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Agevolazioni per l'Acquisto della Prima Casa per Under 36 e Cittadini Stranieri in Italia

L’acquisto della prima casa è un passo importante da tutti i punti di vista. La legge italiana vuole facilitare ed incoraggiare l’acquisto della propria abitazione principale (c.d. prima casa), diminuendo in vari modi le imposte per chi la compra. Cercare di risparmiare è l’obiettivo di ogni giovane che si accinge a compiere un passo così impegnativo. Il legislatore consente di usufruire anche di agevolazioni fiscali al ricorrere di specifici presupposti e requisiti.

Agevolazioni Fiscali per l'Acquisto della Prima Casa

In particolare, al momento dell’acquisto, chi compera paga il 3% (imposta di registro), se compera da un soggetto privato, ovvero con il 4% (IVA) se compera da una impresa o società (salvo qualche ipotesi particolare), più le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa (attualmente pari complessivamente ad Euro 258,22).

Requisiti Generali per le Agevolazioni Prima Casa

È innanzi tutto necessario che chi acquista casa non sia proprietario di altro immobile situato nello stesso Comune dell’immobile che si vuole acquistare, idoneo ad essere adibito ad abitazione. Per poter usufruire delle agevolazioni colui che compra non deve avere sul territorio nazionale altri immobili per i quali abbia usufruito delle agevolazioni prima casa.

Agevolazioni Prima Casa per Cittadini Stranieri

Infatti l’art. 40 T.U. 286/98 prevede il c.d. diritto di accesso alla prima casa di abitazione (per saperne di più, vedere "Acquistare una casa"). Gli stranieri regolarmente soggiornanti che siano iscritti alle liste di collocamento o svolgano attività di lavoro subordinato o autonomo hanno diritto di accedere, in condizioni di parità con i cittadini italiani, agli alloggi di edilizia residenziale pubblica ed al credito agevolato in materia di edilizia, recupero, acquisto e locazione della prima casa di abitazione.

Il primo problema che si pone è se uno straniero può acquistare una casa in Italia usufruendo delle agevolazioni prima casa. Per potere usufruire di queste agevolazioni è necessario che lo straniero rispetti gli stessi requisiti. Le agevolazioni fiscali per lo straniero, così come per l’italiano, possono essere usufruite non solo per l’acquisto del diritto di piena proprietà per atto pubblico dal notaio, ma anche per l’acquisto del diritto di usufrutto, di uso o abitazione, o della sola nuda proprietà, così come anche degli immobili in corso di costruzione.

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Uno straniero per poter usufruire delle agevolazioni prima casa deve acquistare un preciso tipo di immobile. Non è possibile usufruire per tutte gli immobili delle agevolazioni fiscali. I cittadini italiani, a differenza dei cittadini stranieri, non hanno l’obbligo di risiedere nel Comune in cui è situata la casa acquistata, né devono trasferire la propria residenza nei termini di legge. È necessario che il cittadino italiano, prima del rogito notarile, fornisca al notaio l’iscrizione che ha effettuato all’ A.I.R.E. ossia all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero. Usufruendo delle agevolazioni prima casa lo straniero andrebbe incontro ad un risparmio sulle imposte da versare.

Condizione di Reciprocità

Il legislatore offre un’importante norma nel nostro ordinamento che stabilisce che lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in leggi speciali. Questa disposizione vale anche per le persone giuridiche straniere. Ciò vuol dire che lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili che vengono riconosciuti al cittadino italiano, solo se a quest’ultimo è riconosciuto nello stato estero il medesimo diritto.

Quando si parla di condizioni di reciprocità si intende una reciprocità tra Stati, che attiene al profilo patrimoniale (costituzioni di società, acquisto di immobili, vendita di immobili). In assenza di reciprocità è sufficiente che lo straniero abbia un regolare permesso di soggiorno in corso di validità che spesso viene rilasciato per motivi lavorativi.

Mutui per Stranieri in Italia

Richiedere un mutuo per stranieri in Italia rappresenta un’opportunità affascinante e, al contempo, una sfida. Qualunque sia la scelta il mutuo seconda casa è accessibile anche ai cittadini stranieri.

  • Mutuo per ristrutturazione: Il mutuo per ristrutturazione può essere acceso anche dai cittadini non italiani, qualora abbiano l’intenzione di ristrutturare in tutto o in parte l’immobile che hanno già acquistato.
  • Mutuo liquidità: Con il mutuo liquidità è possibile richiedere della liquidità con un importo fino all’80% del valore dell’immobile di proprietà da destinare ai propri progetti. Il mutuo può essere richiesto anche da chi non sia cittadino italiano.

Documenti Necessari per Richiedere un Mutuo come Straniero

Per poter richiedere un mutuo, essendo stranieri o cittadini comunitari è importante presentare una serie di documenti specifici, che sono ulteriori rispetto a quelli richiesti ad un cittadino italiano.

