Antibiotici per la Diarrea del Viaggiatore: Quali Sono e Come Utilizzarli
La diarrea del viaggiatore è un disturbo gastrointestinale che colpisce molti turisti, specialmente in paesi con standard igienico-sanitari diversi dai propri.
Cos'è la Diarrea del Viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è definita come un disturbo gastrointestinale che colpisce soprattutto chi si reca in regioni del mondo con standard igienico-sanitari diversi da quelli a cui si è abituati, ma possiamo esserne affetti ovunque, anche nei paesi delle nostre latitudini. Si tratta di una condizione che può compromettere seriamente l’esperienza di viaggio, trasformando quella che avrebbe dovuto essere un’avventura memorabile in una spiacevole situazione fisica ed emotiva.
Cause e Sintomi
Le cause principali della diarrea del viaggiatore sono batteri, virus o parassiti presenti nell’acqua contaminata, nel ghiaccio, negli alimenti o trasmessi attraverso il contatto diretto con superfici infette. I sintomi della diarrea del viaggiatore si manifestano solitamente entro i primi giorni di soggiorno, con un tempo di incubazione variabile tra le 6 ore e i 10 giorni dopo l’esposizione a un agente patogeno.
In alcuni casi più gravi, possono verificarsi anche disidratazione per grave perdita di liquidi, vertigini e affaticamento estremo. La disidratazione è uno dei pericoli più gravi associati alla diarrea del viaggiatore, specialmente quando ci si trova in paesi caldi e umidi dove la perdita di liquidi può essere rapida e severa.
Impatto sul Viaggio
Dal punto di vista emotivo e psicologico, la diarrea del viaggiatore può avere un impatto profondo sull’esperienza complessiva del viaggio. Visitare siti storici, fare escursioni in montagna o semplicemente godersi una passeggiata in una città affollata diventa un compito arduo quando si devono fare continue soste per trovare servizi igienici.
Leggi anche: Diarrea del viaggiatore: guida ai probiotici
Inoltre, il disagio fisico e la preoccupazione per la propria salute possono generare ansia e frustrazione, facendo perdere gran parte del piacere del viaggio. La paura di essere colpiti dalla diarrea del viaggiatore può anche spingere le persone a evitare certe destinazioni, privandosi di esperienze culturali e paesaggistiche uniche.
Prevenzione
Per fortuna, esistono numerose precauzioni che i viaggiatori possono prendere per ridurre al minimo il rischio di contrarre la diarrea.
- Igiene delle mani: Lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone, soprattutto prima di mangiare o dopo essere stati in luoghi pubblici, è una delle misure più efficaci per prevenire la trasmissione di agenti patogeni.
- Acqua potabile: Bere solo acqua in bottiglia o acqua che è stata trattata adeguatamente (bollita o disinfettata con compresse di cloro o iodio).
- Alimenti sicuri: Mangiare solo cibi ben cotti e serviti caldi. Evitare frutta e verdura crude, a meno che non siano state sbucciate personalmente o trattate in modo adeguato.
- Cibo di strada: Sebbene il cibo di strada possa essere uno degli aspetti più interessanti di un viaggio in un paese esotico, è anche una delle principali cause di infezioni gastrointestinali.
- Non consumare ghiaccio: quando si ordinano drink chiederli senza ghiaccio (per la prevenzione non serve eliminare il ghiaccio perché in quel caso la contaminazione crociata è già avvenuta). Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.
- Vaccinazioni e farmaci preventivi: In alcune aree del mondo, i viaggiatori potrebbero essere esposti a malattie prevenibili con vaccini specifici e con l’aiuto dell’assunzione di farmaci in prevenzione o in cura.
Trattamento
Nonostante le misure preventive, è possibile che i viaggiatori possano comunque contrarre la diarrea.
- Reidratazione: La priorità assoluta è mantenere il corpo idratato. Le soluzioni reidratanti orali, disponibili in farmacia, sono formulate per reintegrare rapidamente i liquidi e gli elettroliti persi a causa della diarrea.
- Riposo: Il riposo è fondamentale per permettere al corpo di recuperare le energie.
- Antibiotici e antidiarroici: Sia in prevenzione che in cura vengono indicati farmaci utili per prevenire o curare questa patologia frequente e fastidiosa.
Antibiotici Raccomandati
Ai primi sintomi di malessere intestinale, gonfiore, amaro in bocca è meglio non lasciare proseguire il peggioramento della situazione intestinale ma è opportuno intervenire con farmaci utili contro gli attacchi batterici. Bassado 100 mg (doxiciclina) e Normix 200 (rifaximina) costituiscono le molecole principali da utilizzare. Dal classico mal di pancia con tanta aria dentro, fino alle coliche insopportabili con febbre altissima non lasciare evolvere l’infezione intestinale che può anche provocare danni gravi.
- Doxiciclina: La Doxiciclina 100 mg, una vecchia tetraciclica, è molto utilizzata nella prevenzione e nella cura di molte forme di origine batterica per la cute, l’intestino, le malattie ginecologiche, le punture di zecca, ed altre forme.
- Rifaximina: Il Normix 200 mg, è un farmaco fortemente antisettico a livello intestinale e quindi utilizzato come antidiarroico. Lo puoi utilizzare per una prevenzione dagli attacchi batterici, ed anche come cura della diarrea lieve, meglio se in unione con la Doxiciclina. La Rifaximina possiede un ampio spettro d’azione su specie gram-positive e gram-negative sia aerobie che anaerobie.
