAV) ai sensi della L.R. 1 ottobre 2015, n.
- Locazione di alloggi per finalità turistiche LT c.d.
Adempimenti e Obblighi
Dal 1° novembre 2018, è obbligatorio riportare il CIR in tutte le comunicazioni che pubblicizzano l'alloggio, sia su supporti cartacei che digitali. È necessario:
- Comunicare al Comune l'inizio dell'attività utilizzando l'apposito modulo approvato con il Decreto Dirigenziale 17 settembre 2019, n.
- Identificazione degli ospiti: L’alloggio deve essere concesso solo a persone munite di documento di riconoscimento.
- Comunicazione alle autorità: Le generalità degli ospiti devono essere comunicate all’autorità di pubblica sicurezza entro 24 ore dall’arrivo, ai sensi dell’articolo 19 bis del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 1.
- I dati relativi alle locazioni brevi devono essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla conclusione del contratto.
Per gli affitti brevi turistici, si applica la cedolare secca con un’aliquota unica fissata al 21%, come stabilito dal D.L.
Consigli per una Gestione Efficace
La gestione degli affitti brevi a Milano, così come in qualsiasi altra grande città, richiede di dedicarsi a molti passaggi diversi, dalla comunicazione all’organizzazione di check-in e check-out. Offrire un’esperienza di qualità agli ospiti è fondamentale per ottenere recensioni positive e consolidare la reputazione della tua attività. La pulizia impeccabile è un must assoluto.
Parti dalla pubblicazione di annunci efficaci, con descrizioni accurate delle caratteristiche della casa e delle sue dotazioni, e fotografie professionali per valorizzare i punti di forza. Implementa da subito delle strategie di revenue management per aumentare il tasso di occupazione e ricavare quanto più possibile. Nella gestione degli affitti brevi a Milano, è fondamentale conoscere i momenti in cui puoi rivedere al rialzo le tariffe, per esempio durante la Settimana della Moda o il Salone del Mobile, in cui le richieste salgono alle stelle. Non dimenticarti, infine, delle recensioni.
La gestione di un appartamento a Milano da dare in locazione breve richiede tempo ed energie. La città è in costante crescita e richiama pubblico da tutto il mondo, anche per gli affitti brevi di lusso.
Affidarsi a Professionisti
Se stai pensando di entrare nel mercato degli affitti brevi a Milano, o desideri migliorare i risultati della tua attività esistente, considera l’opportunità di collaborare con un gruppo di esperti per raggiungere con maggiore facilità i tuoi obiettivi.
Per informazioni dettagliate e aggiornate, si consiglia di consultare il sito della Regione Lombardia e di rivolgersi al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune competente.
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