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I principali documenti da presentare se cittadino straniero sono:

  1. Il permesso di soggiorno
  2. Il certificato di residenza
  3. Il contratto di lavoro
  4. Le buste paga
  5. Il CUD
  6. Eventualmente l’ISEE

Dettagli sui Documenti

  • Permesso di soggiorno: Il permesso di soggiorno è documento che riconosce il regolare soggiorno in Italia, viene rilasciato dalle autorità competenti a fronte del pagamento del bollo d’imposta. La durata del permesso varia a seconda da quanto siamo in Italia e dalla tipologia, solitamente per richiedere il mutuo è ottimale avere un permesso abbia la scadenza quinquennale.
  • Certificato di residenza: Il certificato di residenza attesta che attualmente la persona ha la dimora abituale. La banca sarà certa di poter far affidamento sulla stabilità del richiedente, normalmente per il mutuo è richiesta una storicità di almeno tre anni.
  • Contratto di lavoro: La copia del contratto di lavoro è un documento che deve essere fornito necessariamente sia dai cittadini italiani che dagli stranieri, nel caso di quest’ultimi attesta ulteriormente la stabilità della persona all’interno dello stato italiano oltre a garantire entro i limiti del possibile, la stabilità finanziaria del richiedente straniero.
  • Buste paga: Le buste paga, oltre ad indicare il reddito percepito mensilmente indica anche la durata dell’assunzione necessaria per l’erogazione del mutuo.
  • CUD: Il CUD è il documento reddituale per eccellenza indica il reddito effettivamente percepito annualmente al netto delle imposte. Con il CUD è possibile calcolare l’effettivo reddito mensile.
  • ISEE: L’ISEE è il documento che attesta l’effettivo stato patrimoniale di un nucleo familiare. Grazie all’ISEE si può accedere ad una serie di agevolazioni come la garanzia da parte di CONSAP per il mutuo prima casa purché abbia un valore inferiore ai 40.000 euro e che i richiedenti abbiano meno di 36 anni.

Mutuo Consap e Agevolazioni Under 36

Il mutuo Consap è un mutuo prima casa sostenuto dal Fondo di garanzia per la prima casa - più conosciuto come Fondo prima casa - del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Se vuoi comprare casa, il mutuo giovani che ti finanzia fino al 100% (e non all’80% come i mutui prima casa standard) è la scelta ideale di mutuo prima casa.

Requisiti per il Mutuo Consap

  • Essere cittadini italiani o stranieri con permesso di soggiorno in Italia
  • Non essere proprietari di altre case (anche all’estero).
  • Richiedere un mutuo di massimo 250.000 €.

Garanzia Pubblica e Limiti ISEE

Tra le agevolazioni del mutuo under 36 c’è la garanzia pubblica fino all’80% da parte del Fondo prima casa gestito da Consap, società partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La garanzia pubblica del Fondo prima casa all’80% è dedicata in particolare a under 36 e a giovani coppie (in cui almeno uno dei 2 non abbia compiuto 35 anni), con ISEE non superiore ai 40.000 € annui e che richiedono un mutuo superiore all’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile, fino a un massimo di 250.000 €.

Agevolazione Prima Casa: Ulteriori Dettagli

“Con l’espressione “agevolazioni prima casa” si intende, comunemente, l’acquisto di una casa di abitazione, e relative pertinenze, che viene effettuato con la richiesta, al notaio, dell’applicazione di una specifica agevolazione fiscale che consente il pagamento delle imposte dovute allo Stato, in misura agevolata (e quindi ridotta) rispetto a un acquisto “ordinario”.

L’agevolazione “prima casa” spetta, al ricorrere dei suoi presupposti, indipendentemente dalla nazionalità del soggetto che la richiede. E così, lo straniero che compra in Italia la sua “prima casa” ha diritto a beneficiare dell’abbattimento delle imposte applicabili se (in estrema sintesi):

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  1. si tratta dell’acquisto di una abitazione non di lusso;
  2. egli risiede (o vada a risiedere entro 18 mesi) oppure lavora nel Comune ove è ubicata la casa oggetto di acquisto;
  3. in quel Comune egli non ha la titolarità di altra abitazione;
  4. in tutto il territorio nazionale egli non ha la titolarità di altra abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa”.

Quanto al cittadino italiano residente all’estero, la legge dispone che egli ha diritto a beneficiare dell’agevolazione “prima casa” qualora acquisti una abitazione in qualsiasi Comune del territorio nazionale e:

  1. non abbia in quel Comune la titolarità di altra abitazione;
  2. non abbia in tutto il territorio nazionale la titolarità di altra abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa”.

In altri termini, non è necessario che egli (in quanto appunto residente all’estero) lavori, risieda o vada a risiedere entro 18 mesi nel Comune ove è ubicata l’abitazione oggetto di acquisto agevolato. Quanto infine alla qualità di “italiano residente all’estero”, non è necessario documentare tale condizione con un certificato di iscrizione all’Aire (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero) ma è sufficiente una autocertificazione dell’interessato (articolo 46 dpr 445/2000).

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