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Enzo Bianchi e l'Accoglienza dello Straniero: Un Commento

Spinto dall’urgenza di affrontare i fenomeni attuali dell’immigrazione e dell’integrazione, Enzo Bianchi cerca nella Bibbia risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. In questo contesto, l'autore pone una domanda cruciale: è etico accogliere senza poter fornire casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettività e una dignità nel nostro corpo sociale?

Partendo dal presupposto che l’accoglienza non è solo soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia “stranieri e pellegrini” che hanno dovuto subire l’ostilità e addirittura la persecuzione, analizza la condizione dello straniero per riscoprire le origini dell’ospitalità e dell’apertura, che sono al centro dell’etica cristiana.

Enzo Bianchi, intervistato al Festival della Filosofia di Modena del 2016, parla della convivenza, definendola una parola della quale, non si comprende pienamente il significato. Convivenza significa con-vivere ossia vivere insieme, che per Bianchi è una necessità: non è possibile per un uomo rispondere pienamente alla propria vocazione umana senza la convivenza, senza l’altro la vita non è umana.

Il maggiore ostacolo alla convivenza è la paura dell’altro, soprattutto dello straniero. Ma noi non dovremmo dimenticare che in ciascuno di noi c’è uno straniero che ci abita per cui dobbiamo rimuovere i pregiudizi che sono in noi. La nostra società sarà sempre più segnata dalla pluralità, dalla differenza, ma la nostra storia ci racconta che noi siamo il frutto dell’incontro tra ebraismo, mondo greco e mondo romano, e poi tra mondo romano e mondo dei barbari, e poi tra mondo dei barbari e modernità.

Le nostre radici sono plurali e la nostra cultura, la nostra civiltà sono il frutto di questo dialogo e confronto che tra diverse culture. In conclusione secondo Bianchi ciò che può aprire a una vera convivenza è solo la fraternità: noi abbiamo molto insistito su libertà e uguaglianza, trascurando la fraternità, ma libertà e uguaglianza senza fraternità diventano principi sterili e irrealizzabili.

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"Vedere gli stranieri" non è solo il centro tematico dell’intervento pronunciato da Enzo Bianchi al Senato, contenuto in questa nuova edizione, ma un invito all’ospitalità come dono inatteso. Ma come Gesù, il più importante dei personaggi che sia mai esistito era uno straniero per qualcuno? Ebbene, ho voluto parlare proprio di lui per aiutarci a riflettere su un tema di grande attualità e che non possiamo più far finta che non ci riguardi perché fa parte del mondo in cui viviamo: l’immigrazione.

Gesù, nel corso della sua vita, è sempre stato uno straniero. Straniero da bambino, in Egitto, straniero a Gerusalemme. Ed era straniero anche a Nazaret, la sua città! Emarginato, rifiutato e invidiato perché ovviamente dotato di una forte autorità carismatica.

Quando abbiamo di fronte una persona, pensiamo a Gesù. Accogliamo l’insegnamento di Gesù per riflettere: ogni migrante è un essere umano. Di lui dobbiamo avere rispetto noi per primi.

Enzo Bianchi è autore di numerosi testi che traducono la spiritualità biblica e la grande tradizione cristiana nel mondo di oggi, tra cui “Lessico della vita interiore” (1999), “Cristiani nella società” (2003), “Ero straniero e mi avete ospitato” (2006) e “Dio, dove sei?” (2008).

Enzo Bianchi è il fondatore della Comunità monastica di Bose, di cui è stato priore fino al gennaio 2017. È una delle voci più ascoltate dell’esperienza religiosa nell’epoca contemporanea. Esperto di mistica e di spiritualità, è autore di commenti a libri della Bibbia (Genesi, Cantico dei Cantici, Apocalisse).

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Tra le sue pubblicazioni si ricordano:

  • Cristiani nella società (Milano 2003)
  • Lessico della vita interiore. Le parole della spiritualità (Milano 2004)
  • La differenza cristiana (Torino 2006)
  • Immagini del Dio vivente (a cura di G. Caramore, Brescia 2008)
  • L’amore vince la morte (Cinisello Balsamo 2008)
  • Per un’etica condivisa (Torino 2009)
  • Ogni cosa alla sua stagione (Torino 2010)
  • L’altro siamo noi (Torino 2010)
  • Ama il prossimo tuo (con M. Cacciari, Bologna 2011)
  • Tristezza. Il rapporto deformato con il tempo (Cinisello Balsamo 2012)
  • Resisti al nemico. La lotta spirituale (Cinisello Balsamo 2012)
  • Fede e fiducia (Torino 2013)
  • La violenza e Dio (Milano 2014)
  • Dono e perdono (Torino 2014)
  • Perché pregare, come pregare (Cinisello Balsamo 2014)
  • Nella libertà e per amore (Milano 2014)
  • Ogni cosa alla sua stagione (Torino 2014)
  • Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne (Milano 2015)
  • Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere (Torino 2015)
  • L’amore scandaloso di Dio (Cinisello Balsamo 2016)
  • Gesù e le donne (Torino 2016)
  • Ero straniero e mi avete ospitato (Roma 2006, 2017)
  • Il pane di ieri (Torino 2008, 2017)
  • La vita e i giorni. Sulla vecchiaia (Bologna 2018).

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