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Antibiotico del Viaggiatore: Quale Scegliere?

Nell’era dell’iperconnessione globale, in cui i confini geografici si dissolvono di fronte a opportunità sempre più accessibili di viaggi internazionali, si palesa un’ombra inaspettata sulla gioia dell’esplorazione: la minaccia della diarrea del viaggiatore. Si tratta di una condizione che può compromettere seriamente l’esperienza di viaggio, trasformando quella che avrebbe dovuto essere un’avventura memorabile in una spiacevole situazione fisica ed emotiva.

Cos'è la Diarrea del Viaggiatore?

La diarrea del viaggiatore è una sindrome clinica causata dall’ingestione di agenti infettivi. Essa può quindi verificarsi consumando cibi o bevande contaminate da agenti patogeni. In particolare, la diarrea del viaggiatore è definita come un “disturbo gastrointestinale” che colpisce soprattutto chi si reca in regioni del mondo con standard igienico-sanitari diversi da quelli a cui si è abituati.

I paesi in via di sviluppo o quelli con carenze nel trattamento dell’acqua e nella gestione degli alimenti sono considerati le destinazioni a più alto rischio. Paesi dal fascino esotico come l’India, il Vietnam, il Perù o il Marocco e molti altri paesi sono mete molto amate dai viaggiatori avventurosi e dagli appassionati di culture lontane. Tuttavia, l’esotismo di questi luoghi è spesso accompagnato da un rischio maggiore di infezioni gastrointestinali.

Cause della Diarrea del Viaggiatore

Gli agenti infettivi sono le cause principali della diarrea del viaggiatore. Generalmente le infezioni di tipo batterico sono responsabili della maggior parte (80-90%) dei casi di diarrea del viaggiatore. Le infezioni più comuni identificate sono quelle da ceppi enterotossinogeni di Escherichia coli, seguite da quelle da Campylobacter jejuni, Shigella, Salmonella e altri ceppi patogeni di E. coli.

I virus intestinali contribuiscono invece per almeno il 5%-15% dei casi di diarrea del viaggiatore, comprendendo patogeni come gli astrovirus, i rotavirus e i norovirus, noti per la loro capacità di causare gastroenterite virale. Tra le infezioni da protozoi, la Giardia è invece il principale parassita riscontrato nei casi di diarrea del viaggiatore. Altri patogeni, sebbene meno frequenti, sono Entamoeba histolytica e Cryptosporidium.

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Sintomi e Durata

Generalmente le infezioni batteriche e virali tendono a manifestarsi durante gli stessi giorni di viaggio. Esse, infatti, hanno periodo d’incubazione di circa 6-72 ore. Al contrario le infezioni da protozoi hanno un’esordio più lento.

La diarrea del viaggiatore batterica e virale si manifesta improvvisamente con sintomi d’intensità variabile. Essa può infatti causare diarrea con lievi crampi addominali o dissenteria con diarrea sanguinolenta, forti dolori addominali, febbre e vomito. Nei casi d’infezione da norovirus, il vomito può essere prevalente. La diarrea batterica non trattata di solito dura 3-7 giorni. Quella virale dura invece 2-3 giorni. La diarrea protozoica può persistere per settimane o mesi senza trattamento. Vale la pena notare, infine, che le infezioni enteriche responsabili della diarrea del viaggiatore possono avere effetti a lungo termine, non solo intestinali (artrite reattiva), anche dopo che l’infezione sia stata superata.

Come si Contrae la Diarrea del Viaggiatore

Generalmente la diarrea del viaggiatore si contrae attraverso l’ingestione di bevande e cibo contaminati. I cibi considerati “ad alto rischio” sono le carni crude o poco cotte, frutta e verdura non sbucciate, acqua del rubinetto, ghiaccio, latte non pastorizzato e altri prodotti caseari. I luoghi dove è più facile ingerire cibi contaminati sono mercati, piccoli ristoranti e buffet. Cibo e bevande, infatti, possono essere contaminate anche dopo i processi di bollitura e cottura attraverso, ad esempio, le mani dell’uomo o l’utilizzo di attrezzature o utensili non adeguatamente sanificati.

I sintomi della diarrea del viaggiatore si manifestano solitamente entro i primi giorni di soggiorno, con un tempo di incubazione variabile tra le 6 ore e i 10 giorni dopo l’esposizione a un agente patogeno. In alcuni casi più gravi, possono verificarsi anche disidratazione, vertigini e affaticamento estremo.