Ritengo che la Doxiciclina sia da preferire a Rifaximina, durante i viaggi, per le sue molteplici coperture; dall’efficacia sulle infezione cutanee, alla prevenzione e cura per le infezioni da punture di zecca e molte altre infezioni. Il Bassado 100 mg può essere utilizzato in prevenzione (1 compressa) o come trattamento (2 compresse); Il normix 200 può essere aggiunto in caso di sintomi per rafforzare l’azione antimicrobica.
Leggi anche: Prevenzione Diarrea del Viaggiatore
Loperamide (Imodium)
La Loperamide, è il principio attivo del famoso Imodium, farmaco presente nella maggior parte delle valigie dei viaggiatori. Viene frequentemente utilizzato alla prima scarica diarroica, ma Imodium non va assunto mai da solo, ma sempre in combinazione con farmaci antibatterici, ossia antibiotici. Quindi rallenta il transito di cibi e di acqua e liquidi, facilita l’assorbimento a livello dei villi e diminuisce la frequenza delle scariche. Ma tutto questo facilita il ristagno dei liquidi e quindi dei batteri che si riproducono e aumentano in quantità, fino a peggiorare l’infezione.
Altre Considerazioni
- Telemedicina: La Telemedicina offre un’opportunità innovativa per accedere a consulenze mediche specializzate da remoto, consentendo ai viaggiatori di ricevere assistenza e consigli personalizzati prima e durante il viaggio.
- Tipi di Diarrea: Esistono diversi tipi di diarrea, sia cronici che non sono legati al viaggio, che possono peggiorare in corso di viaggio, sia acuti ed improvvisi che si manifestano durante i viaggi.
Tipi di Diarrea
- Diarrea cronica: una condizione persistente nel tempo con origini organiche, funzionali e microbiche.
- Diarrea del Viaggiatore: una forma di diarrea, generalmente acuta, che si manifesta durante un viaggio, spesso di origine microbica. È consigliabile prevenirla poiché una volta insorta durante il viaggio può essere difficile da gestire.
- Dissenteria: una forma grave di diarrea caratterizzata dalla presenza di muco e sangue, indicativa di un’irritazione, infiammazione e lesione della mucosa intestinale.
Riconoscere le diverse forme di diarrea e comprendere le loro caratteristiche distintive è cruciale per adottare un approccio preventivo e curativo mirato.
Studio Finlandese e Resistenza agli Antibiotici
Uno studio finlandese ha evidenziato che l'assunzione di antibiotici per la diarrea del viaggiatore può portare a selezionare ceppi resistenti ad altri antibiotici, come i fluorchinoloni, soprattutto quando l'intestino è colonizzato da Enterobacteriaceae resistenti a penicilline e cefalosporine.
La Professoressa Anu Kantele, Helsinki University Central Hospital (Finlandia), ricorda che "i batteri ESBL sono resistenti a penicilline e cefalosporine, per questo le infezioni causate da questi ceppi batterici devono essere trattate con altri antibiotici, come i fluorchinoloni."
I risultati dello studio hanno mostrato che tra i pazienti portatori di ceppi ESBL che non avevano assunto antibiotici per la diarrea del viaggiatore, solo il 37% presentava ceppi ESBL resistenti anche ai chinoloni, contro il 95% di quanti invece aveva fatto ricorso agli antibiotici.
Leggi anche: Diarrea del viaggiatore: l'efficacia di Buscopan
Questo sottolinea l'importanza di evitare l'uso non necessario di antibiotici per la diarrea del viaggiatore, soprattutto nei soggetti sani colpiti da forme lievi-moderate.
Linee Guida Comportamentali
In caso di diarrea, è importante seguire alcune linee guida comportamentali:
- Diarrea lieve-moderata: due scariche nelle 24 ore e buone condizioni generali, senza febbre. Non muco né sangue nelle feci. Aumentare l'assunzione di acqua cui è consigliabile aggiungere i "sali di reidratazione orali", dieta leggera.
- Diarrea lieve-moderata ma causa di disagio per il programma di viaggio: sintomi come sopra, ma impedimento a proseguire nell'itinerario stabilito o a partecipare a riunioni o attività importanti. Come sopra + assumere farmaci sintomatici (loperamide) ed antibiotici: ciprofloxacina 500 mg due volte al giorno per 3 giorni (no se minore di 18 anni) (in alternativa 500 mg in dose unica se i sintomi recedono nelle 24 ore); rifaximina 400 mg due volte al giorno per 5-7 giorni; co-trimossazolo 1 cp.
- Sintomi severi: alterazione dello stato mentale (confusione-disorientamento), febbre, dolori addominali crampiformi, sangue o muco nelle feci. Informare i compagni di viaggio, richiedere, dove possibile, assistenza medica; reidratazione orale (piccole quantità molto frequentemente); antibiotici: ciprofloxacina 500 mg due volte al giorno per 3 giorni; rifaximina 400 mg due volte al giorno per 5-7 giorni; co-trimossazolo 1 cp. due volte al giorno per 3 giorni; per coloro che sono allergici ai sulfamidici o non possono assumere i fluorochinolonici può essere indicata l'azitromicina alla dose di 1.000 mg in unica somministrazione o a 500 mg al giorno per tre giorni consecutivi.
È fondamentale consultare un medico o uno specialista in medicina dei viaggi per una valutazione personalizzata e consigli specifici.
TAG: #Viaggi #Viaggiatore