Albania e l'Area Schengen: Un Viaggio Senza Visti
L'8 novembre 2010, il Consiglio dei ministri degli Interni dell'Unione Europea ha approvato all'unanimità a Bruxelles la liberalizzazione della circolazione in Europa per i cittadini provenienti da Bosnia Erzegovina e Albania. Questo provvedimento ha segnato un passo significativo per i viaggiatori albanesi, consentendo loro di entrare nell'area Schengen senza la necessità di un visto, ma solo con un passaporto biometrico valido.
La liberalizzazione dei visti per i cittadini albanesi che viaggiano nell'area Schengen è in vigore dal dicembre 2010.
Condizioni e Sviluppi Chiave
Inizialmente, era prevista una condizione risolutiva che consentiva la sospensione della libera circolazione in caso di problemi, con una concertazione d'urgenza per reagire a eventuali difficoltà legate al flusso di persone dai Balcani occidentali.
Prima dell'abolizione dei visti, l'Albania doveva compiere progressi in tre settori chiave, tra cui:
- Sviluppare una strategia politica per il reinserimento dei cittadini albanesi rimpatriati.
- Rafforzare la capacità delle forze dell'ordine di combattere la criminalità organizzata con un quadro giuridico adeguato.
- Realizzare riforme in materia di confisca dei beni appartenenti al crimine organizzato.
Percorso Europeo dell'Albania
L'Albania ha continuato ad attuare l'Accordo di stabilizzazione ed associazione, soddisfacendo tutte le condizioni stabilite nelle conclusioni del Consiglio di marzo 2020 per la prima Conferenza intergovernativa (CIG), tenutasi il 19 luglio 2022.
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Dopo un'attesa di quasi tre anni, iniziata ad ottobre 2019, l'Albania ha avviato i negoziati di adesione all'UE il 19 luglio 2022, unendosi a Montenegro e Serbia.
Luglio 2022 ha rappresentato la futura traiettoria del Paese delle Aquile ed espresso il rinnovato vigore della politica di allargamento dell’Unione Europea nella regione dei Balcani Occidentali.
Pochi giorni dopo (24 luglio) il PM albanese Rama ha annunciato che verrà data assoluta priorità ai Negoziati con l'Ue, preannunciando anche un cambio di governance. Il capo negoziatore, l’Ambasciatore Mazi, è stato sostituito da Majlinda Dhuka, un alto profilo tecnico che ha assunto anche il ruolo Ministro di Stato sotto il Primo ministro.
La terza conferenza di adesione con l'Albania si è svolta il 17 dicembre 2024. La riunione è servita ad avviare i negoziati sul gruppo di capitoli 6 (relazioni esterne), tra cui il capitolo 30 sulle relazioni esterne e il capitolo 31 sulla politica estera, di sicurezza e di difesa. L'UE ha inoltre stabilito i parametri per la chiusura provvisoria di tali capitoli. Il primo gruppo di capitoli, noti come questioni fondamentali e riguardanti settori quali il funzionamento delle istituzioni democratiche, la magistratura e i diritti fondamentali, è stato aperto nella precedente riunione del 15 ottobre 2024.
Nel quadro di IPA II l'Albania ha beneficiato di uno stanziamento indicativo di 758 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Il nuovo strumento IPA III assisterà l'Albania nel processo di allargamento e fornirà un sostegno fino a 600 milioni di euro per il periodo 2021-2027.
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Altre Adesioni e Accordi
- L’Albania è membro del FMI dal 15 ottobre 1991.
- È membro dell'OMC dal 2000.
- Ha aderito all'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA) nel 2007.
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
L'Albania è stata eletta per la prima volta quale membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2022-2023. L’Italia ha distaccato un proprio funzionario diplomatico per sostenere la Rappresentanza permanente albanese presso le Nazioni Uniti per le esigenze del mandato.
Regole e Requisiti per i Cittadini Albanesi nell'Area Schengen
L’accordo di Schengen regola la libera circolazione delle persone all’interno dell’area Schengen. La convenzione semplifica i viaggi tra gli Stati che vi aderiscono. Questo comporta che all’interno dell’area Schengen non vengano effettuati regolari controlli di frontiera.
Ciononostante, tutte le persone che viaggiano (inclusi bambini/bambine e bebè) devono essere in grado di esibire in qualsiasi momento un documento di viaggio valido (ad esempio passaporto o carta d’identità). Patenti, carte bancarie o di credito o documenti simili non sono accettati come documenti di viaggio e di identità validi.
Tutte le persone provenienti dall’estero (senza cittadinanza dell’UE) possono trascorrere in area Schengen fino a un massimo di 90 giorni dalla data di arrivo (nell’arco di 180 giorni). Può essere necessario un permesso di soggiorno (visto) a seconda della nazionalità della persona e dello scopo del viaggio. Per approfondimenti può rivolgersi all’ambasciata di qualsiasi Stato dell’aerea Schengen.
L’EES servirà ad automatizzare le procedure di controllo alla frontiera e a sostituire l’apposizione manuale del timbro sul passaporto.
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Senza richiedere il visto, i cittadini albanesi potranno fermarsi nel territorio Schengen soltanto per 90 giorni su 6 mesi. Se intendono fermarsi più a lungo, dovranno richiedere il visto presso l’Ufficio consolare competente.
L’unico documento necessario per l’ingresso nel territorio Schengen è il passaporto biometrico. Considerati gli alti costi dei sistemi sanitari nei Paesi Schengen, tuttavia, è altamente raccomandabile stipulare un’assicurazione sanitaria prima della partenza. Altrettanto raccomandabile è essere in possesso di un biglietto di andata e ritorno (richiesto obbligatoriamente da alcune compagnie aeree).
Ai cittadini albanesi si applicano esattamente le stesse regole che valgono per i cittadini di qualsiasi altro Paese terzo, non membro dell’Unione Europea: se richiesto dalla Polizia di Frontiera, qualsiasi cittadino straniero deve spiegare lo scopo del proprio soggiorno e deve poter dimostrare di disporre di un alloggio (presso parenti, conoscenti o in un albergo) e di poter contare su mezzi finanziari sufficienti in relazione alla natura, alla durata prevista del soggiorno ed alle spese per il ritorno nel Paese di provenienza.
Il rilascio del visto continua ad essere necessario per i casi di cure mediche, per i cittadini albanesi che intendano lavorare nello Spazio Schengen ed in tutti gli altri casi in cui i cittadini albanesi intendano restare nel territorio Schengen per più di 90 giorni in un semestre.
Il divieto di ingresso nell’area Schengen conserva ovviamente la propria validità anche dopo la liberalizzazione dei visti.
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