Prevenzione della Diarrea del Viaggiatore

La migliore strategia per evitare la diarrea del viaggiatore consiste nel prestare attenzione a quello che si mangia e beve durante i viaggi. Ecco alcune precauzioni utili:

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  • Igiene delle mani: Lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone, soprattutto prima di mangiare o dopo essere stati in luoghi pubblici, è una delle misure più efficaci per prevenire la trasmissione di agenti patogeni.
  • Acqua potabile: Bere solo acqua in bottiglia o acqua che è stata trattata adeguatamente (bollita o disinfettata con compresse di cloro o iodio).
  • Alimenti sicuri: Mangiare solo cibi ben cotti e serviti caldi. Evitare frutta e verdura crude, a meno che non siano state sbucciate personalmente o trattate in modo adeguato.
  • Cibo di strada: Sebbene il cibo di strada possa essere uno degli aspetti più interessanti di un viaggio in un paese esotico, è anche una delle principali cause di infezioni gastrointestinali. Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.

Profilassi Farmacologica

Diversi studi hanno indagato se l’assunzione di alcune sostanze fosse in grado di prevenire la diarrea del viaggiatore. In particolare alcuni studi condotti in Messico hanno mostrato come il subsalicilato di bismuto riduca di circa il 40% la diarrea del viaggiatore, assumendo 2 compresse masticabili 4 volte al giorno. Tuttavia il numero elevato di compresse può risultare mal tollerato dai pazienti. Inoltre il suo consumo causa comunemente l’annerimento della lingua e delle feci e può causare stitichezza, nausea e raramente acufeni. Il subsalicilato di bismuto, inoltre, ha diverse controindicazioni. Esso, ad esempio, non deve essere utilizzato da chi ha allergia all’aspirina, gotta o insufficienza renale e da coloro che assumono anticoagulanti.

Altri studi hanno invece mostrato come l’uso di alcuni probiotici, come Saccharomyces boulardii e Lactobacillus GG, possano prevenire la diarrea del viaggiatore. Tuttavia gli studi, sebbene promettenti, presentano alcuni limiti metodologici, che richiedono ulteriori approfondimenti. Inoltre è necessario sottolineare come l’utilità dei probiotici sia soprattutto nella loro capacità di prevenire la diarrea del viaggiatore e non nel contrastarla quando essa si è ormai manifestata. È quindi consigliabile assumere i probiotici prima e durante la permanenza nel paese estero.

Rifaximina per la Prevenzione

Una strategia particolarmente efficace per la prevenzione della diarrea del viaggiatore, approvata dalla Food and Drug Administration (FDA), prevede l’uso della rifaximina (Normix®), un antibiotico scarsamente assorbito a livello sistemico, solitamente utilizzato per le infezioni intestinali. Alcuni studi condotti su turisti in viaggio in Messico hanno infatti dimostrato che una dose di 600 mg al giorno (per 14 giorni) di rifaximina mostra un tasso di efficacia del 60-70% nel prevenire l’insorgenza della diarrea del viaggiatore, risultato nettamente superiore al placebo con un’elevata significatività.

In passato la profilassi antibiotica è stata presa in considerazione come misura preventiva per la diarrea del viaggiatore con un notevole utilizzo di fluorochinolonici. Questa pratica, tuttavia, è stata successivamente scoraggiata a causa del rischio di effetti collaterali e dei suoi deleteri effetti sul microbiota intestinale, in grado di favorire infezioni da Candida albicans o Clostridium difficile e fenomeni di resistenza batterica.

Trattamento della Diarrea del Viaggiatore

Nonostante le misure preventive, è possibile che i viaggiatori possano comunque contrarre la diarrea. Ecco alcune strategie di trattamento:

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  • Reidratazione: La priorità assoluta è mantenere il corpo idratato. Le soluzioni reidratanti orali, disponibili in farmacia, sono formulate per reintegrare rapidamente i liquidi e gli elettroliti persi a causa della diarrea. In questo caso un consumo supplementare di acqua, in bottiglia o altrimenti purificata, può essere sufficiente a compensare la perdita di liquidi. Tuttavia la diarrea del viaggiatore nei bambini piccoli, negli anziani e negli adulti con malattie croniche può portare a forme di disidratazione più severe, soprattutto se la diarrea assume forme intense.
  • Riposo: Il riposo è fondamentale per permettere al corpo di recuperare le energie.
  • Dieta: In caso di diarrea del viaggiatore è consigliabile mangiare piccole quantità di cibi a basso contenuto di fibre e facilmente digeribili. La dieta BRAT sembrerebbe in grado di ridurre la diarrea, la nausea e il vomito (pane tostato, banane, riso, ecc.). Tuttavia essa manca di nutrienti fondamentali e dovrebbe essere utilizzata solo come soluzione temporanea.

Farmaci Antidiarroici

La loperamide (Imodium®) è un farmaco da banco sintomatico anti-diarroico, che può essere utilizzato anche per il trattamento della diarrea del viaggiatore. Essa, infatti, riduce la frequenza delle scariche diarroiche migliorando, allo stesso tempo, la consistenza delle feci. Essa può essere utilizzata da sola nei casi di diarrea lieve o moderata, mentre dovrebbe essere considerata solo come una terapia supplementare nei casi di diarrea severa, cioè quando le scariche diarroiche impediscono il regolare svolgimento delle attività quotidiane. L’uso della loperamide come monoterapia è inoltre non raccomandato per i pazienti con diarrea sanguinolenta o con diarrea e febbre.

Antibiotici

Generalmente l’uso degli antibiotici può essere previsto nei casi diarrea moderata e grave o quando la diarrea è sanguinolenta e si associa a segni di infezione sistemica come la febbre. Gli antibiotici sono efficaci nel ridurre la durata della diarrea di circa 1-2 giorni quando i batteri causa della diarrea sono sensibili all’antibiotico prescritto.

La rifaximina (Normix®) non solo è efficace per la prevenzione della diarrea del viaggiatore, ma anche per la sua terapia. Essa, infatti, è approvata dalla FDA per il trattamento della diarrea del viaggiatore adulto causata da ceppi enterotossigeni di Escherichia coli. Tuttavia la rifaximina è meno efficace per la terapia della diarrea del viaggiatore se l’E. coli non è il patogeno predominante.

Tradizionalmente gli antibiotici utilizzati per la terapia della diarrea del viaggiatore erano i fluorochinoloni come la ciprofloxacina e la levofloxacina. Tuttavia l’aumento della resistenza a questi antibiotici di diversi batteri come Campylobacter, Salmonella e Shigella ne limita significativamente l’uso. L’azitromicina è un antibiotico che può essere utilizzato in alternativa ai fluorochinoloni. Va notato, infine, che l’uso degli antibiotici può influenzare negativamente il microbiota dei viaggiatori, creando disbiosi intestinale e aumentando il rischio il rischio di infezioni da C. difficile e C albicans.

Antiprotozoari

La diarrea del viaggiatore può essere causata anche da protozoi, tra i quali il più comune è la Giardia. In questi casi, possono essere prescritti farmaci antiprotozoari specifici.

Telemedicina

La Telemedicina offre un’opportunità innovativa per accedere a consulenze mediche specializzate da remoto, consentendo ai viaggiatori di ricevere assistenza e consigli personalizzati prima e durante il viaggio. Richiedere una consulenza con uno specialista prima di partire per un viaggio può fornire informazioni cruciali sulla prevenzione della diarrea del viaggiatore.

Tipi di Diarrea

Esistono diversi tipi di diarrea, sia cronici che non sono legati al viaggio, che possono peggiorare in corso di viaggio, sia acuti ed improvvisi che si manifestano durante i viaggi. È importante riconoscerli per adottare un approccio preventivo e curativo mirato.

  • Diarrea cronica: una condizione persistente nel tempo con origini organiche, funzionali e microbiche.
  • Diarrea del Viaggiatore: una forma di diarrea, generalmente acuta, che si manifesta durante un viaggio, spesso di origine microbica. È consigliabile prevenirla poiché una volta insorta durante il viaggio può essere difficile da gestire.
  • Dissenteria: una forma grave di diarrea caratterizzata dalla presenza di muco e sangue, indicativa di un’irritazione, infiammazione e lesione della mucosa intestinale.

Per affrontare efficacemente queste forme di diarrea, è essenziale adottare misure preventive adeguate, come l’igiene alimentare, l’assunzione di acqua potabile sicura, l’utilizzo di fermenti lattici o di farmaci preventivi e, quando necessario, consultare uno specialista per una valutazione personalizzata e consigli specifici.

Consigli Finali

Quando viaggi, ovunque sia in Italia che in qualsiasi paese del mondo, evita di trovarti sguarnito di farmaci per la diarrea e porta nella tua “piccola farmacia da viaggio” una confezione di Doxiciclina 100 mg, farmaco utile per molte forme infettive, ma utilizzabile in corso di viaggio sia in prevenzione che in cura della diarrea. Integra l’efficacia di questo farmaco con Normix (Rifaximina) molecola utile ad aumentare l’efficacia nella cura della diarrea. Consiglio di non utilizzare mai l’Imodium da solo, per trattare le diarree di tipo infettivo poiché può avere l’effetto indesiderato di rafforzare i batteri enteropatogeni causando un peggioramento della già delicata situazione intestinale.

In conclusione, la diarrea del viaggiatore rappresenta una sfida comune per i viaggiatori, soprattutto per coloro con problemi intestinali preesistenti. Informazioni e consulenze, visite ed esami possono guidare nella valutazione e nella gestione di questa condizione.

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